domenica 13 giugno 2021

Siamo sicuri di non rubare?

Gesù, usando nuovamente l'immagine del sole, spiega a Luisa che quando ci si sottrae dalla Divina Volontà è come se si convertissero in tenebre i raggi di luce uscenti dal sole. Chi fa questo ruba a Dio ciò che è suo e lascia la Divina Volontà senza il regno che le spetterebbe di diritto. Incalcolabili e indescrivibili sono i mali dell'umana volontà; equilibrio, ordine, armonia e somiglianza con Dio sono i frutti di chi vive unito al Divin Volere. Libro di cielo volume 19, 7 Settembre 1926, 23 Ottobre 2020

7 Settembre 1926 Come Iddio ha il suo Trono, la sua Reggia, il suo posto stabile e fisso. La Volontà Divina è Sole, la volontà umana è una scintilla formata dalla punta dei raggi del Voler Supremo

Brano che parte dalla solita metafora del Sole sempre in modo nuovo presentata da Gesù per spiegare alcune cose il vivere nel dv e c'è un crescendo con cui Gesù conclude e spiega il senso di ciò che aveva detto. La circostanza contingente, gli interventi di Gesù sono innescati da uno stato d'animo, considerazione o pensiero di Luisa.

Stavo per riprendere il mio volo nel Voler Supremo, per fare la mia solita visita nel Regno della Volontà Divina, stendermi nei suoi confini per fare echeggiare il mio ti amo, la mia adorazione, il mio grazie, per ciascuna cosa creata. Ora, mentre stavo per fare ciò, pensavo tra me: “Se Iddio è dappertutto, a che pro prendere il mio volo nel Voler Divino per portarmi fino nell’altezza dei Cieli, innanzi alla Maestà Suprema, portando come nel mio piccolo grembo tutte le umane volontà delle generazioni, per fare per ciascuna volontà ribelle il mio atto di sudditanza, di amore e di abbandono, affinché vinca la Volontà Divina, per farla venire a regnare sulla terra, dominante e trionfante in mezzo alle creature? Quindi, se sta dappertutto, posso farlo anche qui.” Luisa

Perchè devo fare un'atto di volontà per portarmi nella dv con l'intenzione di operare a beneficio di tutti? Classico schema del giro (entrata nella dv, ringraziamento per tutti ecc... e richiesta del Regno ndr). Ma se Dio sta dovunque questa cosa la posso omettere e Gesù fa una bellissima lezione, splendida spiegazione contro il panteismo (noi sappiamo che Dio è presente in tutte le cose ed è dovunque però non si confonde con nessuna di essa, perchè ogni ente creato è inferiore a Dio, sono trascesi, Dio è dovunque ma non si identifica in nessuna delle cose create - Dio è presente per Potenza, Presenza ed Essenza, tutte le cose create sono soggette alla sua Potenza, Dio le ha create e le corserva nell'essere. L'Essenza, la Divinità ha fatto fuoriuscire qualcosa di sè in quella singola e determinata cosa creata ma non è quella singola cosa creata - La luce e il calore che sentiamo e vediamo vengono dal Sole ma non sono il Sole, non si tratta di sofismi ma sono cose importanti perchè confondere Dio e le cose create dà origine all'errore del panteismo). Io devo vedere l'atto nella dv, riconoscerlo, accoglierlo e ricambiarlo (per esempio) nella Luna ma Dio non è la Luna ecc... Un'uomo per il fatto di essere vivo è oggettivamente in contatto con la dv perchè lui stesso è un'atto di dv che lo mantiene nell'essere e tutto ciò che ci circonda sono tutti atti nella dv (distinti da Dio ma che ne parlano).

Quella che è la volontà dell'ente creato è la capacità di vivere immedesimati - non soltanto a livello oggettivo - ma a livello soggettivo nel dv con una scelta libera e personale. Gesù quindi dice a Luisa in quanto creatura libera devi fare la scelta di venire nella dv - il cielo empireo, il Trono di Dio il Luogo dove è -

"..Ora, se ciò fa il sole, immagine della vera luce del Sole Divino, molto più Iddio, vero Sole di luce e di giustizia e d’amore, la mia Maestà non si muove dall’altezza del suo trono, ma è sempre ferma e stabile nel suo posto, nella sua reggia celeste e più che sole emana i suoi interminabili raggi, i quali portano i suoi effetti, i suoi beni e comunica la sua stessa Vita, come se scendesse a chi vuole riceverla.." Gesù

C'è una reggia celeste, è inutile chiedersi dove, quando e perchè, si tratta di cose che trascendono la nostra capacità di comprensione, però dobbiamo prendere atto di questa realtà. Noi stiamo qua e Lui sta là anche se la Sua Gloria ecc.. riempe tutto l'Universo. E allora si deve realizzare questa fusione (si capisca bene) tra me che sto qua e Lui che sta là. (annodamento soggettivo dei vincoli).

"..Ora, tu devi sapere quali sono i vincoli d’immedesimazione tra Volontà Divina e umana e perciò amo tanto e voglio, con diritto di creazione, di paternità, d’amore e di giustizia, che la volontà umana ceda il posto alla mia e gettandosi come un piccolo bambino nelle sue braccia si faccia da Essa sorreggere, nutrire e dominare..." Gesù

Questa distinzione tra il Creatore e la creatura comporta che la creatura pur vivendo oggettivamente ancora in contatto con la dv soggettivamente ne può uscire tranquillamente non volendo rannodare la sua volontà con quella di Dio e dando vita alla sua volontà umana. Detto in modo meno prosaico: fare quello che gli pare. E che cosa succede?

"... Ci può essere vincolo più forte, più stabile e che non può disunirsi, tra il centro del sole ed i suoi raggi? La luce è indivisibile e se si potesse disunire, la parte divisa andrebbe errante e finirebbe col risolversi in tenebre. Sicché tra Volontà Divina e umana c’è tale unione d’immedesimazione, che si può paragonare all’unione che passa tra il sole ed il raggio solare, tra il calore e la luce. Non sarebbe diritto del sole dominare i suoi raggi, ricevere la sudditanza di essi, per formare il suo regno di luce sulla sua stessa circonferenza solare? Così è per la mia Volontà; quando la creatura si sottrae Essa resta come senza Regno, senza dominio, senza sudditi; si sente rubare ciò che è suo.." Gesù

Più volte c'è un termine che ricorre: il rubare.

"..Ogni atto che non dipende dal suo Volere è uno strappo, un furto che si fa alla sua luce e perciò, nel vedersi rubare la sua luce convertita in tenebre, spasima più che madre quando si vede strappare il portato delle sue viscere, non per dargli vita, ma per ucciderlo! Sicché, le perdite che fa la mia Volontà quando la creatura non è unita al suo centro e non vive del Volere della sua luce, sono perdite divine e di valore infinito; i mali della creatura, la bruttezza che acquista, sono incalcolabili ed indescrivibili, la mia Volontà resta senza Regno nelle creature ed esse restano spogliate, senza eredità, senza diritto di beni di sorta.." Gesù

Ruba, noi non apparteniamo a noi stessi dice san Paolo, la nostra anima non ce la siamo fatta da soli e neanche il nostro corpo. Se una persona riflettesse senza pregiudizi o fazioso ecc.. te lo dice la tua stessa natura. Mi posso impossessare di mè stesso, l'atto dell'impossessamento di noi stessi è un furto. Uno potrebbe dire: padre, non ho ammazzato e rubato. Prima di dire non ho ammazzato andiamo a prendere il capitolo 5 del Vangelo di san Matteo...ti sei adirato con tuo fratello? Ecc.. Gesù approfondisce il tema. La lingua fa più vittime della spada. Non hai mai rubato? Ogni atto fuori dalla dv è un furto. Ogni volta che l'umana volontà dà vita a sè stessa e produce tenebre e male, oltre che ogni atto è peggio per chi lo compie, per chi gli sta intorno e per il genere umano, è anche un furto fatto alla dv. Le nostre anime appartengono a Dio. Quando una persona muore, il don dice ai suoi fedeli, che la frase migliore da scrivere all'annuncio della sua morte, è ha restituito l'anima a Dio. La frase: è volato in Cielo la si può dire dei santi o dei Martiri non dei comuni mortali.

".. i mali della creatura, la bruttezza che acquista, sono incalcolabili ed indescrivibili,.." tutto il male che vediamo intorno a noi e dentro di noi, ha un solo nome che non è diavolo (il diavolo fa il pazzo e fa il suo maledetto lavoro con una caparbia ed odio infiniti)..la Chiesa e i Santi hanno insegnato che tutto quello che il diavolo può fare ordinariamente è tentarci cioè sedurre la nostra volontà perchè esca da quella divina e dia atti di umana volontà. Trovando la morte per sè e diffondendo la morte intorno a sè.

".. la mia Volontà resta senza Regno nelle creature ed esse restano spogliate, senza eredità, senza diritto di beni di sorta.." Gesù

"..l’equilibrio, l’ordine, l’armonia, la somiglianza tra Creatore e creature,.." Gesù

Ha reso l'anima a Dio - la mia anima (che noi non sappiamo tanto bene che cos'è - noi in questo mondo non ne conosciamo qualcosa), mentre la somiglianza di Dio ce l'abbiamo se viviamo in grazia di Dio; l'immagine può venire deturpata e deformata ma non distrutta. Chi agisce di volontà umana è come se andasse davanti alla pietà di Michelangelo ed iniziasse a vandalizzarla gettandoci rifiuti, vernici, ecc... se ci andasse un bravo restauratore tornerebbe nel suo splendore.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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