domenica 6 giugno 2021

La natura del vero bene la possiede solo la Divina Volontà

Gesù spiega che mentre i beni di questo mondo non possono dare la felicità perché hanno un inizio e una fine, sono caduchi, effimeri e fallaci, la Divina Volontà ha in sé la natura stessa del bene e a chi in Essa vive e opera comunica un benessere stabile e ininterrotto unitamente ad un'efficacia immensa e divina di ogni atto in Essa compiuto. Libro di cielo volume 19, 29 Agosto 1926, 19 Ottobre 2020

29 Agosto 1926 Solo la Volontà Suprema possiede la natura del vero bene. Benedizione di Gesù al titolo che si deve dare agli scritti sulla sua Santissima Volontà

"La natura del vero bene la possiede solo la Divina Volontà" anche qua bisogna comprendere bene questa espressione. Una cosa naturale è una cosa anzitutto stabile e in secondo non cambiabile, le famose leggi della natura sono stabili ed immutabili ed ecco perchè sono gravi quelle leggi che contraddicono la legge naturale, che un bambino concepito nasca e poi cresca è insito nella natura dell'essere sessuato mammifero che è l'essere umano, intervenire su questa operazione significa interrompere il corso della natura. Tutte le volte che un'atto va contro la legge naturale (basta osservare il corso ordinario delle cose e noi dobbiamo rinoscerla, osservarla e non alterarla). Dire che La natura del vero bene la possiede solo la Divina Volontà, vuol dire che la Dv non sa far altro che bene. Non sa generare altro che bene perchè appunto è una realtà stabile come lo stesso concetto di natura esprime e capace di produrre ininterrottamente quel bene che ha e che contiene.

"...Invece, tutto ciò che si può fare fuori della mia Volontà, fosse anche bene, non si può chiamare vero bene, prima perché manca l’alimento divino, la sua luce, quegli atti sono dissimili dagli atti miei, perché viene tolta all’anima la somiglianza dell’immagine divina, perché la sola mia Volontà è quella che la fa crescere a mia somiglianza e tolta questa, si toglie il più bello, il valore più grande all’operato umano, sicché sono opere svuotate di sostanza, di vita e di valore, sono come piante senza frutto, come cibo senza sostanza, come statue senza vita, come lavori senza mercede, che stancano le membra dei più forti..." Gesù

Se si opera fuori della dv e non la si prende come vita e non diventa naturalmente divino il nostro operato, noi in un momento possiamo fare un'atto santo e 5 minuti dopo commettere un peccato. Questa instabilità è dovuta dalla nostra natura umana sta messa male perchè ha delle ferite profonde ed ataviche, di fronte ad una ferita che sanguina e non si può coagulare, succede che gli atti saranno alternati. A meno che non li si saldi (Gesù raccomanda tutti) nella dv, in mdoo tale qualsiasi cosa che noi facciamo (a patto che non siano peccati o cose intrisecamente cattive) attingendo vita da questa natura, operando in essa e stando in essa si trasformano e permettono che questa natura dispieghi in noi i suoi effetti.

"..A tutto ciò che entra nella mia Volontà, la sua forza creatrice comunica la sua stessa natura e converte tutto in atti suoi, perché non tollera in Essa atti dissimili dai suoi e perciò si può dire che gli atti della creatura fatti nella mia Volontà, entrano nelle vie imperscrutabili di Dio, né si possono conoscere tutti gli innumerevoli effetti. Ciò che non ha principio né fine si rende incomprensibile alle menti create che hanno il loro principio, perché mancando in loro la forza d’un atto che non ha principio, tutte le cose divine e tutto ciò che entra nella mia Volontà si rendono ininvestigabili ed imperscrutabili. Vedi dunque il gran bene dell’operare nella mia Volontà, in qual punto alto eleva la creatura, come le viene restituita la natura del bene, così come il suo Creatore la mise fuori dal suo seno..." Gesù

Quel senso di benessere che deriva dal vivere nel dv non viene mai meno, noi abbiamo solo questa possibilità empirica di riscontro oggettivo perchè Gesù stesso dice che non ci si può rendere conto fino a che punto arrivano gli effetti degli atti compiuti nella dv. Però ci rendiamo conto di una cosa: le cose di questa vita terrena (ci sono cose belle) ma come ben sappiamo finiscono. Le persone cercano di non pensarci, incontriamo una persona cara, quell'incontro ha una data di inizio e di fine.

"..Il bene, quando ha il suo principio ed il suo fine, è pieno d’amarezze, di timore, di ansietà e anche di disillusione, tutto questo rende infelice lo stesso bene e molte volte si passa, con facilità, dal bene delle ricchezze alle miserie, dalla fortuna si passa all’infortunio, dalla salute si passa alla malattia, perché tutti i beni che hanno principio sono vacillanti, passeggeri, caduchi e si risolvono alla fine nel nulla..." Gesù

E quindi perderemo il diletto derivante da quella persona. Le coppie di sposi, ad un certo punto sorella morte busserà alla porta di uno dei due e qualcuno resterà privo del coniuge (esempio). Se noi abbiamo avuto un bene e poi viene meno...sappiamo il dramma che provoca. Cosa hanno i beni di questo mondo? Non sono i veri beni, perchè i veri beni non finiscono mai. Se ti metti a pensare che il tuo bene cesserà un giorno ti prende la depressione. Mentre la Volontà Suprema possiede la natura del vero bene e non è soggetto a perire.

"...ecco perciò tutto ciò che l’anima fa entrare nel Supremo Volere, tutti i suoi atti formati in Esso acquistano la natura del vero bene, perché sono fatti in una Volontà stabile, non movibile, che contiene beni eterni e senza misura.." Gesù

Questo è uno dei punti fondamentali e salienti degli scritti. E' il tratto caratteristico di questi scritti che Gesù ha rivelato a Luisa, l'operare nel dv e la trasformazione dei nostri atti da umani a divini e produttori di beni infiniti e capaci di produrre dentro di noi quel senso di partecipazione agli infiniti beni e ricchezze che la dv ha, in forma embrionale e più o meno forte e questo dipende da quanto siamo costanti e perseveranti nell'operare nel dv però è un fatto reale. Gesù poi prosegue:

"..A tutto ciò che entra nella mia Volontà, la sua forza creatrice comunica la sua stessa natura e converte tutto in atti suoi, perché non tollera in Essa atti dissimili dai suoi e perciò si può dire che gli atti della creatura fatti nella mia Volontà, entrano nelle vie imperscrutabili di Dio, né si possono conoscere tutti gli innumerevoli effetti..." Gesù

Invece operando fuori dalla dv...

"..Invece, tutto ciò che si può fare fuori della mia Volontà, fosse anche bene, non si può chiamare vero bene, prima perché manca l’alimento divino, la sua luce, quegli atti sono dissimili dagli atti miei, perché viene tolta all’anima la somiglianza dell’immagine divina, perché la sola mia Volontà è quella che la fa crescere a mia somiglianza e tolta questa, si toglie il più bello, il valore più grande all’operato umano, sicché sono opere svuotate di sostanza, di vita e di valore, sono come piante senza frutto, come cibo senza sostanza, come statue senza vita, come lavori senza mercede, che stancano le membra dei più forti.." Gesù

Il Signore ribadisce, quando un Maestro ripete un certo tema, vuol dire che si tratta di un insegnamento molto importante e basilare. Gesù ci torna perchè sa che i nostri tempi di assimilazione di queste realtà possono essere non immediati ma abbastanza diluiti nel tempo. Ci possono essere delle giornate in cui si riesce a stare più connessi e altre giornate in cui si è meno connessi e quindi una svegliatina di Gesù può fare molto bene.

Luisa poi chiede l'avvento della Dv: Amor mio, ho tante cose da dirti, tante cose da stabilire tra me e Te, voglio chiederti che la tua Volontà sia conosciuta e che il suo Regno abbia il suo pieno trionfo, se Tu riposi, io non posso dirti nulla, devo tacere per farti riposare.”

Gesù apprezza la preghiera di Luisa

E Gesù, spezzando il mio dire, con una tenerezza indicibile, mi ha stretto a Sé forte forte e baciandomi mi ha detto: “Figlia mia, com’è bella sul tuo labbro la preghiera sul trionfo del Regno del Supremo Volere, è l’eco della mia stessa preghiera, dei miei sospiri e di tutte le mie pene. Ora voglio vedere ciò che hai scritto sul titolo da darsi agli scritti sulla mia Volontà.”

Com'è la nostra preghiera? Dobbiamo chiedere a Dio le cose che ci sono nel Padre Nostro anche usando altre parole, Venga il Tuo Regno e sia fatta la Tua Volontà e la stessa cosa è la preghiera di Luisa e l'Avvento del Regno della Divina Volontà sbandirà tutti i mali e porterà tutti i beni.

"..Perciò sii attenta, né darmi questo dispiacere di farmi vedere in te un atto che non abbia la mia somiglianza.” Gesù (a Luisa ma anche a tutti noi), chiediamo aiuto alla Madonna per farci aiutare a non dare dispiacere a Gesù e per far mancare dei beni al prossimo.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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