mercoledì 16 giugno 2021

La Divina Volontà converte la natura in bene

Gesù spiega che la potenza della Divina Volontà regnante e operante nell'anima avrà il potere di cambiare la natura in bene, in santità e forza, di modo che da lei uscirà nient'altro che amore e nessuna legge sarà a lei più necessaria per discernere il bene dal male. Perché questo sogno diventi realtà è necessario lasciare tutto per vivere solo della Divina Volontà.Libro di cielo volume 19, 9 Settembre 1926, 26 Ottobre 2020

9 Settembre 1926 Gesù quando parla dona il bene che racchiude la sua parola. Nel Divino Volere non ci saranno né schiavi, né ribelli, né leggi, né comandi

Stavo pensando quanta potenza, quanti beni stanno racchiusi nel Santo Voler Divino, come in Esso tutto è pace, tutto è felicità, né si ha bisogno di comandi per operare, ma la natura stessa sente in sé tale forza del bene, che non può fare a meno di farlo. Che felicità sentirsi convertita in bene, in santità, in forza, la stessa natura, sicché nel Regno del Voler Supremo non ci saranno leggi, ma tutto sarà amore e la natura convertita in legge divina, in modo che da se stessa vorrà fare ciò che il Fiat Supremo vuole che faccia...." Luisa

Gesù dice che quando c'è la dv avviene una conversione del bene della stessa natura, re- invertire il dramma del peccato originale; col peccato originale è successo che la notra natura si porta dentro una ferita che sanguina non rimarginabile ed infetta che produce pus in continuazione. E' come un'infezione, ecco perchè Gesù ha istituito due sacramenti che si possono ripetere: Eucarestia e Confessione. Che serve servirsi in continuazione di questi due sacramenti? Perchè noi siamo malati, infetti, fuori dalla dv non esiste una cura definitiva in questo mondo. Chiunque esce fuori da questa terapia continuativa, i sacramenti ci danno la possibilità che, nonostante la nostra natura sia inclinata al male - per noi è connaturale fare il male non significa essere per forza un criminale, stupratore ecc.. è male anche fare un'atto improvviso di impazienza. Gesù e Maria non farebbero mai un'atto di stizza. Io vorrei non fare un'atto di stizza, ecc.. questo è il dramma del peccato originale. Ecco perchè la dv è il ritorno dell'uomo allo stato di innocenza. Se rimango allo stato brado, ne faccio di tutti i colori, per questo san Filippo Neri diceva: Signore, tiemmi la mano in testa altrimenti Filippo si fa turco. Nessuno pensi di essere qualcosa di buono in sè steso, nessuno si illuda che se il Signore ci toglie le mani dalla testa succede il finimondo. Quando qualcuno fa un complimento al sacerdote, dovrebbe invece dirlo al Signore. Tutti noi stiamo continuamente malati e necesariamente (ecco perchè dobbiamo pregare così tanto, almeno un rosario al giorno, messa quotidiana, adorazione ecc.. perchè siamo così; non stiamo messi bene da noi stessi).

Cos'altro succede in questa nostra condizione: abbiamo ricevuto un sacco di leggi (10 comandamenti ecc..) perchè non siamo neanche tanto buoni a discernere e perchè in certe circostanze io devo sapere che quella cosa si deve fare perchè la mia natura è ribelle. Le leggi ci fanno sentire uno schiavo o un ribelle ma non una persona libera.

"..Le leggi, i comandi, sono per i servi, per gli schiavi, per i ribelli. Nel Regno del Fiat Supremo non ci saranno servi, né schiavi, né ribelli, ma una sarà la volontà, quella di Dio e quella della creatura e perciò una sarà la vita. Ed è anche questa la ragione per cui tanto e tante cose sto dicendo sulla mia Volontà, per largheggiare nei doni, non solo per te, ma per chi vuol venire a vivere nel mio Regno, affinché nulla gli manchi, di nulla abbia bisogno, ma possieda in se stesso la sorgente dei beni.." Gesù

Da intendersi rettamente (non che io inizio a fare tutto ciò che mi passa per il cervello)

"..Stavo pensando quanta potenza, quanti beni stanno racchiusi nel Santo Voler Divino, come in Esso tutto è pace, tutto è felicità, né si ha bisogno di comandi per operare, ma la natura stessa sente in sé tale forza del bene, che non può fare a meno di farlo..." Luisa

Diventa facile e connaturale e o accade e se non è accaduto (escludendo l'ipotesi che Gesù dica il falso - se si sente ancora qualche spinta di passione interna siamo ancora lontani); quando ci saremo al 100% questa cosa non può succedere più (a seconda di cosa ci capisce il don - ma è scritto così).

"..Che felicità sentirsi convertita in bene, in santità, in forza, la stessa natura, sicché nel Regno del Voler Supremo non ci saranno leggi, ma tutto sarà amore e la natura convertita in legge divina, in modo che da se stessa vorrà fare ciò che il Fiat Supremo vuole che faccia.." Luisa

Cerchiamo di fare il possibile, che ci fa una persona con le leggi la quale sente connaturale fare il bene? Qual'è il primo comandamento? Amerai il Signore Dio con tutto il cuore e il prossimo come te stesso.

"..natura convertita in legge divina, in modo che da se stessa vorrà fare ciò che il Fiat Supremo vuole che faccia.." Luisa

Nei gradi più alti della vita cristiana la nostra natura stessa sarà fusa con la dv e lo capiremo da soli cosa è meglio fare, ecco perchè dobbiamo esercitarci nel discernimento anzichè chiedere sempre aiuto al prossimo. Quando si inizia ad entrare nella dv tanti problemi vanno a soluzione, non c'è bisogno di andare a cercare in giro; il don non può, non deve e non vuole dirti quello che una persona fare. Solo in alcuni casi il don può dare risposte decise (es: ho il fidanzatino, posso avere rapporti con lui? risposta: se vuoi stare nella volontà di Dio, no). Nelle scelte di vita, personali, di perfezioni (quanti rosari dico, come mi vesto, ecc...?); tu devi avere dei parametri di discernimento, il don può dirti se una cosa è più perfetta o meno perfetta, valuta le circostanze, metti a pregare perchè sei te che devi rapportarti con la dv. Io devo iniziare a fare la fatica del discernimento, quando arriverà la dv il discernimento non lo dovrò più fare perchè la dv mi aiuterà a capirci.

Nella seconda parte, Luisa recalcitra nel scrivere certe cose tra lei e Gesù e il Signore insiste nel farlo perchè sono cose che lei vive per l'edificazione di tutti.

"...Tu devi sapere che il mio cuore è gonfio, spasima e sospira perché voglio far conoscere il Regno del Fiat Supremo, i grandi beni che ci sono in Esso ed il gran bene che riceveranno coloro che lo possederanno. E’ proprio nel mio cuore che l’ho e me lo sento scoppiare, perché voglio metterlo fuori. Non vuoi tu dunque darmi questo sollievo affinché il mio cuore, mettendolo fuori si sgonfi e così non gli toccherà più spasimare né sospirare con sospiri dolenti e ciò lo farai col far conoscere ciò che ti manifesto sulla mia Volontà, perché quando fai ciò, mi dai il campo ad aprirmi le vie per preparare il luogo dove devo deporre il Regno della mia Volontà; e se tu non manifesti ciò che ti dico, mi chiudi queste vie ed il mio cuore si gonfia di più. Perciò lasciami fare e tu seguimi e non ti dar pensiero.” Gesù

E' roba anche per noi, dipende da quanto noi ci adoperiamo per entrare in questo regno. Non avere bisogno di andare a chiedere l'elemosina di affetti, comprensione, di una buona parola, di una consolazione, consiglio, di chi mi ascolta gli sfoghi, l'elemosina della compagnia perchè mi sento solo ecc... quando la dv si vivono anche queste cose ma se non ci sono (compagnie, affetti ecc...) fa niente.

Io non posso da solo procurarmi il dono della conversione della mia stessa natura nel bene, quindi di questa un'unione con il fiat totale però noi possiamo disporci e possiamo iniziare a muovere i primi passi.

"..Anzi, tu devi sapere che come tutte le cose sono uscite da quell’atto solo di Dio, così tutto deve ritornare in quell’atto solo che non ha successione d’atti; e può ritornare in quest’atto solo chi lascia tutto per vivere solo della mia Volontà, perché quando l’anima vive in Essa, tutto ciò che fa si converte in luce e naturalmente i suoi atti restano incorporati ed immedesimati nella luce eterna del Sole della mia Volontà; e perciò, di conseguenza, diventano un atto solo con il solo atto di Essa..." Gesù

".. Invece, in chi opera fuori di Essa, si vede la materia che ciascuna opera contiene, non luce e perciò gli atti non possono incorporarsi con la luce dell’atto solo di Dio, quindi si vedrà subito che non è roba nostra, che non ci appartiene, perciò, tutto ciò che non sarà fatto in virtù del Fiat Divino non sarà riconosciuto da Dio.." Gesù

"..Perciò, grazia più grande non potrei fare in questi tempi così procellosi e di corsa vertiginosa nel male, che far conoscere che voglio dare il gran dono del Regno del Fiat Supremo.." Gesù nel 1926

Se le avesse dette Nostro Signore ieri sarebbero di stretta attualità, oggi siamo quasi alla fine di questa corsa e in mezzo a tutto questo marasma beato chi medita queste cose. Proprio in questo momento buio è arrivato il dono della Divina Volontà, succeda quello che succede in questo momento Dio sta facendo un dono così grande, sono i misteri della Divina Sapienza di cui dobbiamo ringraziare.

Sempre pronti a lasciare tutto realmente, lasciamo da parte tante cose minori (san Paolo le avrebbe definite spazzatura) e la dv dovrebbe diventare il fine principale della nostra vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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