domenica 20 giugno 2021

La Divina Volontà è tutto

Gesù ammonisce Luisa di non aver compreso del tutto cosa significa vivere nel Divin Volere e le ripercussioni che ogni minima uscita da Essa produce sulla Creazione e sulla stessa persona di Gesù in quanto capo del mistico corpo che è la Chiesa. Le eloquenti immagini dell'alba, del giorno, del tramonto e della notte per comprendere queste verità. Libro di cielo volume 20, 20 Settembre 1926, 4 Novembre 2020

20 Settembre 1926 Chi non fa la Volontà di Dio è come una costellazione celeste che esce dal suo posto. E’ come un membro slegato. E’ giorno per chi la fa e notte per chi non la fa

Questo brano si articola in tre punti fondamentali.

Avendo finito di scrivere il libro e dovendo incominciare un altro sentivo il peso di scrivere e, quasi amareggiata, ho sospirato... Luisa

Tutto inizia da un sospiro di sofferenza, di rincrescimento di Luisa. Ha un momento di debolezza e fa un sospiro di rincrescimento, quante volte noi sbuffiamo o facciamo le cose di malavoglia ma poi si riprende subito e si accolla anche il sacrificio dello scrivere (anche le vicende intime tra lei e Gesù). Apparentemente non sembra sia successo nulla ma Gesù dice:

Gesù ha soggiunto: “Figlia mia, tu non hai compreso bene che significa vivere nella mia Volontà..." e poi inizia a fare una serie di esempi che se ci pensiamo non sono così campati in aria, ci potremmo arrivare: se stando nella dv si agisce in comunione con essa, e se la dv pervade tutto il Creato - perchè ogni cosa nel Creato dalla più piccola alla più grande - è un'atto della dv creato da essa e da essa mantenuta nell'essere. Quando si muove nella dv si sta in questo prodigio, quindi il moto della creatura intelligente che si muove nella dv, per una grazia particolare e consentita dalla libera creatura, anche se tu non te ne accorgi anche se tu brontoli ha come effetto che l'Universo percepisce lo spostamento di qualcosa lontano dall'ordine divino. Un'eventuale uscita di una costellazione dal suo posto avrebbe delle ripercussioni sul Cosmno e non sarebbe un fatto privato.

"...Mentre tu sospiravi, tutta la creazione e persino io abbiamo sospirato insieme con te, perché per chi vive in essa una è la vita, uno l’atto, uno il moto, uno l’eco, non può fare a meno di fare la stessa cosa degli altri perché Dio è il moto primo e, poiché tutte le cose create sono uscite da un moto pieno di vita,...........E sai che cosa hanno sentito? Come se una costellazione volesse uscire dal suo posto, dall’ordine, dal giro rapido intorno al suo Creatore..." Gesù

Uscire dalla dv - quando si vive in essa - ha delle ripercussioni e per altro si perde la luce, la forza, la santità, la somiglianza divina, l'ordine, l'armonia, ecc... ed è interessante come Gesù chiude la prima ammonizione.

"..Perciò, sii attenta, perché nel regno del mio Volere non ci sono rincrescimenti, amarezze ma tutto è gioia, non ci sono sforzi ma tutto è spontaneità, come se la creatura volesse fare ciò che Dio vuole, come se lo volesse fare Lui stesso”. Gesù

Indirettamente ci sta dicendo, se tu nel tuo intimo avverti amarezza o rincrescimento ancora non ci siamo. "...ma tutto è gioia, non ci sono sforzi ma tutto è spontaneità.." Gesù, questo ci dà anche la cifra qualitativa che accade quando si entra nel dv. Ordinariamente le virtù, per obbedire alla dv - fino a quando la dv rimane qualcosa di esterno, noi abbiamo questa volontà tutta santa dà disposizioni ad una natura traballante come la nostra. Altro che sforzo, di più, sacrifici eroici ma quando si è dentro questa dimensione scompare. La dv non fa nessuno sforzo nel fare quello che deve fare. Questo ci fa comprendere qual'è la nostra fortunata sorte se il Signore ci fa questa grazia.

"..Io son rimasta spaventata nel sentire ciò dal mio dolce Gesù, comprendevo il gran male che è il fare la propria volontà e lo pregavo di cuore che mi desse tanta grazia da non farmi cadere in male sì grave.." Gesù E Gesù rincara la dose: ripresenta l'immagine già presente in san Paolo come la Chiesa corpo di Cristo.

Figlia mia, queste membra slogate che mi danno tanto dolore sono tutte le anime che non fanno la mia Volontà; io col venire sulla terra mi costituii capo dell’umana famiglia ed esse sono mie membra, ,ma queste membra vengono formate, rannodate, vincolate per mezzo degli umori vitali della mia Volontà, come essa scorre in loro, così vengono messe in comunicazione col mio corpo e restano raffermate, ciascuna al suo posto. La mia Volontà, come medico pietoso, non solo fa scorrere i suoi umori vitali e Divini, per formare la circolazione necessaria tra il capo e le membra; ma vi forma la sua perfetta fasciatura per fare restare legate e ferme le membra sotto il loro capo...." Gesù

Soffre pure Gesù perchè come ha insegnato san Paolo nelle sue lettere perchè Lui con le membra della Chiesa formiamo un solo corpo, quindi se supponiamo che la mano impazzisca e fare quello che deve fare sfuggendo al controllo della testa sarebbe un problema per la Testa. Quando ci fa male un'arto, una spalla, una gamba, il polso, la mano, il dito ecc... non è che sta male il dito, sto male io non il dito. Se uno ha il dolore al dito non è la stessa cosa non avercelo. Non è un tumore ma è un fastidio che coinvolge la persona non il membro malato.

"..Ora mancando la mia Volontà in loro, manca chi mette il calore, il sangue, la forza, il comando del capo per rendere operose le membra, se manca chi mette la fasciatura sono slogate, manca tutto, si può dire che tutte le comunicazioni tra le membra e il capo sono spezzate e stanno nel mio corpo per darmi dolore. E’ la sola mia Volontà che mette d’accordo ed in comunicazione il Creatore e la creatura, il Redentore ed i redenti, il Santificatore ed i santificati, senza di Essa la Creazione, la Redenzione è come se fosse nulla per loro, perché manca chi fa scorrere la vita ed i beni che contengono. Gli stessi Sacramenti serviranno di condanna, perché mancando la mia Volontà in loro, manca chi rompe il velo ai Sacramenti, per dargli il frutto e la vita che contengono.." Gesù

Di conseguenza se qualcuno si muove dalla Sua Volontà non è che Gesù rimane indifferente. Immagine misteriosa e noi non possiamo capirci bene ma il concetto dev'essere chiaro. E Gesù chiude questa sezione con un monito all'uso dei sacramenti. Ordinariamente i Sacramenti sono i canali attraverso i quali la grazia circola in noi ed è grazie ai Sacramenti che possiamo fare la dv e viverci in essa e non possiamo bypassarli. Gesù dice: attenzione ad usarli bene, perchè se tu usi un Sacramento senza la Mia Volontà, questo sacramento ti servirà a condanna. San Paolo dice che chi si accosta e riceve indegnamente l'Eucarestia mangia e beve la sua condanna. L'Eucarestia è farmaco d'Immortalità ma per chi si accosta in stato di peccato grave diventa Veleno. Per prima cosa quindi dobbiamo essere in stato di Grazia e anche quando c'è bisogna accostarsi degnamente, con raccoglimento, con devozione, con il ringraziamento dopo altrimenti a che serve quella comunione? Sì, l'hai fatta in stato di grazia però i frutti che produce sono scarsi. Così come la confessione, se tu ti confessi senza però esserti pentito o omettendo alcune cose di cui sei cosciente, sapendo di doverle dire quella confessione diventa un sacrilegio. Se fai una confessione tanto per farla, senza un minimo di pentimento e di attenzione nel fare un'esame di coscienza, quella confessione produrrà pochissimi frutti anche se non c'è nessun sacrilegio.

"..Perciò la mia Volontà è tutto, senza di Essa, le opere nostre più belle, i nostri prodigi più grandi, restano estranee alle povere creature,.." Gesù

Infine nell'ultima parte Gesù dice delle cose impressionanti e bellissime. A forza di preghiere e di colloqui con Gesù Luisa entra nel dv ed inizia a fare il suo solito giro perchè in tutti sorga la luce del Dv

"..Mio Gesù, Amor mio, è già l’inizio del giorno ed io nel tuo Volere voglio girare per tutte le creature affinché risorgendo dal loro sonno risorgano tutti nella tua Volontà per darti l’adorazione di tutte le intelligenze, l’amore di tutti i cuori, il risorgimento di tutte le loro opere e di tutto il loro essere nella luce che questo giorno farà splendere su tutte le generazioni.." Luisa

E Gesù dà un'altra lezione:

Figlia mia, nella mia Volontà non ci sono giorni, né notti, né alba, né tramonti ma uno è il suo giorno sempre nella pienezza della sua luce. Chi vive in essa può dire: “Per me non ci sono notti; ma sempre giorno”. Perciò uno è il mio giorno e come la creatura opera per compiere la mia Volontà e per svolgere la sua vita in essa, forma altrettante luci fulgidissime nel giorno della sua vita, che rendono più glorioso, più bello il giorno del mio Volere dove essa vive...."

Per chi vive nella dv è sempre giorno, e ogni atto che viene fatto in essa sono luci che si spandono dovunque e nella vita di chi li compie. E poi:

"..Sai tu per chi viene formato il giorno e la notte, l’alba e il tramonto, per chi ora fa la mia Volontà, ora la sua, se fa la Mia, forma il giorno, se fa la sua, forma la notte, chi vive del tutto in essa forma la pienezza del giorno. Chi non vive del tutto ma solo con sforzo fa la mia Volontà, forma l’alba, chi si lamenta di ciò che essa dispone e vuole sottrarsi, forma il tramonto e per chi non fa la mia Volontà è sempre notte perenne, principio di quella notte eterna dell’inferno che non avrà ma fine”. Gesù

Questi 4 fenomeni (alba, giorno, tramonto e notte) per chi sorgono? Alba e tramonto: Per fa un pò la dv e un pò la sua, ogni volta che stiamo nella dv formiamo un giorno, appena facciamo un'atto di nostra volontà facciamo la notte. Chi sente ancora lo sforzo sta ancora all'alba e chi brontola, chi si lamenta e fa i sospiri per ciò che essa (la dv) ha disposto forma il tramonto. Chi vive fuori sta nella notte perenne anticamera della notte dell'inferna. Non c'è bisogno di meditarle, ma da impararle a memoria.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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