Gesù spiega come la cosa che più urge a Dio è la compagnia della creatura: le infinite modalità con cui Dio manifesta la sua compagnia con la creatura. Libro di Cielo, Volume 35, 6 Dicembre 1937, 6 Dicembre 2023
6 Dicembre 1937
Come si opera nel Voler Divino, Gesù suona il suo campanello per chiamare gli abitatori del Cielo e quelli della terra. Come la compagnia della creatura urge all’Amore Divino.
Il don mentre leggeva al don è venuta la canzone di Battisti: la compagnia
"..Tu devi sapere che la cosa che più urge al nostro Ente Supremo è la compagnia della creatura, non vogliamo essere il Dio isolato, né tenerla da Noi lontana; l’isolamento non è stato mai portatore di grandi opere e di felicità, la compagnia matura il parto del bene e fa sorgere alla luce le opere più belle..." Gesù
E nelle ore della Passione c'è un passaggio: la 9° ora. ("...Mio Gesù, sei solo. I tuoi purissimi occhi guardano d’intorno per vedere se almeno uno dei tuoi beneficati ti segua per attestarti il suo amore e per difenderti. E mentre scorgi che nessuno, nessuno ti è rimasto fedele, il cuore ti si stringe e dai in dirotto pianto, sentendo più dolore per l’abbandono dei tuoi più fidi, che per quello che ti stanno facendo gli stessi nemici. Mio Gesù, non piangere, o piuttosto fa che pianga io insieme con te. E l’amabile Gesù par che [mi] dica: “Ah, figlia! Piangiamo insieme la sorte di tante anime a me consacrate che, per piccole prove, per incidenti della vita, non più si prendono cura di me e mi lasciano solo; per tante altre, timide e vili, che, per mancanza di coraggio e di fiducia, mi abbandonano; per tanti e tanti, che, non trovando il loro tornaconto nelle cose sante, non si curano di me; per tanti sacerdoti che predicano, che celebrano, che confessano per amore d’interesse e di propria gloria. Costoro fan vedere che sono intorno a me, ma Io rimango sempre solo. Ah, figlia, quanto m’è duro quest’abbandono! Non solo mi piangono gli occhi, ma mi sanguina il cuore. Deh! Ti prego di riparare il mio acerbo dolore col promettermi di non lasciarmi mai solo”...")
Il don vede quando la sua Chiesa è aperta a scopi turistici ha dovuto togliere Gesù Sacramentato per impedire ulteriori irriverenze ecc... tanto alla gente che entra non gliene frega nulla di Gesù, almeno da un punto di vista oggettivo il don pensa di risparmiare a Gesù delle offese. Gesù sa che abbiamo bisogno di stare in compagnia, Gesù non si è accontentato di rimanere in spirito con noi (Dio è Immenso, Eterno, Onnipotente ed Onniscente). Immenso, Dio è in ogni luogo, non c'è nulla che sfugga a Dio. Dobbiamo imparare queste cose. Dio è presente per Potenza (ogni cosa è immediatamente e senza alcuna possibilità soggetta alla sua Onnipotenza, Lui può fare qualsiasi cosa su qualsiasi atomo sparso in una qualsiasi galassia dell'Universo), presente per Presenza sono nude e visibili ai suoi occhi, Lui vede tutto ma Gesù non si è accontentato di questo: la grande crisi della Chiesa, il diavolo ha capito molto bene che per colpire al cuore la Chiesa doveva fare solo una cosa: colpire l'Eucarestia. Trasformare il più grande atto d'amore dell'Altissimo nell'occasione di fare un'autotreno di peccati a go- go tra comunioni sacrileghe, passeggiate davanti al tabernacolo senza inginocchiamenti e irriverenze a palla, ecc... quando si entra nella Divina Volontà... uno si chiede: Signore ma che ci fai della mia compagnia? Dio non ha bisogno di niente e di nessuno, però ci sono queste cose misteriose e vere. Gesù dice che gli urge la compagnia. Qua Gesù non parla dell'Eucarestia - è il don che ha fatto una glossa - un sacerdote (san Tommaso d'Aquino) diceva che il cuore del sacerdozio è il potere che gli viene dato sull'Eucarestia. Qua Gesù fa riferimento alle opere della Creazione con cui il Signore cerca la nostra compagnia. Conoscere la divina volontà determina una retifficazione (il don non vorrebbe sbagliarsi)....l'ascetica classica predicava il distacco dalle creature, non ti devi attaccare con il cuore a niente e a nessuno perchè se ti attacchi alla creatura ti stacchi dal Creatore a meno che tu non impari ad avere con la creatura...non è la creatura ma nella creatura vedi il Ti amo del Creatore e lo ricambi. Il Montfort quando parla di Maria Santissima dice che se ti attacchi alla Madonna, Lei ti attacca a Gesù. Con la Madonna ti puoi attaccare quanto ti pare perchè ti porta direttamente a Gesù. Il peccato è sia una disobbedienza alla Sua legge e ti attacchi alle creature e ti stacchi dal Creatore. Esempio stupido: se io faccio un'atto impuro con una donna o altro, cosa sta facendo? Si sta allontanando a Dio e sta godendo di quella creatura contro la legge di Dio, trasgredisce il 6° comandamento. Ma non si può dire che un marito che ama la moglie - dentro la divina volontà - nel Matrimonio va bene. Se uno stesse nella volontà di Dio non farebbe mai un'atto del genere perchè capirebbe che andarsi a prendere quella cosa non sarebbe prendersi un Ti Amo del Creatore ma andare contro. Se uno imparasse a vedere in tutte le creature il Ti amo dell' Altissimo le creature non sarebbero più un'ostacolo ma sarebbero una cosa che ti avvicina a Dio. Se io mangio nella divina volontà prendendo i Ti Amo dell'Altissimo...ci pensiamo che quel sapore è un Ti Amo di Dio? L'atto del mangiare diventa santificazione, una persona del genere difficilmente farà peccati di gola. Se noi impariamo a ricevere questa compagnia del Creatore, se facciamo questa cosa....formiamo la felicità degli abitatori del Cielo.
“Figlia mia benedetta, se sapessi con quale amore aspettavo che tu facessi la tua chiamata a tutti, per sentire nel tuo atto il ricambio dell’amore di tutti. Appena tu incominci a chiamare, Io suono il campanello agli abitatori celesti e a quelli della terra e allora cesso di suonare quando vedo che tutti hanno corso nel tuo atto; i primi sono gli abitatori celesti, che vivendo nel mio Volere, né possono né vogliono mettersi da parte, sentono la Divina Volontà unitiva che li unisce in quell’atto, anzi, loro aspettano con ansia chi li chiami, per potermi ricambiare in amore e siccome chi li chiama è una creatura della terra che possiede la sua volontà libera, loro sentono che in essa possono darmi nuovo amore ed oh come gioiscono al suono del mio campanello e volano per mettersi in quell’atto della creatura che vuole amarmi! Gli abitatori della terra, non vivendo tutti nel mio Volere, sentono pochissimo il vibrante suono del mio campanello...." Gesù
In Paradiso non si può peccare non perchè siamo tutti in catene perchè vedendo Dio faccia a faccia, la visione beatifica ti fonde con Dio e non si può fare un peccato perchè farne uno è da idioti patentati (lo capiremo meglio in Paradiso). Gesù dice che gli atti nel dv producono una gloria accidentale maggiore agli abitanti del Cielo. Siamo liberi di crederci o no.
"..Quando vedo tutti insieme in quell’atto, la nostra Divinità si mette sull’attenti in aspettativa amorosa ed oh! come è bello sentire in quell’atto voci innumerevoli che ci dicono: “Vi amiamo, vi amiamo, vi riconosciamo nelle opere vostre, quanto ci avete amato e a nome di tutti vi ricambiamo in amore.” Il nostro Ente Supremo, ferito da tante voci, sprigiona altri mari d’amore e copre ed investe tutti con tali gioie e felicità, che tutti restano rapiti, godendo per mezzo di quella creatura un paradiso di più...." Gesù
Qua bisogna vedere la Vergine Maria nel Regno della Divina Volontà, faceva gare d'amore con Dio. Chi lo sa cosa si è inventata? Il cantico dei cantici è il rapporto d'amore tra Gesù e Maria espresso in forma poetica. E pare che qualche volta la Madonna vincesse la gara. Ci sono tre cose che la Madonna ha fatto: per tre volte pare abbia cambiato i decreti dell'Altissimo: L'Incarnazione (leggete Maria Valtorta) è avvenuta un pò prima del tempo, le nozze di Cana - la Madonna gli ha strappato la primizia dei miracoli, non era previsto - Gesù aveva detto che sarebbe stato 3 giorni e 3 notti sepolto. O mente o non conosce il futuro. L'unica cosa logica è che la Madonna con la sua fede l'ha tirato fuori dal sepolcro un pò prima del tempo. Il nostro rapporto con Dio dovrebbe diventare così, che vita sarebbe? Ed è evidentissimo che questo il Signore lo voglia.
".. l’isolamento non è stato mai portatore di grandi opere e di felicità, la compagnia matura il parto del bene e fa sorgere alla luce le opere più belle..." Gesù
Il diavolo è il re della solitudine, all'inferno - purtroppo - c'è un sacco di gente - ma sono tutti soli. C'è una solitudine che si taglia con il coltello. Invece quando non c'è la solitudine perchè è riempita di Dio, soli non si sta mai anche quando siamo soli umanamente.
"..Perciò abbiamo la sua compagnia nelle sfere celesti, nel fulgido sole, nelle aure del vento, nell’aria che tutti respirano, nel mormorio del mare, dovunque e dappertutto ci segue, ci difende e ci ricambia nell’amore. Essa non sa vivere senza di Noi e senza amarci e Noi non possiamo stare senza di lei e, gelosi, ce la teniamo stretta al nostro Seno Divino.” Gesù
E noi non possiamo stare senza di lei.
"..mentre stiamo in compagnia il nostro Amore sorge a vita novella e va inventando nuovi ritrovati d’amore e nuove sorprese per incatenare le creature ad amarci sempre e più..." Gesù
Non le catene degli schiavi ma le sante catene delle schiavitù d'amore. Sono le catene belle non degli schiavi forzati o carcerati.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
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