Di tutto la creatura dovrebbe ringraziare Dio e imparare a riconoscere e ricambiare i suoi incessanti "ti amo" per lei e per tutti. Chi possiede la Divina Volontà sente il bisogno di amare Dio e di amarlo sempre. Libro di Cielo, Volume 35, 29 Novembre 1937, 5 Dicembre 2023
29 Novembre 1937
Le pene unite con le pene di Gesù formano la sua Vita in noi e non vi è bene che non sorga da esse. Come il non amare rende martire l’Amore Divino.
Tantissima roba in questo scritto. Ad avviso del don, la seconda e terza parte sono spettacolari.
Prima parte:
La mia povera mente nuota nel mare del Voler Divino, anzi sento che respira, palpita in me e, più che sangue, circola nelle vene della mia anima e mi dice: “Sono qui, dentro e fuori di te, più che vita tua, corro in ogni atto tuo e col mio Amore ti facilito tutto e ti felicito insieme.” Ed in questo mentre, mi ha fatto vedere tutte le pene da me sofferte investite di luce, mentre le teneva strette al suo Seno come conquiste del suo Volere..... (Luisa)
Quali sono i tre moti della divina volontà dentro di noi? Respiro, palpito del cuore e circolazione del sangue. Il don raccomanda di fermarci almeno due minuti e sentire il nostro respiro. Non è per fare delle cose strane, da un punto di vista oggettivo, nel respiro è il divino volere che respira. Qua si gioca tutto sul dato oggettivo e sul fatto che la creatura lo percepisce, ma anche se non lo percepisci la cosa non cambia. Gesù qua usa il facilito e ti felicito tutto.... tutte le cose sono facili attraverso la potenza della divina volontà operante in noi. Si può essere felici muovendo i passi? Sì, si può essere felici con le mani intrecciate e le nostre dita si sentono l'una con l'altra con le mani ed ossa e le articolazioni? Sì. Si può anche essere felici a fare il letto, a spazzare per terra, lavare i piatti ecc... e come si fa? Togliere lo sporco e mantenere in ordine sono operazioni divine, noi non ci pensiamo che muoviamo le articolazioni del corpo ma è così. Poi Gesù approfondisce una cosa che ci dà una consolazione: le pene.
“Mia piccola figlia del mio Voler Divino, tu devi sapere che tutte le mie pene sofferte dalla mia Umanità Santissima in terra, ogni lacrima che versai, ogni goccia del mio Sangue, ogni passo e moto e anche il mio respiro, erano e sono investiti da una sola voce che parla e grida continuamente: “Vogliamo il regno del Voler Divino regnante e dominante in mezzo alle creature, vogliamo i nostri diritti divini messi in vigore.” Le mie pene pregano, parlano, gemono intorno al nostro trono supremo, senza mai cessare, che una sia la Volontà del Cielo e della terra. Ora, chi si unisce con le mie pene, coi miei palpiti, respiri, passi e opere, prega, parla e geme insieme nonostante ciò che feci e soffrii sulla terra. Non vi è bene che non sorga dalle mie pene e, unite le mie con quelle della creatura, le mie formano il deposito, le albergatrici, per ricevere le pene di esse, formando insieme una sola preghiera, una sola voce, una sola Volontà, anzi le mie pene trasportano le pene della creatura e tutto ciò che essa fa, innanzi alla nostra Maestà, per farle volere e fare ciò che feci Io; le pene della creatura rapiscono le mie in terra, per involgerle tutte nelle mie pene e sue, per disporle a ricevere la Vita della mia Divina Volontà...." Gesù
Tutte le nostre sofferenze, anche quelle che Dio le permette ma che ce le siamo procurate con le mani nostre. Magari anche un'esperienza brutta causata dalla nostra stupidità può diventare occasione di conversione. A Dio non si chiede perchè (volume 8, ultimo capitolo - la storia del perchè). In certe cose però ci verrebbe da chiedere perchè la sofferenza può sembrare assurda. Apparentemente non sembra portare frutti di nessun genere. Gesù dice a Luisa (e a noi) di unire le nostre pene con le Sue. Tutto quello che hai patito tu, Gesù lo offre al Padre come se fosse suo. Ricorda che tutte le pene ti fanno crescere nella santità e ti procurano un maggiore grado di gloria in Paradiso.
Ripensiamo alla nostra vita e anche agli aspetto più dolorosi: chi di noi si mette davanti al Signore cantando il Magnificat anche per le cose brutte? Chi potrebbe dire grazie, perchè quello che sono oggi non ci sarebbe stato senza le pene che ho sofferto, chissà che fine avrei fatto, in Paradiso queste cose le vedremo bene. Padre Pio diceva che ogni vita umana tesse un ricamo però in questo mondo vediamo il rovescio, vediamo uno sgorbio ma dall'altra parte Nostro Signore gira il ricamo e non ci mostra il retro e si vedrà il disegno. E siccome san Paolo scrive che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio noi non dobbiamo aver nessun dubbio di questo, di quelli che si sono messi alla sua sequela.
"..Ti pare poco che il Creatore, Colui che tutto può e dà vita a tutto, faccia vedere che ha bisogno della creatura? Non è questo il più grande eccesso del nostro Amore?” Gesù
Dio ha bisogno di me? Non è un bisogno assoluto, però esprime un concetto vero, se uno capisce l'irrepetibilità delle persone, a grandi linee questa cosa diventa un pò meno oscura.
“Figlia mia buona, il nostro Amore è tanto, che dovunque e dappertutto, anche sul piccolo filo dell’erba, nell’aria che respira, nell’acqua che beve, perfino sotto i suoi passi mentre calpesta la terra, facciamo giungere le nostre voci, il nostro grido spasimante d’Amore: “Ti amo, ti amo, ti amo....." Gesù
Provate - quando potete - a camminare con i piedi nudi sull'erba e a farsi attenti. Nell'aria che respiriamo c'è il Ti Amo di Dio. Ti lavi? Ricevo il tuo ti amo che provo nell'acqua che mi accarezza il corpo e lo ricambio con il mio ti amo per me e per tutti. Quando cammini, quando mangi ecc... la stessa cosa perchè attraverso queste Dio ci sta dicendo che ci ama. O queste cose se le è inventate Luisa Piccarreta scrivendo un libro delle favole - sognare non è peccato - dobbiamo pensarci a queste cose, -- anche vedere un bel film o una serie, è finzione, lo sappiamo che è finzione. Però c'è un diletto. Se si tratta di cose belle il Signore si diletta con noi....(il don divaga).
"..Ma il nostro Amore non si dà pace se non si sente ascoltato dalla creatura e non si sente ripetere “ti amo, ti amo” e nel nostro delirio d’amore e di dolore diciamo: “Ahi! Nessuno ci ascolta? Ahi! Nessuno ci ripete ti amo, ti amo? A che pro dire ti amo, ti amo, se nessuno ce lo ricambia? A chi diciamo “ti amo”, all’aria, al vento, al vuoto? Il nostro ti amo non sa dove dirigersi, dove poggiarsi se non trova il ti amo della creatura, che lo riceva per scambiarlo col suo, affinché il suo amore trovi il rifugio nel nostro immenso Amore per poggiarsi ed ingrandirsi sempre più. Quando la creatura ascolta il nostro ti amo e ce lo ricambia, nella nostra enfasi d’amore e come rappacificati dall’amore suo, diciamo: “Sicché siamo stati ascoltati, il nostro Amore ha trovato verso chi dirigersi, dove rifugiarsi, siamo stati riconosciuti, perché abbiamo trovato chi ci dice ti amo, allora il nostro Amore fa festa.”..." Gesù
E Gesù dice con tanto dolore che nessun Lo ascolta e non ripete ti amo. O questo è il libro delle favole e pazienza o è opera del diavolo - perchè Luisa diceva di vedere Gesù o soffriva di allucinazioni o è Gesù? Il don non vede altre possibilità. Ma se io credo che questo sia Gesù, prima di credere a certe cose uno deve fare discernimento sulla base di tanti riscontri, la vita della persona, la santità della persona, ciò che viene detto se tutto è coerente con la Rivelazione, la salute mentale della persona ecc.... ma prima che la Chiesa di pronunci, dobbiamo farci un'idea. Perchè potrebbero passare 50/100 anni prima che venga dato un giudizio. Ricevere il ti amo e ricambiarlo.
".. Come è duro amare e non essere amato, come vorrei che tutti lo sapessero,..." Gesù
Vedete l'importanza delle conoscenze? Se non avessi letto gli scritti di Luisa lo avresti mai detto?
".. che col mio Amore li sostengo, li abbraccio, li amo e li faccio respirare, li amo e do il palpito, li amo e do loro la parola, li amo e do loro il passo, li amo e do il moto, il pensiero, il cibo, l’acqua, tutto ciò che sono e ricevono è effetto del mio Amore che corre. Quindi, non è un’ingratitudine orrenda il non amarmi? Rendere martire il nostro Amore, perché amiamo e non siamo riamati.” Gesù
(Luisa)Dopo ciò pensavo tra me: “Ma come può la creatura sapere quando Nostro Signore le dice i suoi ripetuti ed ininterrotti ti amo, per ricambiarli coi suoi?” Ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:
“Figlia mia eppure è facile sapere se la creatura possiede come vita propria la mia Volontà Divina, perché Essa le dà il suo udito divino e le fa ascoltare quando il suo Creatore le dice ti amo e non solo l’udito, ma pure la sua parola divina, in modo che l’udito ascolta e la parola dice ti amo, anzi, prima che le dica ti amo, avverte già che deve ricevere il ti amo del suo Dio ed essa fa incontrare il suo ti amo col ti amo divino, quasi mettendosi a gara col suo Creatore...
"..così chi possiede la nostra Volontà sente il bisogno d’amarci e di amarci sempre..." Gesù
Se questo amore non c'è siamo ancora al di qua perchè la divina volontà è il motore dell'amore per prima cosa verso Dio e se questo non c'è ancora non ci siamo.
MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI
Nessun commento:
Posta un commento