domenica 17 dicembre 2023

L'amore divino forma sempre nuove invenzioni di amore

Gesù spiega in maniera egregia come l'amore divino continuamente inventa nuovi amori e non sa mai dire basta. Le opere compiute nel regno della Redenzione e quelle che arriveranno nel regno della Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 32, 24 Settembre 1933, Venerdì 14 Aprile 2023

24 Settembre 1933 L'Umanità di Nostro Signore, sacrario e custode di tutte le opere delle creature. Come l'amore non dice mai basta.

Brano breve ma intenso. Anche oggi al don sembra opportuno sentendoci rivolti a noi questa esortazione di Gesù:

"..Perciò sii attenta e vedrai che cosa sa fare la mia Volontà." Gesù

Sembra che Gesù ci dica - in senso buono - adesso ti faccio vedere io cosa mi sono inventato. Noi non abbiamo idea di cosa si sia inventato l'Altissimo. La buonanima di Lucio Battisti cantava la canzone chissà cosa sarà di noi, lo scopriremo solo vivendo. Una delle cose meravigliose che attende chi entra in questo mondo, è che ciascuno a titolo personalissimo vedrà cosa succede in questo mondo, prova e poi vedrai. Le cose belle, le cose che rendono lieti e felici, non ci vuole la scienza che ce lo spieghi. Se tu vivi una cosa meravigliosa la prima persona che lo sa sei tu, la cosa difficile è dirlo agli altri. Chi di noi è capace - se ha avuto qualche lieve tocco da parte di Nostro Signore - non questi prodigi di Luisa - chi è che capace di andarlo a raccontare cosa ha vissuto? Nessuno. Un passo indietro:

"..Ecco perciò le sue conoscenze, il suo voler regnare, se non regna, come può largheggiare, sfoggiare nelle sue sorprese d'amore?.." Gesù

Una delle canzoni degli Stadio - lasciamo perdere i cantanti - c'è una canzone che si chiama sorprendimi. Noi dovremmo dire alla divina volontà questo: sorprendimi. Vediamo oggi cosa ci sta di bello, vediamo qualcosa di nuovo. Vai. Sorprendimi.

"..ecco perciò alla mia Umanità voglio far seguire il largo campo della mia Divina Volontà, la quale farà cose incredibili per amore delle creature..." Gesù

Sono 2000 anni che viviamo il regno della Redenzione, già anche negli anni 1930 i massoni del diavolo hanno iniziato a fare macello e i loro piani infernali sono giunti a maturazione. Hanno iniziato fin dalla fine del 1800, guarda caso - Dio fa sempre così - il diavolo inizia a pensare alla sua offensiva risolutiva secondo la testa sua - e il Signore inizia piano piano e lentamente a parlare a Luisa. In modo tale mentre si andava formando attraverso le opere diaboliche dei diavoli e dei loro collaboratori umani (basta guardarsi in giro), siamo sotto il pienissimo regno di satana. Non ci vuole la scienza infusa per vedere il regno di satana ma proprio in quel momento iniziava la contro - offensiva da parte dell'Altissimo. Quindi 2000 anni di redenzione, poi adesso il Libro di Cielo - il don dice: state sicuri che i Libri di Cielo avranno il loro posto ufficiale nella Chiesa. Ci sono due mistiche italiane attraverso le quali Gesù ha fatto i suoi più grandi doni all'umanità da quando è venuto sulla terra: e sono massacrate e sono state oggetto di interventi non certo incoraggianti da parte di alcune sfere ecclesiastiche ma è perfettamente normale perchè in questo contesto storico non possono essere le benvenute. Ma quando si passerà da questa fase satanica alla fase mariana, e allora si vedrà quello che succederà. Il don non è un profeta e non ha avuto nessuna rivelazione ma prova a far funzionare il proprio cervello. Ci sono stati 2000 anni in cui tutta la storia della Chiesa...che cos'è la santità nel regno della redenzione? Se uno prende l'opera l'Imitazione di Cristo è certamente che è rivolta ad imitare Cristo nella vita monastica ma certe cose si possono adattare a qualsiasi stato di vita. Qualcuno lo chiamava 5° Vangelo. Ci sono state figure di santità e tante cose belle ma la divina volontà farà delle cose incredibili, si andrà oltre e di più..

"..Ma credi tu che il mio amore abbia detto o dica basta? Ah! no, non dirà mai basta, la natura dell'amore Divino è di formare sempre nuove invenzioni d'amore, per dare amore e ricevere amore, se ciò non fosse sarebbe come mettere un limite e chiudere nella nostra cerchia divina il nostro amore;..." Gesù

Moh, che altro ti inventi? Nuove invenzioni d'amore. L'amore è sempre reciproco. Non facciamo mai la grezzata brutta quando noi riceviamo un'atto d'amore anche semplice - nella dimensione sponsale vale doppio - una parola gentile, un gesto di riguardo ecc... noi dobbiamo sempre ricambiarlo. E' scortese (per non dire di peggio) non ricambiare un'atto d'amore. L'amore è sempre un ti do e tu mi dai. L'amore dà e vuole ricevere. Non lo pretende perchè sarebbe brutto. L'amore è il regno della libertà - si dà liberamente e con gioia e si ricambia. Uno sposo che dice alla sposa ti amo e lei non risponde è brutto. A Gesù i Ti Amo devono moltiplicarsi all'infinito perchè Lui ce ne ha detto un'autotreno. Come risponderà ai nostri Ti Amo? Pensiamo che sia sordo? Lui (o Maria) vede anche i movimenti del nostro pensiero. E che cosa diranno di noi? Come si sentiranno e cosa risponderanno? L'amore divino non dice mai basta. Noi esseri umani, se ci guardiamo bene, siamo insaziabili d'amore, la nostra fame d'amore è insaziabile.....chi ha detto basta all'amore? L'amore non basta mai. Il problema è che in Dio c'è l'amore che non basta mai. E quei disgraziati - perchè questa cosa non se la immaginano - e vanno a cercare l'amore dove non c'è e vivono quella vita brutta che hanno.

"Mia figlia buona, in tutte le nostre opere ci fu sempre un eccesso d'amore verso l'uomo ed un eccesso mi dava la spinta a farne un altro. Quindi non mi bastò scendere dal Cielo in terra, per rifarlo di nuovo; ogni atto che facevo, ogni pena, posso dire anche ogni respiro, era diretto a lui, lo chiamavo nella mia onniveggenza, lo stringevo nelle mie braccia, lo plasmavo di nuovo per ripristinarlo e dargli la nuova vita che avevo portato dal Cielo, lo affratellavo con me, per metterlo nella figliolanza del mio Padre Celeste. Ma ciò non mi bastò, per tenerlo più sicuro feci della mia Umanità la depositaria di tutte le opere, sacrifici e passi dell'uomo. Guarda come tengo tutto racchiuso in me e ciò mi porta ad amare l’uomo doppiamente in ogni atto che fa. Con l'incarnarmi nel seno dell’immacolata Regina, formai questa mia Umanità e mi costituii capo dell'umana famiglia, per unificare tutte le creature in me e farle membra mie, quindi tutto ciò che fanno è mio, nel sacrario della mia Santa Umanità racchiudo tutto, custodisco il piccolo bene come il grande, ma sai perché? Passando in Me, do il valore come se fossero opere, preghiere e sacrifici miei, la virtù del Capo scende nelle membra, fa un misto di tutto e do ad essi il valore dei meriti miei. Sicché la creatura trova se stessa in Me ed Io, come capo, mi trovo in loro......" Gesù

Gesù spiega cosa ha fatto nel regno della Redenzione, Gesù si è fatto uno con noi. Si è fatto capostipite. Il suo compito è di affrettarsi le creature e di assumere in Lui tutto ciò che facciamo di bene noi umani, perchè così gli dò valore come se fossero opere fatte da me. Lui ha comunicato a noi i meriti di acquisto di grazia e di gloria. Chi ha letto il Trattato della Vera Devozione, sa chi si consacra alla Madonna rinuncia ai meriti, ma un merito agli occhi di Dio ha 4 aspetti: 2 di essi possiamo rinunciarci e regalarli (alla Madonna) perchè altri ne ne beneficino ma altri due no. Noi possiamo comunicare la possibilità di fare meno purgatorio - ogni opera buona ci fa fare un pò meno purgatorio e lo possiamo dare alla Madonna perchè qualcun'altro faccia meno purgatorio. Un'opera buona può chiedere per certi aspetti - quasi reclamando che faccia scendere una grazia corrispodente. Se io faccio un'opera buona aumenta la grazia non del prossimo ma la mia questo non lo posso cedere e così ogni opera buona che faccio mi aumento il grado di gloria in Paradiso. Non è possibile per noi umani operare il bene e santificare il prossimo. Ma per Gesù c'è stata un'eccezzione: i suoi meriti sono nostri. I suoi meriti sono comunicati a noi altrimenti in Paradiso non ci sarebbe entrato nessuno. Come l'immondezzaio che Adamo ha ingenerato e che è nostra eredità e tutto il bene che Gesù ha fatto è stato trasmesso a noi, con la differenza che ciò che ha fatto Adamo passa a noi in automatico, quello che ha fatto Gesù - perchè passa noi - dobbiamo accoglierlo, convertirci, riconoscere Gesù come Redentore.

"...Onde seguivo le sue opere e, come le seguivo, così si riversavano sopra di me per darmi amore e per dirmi: “siamo opere tue, fatte per te, prendici, possiedici e falle tue, affinché in ciò che fai abbia pronto il modello delle nostre”...." Luisa

L'amore implica il possesso. Noi vogliamo prendere l'oggetto amato, vogliamo stringelo ed abbracciarlo. L'amore sponsale realizza alcune forme - con la concupiscenza - ma con il Sacramento del Matrimonio, c'è una sorta di contatto profondo per cui due coniugi si amano anche se questa forma è inficiata, si sentono uniti l'uno all'altro. Ma non è ancora abbastanza. Ma all'amore non basta un contatto - Tenera Amata parlando del bacio dice che in Paradiso non basterebbe mai il contatto di labbra, ma non sazia. Quando si ama si ha l'esigenza di fondersi e di compenetrarsi integralmente - con Gesù, la Madonna e con gli altri beati. Qualunque anima amante sente violento il desiderio di possedere la grande condanna che abbiamo è che questo non può accadere mai - possono viverlo solo un'uomo e una donna che vivono nel sacramento del Matrimonio. Siamo sotto una cappa della concupiscenza, sono cose da rimandare. Ma il rimandare, come due ragazzi che fanno il sacrificio di rimandare a dopo il Matrimonio tutti gli atti d'unione, anche noi abbiamo il sacrificio di questo rimando (aspettando il Cielo). Cosa possono fare due fidanzati? Pochino, devono stare molto attenti se vogliono fare la volontà di Dio e la concupiscenza può partire per molto poco. Ma con Dio questo non vale. In Dio abbiamo una valvola di sfogo: ci sono sfoghi d'amore divino attestati dai vari santi, investiamo su quello altrimenti ci viene la repressione. Sfoghiamoci con Dio. Quanto abbiamo da immergerci nella Redenzione? Buoni sfoghi d'amore che qua non ci sono limiti. Tutte queste cose, nella fede non abbiamo il contatto diretto e queste cose si vivono nella fede e con le esperienze di preghiera intensa - c'è un mondo da scoprire e da godere.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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