venerdì 8 dicembre 2023

Come si forma in noi la vita nella Divina Volontà

Meravigliosa lezione di Gesù che spiega come si forma la vita della Divina nell'anima. Quali sono i passaggi necessari e cosa deve fare l'anima per preparare ad Essa una degna agitazione. Libro di Cielo Volume 32, 30 Luglio 1933, Giovedì 30 Marzo 2023

30 Luglio 1933 Chi fa la Divina Volontà, le forma l’abitazione, la quale serve di custodia, di difesa e di comodità alla stessa Divina Volontà. Le sue conoscenze formano la sua vita.

Volendo fare una meditazione adeguata non sarebbe possibile usare 20 minuti ma forse 20 ore.

Il soggetto di questa meditazione è fondamentale: formare la vita della dv nella creatura. Se non capiamo questo punto qua dobbiamo ritornare al punto 1. Nei primi volumi viene detto come ci si prepara a vivere nel Fiat Supremo, Gesù ripercorrere in maniera perfettissima tutto ciò che è stato insegnato in 2000 anni di cristianesimo in vita ascetica e che serve a fare in maniera perfetta la Volontà Divina che è la base del vivere in. Non c'è vita nella dv se poi non la si fa. Il secondo step è vivere nella dv o formare la vita della dv in te, come in vita. Cosa significa che la dv entra in me come vita?

"...Quale vita può dire che non ha bisogno di atti continui? Nessuna. Le opere non hanno bisogno di atti continui, ma alla vita, necessita il respiro, il palpito, il moto continuo, un cibo che ogni giorno la sostenga, una veste che la copra, un’abitazione che la tenga al sicuro..." Gesù

Un'opera la faccio istantaneamente, ma per vivere a me serve il mio respiro, non posso restare senza respirare, la vita non c'è senza respiro e il battito cardiaco? Il moto continuo, noi siamo sempre in moto continuo anche quando dormiamo - scorrimento del sangue, battito del cuore ecc... - e il cibo che ci sostiene. Non possiamo stare troppo senza mangiare. Un fisico che sta messo bene può fare un digiuno con solo acqua ma per un massimo di 40 giorni ma poi basta, deve mangiare. Poi c'è bisogno di una veste che mi copre e abbiamo bisogno di un'abitazione. Ordinariamente una persona ha una casa anche se è piccola. Che la dv entri in noi come vita deve trovare questo ambiente: non è semplicemente il farla, fare qualche atto, - magari faccio un'elemosina e basta. Magari faccio qualche atto di virtù - sopporto una persona molesta, faccio un'elemosina ecc... - ma la vita è un'altra cosa. Gli atti sgorgano da una vita non il contrario. La vita presuppone gli atti. Come si forma la vita della dv in noi? Gesù qua dà qualche indicazioni:

Sono sempre in preda del Volere Divino, sento la sua vita palpitante in me, come portatrice di bontà, di luce parlante, che mentre è muta parla coi fatti, parla con l’amarmi sempre, parla col formare la sua Vita, parla col farla crescere, parla col farsi sentire,..." Luisa

Ci sono alcune cose che la dv fa in noi senza che noi ce ne rendiamo conto.

"Figlia mia benedetta, tu devi sapere che chi fa la mia Volontà Divina forma l'abitazione al mio Voler Supremo...." Gesù

La Dv abita in un'anima che la fa la Divina Volontà. La prima cosa, essendo la dv la santità delle santità, se non ho fatto una scelta autentica per queste cose, non se ne parla di divina volontà in noi. E la santità significa non soltano osservare i 10 comandamenti ma imparare a fare ciò che è gradito a Dio e ciò che è perfetto. Esempi materiali che restano più impressi: se un prete si veste in borghese, fa peccato perchè esce dalla dv perchè non è lecito anche dalla disciplina della Cheisa, se un prete si veste in clergyman fa una cosa lecita perchè è consentito dalle leggi ecclesiali ma se vuole fare la cosa più gradita a Dio deve mettersi la talare. Altro esempio: una donna che si veste in maniera invericonda - da uomo o da donna con minigonne mozziafato pecca e anche mortalmente, una donna che si veste da uomo ma cerca di conservare un minimo di verecondia (non mettere in risalto le proprie forme femminili) non và all'inferno ma è gradita a Dio questa cosa? No, perchè a Dio è gradito che una donna si vesta da donna. Un maschietto? I maschietti hanno il vizio di andare in Chiesa di andare in Chiesa in bermuda e ciabatte di vario genere. A seconda di come sono i bermuda e le ciabatte si rasenta la cosa da evitare perchè indegna e al limite del sopportabile - certo che si entra in maniera becera infradito, e canotta si pecca - ma se uno va in jeans con le scarpe chiuse e la camicia a maniche corte oggi si può dire che pecca? Per il don è un pò troppo dire che pecca - ma se uno va in Chiesa con una bella giacca sopra o un'abito a maniche lunghe, con dei jeans decorosi e scarpe chiuse si può dire che fa una cosa maggiormente gradita al Signore. Se non stiamo dentro questi orizzonti, non solo stare nell'ambito del lecito - il don precisa che fa questi esempi materiali esterni, non perchè basta fare solo queste cose per essere santo (magari), sono esempi per farci capire. L'abitazione è questa, se questa cosa non c'è, torna ai primi 10 volumi e mettili in pratica.

La dv non ci entra in casa tua se non c'è questa tensione verso la santità perchè tu stesso non manifesti l'intenzione per farla entrare.

La casa non può opporsi se uno vuole entrare (altro step), serve a custodire te. Se tui hai creato quest'abitazione (io sto assecondando le ispirazioni che il Signore mi manda o faccio/non faccio qualcosa per timore delle persone e di ciò che diranno? O perchè ho paura di soffrire troppo, o mi costa quel sacrificio ecc... ecco la dv non ci viene ad abitare in me. Ma se trova questa abitazione - non significa che non ne sgarri una come la Madonna - ma il Signore guarda il cuore, se c'è dentro questa sincera risoluzione. Dopo che entra inizia a fare tutto lei.

"...e come un'abitazione non ha ragione, né è padrona di fare quello che vuole e serve solo a custodia, a difesa ed a comodità di chi l'abita, così l'anima perde la sua ragione nella ragione Divina, cede i diritti di padronanza volontariamente alla mia Divina Volontà e rimane a custodia, a difesa ed a comodità del mio Voler Divino, il quale svolge la sua vita come meglio gli piace...." Gesù

Senza che noi ce ne accorgiamo - e ringraziamo il Signore di ciò - nel nostro agire, pensare, volere ecc... siamo mossi costantemente dalla divina volontà. La Madonna viene chiamata Casa d'Oro nelle Litanie Lauretane, avete quelle case pacchiane dei mafiosi che si fanno i rubinetti d'oro ecc... l'abitazione di Maria era tutta d'oro, abitazione d'oro che conviene ad un re. Tutti quanti i modernisti che si scandalizzano che nelle Cattedrali ci sono cose d'oro, facciamo le Chiese brutte e prendiamo un calice di coccio perchè Gesù era povero ecc... e quindi togliamo l'oro. Falsa povertà. Maria di Magdala spaccava un vaso d'alabastro di 300 denari per donarlo al Signore e quando Giuda si è scandalizzato per ciò, Gesù gli a detto stai calmo e lasciala perdere perchè ha fatto bene.

"...Ora la volontà umana, col fare la mia, non solo si cambia in abitazione per la mia, ma resterà un'abitazione onorata, che il mio Fiat fregerà con fregi divini, questa sua abitazione formerà la sua Reggia..." Gesù

La Madonna aveva una casa d'oro e l'Altissimo si merita una casa d'oro. Dentro una casa d'oro che succede?

"...farà sfoggio del suo amore, della sua santità, della sua luce, della sua bellezza increata, formerà la sua vita e la sua vita operante nella volontà della creatura;..." Gesù

Poi Gesù prosegue: Dio può fare tutto quello che vuole ma non vuole tutto quello che può.

"..operare in noi cose grandi, è un diritto che abbiamo in natura nostra, la nostra potenza non ha limiti, tutto può e dovunque può giungere e se tante cose non le facciamo è perché non le vogliamo, non perché non possiamo, ma armare la nostra potenza col renderci operante nel breve cerchio dell'umana volontà, possiamo dire che mettiamo più amore, più arte divina, più potenza,perché in essa dobbiamo restringere ciò che in Noi è immenso, perciò il nostro amore sfoggia di più nel renderci operante nella creatura ed Essa sentirà la mia Volontà abitante in essa, in modo che dovunque si sentirà scorrere la sua vita Divina, nelle sue opere, nei suoi passi, nel suo cuore, nella sua mente perfino nella sua voce, del suo essere formerà tante stanze per dare agio alla mia Divina Volontà di farla ora parlare, ora operare, ora camminare, ora amare, insomma farle fare ciò che vuole." Gesù

La persona nel silenzio sentirà dentro di sè la potenza della dv, ma non ne andrà in giro a parlarne con qualcuno. In silenzio davanti a Dio pur tremando dirà: ma non è che io mi sto facendo un sacco di film ma mi sembra qualcosa di simile a ciò che ho letto negli scritti. Ognuna di queste espressioni andrebbe meditate per un sacco di tempo - scorrere la vita della dv nella voce ecc.. - .

"Figlia mia, ogni vita ha bisogno d'alimento, non solo, ma di materia adatta a formarsi quella vita, deve tenere il suo principio, la sua crescita; solo in Noi le cose non hanno principio, nella creatura ogni cosa ha il suo principio...." Gesù

Una volta fatta l'abitazione cosa altro c'è da fare? Dio crea la nostra anima - qualcuno diceva che ci vuole un'atto di vita, alcuni classici pensavano che fosse creata dopo qualche giorno che la materia si fosse disposta ad accogliere l'anima, ma noi sappiamo oggi benissimo dalla genetica che quando una cellula diventa uno zigote - dove c'è tutto il patrimonio genetico della persona - lo zigote costituisce quella realtà a ricevere l'anima e nello stesso istante in cui i due gameti formano uno zigote - c'è la trasmissione del peccato originale - Dio crea l'anima. Per chi ci sia questo umore occorrono le conoscenze: queste formano l'umore e l'alimento continuo. Gesù ha fatto 36 volumi quindi se vuoi crescere conoscenze, conoscenze, conoscenze ecc.... chi ha la costanza di meditare un brano al giorno, se c'è l'abitazione - perchè se la DV non la fai questo discorso non vale nulla - mediti, lavori ecc.. e alla fine senti la dv scorrere la vita dovunque qualsiasi cosa tu faccia, dica, pensa ecc.. dovunque e dappertutto. E questo perchè la vita ha bisogno di atti continui. E quello che ci mettiamo del nostro sono le conoscenze, mangiare ogni giorno questa roba e meditarla, l'atto preventivo, i giri, gli atti attuali, di fusione ecc.. questi sono gli alimenti continui. Lo zigote non è uguale ad una persona di 50 anni. Uno zigote non parla, si parte dallo zigote e si arriva ad essere un'uomo o donna matura. Un'alimento continuo e ben abbondante spirituale va bene, un conto è peccare di gola e restare sazi, ma è raccomandabile arrivare alla sazietà spirituale.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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