giovedì 1 settembre 2022

Modi umani e modi divini

Gesù parla dell'importanza degli scambi di amore nei giri e loda Luisa in cui la Divina Volontà già regna con i suoi modi divini. I motivi per cui la Divina Volontà non fu oggetto della predicazione diretta di Gesù e non fu subito da Lui lasciata sulla terra dopo la sua Ascensione. Libro di Cielo, Volume 26, 12 Maggio 1929, Lunedì 31 Gennaio 2022

12 Maggio 1929 Come chi vive nel Fiat Divino è il narratore delle opere Divine. Ascensione. Motivo per cui Gesù non lasciò il regno della Divina Volontà sulla terra.

E' la memoria liturgica (31 Gennaio ndr) di san Giovanni Bosco, il santo dell'allegria e della gioia. Di una vita spesa alla ricerca di anime da salvare specie quelle della gioventù.

Il brano è distinto in tre parti abbastanza chiare: la prima dove Gesù torna a spiegare a Luisa che vivere nella dv significa diventare una specie di narratore presso Dio, nella seconda parte c'è un passaggio fondamentale - e bisognerà darci un'occhiata per entrare nella dv - ed infine c'è l'ultima parte, anzitutto l'economia della Storia della Salvezza che è passata per tappe obbligate. Noto il piano era quello della Redenzione, non molto noto - Gesù ha insegnato il Padre Nostro, e ognuno rifletta un pò su questa preghiera - se io chiedo il Regno e questo regno non c'è....a questo ci si poteva arrivare anche senza necessità che ci fossero gli scritti di Luisa, ma questi scritti spiegano cosa sia questo regno e come ci si entri.

Teniamo presente (prima parte) i giri nella divina volontà, dobbiamo farli in maniera spontanea, questa preghiera esprime anche il nostro essere perchè è anche un canto d'amore, oggi le creature più intelligenti stanno creando l'inferno sulla Terra ma grazie a Dio le opere di Dio rimangono tali. Ed è molto importante fare un pò di full-immersion per andare a respirare un pò di Cielo e ridarle al Signore. L'uomo coglie questa realtà a contatto con la natura ma chi vive nella dv non prende queste gioie alla maniera umana ma entrando in sintonia con il Creatore: si prende l'amore e lo si restituisce. L'amore è creativo per antonomasia, ognuno ama a modo suo e qua il libro di Teneramata, Dio vuole sentire il nostro personale canto d'amore. Certo che ascoltare un giro aiuta a capire, poi però ci si deve mettere la persona. Ogni anima è un'unicum. La nostra bellezza è più o meno offluscata dalla coltre di impurità che ci portiamo dietro (in senso ampio) e quanto più siamo purificati poi riemerge anche la nostra bellezza e le persone la percepiscono (non bellezza secondo i canoni umani) ma quella bellezza intrinseca. Nella misura in cui ci purifichiamo questa emerge e quando siamo pieni di coltre Dio è capace di vedere oltre la coltre. Immergiamoci in queste full- immersion dove la dv e l'amore si trova quasi allo stato puro e ricambiamo per tutti.

(Secondo step o parte)

"Figlia diletta mia, tu sei la mia speranza, la speranza del Regno della mia Divina Volontà sulla terra, quella speranza che non dice dubbio ma certezza, perché già in te trova il suo regno; i tuoi modi, le tue prerogative, le tue narrazioni, sono tutti appartenenti al mio Fiat Divino, in te ci sono le sue fondamenta, le sue conoscenze, perciò spero che il suo regno si formi e si divulghi sulla terra." Gesù a Luisa

(Beata Luisa che si è sentita dire queste cose da Gesù).Gesù ci fa fare un ripasso della virtù della Speranza. La Speranza è un'attesa certa di cose che sicuramente accadranno. Certezza. ATTENZIONE a cosa Gesù aggiunge:

"..i tuoi modi, le tue prerogative, le tue narrazioni, sono tutti appartenenti al mio Fiat Divino.." Gesù

I modi divini. Come sono i nostri modi? La carità non manca di rispetto si riferisce anche nei rapporti con Dio. Modi da cafoni non sono giusti. Come facciamo una genuflessione, santa Bernadette diceva di aver visto la Madonna farsi il segno della croce e sarebbe sprofondata (Bernadette) sottoterra. Il senso del decoro, della dignità, il rispetto per Dio (come stiamo in Chiesa, come stiamo seduti, in ginocchio, ecc.. come stiamo quando preghiamo, se ci stiamo con la testa ecc..). Però sono anche i modi che abbiamo nei rapporti con il prossimo: gentili, garbati, rispettosi, placati, ecc.. pensiamo al clima esasperato in giro. E' comprensibile che ogni tanto saltino i transistor, ma se è assai lodevole avere un certo stile, se qualcuno vuole angariare il prossimo si accomodi pure senza di me dice il don. Il don vede tante cose, tanti post e vede tanta volgarità. Il don capisce la debolezza, delle volte è tentato anche lui, però un conto di essere tentati e capire di esserlo e un conto è dare il placet. Credo che sarebbe bene starci attenti perchè ci andiamo a giocare la pace con il cuore e sopratutto la comunione con la dv; come fa Dio ad abitare con chi scende ai bassi livelli? Noi su certi valori e su certe battaglie (spirituali) noi siamo in primissima linea e sui principi non si cede di un millimetro; il problema è sempre uno stile e modo. I martiri sono sempre stati guerrieri ma sono andati al martirio senza maledire i propri persecutori e senza mandare accidenti e anzi cantando e pregando per i loro persecutori. Pregando per la conversione del tiranno di turno e del persecutore di turno. Però non si sono piegati minimamente. Vigiliamo sempre sui nostri modi pensando a quell'espressione che la carità non manca mai di rispetto a Dio, al prossimo ma neanche a noi stessi. Il modo in cui siamo vestiti anche in casa, abbassarci a certi livelli non è mai una cosa buona sotto tutti i punti di vista. Secondo il don su queste cose dovremmo sempre vigilare, queste cose si possono acquisire altrimenti non ne parleremmo. Se però non mi dò da fare non si fanno progressi, il processo di conversione richiede l'interiorizzazione di un valore e quindi l'impegno ad acquisire e percepire quella cosa importante che ancora mi manca.

"Figlia mia, la mia Umanità rifece in sé e sopra di se stessa tutti i mali dell'umanità decaduta fino a morire, per darle virtù di farla risorgere dalla morte cui era soggetta. Ecco la causa per cui non lasciai il regno della mia Volontà Divina sulla terra, perché mancava l'umanità dell'Adamo innocente, gloriosa ed immortale, per poter impetrare e ricevere il gran dono del mio Fiat. Perciò era necessario che la mia Umanità prima rifacesse l'umanità decaduta e le desse tutti i rimedi per rialzarla, poi morisse e risorgesse con le doti dell'Adamo innocente, per poter dare all'uomo ciò che aveva perso. Non solo, ma volli salire al Cielo con la mia Umanità bella, vestita di luce, come uscì dalle nostre mani creatrici, per dire al Padre Celeste: “Padre mio, guardami: la mia Umanità è rifatta, il regno della nostra Volontà sta al sicuro in Essa, son'Io il capo di tutti e chi ti prega ha tutti i diritti di chiedere e di dare ciò che possiede”. Gesù

L'ultimo passaggio. Gesù asceso al Cielo non poteva lasciare subito il regno della divina volontà sulla terra, lo spiega anche altrove, neanche la sua predicazione pubblica non ha detto nulla sulla dv. Perchè le persone non stavano in condizioni di non poter ricevere certe cose. Nella vita spirituale ci sono delle leggi come quelle biologiche: un bambino non può mangiare il cibo di un'adulto così se un'adulto ha un'infortunio (si spacca la testa o altro..) per un certo periodo non camminerà e non gli puoi chiedere di camminare. L'umanità post peccato originale - oggi ancora peggio perchè nella stragrande maggioranza sta abbandonando tutti quanti gli strumenti regalati dal Signore. C'è una pratica religiosa ridotta quasi all'inesistente e poi paradossalmente c'è una piccola parte dei figli di Dio che stanno approfondendo gli scritti di Luisa sulla dv. Noi percorriamo questo cammino in maniera sintonizzata ben sapendo che la dv non può regnare in noi ben sapendo se non è perfettamente instaurato dentro di noi il regno della Redenzione. Dovremmo avere una vita cristiana già solida e matura. Vivere nella dv esige che chi vuole entrare in questo mondo abbia scelto di diventare santa. Noi siamo obbligati ad osservare i 10 comandamenti e a conservare quel minimo di grazia necessaria per salvarci. La santità è una chiamata libera, se vuoi essere perfetto...dice Gesù,.. è una cosa meravigliosa ma è una cosa impegnativa. Gesù chiama la vita nella dv la santità delle santità. Ingloba, supera la santità ma non la prescinde. Ma con tutto quello che stiamo vedendo in giro uno si mette a parlare della dv? Ma quello che vediamo in giro adesso ha le ore contate - che poi siamo anni, ore, ecc... ma non per sempre tutto quello che vivremo sarà archiviato come un'orribile incubo. Incubo per chi lo avrà vissuto bene sarà stato causa di una grandissima santificazione, è facile fare le grandi scelte quando va tutto bene, difficile quando rimani solo contro tutti. Il don non sa se ci arriveremo..dopo questo buio, il don non ha dubbi che arriverà la luce se alcune cose misteriose sono correttamente lette e se ha anche senso quello che Gesù ha fatto con quest'anima e che sta facendo con le anime che si aprono a questi scritti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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