giovedì 8 settembre 2022

Gli sfoghi divini di amore

Splendida lezione di Gesù sugli sfoghi divini di amore, che la divinità tanto desidera far uscire ma non trova dove depositarli. Il più grande sfogo è la Divina Volontà. Libro di Cielo, volume 26, 31 Maggio 1929, Martedì 8 Febbraio 2022

31 Maggio 1929 Come il vero amore ha bisogno d'uno sfogo. La Creazione fu uno sfogo d'amore come pure la Redenzione ed il Fiat Divino. Che significa uno sfogo divino

Bellissimo brano e simpatico. Qua Gesù dice che Dio e la Santissima Trinità si sfoga, è un pò diverso dai nostri sfogamenti, perchè quando facciamo noi combiniamo guai. Per noi lo sfogo è un'esigenza dovuta alla nostra debolezza ma per Dio gli sfoghi sono atti ben pensati e ponderati che traboccano dal suo amore, sono fiumi di grazie, di amore, ecc... . Qual'è il contesto in cui Gesù parla di questi sfoghi divini? Luisa ad un certo punto si chiede:

Mentre scrivevo pensavo tra me: quanti sacrifici per scrivere, quante notti di veglia, quanto tempo impiegato, solo Gesù è stato testimone e, avendo compassione di me, mi ha sorretta, mi ha aiutata, mi ha imboccato i vocaboli e molte volte mi ha fatto da dettatore, ma quale sarà l'utilità di tante premure di Gesù per farmi scrivere? E di tante mie lotte interne per vergare sulla carta ciò che Gesù mi ha fatto sentire dentro di me? Quale utilità dopo tanti sacrifici sostenuti? Chi si prenderà la briga di leggerli, di farli conoscere, affinché portino il bene di tante verità sulla Divina Volontà in mezzo alle creature? Credo nessuno e tutti i sacrifici rimarranno nelle carte. Del resto, se ho scritto, l’ho fatto solo per timore di dispiacere Gesù e solo e sempre per ubbidire..." Luisa

Luisa rievoca e rivive i sacrifici e le notte di veglia. Quante ore ci avrà messo? Quanti giorni? Quanti mesi? Una fatica titanica. Ma chi si prenderà la briga di leggerli? Di farle conoscerle? Si chiede Luisa. Qua c'è una considerazione relativa anche a delle modalità di funzionamento del Cielo. Il Cielo mette le mani avanti, alcune volte fa dei regali costosi e quando uno lo fa, il minimo che si possa fare è accoglierlo. Lo stile del Cielo te lo mette a disposizione e poi tocca a te cosa farne. Però, però, c'è un però.. quello che ha fatto Luisa non aveva lo scopo di farlo leggere a qualcuno ma per non dispiacere a Gesù e solo sempre per ubbidire. Il don parla ai sacerdoti: anche se nessuno beneficiasse di quello che hai fatto, tu hai fatto quello che hai fatto per obbedienza a Lui è più che sufficente e comprendiamo le motivazioni profonde della nostre azioni. Noi non andiamo in certa di riscontri umani, di soddisfazioni ecc.. ma ci chiediamo: la vuole questa cosa il Signore? Se sì, si fa. Altrimenti no. Noi dobbiamo mettere a disposizione ciò che abbiamo fatto all'Altissimo non guardare i frutti, Dio potrebbe dire: benissimo, questa fatica l'hai fatta per Me, non produrrà altro frutto se non darmi la gloria. Io Dio ti darò la ricompensa. Stai tranquillo dove Dio ti ha messo. Stai in una chiesetta con 4 vecchietti o in una cattedrale con 4000 persone? La stai bene. Dobbiamo o dovremmo avere questa santa indifferenza, quello che facciamo lo facciamo per amore di Dio e perchè lo vuole Lui e per il resto non diamoci pensiero. E non dobbiamo starci troppo a pensare. Certo che si è contenti quando qualcosa va bene. Più siamo distaccati da ogni forma di umana gratificazione più grande sarà la ricompensa che avremo in Cielo. La più grande sorte di un ministro di Dio (secondo don Leonardo) è non vedere quasi nulla di ciò che lui ha fatto, pensare che forse è stato tutto inutile ma poi dall'altra parte Dio gli farà vedere cosa è accaduto. Molto meglio saperlo di là perchè di qua ci potrebbe essere il pericolo della gratificazione, dell'auto compiacimento, dell'orgoglio spirituale ecc... ma di là non ci sta nessun problema. Perchè e per chi faccio una cosa? Per il Signore dovrebbe essere la risposta. Il don sta mettendo in comune delle meditazioni, pare che qualcuno le stia a sentire ma anche se non accaddesse lui lo farebbe lo stesso. Una cosa fatta per amore di Dio la si fa lo stesso anche se non c'è nessuno.

"Figlia mia, l'amore vero ha bisogno d'uno sfogo, io non potevo contenere più in me questo sfogo intenso di far conoscere la mia Volontà, le sue conoscenze, il suo valore immenso e come vuol formare il suo regno sulla terra. Il mio Cuore si trova nella foga della fiamme, perché voglio dare questa sorpresa alle umane generazioni, il regno della mia Divina Volontà sulla terra; sorpresa da loro non aspettata. Ed il mio amore contenuto gemeva, delirava ed era divorato da fiamme inestinguibili, perché voleva far conoscere che voleva dare alla creatura questo gran bene, bene che sorpassa tutti gli altri beni, qual è il regno del mio Fiat Divino; diedi questo gran bene al principio della Creazione, perché dalla nostra Divinità non escono mai beni ed opere incomplete, ma ci fu respinto dall'uomo e noi avemmo il dolore di sentire respingere la vita, la sostanza, i beni e la parte più essenziale della Creazione e l'uomo rese per sé tutte le opere nostre incomplete e non si è dato mai pensiero di riacquistare ciò che ci respinse...." Gesù

Ci sfoghi che non dobbiamo mai soddisfare e poi ci stanno gli sfoghi santi. Chi è il primo oggetto dei nostri sfoghi d'amore? - Il Signore? Pensiamo se come e quando (nella nostra povertà) abbiamo fatto sentire al Signore i nostri sfoghi. Se dovessi dare ciò che Dio si merita potremmo provare a sfogarci 24h su 24h e sarebbe ancora poco. Solo la Madonna è riuscita a sfogarsi al massimo soggettivo ma Dio si merita ancora molto di più di quello gli ha dato la Madonna. Questa percezione profonda che viene anche dalla fede, di chi è Dio e quello di cui Lui si merita dev'essere presente. Oggi pare che sia in voga solo il secondo comandamento (amerai il prossimo tuo come te stesso) mentre Dio lo si può offendere, mettere nel dimenticatoio, vilipendere anche in maniera becera, barbara ecc... e per noi dev'essere al primo posto. Vivere nella dv è accogliere gli sfoghi d'amore di Dio e ricambiarli. L'amore del prossimo sarà sicuramente eccellente e consequenziale.

Gesù (vedi discorso di prima) dice che ciò che pensa Luisa è sbagliato. Per prima cosa questi scritti sono un suo sfogo d'amore:

"..Ma mentre lui non ci pensava, noi ci pensavamo e questo formava il nostro martirio d'amore, martirio che ci è durato circa seimila anni, martirio segreto che accresceva le nostre fiamme le quali ci divoravano,.." Gesù

Dio rispetta sempre i numeri della Bibbia secondo la quale la razza umana è stata creata 6000 anni fa? Quando Gesù parla di 6000 fa riferimento della Creazione di Adamo ed Eva ma la Creazione dell'Universo è diversa, i 7 giorni sono (secondo gli scritti di Maria Valtorta e la deduzione di alcuni) un'espressione - 7 è il numero della perfezione - la formazione ha richiesto tempo perchè era saggio e bene fare nel modo in cui è stata fatta. Ma l'uomo con tutto ciò che riguarda la sua caduta ha 6000 anni dice Gesù. Qua Gesù sta parlando nel 1929 e non sta parlando a persone tipo Mosè. Gesù dice che non ce la fa più salvo l'apparizione della Vergine Maria e di Gesù, e che ha un'oceano di amore, benessere, grazie ecc... che vuole spandere su qualcuno e non ce la fa più a tenerselo con sè. Nostro Signore, quando trova qualcuno su cui riversare le grazie ti ricolma di beni. Le persone non se ne rendono conto. Gesù ha promesso oltre a grazie su grazie ecc.. ma anche cose mai viste nè successe. Il don invita a pensare: queste cose Gesù le ha dette - se si crede che Gesù le ha dette e che Luisa le ha scritte bene. Gesù se dice una cosa, quella cosa è. La motivazione per cui non siamo ricolmati di beni è perchè non siamo affammati. Non andiamo dal Signore, quando Dio apre i rubinetti non sai più dove mettere le grazie. Ti senti soffocare perchè lo sfogo ha come caratteristica di essere violento, è un fenomeno travolgente non pacato e asettico. Non sai più che da parte girarti perchè ti trovi circondati, bisogna provare per credere. La Madonna è stata salutata come stracolma di grazia. In ogni istante della vita della Madonna c'era sempre il massimo di grazie. Di ogni genere.

"...perché dalla nostra Divinità non escono mai beni ed opere incomplete,.." Gesù

Ma ti pare che per fare l'uomo, Dio crei prima dei semi umani e dopo 4 milioni di anni esce fuori l'uomo?

"..ma ci fu respinto dall'uomo e noi avemmo il dolore di sentire respingere la vita, la sostanza, i beni e la parte più essenziale della Creazione e l'uomo rese per sé tutte le opere nostre incomplete e non si è dato mai pensiero di riacquistare ciò che ci respinse. Ma mentre lui non ci pensava, noi ci pensavamo e questo formava il nostro martirio d'amore, martirio che ci è durato circa seimila anni, martirio segreto che accresceva le nostre fiamme le quali ci divoravano,.." Gesù

Queste cose dobbiam pensarci, capiamo cosa dice Gesù? Se tu hai una vita brutta, mediocre, grigia, sciatta, povera...c'è qualcosa che dipende da te perchè Dio non vuole che tu viva così e muore dal desiderio di farteli, se non hai queste grazie è perchè non te le sei andate a cercare, perchè non hai messo Dio al primo posto. Dal vivere bene i sacramenti, abbiamo l'Eucarestia... una persona che crede cos'è l'Eucarestia ti pare che faccia solo la messa domenicale o vada solo a Pasqua? Tanto quanto più ti apri ed investi nel Signore, tanto più ricevi. Quanti investi su Dio? Tutto? Avrai il tutto, l'1%? Avrai quasi nulla e farai una vita meschina e brutta. Le vite brutte è esattamente quello che ti sei andato a creare. Se Adamo non avsse combianto i guai, cosa sarebbe accaduto? Il film come sarebbe dovuto andare non l'abbiamo visto per colpa nostra. E il nostro film personale (la vita) dipende dalla carta bianca che diamo allo sceneggiatore celeste e al regista celeste. Pensi di essere in grado di guidare la tua vita da solo?

Questi concetti - il don prega tanto il Signore perchè li capiamo - se questo concetto (Dio ha tanto da dirti e darti, se non lo vuoi ti stai condannando ad una vita brutta) rimane nelle comunità dove passa il don... / Dio queste cose ce le dice ma sta a noi se crederci o no, e se poi investirci e quanto a livello di tempo, energie, cuore, pensieri, ecc.. ovviamente non vuol dire fare una vita alienata con la testa fra le nuvole. Una coscienza retta capirà che mettere Dio al primo posto non vuol dire trascurare i nostri doveri ma anzi rientra nel nostro cercare ed amare e servire Dio.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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