mercoledì 21 settembre 2022

Il mare infinito del Divin Volere

Valore incommensurabile degli atti fatti nella Divina Volontà, che possono aumentare anche la gloria accidentale dei beati. Gesù dà a chi gli dà. L'esempio dell'essere circondati dalle acque del mare come immagine della vita nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 26, 27 Giugno 1929, Martedì 15 Febbraio 2022

27 Giugno 1929 Regalo a San Luigi. Com'era necessario che Gesù intrecciasse Luisa nelle manifestazioni sulla Divina Volontà. Trasmissione d'umano e Divino. Diritti divini che acquista la creatura.

Anche oggi abbiamo uno stupendo brano (frase retorica), il don quando rilegge questi brani dice che per meditare queste ci vorrebbe Gesù perchè sono talmente profondi e un commento umano non renderebbe sufficentemente ragione ed appare l'inadeguatezza di ciò che si sente nel fondo del cuore. Non ci si abitua mai ma si toccano alte vette.

Avendo fatto la Santa Comunione, la stava offrendo a Gloria di San Luigi ed offrivo per regalo a lui stesso tutto ciò che aveva fatto Nostro Signore nella sua Divina Volontà, con la sua mente, con le sue parole, opere e passi, a gloria accidentale di San Luigi nel giorno della sua festa..." Luisa

Pensiamo all'idea che è venuta a Luisa, che era devota a san Luigi (gonzaga?) e voleva fargli un regalo. E a noi è mai venuto in mente di fare un regalo ad un santo del Cielo? Avremo un santo al quale saremo devoti? Possiamo fare un regalo alla Madonna? E allora siccome è un pò difficile fare un regalo ad un santo (non si possono regalere cose terrene).

"Figlia mia, regalo più bello non potevi fare nel giorno della festa del caro San Luigi, come tu offrivi la tua Comunione e tutti gli atti miei fatti nella mia Divina Volontà, si formavano tanti soli per quanti atti io feci in Essa, stando sulla terra… e questi soli hanno investito San Luigi, in modo che ha ricevuto tal gloria accidentale dalla terra, che più non poteva riceverne. Le sole offerte degli atti fatti nella mia Divina Volontà hanno virtù di diventare Soli, perché contenendo pienezza di luce, non è meraviglia che converta gli atti umani fatti in Essa in Soli." Gesù

La Gloria Accidentale è quella che viene dal godimento delle cose create. Mi fondo nella dv e porto a san Luigi tutto quello che ha fatto Nostro Signore nella dv. Non è successo nulla di apparente e Gesù appare e gli dice ciò che è scritto sopra. Pensiamo come ai nostri atti fatti nella dv aumentano la beatitudine accidentale dei beati del Cielo oltre agli altri effetti e Gesù chiude il discorso:

"..Le sole offerte degli atti fatti nella mia Divina Volontà hanno virtù di diventare Soli, perché contenendo pienezza di luce, non è meraviglia che converta gli atti umani fatti in Essa in Soli." Gesù

Un pensiero del genere viene solo a chi vive sulla terra ma ha il cuore già nel Cielo. Poi Luisa pensa:

"..Dopo di ciò, stavo pensando fra me: come mai, in tutte le cose che il benedetto Gesù mi ha detto sulla sua Divina Volontà, è sempre intrecciata la mia povera persona? Di rado, qualche volta ha parlato solo del suo Fiat Supremo..." Luisa

E Gesù dice che questa cosa è necessaria:

"..Se non avessi intrecciato te in mezzo, non sarebbero stati né vincoli, né doni quelli che io facevo, ma semplici notizie e perciò, per farti una manifestazione sulla mia Divina Volontà, aspettavo un tuo atto, una tua piccola pena ed anche un solo tuo “ti amo”, per prendere occasione per parlarti, volevo del tuo per darti del mio e poterti dare il gran dono del mio Divin Volere..." Gesù

"...volevo del tuo per darti del mio..." Gesù / vale anche per noi. Non pensiamo che possiamo presentarci a Gesù a mani vuote. Nel Vangelo Gesù dice che a chi ha, sarà dato ma a chi non ha sarà tolto anche quello che crede di avere - Gesù pronuncia queste cose nel contesto delle parabole dei Talenti. A chi ha dato qualcosa a Gesù, non pensiamo che i grandi doni vengano da Dio così. Noi non possiamo dicono i maestri di Spirito e la Chiesa, meritare qualcosa da Dio in senso stretto però la teologia distingue due termini. Nessuno può dire: questa grazia me la sono meritata, guai a chi lo dice e chi lo pensa. Tuttavia c'è anche un'altra realtà, Dio fa una grazia perchè lo vuole fare e nessuno lo può esigerlo. Dio fa la grazia a chi si mette in condizione di poterlo ricevere e non a chiunque. Ecco il merito de congruo non decondigno (?) ma ti devi mettere in condizioni. Luisa si era messa in condizioni. Cosa abbiamo dato al Signore? Quali sono i segreti del Re? Io non mi posso aspettare nulla, ma se mi arriva qualcosa posso dire: questa cosa mi è arrivata perchè nella mia piccola miseria, nel mio piccolo, con tante imperfezioni ecc... qualche cosa ci ho provato a dare a Nostro Signore. Questa è una legge che riguarda la vita nella grazia. Dentro questo contesto, di nuovo torna il tema dell'intreccio.

"..Nella stessa Creazione c'è una trasmissione continua; il nostro Fiat creò il Cielo, lo tempestò di stelle, ma chiamò a vita la materia per farlo, creò il Sole, ma chiamò a vita la luce ed il calore, come materia per formarlo, creò l'uomo, prima formò la sua statua di terra, infuse l'anima in lui e poi creò la vita del mio amore su quest'anima e poi si trasmise la mia Divina Volontà alla sua, per formare il suo regno nella creatura, non c'è cosa da noi uscita e creata, in cui non ci sia questa trasmissione d'umano e di divino; nelle nostre opere più belle: la Creazione, l'Immacolata Regina, il Verbo Umanato, sono talmente vincolati l'umano e il Divino, che sono inseparabili. E perciò i Cieli sono pregni di Dio, e narrano la mia gloria, la potenza e sapienza nostra. La Vergine fu la portatrice della mia Umanità, il Verbo incarnato..." Gesù

Nelle opere divine - come Gesù spiega - c'è sempre una trasmissione di umano e divino. Se questo vale nelle opere della Creazione, questo vale anche ordinariamente. Dio vuole intrecciarsi con l'uomo, perchè ciò che accada devono crearsi quel minimo di condizioni che lo rendano possibili.

"..Ecco perciò, mettevo te e me in condizione tu di darmi ed io a darti ed in quel dare reciproco, formavo la conoscenza che volevo farti e, col renderti conquistatrice del gran bene che ti facevo, veniva realizzata la trasmissione della mia Volontà Divina con la tua.” Gesù.

Ecco perciò attenti quando ci arrivano le sante ispirazioni del cuore. I decreti particolari, nell'ebraico per disegnare la volontà di Dio ci sono tanti termini, c'è la Torah in senso largo ma poi ci sono tanti termini...i giudizi di Dio, ecc.. e poi ci sono gli statuti, norme e decreti o gli ordini particolari. C'è un vocabolario ricchissimo. Alcune cose il Signore le vuole da me o da te. Se il Signore vuole da me un'offerta particolare, ti farà arrivare in qualche modo gli input, una lettura, una cosa che ascolto, una predica, un'ispirazione interiore ecc... senti che devi fare qualche cosa per Gesù. Tutte queste cose, attenzione perchè se non le facciamo - ecco perchè non possiamo pensare di stare nel mondo della dv ancorati all'idea del: è peccato o no? - insegna la Chiesa se tu non assecondi un'ispirazione del genere non fai peccato ma commetti un'imperfezione. Non perdi la grazia che hai - solo il peccato veniale la diminuisce e la raffredda - l'imperferzione non ti fa aumentare. Se tu non ascolti l'ispirazione ci sono delle grazie legate al tuo sì che non le riceverai. Il non fare una cosa che Dio mi chiede come offerta ti fa perdere delle grazie. E quindi dobbiamo farle e anche alla svelta. Qui c'è un campo molto ampio di crescita.

"Figlia mia, quanto è grande il mare del mio Volere, Esso non ha principio né fine, perciò la piccolezza della creatura non può né valicarlo, né abbracciarlo tutto; ma chi vive in Esso si trova in via nel centro del mare, tanto che non le sarà mai dato di uscire dal suo centro, perché non troverà mai né lido, né confine di Esso...." Gesù

Quando si entra nel mondo della Volontà di Dio, Dio è stracolmo di ogni grazia. Gli affamati li ricolma di beni. L'esperienza che si fa nella dv è questa: immaginati di essere nel centro dell'Oceano Pacifico, ti buttano a mare la dentro. Vedi per caso un lido intorno? No. Sei circondato di acqua da ogni parte. Questo è quello che il Signore ci dà.

"..E se tu sapessi quanto godiamo, come ci sentiamo felici nel vedere la piccolezza della creatura vivere nel mare del nostro Volere non da estranea ma da padrona, non da serva ma da regina, non da povera ma ricchissima e ricca dalle nostre conquiste che ha fatto nel nostro Fiat..." Gesù

Pensiamo ai super ricchi del pianeta che hanno delle ricchezze sconfinate. Nella dv tutto questo è presente e molto di più, non sai dove mettere le cose. Non sai più dove andartele a mettere. Noi siamo esseri umani e la nostra capienza è limitata e anche la Madonna non riusciva a prendersi tutte le grazie per quanto ne abbia prese una montagna.

"Figlia mia, quanto è grande il mare del mio Volere, Esso non ha principio né fine, perciò la piccolezza della creatura non può né valicarlo, né abbracciarlo tutto; ma chi vive in Esso si trova in via nel centro del mare, tanto che non le sarà mai dato di uscire dal suo centro, perché non troverà mai né lido, né confine di Esso. Anzi avanti e dietro, a destra ed a sinistra, non troverà che mare di Volontà Divina e per ogni atto che emetterà in Essa le verrà ridato un diritto divino, perché essendo stato fatto il suo atto dentro ed insieme col mio Voler Divino, Esso con giustizia divina, comunicherà all'anima il diritto della luce divina, il diritto della sua santità, il diritto della sua bellezza, della sua bontà, del suo amore. Lei vive nel mare del mio Volere con diritto, non da estranea ma da padrona, perché ha gli atti suoi cambiati in diritti divini, che l'hanno resa conquistatrice della mia Divina Volontà...." Gesù

Sarà vero o no? Che pensiamo?

"..Perciò chi vive nel nostro Voler Divino sentirà in sé con diritto il dominio della luce, il dominio della santità, il dominio della bellezza e di farsi bella come vuole, ha la bontà a sua disposizione, l'amore come sostanza degli atti suoi, la mia Volontà Divina come vita propria e tutta sua e tutto ciò con diritto divino dato da noi stessi..." Gesù

Se io faccio un'atto buono ma umano, il Signore prende quell'atto, ci sorride, la gradisce ma non è che quell'atto umano mi conferisce qualche diritto. Se quell'atto diventa divino diventa un'altro discorso. Ci vorrebbe un'altra ora per commentare quest'altro capoverso. Rimaniamo con queste immagini dell'essere al centro dell'Oceano Pacifico. Quello spetta a coloro che si impegneranno a vivere nella dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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