giovedì 22 settembre 2022

Amore, amore!

Splendida lezione di Gesù sull'amore infinito e sempre in atto che Dio vuol dare alla creatura, un amore delirante che a causa della mancata accoglienza diventa dolorante. Vivere nella Divina Volontà è accogliere e ricambiare questo amore. Libro di Cielo, Volume 26, 8 Luglio 1929, Mercoledì 16 Febbraio 2022

8 Luglio 1929 Fiori che sboccia la Divina Volontà. Mormorio d'amore continuo, amore delirante e dolorante. Chi fa la Divina Volontà forma il mare di refrigerio all'amore divino.

Leggendo questo brano il don confessa che gli è venuta in mente una canzone d'amore molto nota cantata da Riccardo Cocciante e Mina - a prescindere di qualche strofa - che si chiama Amore! Amore! Un'uomo e una donna si cantano l'uno con l'altra: amore! Questo potrebbe far capire il messaggio di Gesù.

"Figlia mia, il mare della nostra Divinità mormora sempre, senza mai cessare, ma sai tu che dice nel suo mormorio? Amore! Amore! verso la creatura ed è tanta la foga del nostro amore, che nel nostro mormorio continuo sbocchiamo amore e formiamo tali onde altissime, da poter affogare Cielo,..." Gesù

Che significa vivere nella dv? Fare il pieno d'amore che Dio dà ma non se lo fila quasi nessuno. Questa è la grande tragedia dell'umanità - c'è un'autotreno di amore beatificante disponibile h24, prendere un'atto d'amore di Dio - i giri nella dv, quando due sono innamorati, quando uno ha la ragazza va a farsi un giro - non importa dove - è una scusa per stare insieme a colui/e che ami e per dare e ricevere amore. Il Signore a volte ci consente di elevarci a Lui tramite esempi della nostra vita - anche se abbiamo una montagna di misierie, imperfezioni, ecc.. - tuttavia qualcosa c'è. Ecco perchè la virtù teologale della carità è così basilare ed ecco perchè la vita nella dv si può definire un'anticipazione del Paradiso sulla terra e in Paradiso godremo un'amore incredibile. E in Paradiso si potranno vivere i diletti d'amore senza nessun pericolo di peccato o concupiscenza (che non ci saranno) e non c'è lussuria, carnalità ecc...

La mia piccolezza si sperde e resta soffocata nel mare del dolore della privazione del mio amato Gesù; e, sentendomi sofferente più del solito, sospiravo che la mia natura si disfacesse, per uscirmene dal mio carcere e prendere il volo verso la mia Patria Celeste. Avrei voluto nel suo Santissimo Volere girare ovunque e muovere Cielo e terra affinché tutti insieme con me, avessero un grido, una lacrima, un sospiro, per questa povera esiliata, affinché tutti chiedessero la fine del mio esilio...." Luisa

Se noi abbiamo avuto una percezione più profonda di chi sia il Signore vorremmo anche noi andare in Cielo ma restare qua in terra diventerebbe un martirio continuo. Il clima di terrorismo che si è creato in terra negli ultimi tempi, fondato sulla paura della morte, ha potuto attecchire nei cuori perchè erano cuori vuoti d'amroe di Dio. La pazienza di Dio ad un certo punto dice basta circa le follie delle persone. Noi siamo difensori della vita, quando ci sta la vita non si può scendere a compromessi e la vita terrena va tutelata e custodita affidata alle mani del Signore. Ciò detto una persona che ama il Signore non disprezza la vita se dice: non vedo l'ora di morire. Invocare la morte perchè sei disperato questo è grave davanti a Dio, ma se uno esprime il desiderio di ricongiungersi al Signore, questo è sbocco d'amore ardente verso Dio ma che accetta le decisioni di Dio. Rimanere quaggiù non è una cosa a cui noi siamo attaccati con mani e piedi. Se una persona reagisce blindandosi in casa - fermo restando non giudicando la persona - ma san Giovanni direbbe: ma dove sta l'amore di Dio in Lui? Dove sta? Noi non possiamo toglierci la vita ma capiamo il senso. Però desiderare di essere sciolti dal corpo, questo è un desiderio sacrosanto. Ma se uno la vive veramente come avrebbe vissuto l'epidemia? Uno non mi succede niente e mi spendo al suo servizio o soffrirò anche abbastanza...per un mese? Ma un'amico del Signore non se lo auspica ma non siamo impauriti dalla croce, al massimo chiederemo aiuto ed offriremo la sofferenza. Se il Signore ti chiede la croce ti darà la grazia per portarla? Cosa sei disposto a dare al Signore? Luisa si era offerta come vittima (caso estremo). O muori. L'altra alternativa è che ti ammali in forma leggera. Se uno ha questo nel cuore. La salute serve a servire il Signore e al bene del prossimo. Per chi ha paura del Purgatorio: Sant'Alfonso dice che se si fa il sacrificio della vita - cioè dico a Dio anche se mi chiami adesso accetto la morte che tu mi hai stabilito anche se fosse la più dolorosa e rinnovo l'offerta, vive questa cosa in atto di piena obbedienza. Il santo dice che non passerà per il Purgatorio. La penitenza più grande che c'è è accettare serenamente la morte. Ma quando una persona è innamorata del Signore aspetta la morte non perchè è pazzo ma perchè ha la fede. Il mondo della dv non è altro che un'occasione per andare a riprendere delle cose che la Chiesa ha...ma noi crediamo alla vita eterna? Chi pensa che dopo ci sia il nulla non ha più la fede. Qualcuno ha mai chiesto ciò che ha chiesto a Luisa? Magari uno potrebbe avere paura del Purgatorio.

"...Figlia mia, calmati, son qui in te, ma mentre sono con te, lascio il campo libero del lavoro alla mia Divina Volontà e siccome ha il suo atto primo in te, ne avviene che avverti ciò che Essa fa in te, il suo lavorio ed io che sto dentro di Essa, non senti che già sono insieme nel suo lavoro, perché sono inseparabile dalla mia Divina Volontà e ciò che fa Essa faccio io? Ora tu devi sapere che non solo nell'anima tua il mio Divin Volere vuol fare opera sua, campo suo d'azione, dominio assoluto tutto suo, ma anche nella terra del tuo corpo, sulle tue sofferenze spande il suo bacio di luce e di calore, con la sua luce produce il seme, col suo calore lo feconda e forma il germe ed alimentando col continuo calore e luce questo germe, fa sbocciare i fiori di luce con tale varietà di colori, animati sempre dalla luce, perché non sa fare alcuna cosa, né grande, né piccola, in cui non fa correre la sua luce..." Gesù

Gesù dice che quando si ha la dv operante essa ridonda nel corpo, qua Gesù fa riferimento al corpo di Luisa immolato come vittima quindi parla delle sofferenze. Ma noi ci crediamo che la vita nella dv ridonda anche sul nostro corpo? Noi sappiamo che malattia e morte sono conseguenze del peccato e su questo la Chiesa è chiarissima. E' vero che se sto in grazia muoio lo stesso ed è vero che posso ammalarmi anche stando in grazia, le applicazioni di queste cose vanno sempre prese con grano salis, ma in qualche modo non può essere che un'elevatissimo tasso di grazia non ridondi a beneficio del corpo. Come e quando e perchè non lo sappiamo. Devo prendermi cura del corpo ma il benessere della vita santa è proprio un benessere reale che ridonda per accident nella vita corporale. Una persona che vive la santità (esempio) non fuma. Il fumo di per sè è qualcosa che fa male ad un TI AMO di Dio cioè ai polmoni e alla circolazione del sangue dove c'è la dv. Forse al cuore e alle cellule neuronali. E' causa di micro ictus ecc.. e quindi se io voglio vivere nelal dv smetto. Se non lo faccio è perchè non ho ancora capito bene alcune dinamiche. Una persona obesa non può rimanerlo nella dv. Salvo qualche eccezioni, per diventare obesi significa fare una caterva di peccati di gola ed è una violenza che si fa al nostro corpo e la salute va preservata. Se divento obeso mi vado a suicidare perchè stresso più del dovuto il corpo (cuore, ginocchia, ecc...). Vivere nella dv non è stare tra le nuvole - oltre ai giri, atti, ecc.. - bisogna essere molto concreti. La dv mi fa interiorizzare il dovere che ho io di trattare bene con santità e rispetto il mio corpo. Non c'è solo l'impurità ma anche tutto il resto. E queste forme di amore santo le impariamo con la dv. Perchè devo andare a distruggere il mio corpo? A volte la malattia ce la andiamo a cercare e siamo sinceri. Non è indifferente diventare mezzi deformi se mangiamo troppo, non è così semplice.

".. con tutto l'amore e vedendo che non si fanno riempire tutte del nostro amore, col desiderio di vedere sboccare le creature del nostro amore, si forma in noi l'amore delirante e nel nostro delirio, mettendo da parte l'ingratitudine umana e, mormorando, ripetiamo più forte: amore! Sempre amore a chi disconosce e non prende il nostro amore per farsi amare e darci amore..." Gesù

E chi lo consola l'amore? Chi vive nella dv e fa il pieno di grazia e d'amore. Se tu non ami Dio sufficentemente è perchè non ne hai fatto il pieno dell'amore di Dio. Molti si sciacuano la bocca ma pochi lo vivono sul serio e i Libri di Cielo ci insegna dove andarlo a prenderlo. Chi vive nella dv non solo fa il pieno d'amore ma consola l'amore delirante causato dalle altre creature che gli sbattono le porte in faccia.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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