venerdì 8 aprile 2022

I figli della Divina Volontà non toccano la terra

Gesù spiega come e perché i figli della Divina Volontà non toccheranno la terra, perché Gesù non lo permetterà. Lamenti di Gesù sulle anime diffidenti. L'immagine del filo elettrico. Libro di Cielo, 6 Maggio 1928, Martedì 21 Settembre 2021

6 Maggio 1928 I figli della Divina Volontà non toccheranno la terra. Amarezze di Gesù. Il filo elettrico

Sulla prima parte ci sarebbe molto da riflettere e meditare perchè Gesù dice delle cose belle che però devono diventare pratica.

"Figlia mia, sarà tale e tanto il mio amore verso i figli della mia Volontà, che non permetterò che tocchino la terra,..." Gesù

Non dobbiamo immaginarci di vedere persone che camminano in aria

"..stenderò i miei passi sotto i loro piedi, affinché, se camminano, tocchino i passi miei, non la terra, in modo da sentire la vita dei miei passi che comunicheranno la vita dei passi del mio Voler Divino ai passi dei figli della mia Volontà;.." Gesù

I piedi - nella letteratura spirituale cattolica già dai primi maestri spirituali - si sono sempre interrogati perchè i 5 sensi del corpo sono delle simbologie di ciò che c'è dentro. Con le mani noi facciamo le cose, sono il simbolo dell'operatività, sono le opere che noi facciamo (anche non materiali), con i piedi noi camminano perchè abbiamo in mente un luogo da raggiungere, vado in bagno perchè avverto la necessità di andarci, è il movente, ciò che ci muove verso il fine - vuol dire che piedi che non toccano terre significa che in tutto ciò che fanno non hanno mai motivazioni e fini umani. Ma sempre divini e soprannaturali. Andare al bagno, secondo noi, possiamo andare al bagno con fine soprannaturale? Certo che dobbiamo andarci punto e basta, certo che non si compiono cose poche nobili - noi qua andiamo al bagno perchè il nostro corpo è fatto in un certo senso e ci sono delle necessità fisiologiche - io vado non per liberarmi da una necessità naturale ma perchè in questo mondo c'è questa miseria e io l'accetto come Volontà di Dio. Ma questo per far capire come anche nelle azioni più comuni si può compierle con i piedi che non camminano per terra. Quante volte - nei primi volumi - veniva chiesto per quale motivo facciamo qualcosa? Questo non se lo chiede quasi nessuno, ma per essere un figlio della dv queste cose dobbiamo farlo. Come fa Gesù a mettere i suoi piedi sotto i nostri quando i nostri sono infangati cioè le motivazioni del nostro agire sono più che terrene, basse e piccole. Chiediti: perchè ho fatto questa cosa? Cosa mi ha realmente mosso? Cosa stavo cercando? - Non è tanto facile agire in questo modo ma se c'è la sincerissima e questo si vede quando se io faccio una stupidaggine torno su me stesso e me ne pento e non vado a cercare le giustificazioni da dare a sè stessa (atto di umana volontà) perchè sotto sotto la coscienza la rimprovera che c'era qualche buona motivazione per fare qualcosa.

"..se operano, sentiranno il tocco delle mie opere, che schierandosi comunicheranno le virtù della mia Volontà alle loro opere, se parlano, se pensano, sentiranno la vita delle mie parole e dei miei pensieri che, investendoli, comunicheranno la virtù del mio Fiat alla mente ed alle parole..." Gesù

Tante volte il don avverte che la funzione di condividere una meditazione vocale non è semplice per trasmettere un messaggio, il don non è sicuro di riuscire a trasmettere il messaggio. Secondo esempio: può mai sentirsi il pensiero di Gesù se io faccio un pensiero cattivo sul prossimo? Quanti giudizi temerari si fanno sul prossimo? Ecco perchè prima del 24° volume, ci sono i primi 10 volumi, cioè se la nostra vita non ha avuto una sterzata e non siamo diventati capaci di controllare quando stiamo sbarellando, se io dico una parolaccia, volgarità o insulto può Gesù far sentire la sua vita?

Efesini 4:29-31

29 Nessuna parola cattiva esca più dalla vostra bocca; ma piuttosto, parole buone che possano servire per la necessaria edificazione, giovando a quelli che ascoltano. 30 E non vogliate rattristare lo Spirito Santo di Dio, col quale foste segnati per il giorno della redenzione. 31 Scompaia da voi ogni asprezza, sdegno, ira, clamore e maldicenza con ogni sorta di malignità.

Se nessuna parola cattiva esce dalla mia bocca, chiamando e fondendomi con la dv questa cosa può diventare realtà. E tu la sentirai la vita della parola di Gesù - sono delle percezioni, tutte queste cose di cui Gesù parla si avvertono come riverberi interiori e non dobbiamo aspettarci chissà cosa. Come dice santa Teresa nelle cose spirituali c'è una cosa ingrata: se tu lo inizi a vivere capisci di cosa si sta parlando e se tu non l'hai vissuto mai non ci capisci nulla. Che Santa Teresa ti descriva un Rapimento Mistico qualcosa ci capisci, ma se tu non l'hai mai vissuto non lo potrai capire bene cosa sia. Se lo vivi lo capirai. Gesù vuole che ci mettiamo in condizioni di portare.

"..Sicché sarò io stesso il portatore dei figli del mio Volere, sarò tanto geloso che nulla tocchino, affinché di nulla prendano parte e sentano scorrere continuamente in loro la vita mia, che forma nella loro, la vita dell'Eterno Volere..." Gesù

Questo diventa realtà nella misura in cui c'è un lavorio costante dentro di noi. Dobbiamo provarci, capiamo come questo mondo...ecco perchè questa è la santità delle santità, c'è sempre un lavorio quotidiano senza angosciarsi e senza stupirsi delle cadute che si fanno, poi ci si rialza con calma e senza depressioni ma c'è il lavorio continuo e non possiamo permetterci di fare una vita sregolata, fare qualsiasi cosa ed agire d'istinto e poi pretendere che la dv sia in noi come piede e pensiero. Questa non è un'utopia, Gesù non parla di sogni, noi possiamo fare qualche sogno qua sulla terra però questo non è un sogno - è una cosa possibile, certo che per renderla possibile ci vuole anche del nostro.

La seconda parte della meditazione è principalmente destinata alle anime predilette, di coloro che ricevono doni soprannaturali e personali e riservati. A me e al don non è apparso Gesù in modo straordinario.

"..Onde dopo aver scritto ciò che sta scritto in questi giorni passati, la mia povera mente era molestata da timori e dubbi che, non fosse veramente Gesù benedetto che mi aveva detto tante cose, ma fosse piuttosto frutto della mia immaginazione e dicevo tra me: se non è stato Gesù che mi ha parlato saranno scritti senza vita, perché solo quando parla Gesù corre la vita nella sua parola ed io, scrivendo, lascio la vita delle verità che Lui ha detto, in modo che quelli che le leggeranno sentiranno la virtù comunicativa d'una vita che si infonde in loro e si sentiranno trasformati nella vita della verità che leggeranno..." Gesù

Prima riflessione per un'anima dotata di doni particolari poi vediamo anche per le anime ordinarie. E' una cosa che viene da Dio, il fatto che un'anima che abbia mistici doni o esperienze soprannaturali dubiti di sè stessa e dubiti della loro provenienza - è un'ottimo segno. Pessimo segno è credere con certezza che questa visione sia di provenienza divina. Il pensiero: ma ti pare che il Signore venga da me a fare queste cose? E' un'ottimo segno. Così ci umiliamo e ne parliamo al direttore spirituale, verifichiamo ecc.. e poi arriva un momento in cui Dio accredita le sue opere, la Fede non viene tolta mai in questo mondo - qualsiasi esperienza uno abbia - ci sarà sempre bisogno di fede - non avrai una sicurezza al 100% in questo mondo. Però quell'atto di Fede Gesù se lo aspetta, perchè dopo un segnale di Gesù che è Lui ad operare la diffidenza diventa colpa e amareggia il cuore di Gesù fino al punto di farlo ritirare.

"Figlia mia, tu amareggi la mia festa, perché quando io manifesto una verità lo faccio perché voglio festeggiare con la creatura e se lei non mi presta piena fiducia e si mette in dubbio, la festa viene spezzata e si converte in amarezze. Io faccio come due intimi amici, uno dei quelli amando assai l'amico, vuole svuotare nel cuore dell'amico ciò che esso contiene e mentre gli affida i suoi segreti, le sue gioie nascoste, lo mette a giorno di ciò che possiede, l'amico che ascolta mostra di non credergli e mette in dubbio ciò che l'amico gli sta dicendo, questo tale amareggia l'amico e converte il suo sfogo in amarezze, l’amico, dolendosi, quasi si pente del suo affidamento e, pieno d'amarezze, si ritira...." Gesù

In chiave ordinaria, quando ci capita qualche cosa non sul piano soprannaturale - esempio: entriamo in contatto con i messaggi provenienti da un'apparizione pubblica della Madonna. Non è che qualsiasi cosa ci capiti davanti possiamo dargli credito al 100% siamo liberi fino al pronunciamento della Chiesa, siamo liberi di orizzontarci. Se il Signore te le fa arrivare e se sono vere, il Signore ti darà degli elementi (privatamente nel tuo cuore) a concludere un giudizio di attendibilità nel tuo cuore. Una volta fatto questo - a patto che non accada un fatto stratosferico che cambi la situazione - lo dò per buono come di più come qualcosa che fortifica la mia fede. Però sono doni e grazie. E Gesù è contento che una persona li acquisisca, se Gesù fa delle apparizioni private è perchè vuole fare dei doni ed è contento che qualcuno li prenda e non è contento che qualcuno li respinga. Nemmeno si può essere creduloni alla prima cosa che si ascolta e non si può neanche chiudersi a tutte le rivelazioni private. Perchè se Gesù permette una manifestazione divina è perchè ritiene che quella cosa sia utile o necessaria per la conversione e santificazione di qualcuno. Per la vita ordinaria è utile per far discernimento quando entriamo in contatto con qualcosa che capita agli altri.

"Figlia mia, come l'anima entra nel mio Volere, così mette il suo filo elettrico, il quale cammina fin dove si vuol formare la luce, perché la luce non viene formata dove si mette il filo, ma dove finisce, accentrando l’elettricità della luce in una lampadina...." Gesù

Il nostro impianto elettrico di casa abbiamo un'impianto collegato all'impianto dell'Enel che si collega alla rete centrale. La lampadina si accende perchè alla centrale parte l'energia. Facciamo finta che di filo ce ne sia uno solo perchè alla fine conta solo il punto di partenza e punto di invio. La luce non viene formata dove si mette il filo ma si accende sulla lampadina cioè in noi.

"..Ora la volontà umana come entra nella mia, ai riflessi del Sole del mio Fiat si converte in luce e vi forma la sua piccola luce e l’elettricità della mia Volontà allunga il filo della volontà umana e forma la sua piccola luce, più che lampadina elettrica fin dove l'anima vuole giungere innanzi a Dio, il quale vedendo la piccola luce della volontà umana, la investe e con l‘elettricità della sua luce Divina, la converte in Sole e vi forma il più bello ornamento del suo Trono Divino..." Gesù

Perchè la dv splenda come piccolo sole nella nostra vita dobbiamo curare il filo. Perchè se si taglia il filo o sta sfilacciato, la luce non arriva in camera nostra. Il filo è tutto quello che noi facciamo: può Gesù camminare sotto i piedi e desideri completamente balordi? No. Tutto quello che noi facciamo per fare e vivere nella dv forma il filo e se il filo è di buona qualità e non ci sono interruzioni la luce arriva ma se faccio qualche blackout la luce si spegne. Noi dovremmo puntare ad avere la luce accesa 24h. Ecco perchè si fanno gli atti di fusione prima di andare a dormire perchè anche in quell'attività inconscia deve essere operativa la dv.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento