venerdì 15 gennaio 2021

Come portare tutto nella Divina Volontà

Gesù elogia gli atti fatti nella Divina Volontà ed usa delle splendide immagini - quali il cielo e il mare - per far comprendere la grandezza di tale operato. Riflessione su quali atti si possono portare senza problemi nella Divina Volontà e come fare per portare in Essa quanti più atti umani possibili. Libro di cielo volume 17, 15 Febbraio 1925, 22 Maggio 2020

15 Febbraio 1925 La Divina Volontà in Cielo è confermante, beatificante, felicitante, divinizzante; in terra nell’anima è operante e vi forma le onde eterne che travolgono tutto

"..e possiamo concederti rescritti di grazia a pro dei tuoi fratelli e dei nostri figli.” Gesù

Dopo aver illustrato il Signore con delle immagini cosa significa l'operare nel divin volere in sè conclude con i benefici che ciò produce (rescritti di grazia). Il rescritto era un provvedimento degli imperatori e l'operare nel dv non è un fatto privato ma un far scendere a livello oggettivo grazie su grazie su tutti i nostri fratelli e sorelle.

Per entrare nel dv ci vuole conosceza, tempo luce dal cielo ecc.../ ci sono varie forme e modalità con cui si portano i nostri atti nel dv: Atto preventivo che si deve fare ogni mattina, quell'atto è una manifestazione a livello oggettivo di portare tutti i nostri atti più importanti della giornata ( vd a pensare nella mia mente, a circolare nel mio sangue e questo porta la circolazione del mio sangue nella dv; diventa un'atto divino. Vieni dv a parlare nella mia voce e poi tutto il resto. Si porta nella dv tutto ciò che vuoi io faccia, se io faccio una cosa che non è gradita alla dv (tipo una bugia) quella cosa non sarà portata dentro la dv, invece per quanto riguarda le imperferzioni non possono entrare nella dv - Maria era Immacolata e perfettissima - noi non siamo così. Gesù ha questo stile: ad una persona dà un dono e dice una cosa, ad un'altra persona dice un'altra ecc... / la Consacrazione Totus Tuus ci consente di portare nella dv una serie di atti che nella dv non potrebbero entrarci; un'imperfezione io non la posso portare nella dv di per sè (per quanto gli sembra di capire al don) e noi ne facciamo tante dal mattino alla sera. Qual'è il senso di questa consacrazione Totus Tuus? Riconoscendo che noi in quanto figli di Adamo compiamo delle opere imperfette - chi ascolta il don nelle meditazioni (esempio del don) gli può succedere che incespica o corre troppo non facendosi ben capire, o sbaglia una pronuncia perchè medita e non ha un testo scritto. La persona sa di avere un qualche difetto ma possiamo portare a Dio un'opera difettosa? Già nell'AT si ricorda che quando si offrivano sacrifici a Dio, Dio chiedeva il primogenito senza difetti. Se tu portavi l'ultimo nato di un gregge con un difetto fisico che cosa stai offrendo al Signore? Uno scarto. Ci sono delle cose (come quella che riguarda il don - dice il don - che punto primo non è facile prenderne coscienza perchè noi abbiamo una strutturale e comprensibile corazza difensiva e non è facile accettare i difetti / se noi non vogliamo niente cambierà ma su certe cose noi non ce la facciamo. Il don spesso fa il proposito di parlare meglio ma non ci riesce, ci fa comprendere che molte cose non sono in nostro potere.

Solo Maria aveva tutto perfetto, nella consacrazione di Totus Tuus, San Luigi Monfort dice questo: se tu hai una mela andata un pochino male - con qualche punto nero - (si toglie la zona marcia e si cerca di recuperare la parte buona); il problema è che il quasi tutto che noi offriamo al Signore sono tutte cose mezze bacate o andate a male, che ci fa il Signore con queste cose qua?

San Luigi dice che se tu ti fondi con Maria e dai tutto a Lei, Lei (la Madonna ndr) prende le opere, le toglie la parte marcia e le offre al Signore su un piatto. Recupera i nostri pezzi sani, fa una macedonia e gli presenta tale cosa, in modo che il Signore pensa che noi chissà cosa abbiamo fatto. Non possiamo negare questa debolezza, la perfezione è una cosa seria, ci si arriva dopo anni e decenni a volte di impegno e di ascesi e il don non pensa che tutto ciò sia annullato nella dv.

Quando faccio anche un'atto attuale (vieni dv nel mio mangiare...), il palpito del mio cuore, lì la dv ci scende subito perchè i danni lì sono stati limitati, nel Creato noi che lo abbiamo un pochino inquinato, il peccato dell'uomo ha peggiorato un pò la Creazione, cosa c'è in fondo di puro e di gradito al Signore che possiamo portargli quando facciamo un giro? (a parere del don) La purezza del nostro amore (non purezza purezza...) e quello mitiga non poco quelle imperfezioni che incontriamo nel nostro operare.

Con gli atti di fusioni, veloci o estesi, con i giri, con le Ore della Passione, il Pio Pellegrinaggio dell'anima - ed avendo fatto la consacrazione Totus Tuus - anche tutte le cose buone ma imperfette che purificate dalla Madonna. Ciò che non entra nella dv è il peccato volontario, quanto più è volontario meno si può portare dentro la dv, pur non essendo non del tutto volontario non entra nella dv - se io dico una volgarità la Madonna non ci fa nulla non essa, non la guarda e Nostro Signore non la vuole vedere. Questi difetti macroscopici su questi l'esperienza del don gli insegna: ha visto persone che bestemmiavano e quasi da un giorno all'altro hanno smesso. Una persona non può portare atti impuri nella dv; bisogna fare attenzione. Tutte le immagini che il Signore ha fatto in questo brano.

"..Ah tu non sai ciò che succede nell’anima quando dà alla mia Volontà tutta la libertà di operare in essa e l’anima opera nella mia Volontà! Immaginati il mare quando le onde si innalzano tanto forti e alte, che non solo le acque, ma la forza delle onde trasporta anche i pesci su in alto, in modo che si vede in quelle onde, trasportato dalla forza della tempesta, che anche i pesci sono usciti dal fondo del mare, dal loro giornaliero soggiorno per elevarsi in alto insieme alle onde; le onde li hanno travolti e non hanno potuto resistere alla loro forza, mentre senza la forza delle onde non sanno uscire dal loro lido. Oh! se il mare avesse una forza senza limite, farebbe uscire tutta l’acqua dal letto del mare, formando onde altissime e tutti i pesci travolti in esse. Ma ciò che non può fare il mare perché limitato nella sua forza, lo fa la mia Volontà, come fa suoi gli atti dell’anima quando opera in essa, vi forma le onde eterne ed in queste travolge tutto e si vedono in queste onde ciò che fece la mia Umanità, le opere della mia Celeste Mamma, quelle di tutti i santi e tutto ciò che fece la stessa Divinità, tutto viene messo in moto.." Gesù

o immagini con Cielo:

Figlia della mia Volontà, ogni atto nella mia Volontà è un nuovo cielo che si stende sul capo dell’anima, uno più bello dell’altro. L’aria di questi cieli è divina e porta con sé: santità, amore, luce, fortezza e contiene tutti i gusti insieme, perciò si sente balsamica e dolce. La mia Volontà nel Cielo è confermante, beatificante, felicitante e penetrante ovunque, trasformante, divinizzante tutto in Sé; invece nell’anima che possiede questi nuovi cieli della mia Volontà in terra, è operante e, mentre opera, si diletta di stendere nuovi cieli. Sicché la mia Volontà lavora ed opera più nell’anima viatrice che nella Celeste Gerusalemme; là, le opere dei santi sono compiute, non resta altro da fare; qui, poi, la mia Volontà ha sempre da fare nell’anima in cui Essa regna, perciò vuole tutto per Sé, né vuol lasciare nessun atto alla volontà umana, perché vuol fare molto e per ogni atto che cedesse all’umana volontà, mancherebbe di stendere un cielo in più e sarebbe una sua opera di meno...." Gesù

In altri passaggi degli scritti, Gesù dice che ogni atto fatto nella dv è un sole che si accende. Sono immagini, il Signore vuole farci capire cosa succede nell'operare nella dv, gli atti che si portano in essa devono essere oggettivamente conformi alla dv. Tutto quello che hanno di imperfetto: farli passare attraverso il Cuore Immacolato di Maria che funziona da filtro. Molto è il bene che possiamo fare e molto è il cammino solare e radioso che ci attende.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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