giovedì 25 luglio 2019

Chi si studia di conoscere il vivere nel Divin Volere?

Gesù spiega quanto sia importante che Luisa scriva tutto sulla Divina Volontà, lasciando ai destinatari di questo dono di scegliere se farne tesoro o non curarsene. Le caratteristiche di una vera anima amante che vive nel Divin Volere: in loro e intorno a loro deve tacere tutto. Il valore infinito delle offerte fatte scorrere nella Divina Volontà Libro di cielo, Volume 12, 27 Dicembre 1918 e 2-4 Gennaio 1919, 22 Maggio 2019

27 Dicembre 1918 La parola di Gesù è sole

Quando nostro Signore ci dice di fare una cosa - oggi è la festa di Santa Rita di Cascia (nel giorno in cui c'è stata la meditazione), c'è una vite nel monastero che è frutto dell'obbedienza di Santa Rita e le fu chiesto, quando entrò in convento, di innaffiare per obbedienza un pezzo di legno secco ogni giorno. E dopo un'anno quel ramo è fiorito e quel ramo ha continuato produrre frutti. Quando Dio ci chiede di fare una cosa - non è domanda che ci compete chiedere a che serve- lo sa Lui.

Che una persona si tappi in casa e chiuda le tapparelle questi sono affari suoi, il male è di chi non se ne approfitta, questa meditazione ci aiuta a stare attenti alle grazie che il Signore ci fa. Supponiamo che una persona chiede la guarigione di una persona ma questa usa la vita per peccare e dannarsi è una grazia sprecata e talvolta il Signore non ce la concede le grazie perchè le useremmo male. Approfittare delle grazie di Dio che ci dona, noi siamo liberi di rifiutare gli scritti della DIVINA VOLONTA' ma ci priveremo di una miriade di grazie, Dio non violerà mai la libertà di una creatura perchè vuole figli non schiavi. Lui vuole anime libere. Gli unici schiavi che il Signore ha sono coloro che si consacrano al Signore per amore di Dio.

2 Gennaio 1919 Tutto deve tacere nelle anime come in Gesù

Com'è un'anima amante?

Figlia mia, la mia Umanità sotto i colpi dei flagelli taceva e non solo taceva la bocca, ma tutto in Me taceva: taceva la stima, la gloria, la potenza, l’onore; ma con muto linguaggio ed eloquentemente parlava la mia pazienza, l’umiliazione, le mie piaghe, il mio sangue, l’annientamento quasi fino alla polvere del mio Essere ed il mio amore ardente per la salute delle anime metteva un eco a tutte le mie pene. Ecco, figlia mia, il vero ritratto delle anime amanti, tutto deve tacere in loro ed intorno a loro: stima, gloria, piaceri, onori, grandezze, volontà, creature; e se le avesse, dovrebbe essere come sorda e come se niente vedesse, ed invece dovrebbe sottentrare in lei la mia pazienza, la mia gloria, la mia stima, le mie pene ed in tutto ciò che fa, che pensa, che ama, non sarà altro che amore, il quale avrà un eco solo col mio e mi chiederà anime. Il mio amore per le anime è grande, come voglio che tutti si salvino! Perciò vado in cerca di anime che mi amino e che, prese delle stesse follie del mio amore, soffrano e mi chiedano anime. Ma ahimè! quanto scarso è il numero che mi dà ascolto!”

Come ha reagito il Signore? pazienza, silenzio ed abbracciare l'umiliazione. Dinnanzi a queste cose dobbiamo stare zitti, come ci presentiamo di fronte al Signore con le nostre spocchiette? Guai a chi non ci asseconda, guai a chi ci contraddice ecc.... il vero ritratto delle anime amanti, tutto deve tacere in loro ed intorno a loro.

Esempio: un vescovo è chiaro che ha un'onore oggettivo nella Chiesa cattolica ma deve viverla come se non ce l'avesse, in stato di totale distacco. Se qualcuno ha buona stima per il bene che ha fatto, deve tenerne in conto zero. Se il Signore ci concede qualche piacere prendilo ma non attaccarci. Creature: non tutti siamo chiamati ad essere certosini, ma viviamo come se non ce lo avessimo, sono operazioni interiori, dobbiamo stare molto vigilanti. La Divina Volontà non consiste solo in preghiere esteriori ma deve arrivare a plasmare l'interiorità della persona, se non ti plasma l'interno non produrrà grandi frutti. Imparare a vivere sotto lo sguardo di Dio e mi devo chiedere a cosa sono attaccato alle creature e se impongo la mia volontà agli altri, se la mia volontà esce di continuo e non sono capace di adeguarmi alle scelte altrui (con grano salis) devo mortificarmi,se alle creature sono attacco devo distaccarmi, se ho le manie di grandezze devo chiedere bagni di umiltà, se sono attacco ai piaceri me ne devo staccare, io devo sapermi distaccare dai beni (leciti), per questo servono le mortificazioni. Questo non si improvvisa ma bisogna esercitarci.

Un'anima amante cerca la stima di Gesù e non pensare solo a Lui (questa è la vita nella DV matura non chiacchierata), le chiacchiere giovano a poco i fatti che Dio solo vede sono quelli veramente importanti che hanno caratterizzato la vita della Madonna e di Gesù e che devono caratterizzare anche la nostra.

4 Gennaio 1919 Effetti delle pene sofferte nella Volontà di Dio

Onde, verso sera, il benedetto Gesù è venuto appena ed ha soggiunto: “Figlia e rifugio mio, che dolce armonia faceva la tua pena oggi nella mia Volontà! La mia Volontà è in Cielo e la tua pena, trovandosi nella mia Volontà, armonizzava in Cielo e col suo grido chiedeva alla Trinità Sacrosanta anime e, scorrendo la mia Volontà in tutti gli angeli e i santi, la tua pena chiedeva loro anime, tanto che tutti sono rimasti colpiti dalla tua armonia, ed insieme con la tua pena tutti hanno gridato innanzi alla mia Maestà: anime, anime. La mia Volontà scorreva in tutte le creature e la tua pena ha toccato tutti i cuori ed ha gridato a tutti: salvatevi, salvatevi. Questa mia Volontà si accentrava in te e, come fulgido sole, si metteva a guardia di tutti per convertirli. Vedi che gran bene! Eppure chi studia di conoscere il valore, il prezzo incalcolabile del mio Volere?

Il mondo della Divina Volontà, questa vita di Cielo da vivere già in terra. La terribile sofferenza della privazione di Gesù è la partecipazione della creatura dell'abbandono di Gesù sulla croce. Il peccatore è una creatura che abbandona Dio e - conseguentemente - sente il vuoto di una vita senza Dio che provoca dolori atroci, prova disperazione e talvolta la creatura insulta il Cielo per le proprie sciagure. Nei fenomeni straordinari tutto è grazia, se per esempio una persona si comportasse male peccando o non valorizzando la grazia straordinaria il cielo ritirerebbe la grazia. Luisa non si era resa indegna della presenza di Gesù ma il Signore gli ha fatto provare questa esperienza più volte / noi a cui non ci è apparso Gesù non ci possiamo rendere conto / e Gesù spiega che Luisa sta partecipando al suo stato di abbandono per riparare alle creature che abbandonano il Signore. Che cos'è il velo coperto del crocifisso nelle Chiese della domenica delle Palme? E' farci attenti del vuoto di una vita senza Dio. Luisa ha offerto queste sofferenze nella DV. Effetti di questa cosa: arriverà luce, conoscenza e vita divina alle altre anime, tu stai male? e io mi farà conoscere ecc... e poi gli ha mostrato le modalità. La pena di Luisa armonizzata con la sua volontà e in Cielo gridava anime (leggere il testo sopra).

Questa cosa dipende dall'aver offerto una pena nella DV, ecco perchè è importante unire le nostre sofferenze (e atti) alla DV, perchè se non lo faccio (nella Divina Volontà) ma la offro assieme a quelle del Signore, quella sofferenza ha valore di un'atto di una creatura quindi imperfetto e atto finito e quindi gli effetti saranno limitati. Un'atto finito non può raggiungere un'infinità di anime, sono concetti fondamentali che ci aiutano a fare attenzione a non far scorrere i nostri fuori dal dv.

Eppure chi studia di conoscere il valore, il prezzo incalcolabile del mio Volere?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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