sabato 23 febbraio 2019

I diletti di amore tra Dio e Adamo nell'Eden

Gesù racconta il grande amore scambievole che c'era tra Dio e Adamo nell'Eden e come dolce è per Lui stesso il ricordo della creazione. Spiega come nella Divina Volontà l'uomo era padrone di tutto e che divenne servo e schiavo solo quando cominciò a fare la propria volontà. La bellezza dell'uomo è qualche cosa di intrinseco e dipende dai grandiosi riflessi di luce divina con cui Dio lo creò. Riferimenti: Libro di cielo, Volume 28, 26 Febbraio e 24 Marzo 1930. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", trentesima puntata, Mercoledì 20 Febbraio 2019

26 Febbraio 1930 Com'è necessario desiderare un bene. Se non si forma il popolo la Divina Volontà non può avere il suo regno. Come chi vive nel Fiatè padrone, chi fa il suo volere è servo

"..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat Divino e, giunta nell'Eden, mi son soffermata a pensare all'amore scambievole tra Dio e l'Adamo innocente, quando la Divinità non trovando alcun intoppo da parte dell'uomo, si riversava a torrenti sopra di lui, col suo amore lo rapiva a sé con dolci attrattive, facendogli sentire la sua voce tutta soavità che gli diceva: figlio, ti amo, ti amo assai; ed Adamo, ferito e rapito dall'Eterno Amore, ripeteva il suo ritornello: “ti amo”, “ti amo” e, slanciandosi nelle braccia del suo Creatore, si stringeva tanto, che non sapeva distaccarsi dall’unico amore che conosceva e viveva solo per amarlo..."

Gesù dice che il Loro amore non aveva intoppi, si riversava a torrenti su Adamo e col suo Amore lo rapiva a sè, i mistici hanno parlato dei rapimenti d'amore;chi di noi non vorrebbe essere rapito in estasi di fronte alla Madonna o a Gesù? Adamo viveva questo sentendo la voce dell'Altissimo (come sarà?, che timbro avrà avuto? pieno di grazia...). Sono scene da contemplare, provare ad immaginare queste scene, i mistici parlano della ferita d'Amore ( trasverberazione (dal latino transverberare, cioè trafiggere); noi immaginiamo il Signore in materia eterea, tu come te lo immagini il Signore? Il Signore non ha sensi ed è purissimo spirito però si può abbracciare, si può vedere e si stringeva a Lui. Dio si riversava a torrenti su Adamo e Adamo ferito e rapito dall'Amore si slanciava tra le sue braccia che non sapeva staccarsi.Ci pensiamo che il Signore può essere felice del nostro amore? Può sentire gusto nell'amarmi e nell'essere riamato da mè, sebbene fosse in stato di Grazia Originale, Adamo era una creatura come noi / siamo stati noi ad interrompere questo dialogo d'amore e il Signore vorrebbe riaprirlo. Non gli basta (a Gesù) aver redento l'uomo ma vuole riportarlo alla pienezza di vita;

"..La nostra Volontà Divina ce lo conservava fresco e bello e portandolo fra le sua braccia di luce ci faceva contemplare com'era bella l'opera da noi creata, il nostro caro figlio e come figlio lo tenevamo in casa nostra, nei nostri beni interminabili e per conseguenza, come figlio, faceva da padrone.."

Nella DV non si scopre solo la grandezza di Dio e la sua profonda e autentica natura del Signore (sente l'amore non a parole ma tocca con mano, lo incomincia a vivere), conoscendo l'amore che Dio ha per me, tu riscopri anche la tua bellezza. La nostra condizione decaduta e i guai che abbiamo combinato nella nostra vita è come se mettessero una patina / la nostra bellezza non è andata perduta sia la nostra personale che anche quella degli altri. Parlare è un prodigio della creazione (le corde vocali, i neuroni e il complesso che rende possibile ciò), l'immagine del peccato come immagine di distruzione è vera, tu togli a Dio e a te la gioia di vederti bello come sei stato pensato e ognuno è unico. Dio ti dà tutto ciò che è suo, accogliendo l'amore che Lui ha per te e ricambiandolo. Se Dio potesse dirci "mi sono rallegrato con te", quando ce lo dice una persona noi siamo contenti, e se te lo dicesse Nostro Signore?

"..E poi il farlo agire da padrone niente procurava di male, anzi ci rallegrava, ci faceva sorridere, ci trastullava, ci dava le belle sorprese degli stessi beni nostri e poi come poteva non essere padrone se possedeva la nostra Volontà Divina che signoreggia tutto e domina tutto? Per non farlo padrone avremmo dovuto mettere in servitù la nostra Volontà, ciò che non poteva essere, perché dove Essa regna non esistono servitù, ma tutto è padronanza..."

Avendo questo possesso (della Divina Volontà), avere il possesso della Divina Volontà significa avere il possesso della Santissima Trinità e non c'è nessun tipo di servitù Perciò fino a tanto che l'uomo visse nel nostro Fiat Divino, non conobbe servitù; come peccò, sottraendosi al nostro Volere Divino, perdette la padronanza e si ridusse in servitù. Che cambiamento! Da figlio a servo! Perdette il comando sulle cose create, divenne il servo di tutto. L'uomo col ritirarsi dal nostro Fiat Divino, si sentì scosso fin dalle fondamenta e sentì vacillante la sua stessa persona , provò che cosa è debolezza, si sentì servo di passioni che lo facevano vergognare di se stesso e giunse a perdere il suo dominio.L'uomo, sottraendosi dalla Divina Volontà, passa da padrone a garzone e nessuna creatura gli obbedisce più, nel libro della Genesi si dice che siamo stati creati come Signori del Creato, come mai allora gli animali ci mangiano o ci uccidono? perchè non siamo più padroni della Divina Volontà. L'uomo si sente vacillante nella sua stessa persona, chi è tra di noi che non si è mai sentito debole e che non avverte il senso della debolezza? Abbiamo sentito, anche contro la nostra volontà, il sorgere di sentimenti e passioni orride e brutte? "L'invidia è un peccato che quasi tutti commettono ma quasi nessuno confessa", se ci viene un pensiero di invidia e dire a sè stesso che si è invidiosi è una cosa brutta, paradossalmente è più facile accusarsi di essere stato lussuriosi. Chiediamo al Signore la grazia di vergognarci (Papa Francesco), non dobbiamo nasconderci come Adamo, il Signore lo sa che siamo ridotti male ma vuole che gli apriamo il cuore e gliele confessiamo. Noi non abbiamo il dominio su noi stessi di fare le cose....questa è la nostra eredità che ci portiamo dietro per essere usciti dal Fiat, rientrando nel Fiat a poco a poco queste cose scompariranno. Nella DV la pace diventa una sorta di appannaggio stabile, profonda e la pace è la spia più significativa e meno simulabile dall'umana e dalla diabolica volontà. Se la pace non c'è, Dio non c'è. Il cristianesimo non è una teoria o astrazione ma cose molto reali. Noi sappiamo come campiamo e su come campi non possiamo fare troppi elucubrazioni mentali ma dobbiamo prendere atto e magari rimediare. Qual'è stato il Grande Inganno del demonio? staccati da Dio e sarai libero e felice perchè con Dio vuol dire essere schiavi

"..Vedi dunque che significa vivere nel mio Volere Divino? Essere padrone, chi fa la sua volontà è servo." Gesù

Se tu fai tutto quello che ti pare ti ritrovi in un mare di guai e non sai come uscirne; c'è un sacco di gente disperata che non sa come trovare un qualcosa che li tiri fuori dai guai e si ritrovano nella disperazione più totale / se uno pensasse che in Dio troverà la propria libertà e troverà tutto, Dio è un fautore della mia felicità. Dio è un creatore della mia felicità se lo lascio operare. Dentro la Chiesa bisogna starci bene, non si può fare una doppia vita.

24 Marzo 1930 La creatura non è altro che effetto dei riflessi di Dio. Amore di Dio nel crearla. La fermezza nel ripetere gli stessi atti forma nell'anima la vita del bene che si vuole

"..Stavo facendo il giro nel Fiat Divino per seguire tutti gli atti suoi e giunta nell'Eden, comprendevo ed ammiravo l'atto magnanimo di Dio ed il suo amore esuberante e rigurgitante della Creazione dell'uomo (immagine bellissima del Signore, che cercano di farci capire di quanto grande l'amore di Dio è per noi) ed il mio sempre amabile Gesù, non potendo contenere le sue fiamme, mi ha detto:"Figlia mia, il nostro amore s'invaghì tanto nell'atto in cui creammo l'uomo, che non facemmo altro che riflettere su di lui, affinché fosse opera degna delle nostre mani creatrici e come i nostri riflessi piovevano sopra di lui, così nell'uomo veniva infusa l'intelligenza, la vista, l'udito, la parola, il palpito nel cuore, il moto alle mani, il passo ai piedi..."

Qui riflettere non vuol dire pensarci ma è un rifrangere, Dio ha fatto fuoriuscire le sue cose più belle per creare l'uomo nelle sue singole parti (intelligenza, vista, passi nei piedi, ecc...)

"..Il nostro Essere Divino è purissimo spirito e perciò non abbiamo sensi, nell'insieme di tutto il nostro Essere Divino siamo luce purissima e inaccessibile,.."

eppure Adamo (capitolo prima) si slanciava nelle sue braccia. Nel NT c'è scritto nel Vangelo di San Giovanni, Dio è la Luce - nelle NDE ci sono testimonianze di una Luce in fondo al Tunnel.

"..questa luce è occhio, è udito, è parola, è opera, è passo. Questa luce fa tutto, guarda tutto, sente tutto, si trova dappertutto, nessuno può sfuggire all'impero della nostra luce. Quindi mentre creammo l'uomo fu tanto il nostro amore che la nostra luce, portando i nostri riflessi su di lui, lo plasmava e, plasmandolo, gli portava gli effetti dei riflessi di Dio.."

Tu che leggi, sei un riflesso di Dio, la bellezza che ogni persona ha proviene da Dio, in ogni essere umano c'è un riflesso vero di Dio, quante sono le sfacettature del Signore? quante persone ci sono stati, ci sono e ci saranno? ciascuno di essi è un riflesso particolare dell'Altissimo perchè quell'anima ha dei tratti di quei riflessi particolari di Dio che non ha nessun'altro. Il fondamento santo dell'amore del prossimo e di me stesso è questo / sapere che dentro la scorza esteriore della persona che ho davanti c'è un riflesso particolare ed irripetibile di Dio che io devo riconoscere. La qualità delle relazioni riceverebbe un'implemento da queste rivelazioni e il fatto che purtroppo vediamo la bellezza dell'essere umano ridotta al minimo dovrebbe farci orrore e capire come può ridurci la volontà umana.Come ha fatto il demonio a corrompersi in modo irreversibile? quando una persona fa il male è una cosa brutta, le persone che non sono totalmente corrotte provano disgusto per i totalmente corrotti ma pensiamo a Dio che vede massacrata, distrutta, storpiata e mostrizzata la sua bella immagine storpiata dalla volontà umana.

"..Vedi dunque, figlia mia, con quanto amore fu creato l'uomo, fino a sciogliersi il nostro Essere Divino in riflessi sopra di lui, per comunicargli la nostra immagine e somiglianza. Si poteva dare amore più grande? Eppure si serve dei nostri riflessi per offenderci, mentre avrebbe dovuto servirsi dei nostri riflessi per venire a noi e, coi riflessi dati da noi, dirci: come mi creò bello il tuo amore ed io, per contraccambio, ti amo, t'amerò sempre e voglio vivere nella luce della tua Divina Volontà."

Pensiamo ad una persona esteriormente bella ed attraente, una persona che usa un riflesso esteriore di Dio (anche quella estetica), i riflessi più grossi sono quelli interiori, cosa fa l'uomo? li usa per offendere il Signore. Anzichè ringraziare Nostro Signore (dobbiamo imparare la nostra intrinseca bellezza e ringraziarLo) e io per contraccambio Ti Amo / Tu non amerai il Signore fino a quando non avrai conosciuto quanto Lui ti ha amato. L'amore del Signore deve essere un qualcosa con la quale la tua persona entra in contatto, ne fa esperienza.


IL VIDEO DELLA CATECHESI

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