sabato 27 maggio 2023

Non c'è cosa che più rovina la creatura che la propria volontà

Splendido insegnamento di Gesù sugli effetti profondi della vita nella Divina Volontà, che è più che l'aria che respiriamo e foriera di ogni bene. La cosa che più ci rovina è la volontà umana. L'uomo che vive in essa si rende orfano volontario e si autocondanna ad una perpetua "triste mestizia". Libro di Cielo, Volume 30, 9 Novembre 1931, Giovedì 13 Ottobre 2022

9 Novembre 1931 Come Dio tiene stabiliti gli atti della creatura. Atto operante ed incessante della Divina Volontà. Chi non fa la Divina Volontà resta senza Madre e rimane orfana e derelitta.

Se vogliamo trovare un santo espediente per ricordare le cose che oggi Gesù ci ha detto, potremmo partire dall'ultima parte del brano: esistono degli orfani con i genitori vivi.

"..Ma se non piange la pianta, piange la mia Volontà nel vedere tanti suoi figli orfani, ma orfani volontari, che sentono tutte le pene dell’orfanità, mentre la loro Madre vive e non fa altro che rimpiangere e chiamare intorno a Sé la corona dei figli suoi.» Gesù

Si va a vivere in orfanotrofio con i genitori vivi e che gli farebbero vivere una vita da gran signore. E' sempre lo stesso dramma descritto sempre in forme differenti da parte di Gesù.

Quante sono oggi le anime dei depressi? Questo stato della persona, il do ne ha conosciuto tanti, ma nessuno ha avuto nessun giovamento dalle scienze umane, quasi zero. Come mai? Il discorso è molto semplice, il don vorrebbe invitate tutti nel doveroso esercizio del discernimento e delle nostre scelte, Gesù ci ha detto una cosa; il don sottolinea alcuni passaggi. Se uno non ci crede che sia Gesù può cambiare canale. Oggi abbiamo imparato che ci sono persone che scelgono di vivere da orfani pur avendo i genitori e come campano? La diagnosi di Gesù è la diagnosi delle depressioni del mondo:

"...Quindi come si distacca dalla mia Divina Volontà, perde la sua vera Mamma, che con tante cure materne la custodiva, la teneva stretta al suo seno, la difendeva da tutti e da tutto e finisce con lo sfigurarsi e con l’appassire a tutto ciò che è bene e giunge a sentire la triste mestizia perché vive senza Colei che l’ha generata, senza la vita, le carezze della sua Mamma..." Gesù

Tutto qua. Il don non ha conosciuto in vita sua casi di persone depresse che avesse una vita cristiana decente. Ci sono tante persone depresse che vanno a Messa alla domenica, ma questo non è fare una vita cristiana decente, questo non è, perchè una vita cristiana - già è un mezzo miracolo - ma bisogna vedere come ci vai, perchè ci vai e con che spirito. Non possiamo giudicare però alcune cose si vedono: il don sta rivolto verso l'assemblea, quando alza gli occhi, le vede alcune cose. Le fughe verso la porta - dopo la benedizione - persone che stanno come sulla sedia elettrica, appena benedetti, via dalla Chiesa. E spesso si sono fatti la comunione prima. Ma può questa fede renderci inattaccabili dalla depressione? No. Forse ci potrà preservare da qualche peccato grossolano ma una fede tiepida, che brancola dentro lo stretto indispensabile per tacitarsi la coscienza e pensando di fare contento Nostro Signore.... ma che ci fai con questa roba qua? Potrai tranquillamente cadere in depressione, per non caderci ci vuole la divina volontà. Il don non ha mai visto un'anima cristiana degna di questo modo depressa. Le anime che il don ha conosciuto - non giudichiamo, per tante motivazioni, fattori ambientali, educazione pessima ricevuta ecc.. - non avevano una vita cristiana blindata. 4 preghiere biascicate con la testa per aria e la messa domenicale vissuta come un'obbligo non ti fanno quasi nulla. Tu rimani un punching ball da parte del nemico.

Le conseguenze delle nostre scelte non sono solo nell'altra vita ma anche in questa. Più avanti Gesù dice una cosa..

"...perciò non vi è cosa che più rovina la creatura che la sua volontà...." Gesù

Le nostre rovine non stanno fuori di noi, eh ma se non ci fosse quel tizio che mi sta così antipatico..come sarebbe bella la vita..se non mi fosse capitata quella disgrazia....ecc.. ma non funziona così. Se tu stai nella volontà divina, vedresti quella persona antipatica alla divina, il nemico che ti fa del male lo vedresti come una carezza di Nostro Signore che usa quella persona per purificarti, per santificarti ecc... e se quella persona ti tratta di male, non la perdi la gioia e la felicità e la pace. Ci sono degli scossoni, non siamo insensibili, ma lo sconvolgimento è in superifice e se vai sotto è tutto tranquillo. Sotto è sempre pace, gioia ed amore. La rovina non sta fuori di noi ma dentro di noi. Quando Gesù dice nel Vangelo che i nemici dell'uomo saranno i membri della sua stessa famiglia, c'è un'interpretazione mistica - Gesù dice che può succedere che quando uno si mette dalla parte sua e gli altri rimangono dall'altra parte si creano delle divisioni - primo tipo di lettura - ma altra intepretazione che dice che i nemici tuoi sono dentro di te, non devi andarli a cercare fuori. Potremmo averli fuori a vari livelli - detrattori, calunniatori, giudici, traditori ecc.. - ma questi stanno fuori di noi, noi dobbiamo preoccuparci di quelli che stanno dentro non fuori perchè se dentro stiamo bene e c'è la dv, tante cose si sentono ma rimbalzano. La natura non è che non ne risente, il don non lo sa, ma un conto è sentire il colpo, il dolore, la ferita e tristezza ma è cosa che dura poco. Ma dopodichè si offre, si accetta e si sta bene. Perchè la mia vita non dipende da ciò che sta fuori di me ma da ciò che sta dentro di me. Se tu dentro hai la volontà umana e ti arriva una calunnia, come reagisci? Potremmo scriverci un'enciclopedia.

"...perciò non vi è cosa che più rovina la creatura che la sua volontà...." Gesù

"..Chi coopera e si fa dominare dalla Volontà Divina, con la cooperazione e col suo dominio sente il vincolo e l’inseparabilità da Essa e sente scorrere la sua vita divina negli atti suoi. Mentre quando la creatura non coopera, perde il dominio della mia Volontà Divina ed invece di fare la mia, fa la sua volontà ed ogni atto di umana volontà forma nell’anima un vuoto per il divino..." Gesù

Gesù dice che noi dobbiamo fare due cose: uno è cooperare e l'altro è farsi dominare. Cooperare - sappiamo dal Catechismo che Dio può farmi tutte le grazie che vuole, ma se tu non le accogli e non le corrispondi, quelle grazie sono sprecate - la parabole dei talenti o delle mine - chi non coopera viene rigettato dal Signore. Tipo: un buon pensiero o ispirazione che ti viene lo devi mettere in pratica, le cose buone vengono quasi tutte da Dio. Ti viene l'idea di fare una preghiera in più o altro? Falla. Noi non dobbiamo sfuggircene neanche una. E' un delitto sprecare le grazie. Poi farci dominare, alla divina volontà, dobbiamo essere sempre soggetti e sottomessi, a coloro che esercitano l'autorità entro certi limiti, ma alla dv sempre e in tutto. Vuol dire che io dalla mano di Dio accetto tutto come Giobbe. Giobbe accetta tutto e quell'accetazione di tutto gli vale - non solo il Paradiso - ma finita la prova lui riceve anche tutto quello che aveva perso lo riceve moltiplicato. Dio non ha bisogno di nulla di noi, ma ha bisogno che noi siamo in possesso dei beni come cose sue senza nessun tipo di possesso ed attaccamento. Hai in banca 20.000€? Ringrazia il Signore, il giorno dopo te ne ritrovi 200 e dovrai campare di divina provvidenza? Sia sempre benedetto il nome del Signore - facile a dirsi ma saremmo capaci di viverlo? Questo deve essere.

Rinunciare ad impuntarsi, rinunciare ad avere quello spirito di possesso della nostra vita - noi dobbiamo cercare, non sempre ci si riesce, ma che cosa vorrà Nostro Signore? Possiamo impuntarci ma poi il Signore ci lascerà in balia delle nostre decisioni errate, e non dobbiamo mai avere remore: ma possibile che Dio mi possa chiedere di fare o non fare questo genere? Probabilmente no ma tu mettiti in condizione che se il Signore te la chiedesse tu la devi fare. Sottomessi ad essa ed ad essa (la dv) tutto sottomesso di me e tutto ciò che sta attorno a me. Sono cose interiori, se ci sono (queste disposizioni) Dio li vede ed è fatta, se non ci sono Dio non si può ingannare e continuiamo a lavorare se non ce la facciamo ancora. Smetti di comandare te, comanda Dio.

«Figlia mia, la mia Volontà è instancabile, volendo mantenere la vita, l’ordine, l’equilibrio di tutte le generazioni e dell’universo intero, non può né vuole cessare il suo lavoro, molto più che ogni moto è come partorito da Essa e legato con vincoli inseparabili. Immagine dell’aria che nessuno vede, ma che partorisce il respiro nelle creature ed è inseparabile dalla respirazione umana, oh! se l’aria cessasse il suo lavoro di farsi respirare, in un colpo cesserebbe la vita a tutte le creature. Più che aria è la mia Volontà, quella non è altro che simbolo, immagine e che produce la vita della respirazione, mentre la mia per la virtù vitale del mio Volere Divino, è vita in Se stessa ed increata...." Gesù

Ma se finisce la dv non è che c'è la morte ma c'è l'annientamento dell'essere, la dv mi ha creato, mi ha dato l'essere. Nel libro di Tenera Amata, ad un certo punto la persona viva ringrazia il Signore per avergli chiamato alla vita. Ti pare poca cosa essere creato ad immagine di Dio e membro della razza umana? E hai mai ringraziato il Signore di averti creato nel XX° e non nell'epoca delle caverne? Ci rendiamo conto di cosa significhi ascoltare la voce di un sacerdote in rete? Queste cose non sono mai successe nel corso della storia, quando c'era Padre Pio tu dovevi andare ad ascoltarlo e anche quando il Curato d'Ars teneva le catechesi dovevi andare di persona ad ascoltarlo alle 17... e che merito hai per essere nato in questo tempo? Non è solo un tempo doloroso ma abbiamo anche delle grazie? Gesù è morto in croce, abbiamo avuto l'assoluzione dai nostri peccati, non ci è mai mancato nulla, non penso che siamo morti di fame, per la pazienza che Gesù ha per noi? Quanti doni di ogni genere ci fa Nostro Signore e di quelli che ci attendono nel futuro. La gratitudine è un dovere, di 10 lebbrosi solo uno torna a ringraziare della guarigione, a Santa Margherita (Sacro Cuore), Gesù dice che il suo cuore soffre per le ingratitudine ed indifferenze. Ma chi è così becero da non ringraziare sempre ed in ogni luogo Dio? Atto tipico di chi non vive nella dv. E se i ringraziamenti non partono vuol dire che stiamo ancora in cammino, e speriamo di camminare veloci verso questa grande meta.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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