domenica 20 novembre 2022

Nella santità divina non entra nulla di umano

Nuova lezione di Gesù sulla gran differenza tra la santità nella Divina Volontà e la santità nelle virtù, sintetizzata dalla frase: "anche un atomo di terra non può entrare nel mio Volere Divino". Libro di Cielo, Volume 27, 3 Dicembre 1929, Lunedì 4 Aprile 2022

3 Dicembre 1929 Differenza tra la santità fondata nelle virtù e quella fondata nella Volontà Divina.

Oggi il Signore in questo brano ritorna a parlare della differenza fondata dalla santità delle virtù e quella fondata sulla divina volontà. Gesù aveva detto recentemente in una meditazione, Gesù aveva spiegato cosa significava vivere fuori dalla dv e non contro. E oggi ribadisce.

"Figlia mia, tutto ciò che di buono è stato fatto fin dal principio del mondo fuori della mia Divina Volontà, sono piccole luci, effetti del mio Fiat Divino, perché anche se non hanno operato dentro di Esso, come le creature si disponevano a fare il bene, i suoi raggi si fissavano sopra di loro ed ai suoi riflessi si formava la piccola fiammella nelle anime loro, perché essendo il mio Volere luce eterna ed immensa, non sa produrre che luce. Queste fiammelle, come effetti di Esso, stanno intorno al Sole della mia Divina Volontà come onore e gloria dei suoi effetti e come frutti del buon operato delle creature, perché come esse vogliono fare il bene, così i suoi raggi si fissano su di loro e dà gli effetti del bene che vogliono fare...." Gesù

La lampada a petrolio in mezzo alle tenebre, meglio che niente ma gli atti fatti nella dv sono Soli. Questi soli non fanno un bene immenso alle nostre anime - noi purtroppo in questa condizione mortale sotto il regime post-peccato originale - ci sono delle dimensioni meravigliose e grazie immense che noi non possiamo prenderne coscienza. Non ce ne rendiamo conto. In questa terra è impossibile prenderne atto e coscienza, esserne consapevoli. Se qualcuno sta già operando stabilmente nella dv sta generando una montagna di Soli ma non ne è consapevole.

"..Ma chi può formare il Sole con gli atti suoi? Chi vive nella mia Divina Volontà. Essa non fissa su di lei solo i suoi raggi, ma tutto il suo Sole scende e con la sua virtù creatrice e vivificatrice forma un altro Sole nell'atto della creatura. Vedi dunque la gran differenza che passa? Come tra piante e Sole e tra Sole e fiammelle." Gesù

Non c'è consapevolezza di questo. E per il don è meglio. Noi dovremmo (pensa il don) che dovremmo pregare il Signore che se ci fosse qualcosa di bene che Lui opera in noi non me ne dare una coscienza, fammi abitare sempre nell'umiltà - fammi conoscere con carità e per bene i miei innumemerevoli peccati, offese, ecc... fammi sempre sentire quanto sono bisognoso di conversione, di quanto sia imperfetto senza nessun tipo di depressione. Nella consapevolezza che Dio volge lo sguardo verso l'umile e il superbo lo guarda da lontano dice la Bibbia. Noi poveri mortali, se anche raggiungessimo un certo grado d'umiltà sarebbe lo stesso bassissimo. Gli Umili sul serio sono stati la Madonna, che si è sempre riconosciuta davanti a Dio il nulla che era e Gesù che si è abbassato, andando più basso dove stava. Noi andiamo fuori registro e fuori sede quando ci allontaniamo anche nel minimo dalla valle dell'umiltà. Se qualcuno di noi avesse la sorte più bella che non ci può essere morire come Gesù: crocifissi, morire con i chiodi elevati da terra ecc.. anche se tutti siamo terrorizzati dal pensiero (a causa del dolore). Se accaddese ciò (e ci rimanessimo) tu da lì non puoi scendere e là rimani. Ma Gesù poteva scendere e poteva fulminarli tutti quanti e le provocazioni che ha sentito, poteva ma non ha voluto. Capiamo cosa sia la dv anche attraverso queste cose? Dio può tutto ciò che vuole ma non vuole tutto ciò che può. Dio ha voluto abbracciare questa umiliazione immensa. Noi pensiamo alle cose che troviamo negli scritti dei mistici (Suor Cecilia Bai, -- racconta che Gesù nella sua prigionia fosse stato ricoperto di sputi e Luisa diceva che Gesù si è fatto sputare in bocca). Noi non siamo capaci di prenderci una piccola umiliazione e mortificazione e di fronte ad esse abbiamo reazioni abnormi e gigantesche...ma come ci presentiamo di fronte a Dio? Se qualcuno ci mortifica ed umilia anche a torto noi ce lo meritiamo. Noi siamo peccatori, la santa mamma del don quando dava qualche sganassone in più quando il don era innocente (ed era bambino) diceva: questa è per quella volta in cui te la sei scampata o l'hai fatta e io non me ne sono accorta. Gesù si meritava di avere come vestito una patina di bava fetida o il suo sangue di cui ne era coperto? E noi di fronte ad una piccola cosa iniziamo a dare di matto? Non si può.

"...Tale è la santità fondata nelle virtù, l'umana terra ci deve mettere del suo, quante soddisfazioni umane nelle opere più sante, nelle virtù che praticano! La terra della stima, della gloria umana corre sempre e vi forma il suo piccolo ripostiglio, in modo che si vedono le virtù come tanti bei fiori profumati, di color sì vivo, che desta meraviglia, ma intorno, di sotto c'è sempre qualche poco d'umana terra. Sicché la santità fondata nelle virtù si può chiamare terra fiorita ed a seconda le virtù che gli uomini praticano c’è chi forma il fiore, chi la pianta, chi l'albero ed hanno bisogno d'acqua che l’innaffi e di Sole che li fecondi e comunichi i diversi effetti che a ciascuna ci vuole, qual è la mia grazia, altrimenti correrebbero pericolo di morire sul nascere..." Gesù sulla santità delle virtù

"..Invece la santità fondata nel mio Voler Divino è Sole, sta nell’alto, la terra non ha a che fare con essa, né l'acqua ha bisogno d'alimentare la sua luce, attinge il suo alimento direttamente da Dio e nel suo moto di luce continuo produce ed alimenta tutte le virtù in modo divino. Le soddisfazioni umane anche sante, la vanagloria, la stima propria, hanno perduto la via, né hanno ragione d'esistere, perché sentono al vivo la Volontà Divina che tutto fa in loro e sentono la riconoscenza perché questo Sole Divino, abbassandosi, abita in loro ed alimentandoli con la sua luce ha virtù di eclissare dolcemente il volere umano, perché è vietato che anche un atomo di terra entri nel mio Volere Divino, luce e terra, tenebre e luce sono nature contrarie; si può dire che si fuggano a vicenda, né la luce può sopportare un solo atomo di terra e perciò eclissa, le serve di sentinella, di difesa che tutto diventi Volontà Divina nella creatura e come il Sole tutto dà alla terra, ma nulla riceve ed è causa primaria delle sue belle fioriture; così chi fonda la sua vita, la sua santità nel mio Volere, insieme con Esso alimenta la santità fondata nelle virtù." Gesù

Quand'è che noi capiamo che iniziamo a fondare la nostra santità sulla dv? Quando noi desideriamo scomparire che nessuno sappia quello che di buono facciamo e che tutto resti tra noi e Dio. Spesso facciamo le opere buone senza farci vedere dal prossimo (Vangelo di san Matteo cap.6) ma talvolta desideriamo che qualcuno se ne accorga così magari pensano bene di noi. Se nel nostro cuore c'è questo c'è la terra della volontà umana, la stima. San Giovanni della Croce ha sofferto per Gesù e tanto e gliene hanno fatte di tutti i colori (i suoi sottoposti che aveva cresciuto ed allevato l'hanno rinchiuso in galera per mesi e mesi) e un giorno gli apppare Gesù e gli dice: bravo Giovanni, mi hai servito alle grande e voglio darti un premio. Cosa vuoi? E lui ha risposto: patire ed essere disprezzato per amor Tuo. Lì non c'era tanta terra umana - i Santi nel tempo non hanno conosciuto questi scritti ma il don ha la percezione che ci sono state delle figure che si sono avvicinate a questo mondo. La Santità fondata sulle virtù: la stima, la gloria umana - esempio del don sui preti: accidenti questo parroco, ha rimesso a nuovo la Chiesa. Se nel cuore di un parroco c'è il desiderio che questa cosa sia detta c'è la terra - non vuol dire che questa cosa non vada fatta - un parroco deve rendere la Casa di Dio un luogo perfettissimo, pulitissimo ecc... ma nel farlo deve cercare solo la Gloria di Dio. Se dovesse succedere che nessuno riconosca l'operato del parroco, bisogna suonare le campane a festa. Se il parroco avesse nel cuore: questa opera l'ho fatta per te non mi interessa che le persone mi riconoscano. Anzi, se non lo riconoscono è meglio. Gesù lo dice nel Vangelo: guai quando le persone parleranno bene di vuoi. Chi vuole segretamente nel cuore che le proprie o presunte virtù siano riconosciute, chi cerca le gratificazioni, chi vuole sentirsi dire bravo anche se a parole professano falsa umilità. E se invece ti arriva una critica? Un mancato riconoscimento? E se non si accorgono? E se ti travisano il bene che fai? E se ti sbattono un difetto in faccia anche in maniera villana e scortese, tu che fai?

"..La terra della stima, della gloria umana corre sempre e vi forma il suo piccolo ripostiglio, in modo che si vedono le virtù come tanti bei fiori profumati, di color sì vivo, che desta meraviglia, ma intorno, di sotto c'è sempre qualche poco d'umana terra..." Gesù

Le virtù ci stanno, per carità, sono fiori ma c'è sempre qualche pò di terra. La terra con la luce non ha nulla a che fare, neanche un'atomo di terra può e deve entrare nel volere divino. Le soddisfazioni umane anche sante - per le cose sante - la vanagloria e la stima - cose su cui dobbiamo fare l'esame di coscienza. Quanti sono piene di vanagloria? La stima propria -- ho parlato di me stesso mettendo in luce i miei pregi e caricando di difetti il prossimo o di minimizzare i miei difetti dissumolandoli. Io posso dire a parole che sono un grande peccatore ma se qualcuno mi dice qualche cosa che non funziona di me divento una belva, ma com'è che mi riconosco peccatore e poi divento belva? (esempio del don sulla falsa umiltà). Non mi sento realmente così e dico una bugia.

Gesù non dice che chi vive nella dv è diventato un superman della fede, un capitan Fantastico, ecc.. se entra nella dv queste cose non le senti più. Queste sì che si sentono, se tu non la cerchi più la gloria umana e non mi importa cosa il prossimo dice di me, non la desiderio e se si vede dal fatto che se nessuno ti stima non mi adombro e non cado in depressione. Se questo c'è la dv non c'è. Tanto più questo c'è tanto più terra c'è. Non si sfugge da questa logica. Quando c'è la dv le creature sentano la dv che opera in loro. Sentono un'immensa riconoscenza perchè dicono: questa roba non viene da me però ci sta. Tu mi alimenti con la Luce e stai eclissando il mio volere umano e sorge una grandissima gratitudine verso l'Altissimo. E fuggono il pensiero che tutti ce l'hanno contro di noi, che il mondo è coalizzato contro di noi - ingiustamente.

Se conoscessimo dal profondo la nostra miseria ecc... (Gesù a santa Faustina ma il discorso vale per tutti) moriremmo di dolore. Se noi ci potessimo vedere con gli occhi dell'Altissimo - che facciamo pastrocchi in continuazione anche nelle migliori azioni, ci verrebbe la depressione. Nostro Signore ce la occulta perchè così non ci viene e un conto è non avere la coscienza. Non la vuoi più la vanagloria con la dv. Ecco perchè sono importanti i giri di Luisa per chiedere il Regno della dv perchè sono fonti di alimento perchè la dv formi la sua vita in noi.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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