mercoledì 16 novembre 2022

Cammina sempre senza fermarti

Gesù spiega quanto sia importante procedere sempre nell'operare nella Divina Volontà (ed anche nelle virtù) senza mai concedersi battute di arresto, che sono foriere di perdite di tantissime grazie e di grandi benefici. Libro di Cielo, Volume 17, 26 Novembre 1929, Mercoledì 30 Marzo 2022

26 Novembre 1929 Ogni atto che si fa nella Divina Volontà è una vita divina che si racchiude. Come la creatura rapisce Dio.

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

Frase chiave per questo brano. Gli interventi di Gesù nascono sempre da qualche considerazione, stato d'animo o considerazione della nostra sorella maggiore Luisa. Nel caso di oggi cos'è successo? Da un lato Luisa si sente afflitta per le continue privazioni di Gesù e dall'altro riconosce che con Gesù tutto è suo e si rappresenta che Gesù che le dice che tutto ciò che è Mio è tuo. Chi ha fatto la consacrazione alla Madonna lo sa bene, è il contenuto essenziale della consacrazione alla Madonna Totus Tuus, ci si dona completamente senza alcuna riserva alcuna, corpo, sangue, anima, beni di fortuna, azioni, beni spirituali ecc.. e il valore delle opere passate presenti e future perchè le prenda come cose sue, le purichi e le offra al Signore e Lei risponde a questa donazione in modo misterioso di tutta sè stessa. Perciò un consacrato Totus Tuus può dire che tutto ciò che è mio è tuo e tutto ciò che è della Madonna è mio. Secondo il don la Consacrazione al Totus Tuus è il primo step per entrare nella dv perchè chi lo compie inizierà a viverlo e così poter fare lo step ulteriore. Tra l'altro ci sarà questa grandissima differenza? La Madonna non era un creatura umana indipendente da Dio, Lei non ha conosciuto nemmeno un'atto di volontà propria, quindi fondersi con la dv è cosa del tutto simile al fondersi nella divina Maria? Sì secondo il don. Perchè Lei non sa altro che questo e non conosce altra vita che questo.

"...e Lui dolcemente, con una soavità ammirabile, mi dice: "Tutto ciò che è mio è tuo, anzi non voglio che mi dica il tuo Cielo, il tuo Sole, le tante tue cose create, ma devi dirmi il nostro Cielo, il nostro Sole, la nostra Creazione, perché nella mia Volontà Divina tu creavi con Me e continuando la tua vita in Essa (continuavi) insieme con Me a conservarla. Quindi figlia mia, tutto è nostro, e se tu non ritieni tuo tutto ciò che è mio, ti metti a debita distanza e fai vedere che non sei una della famiglia Celeste e che non vivi in casa del tuo Padre Divino e spezzeresti il vincolo familiare col tuo Gesù." Gesù in risposta ad una domanda di Luisa

Quindi quando faccio un giro, non dico: (mi fondo nella dv) e vengo nel Tuo cielo a mettere un ti amo ecc.., io devo dire nostro cielo. Queste espressioni noi non ce le possiamo lasciarcele scivolare, ci rendiamo conto cosa voglia dire: nostro Cielo? Gesù ha creato gli esseri e li conserva nell'essere e chi vive nella dv può dire il nostro cielo, le nostre creature, ecc... Gesù incalza.

"..e se tu non ritieni tuo tutto ciò che è mio, ti metti a debita distanza e fai vedere che non sei una della famiglia Celeste.." Gesù

Vivere nella dv significa fare da adesso vita celeste. Considerarsi membri della famiglia celeste. Se siamo risorti con Cristo pensiamo alle cose di lassù e non a quelle della Terra. Non è che uno deve rinunciare forzatamente alle cose della terra per compiacere il Signore, ma se tu entri in questo mondo le cose della terra sbiadiscono, perdono di valore e non te ne importa più nulla. Molti di noi hanno la famiglia, lavoro, figli e hanno una vita - si capisca bene queste cose - servire Dio e dare il massimo di sè, essere santo padre, santo lavoratore, santo figlio ecc.... altro è (esempio) stare con la testa per aria a pensare alle cose del cielo anche se devo cucinare per il coniuge e quello s'arrangia - il don specifica sempre per evitare equivoci, ma siccome conosce bene i labirinti dell'umana volontà deve farlo - è un problema di cuore, di desiderio ed interiore. Dov'è il mio cuore? Quindi se il Cielo mi ha dato una vocazione, la farò alla grande, darò il meglio di me. L'attaccamento, l'interesse, il desiderio e la brama delle cose di questo mondo cessano. Noi siamo morti al mondo dice san Paolo - oggi il mondo è entrato nella vita religiosa nella stragrande maggioranza dei casi. Una morte al mondo di una persona impegnata nel mondo (marito, moglie, lavoratore, ecc...) non è come quella di un'eremita. C'è una differenza ma sempre una morte al mondo è. Ma il cuore sta in Cielo. San Paolo quella lettera la scrive a tutti e quando si entra in questo mondo (della dv) viene assoluttizzato.

"..Oh come mi pesa l'esilio! Sento al vivo il bisogno estremo della mia Patria Celeste..." Luisa

Il don personalmente non è incline a credere che ci sia una fede viva se non c'è un desiderio forte del Cielo e di lasciare la terra - fede anche di una mamma, anche di un papà, ecc.. - il desiderio della Patria Celeste è più grande di restare accanto al prossimo (si capisce bene il senso di ciò che sta dicendo il don). I Figli di Dio campano così, dicono a Gesù: Signore mio, se tu pensi che io debba campare sulla Terra per la tua gloria io ci resto per altri 500 anni o come Adamo che vissero 900 anni, ma se tu Signore mi chiamassi tra un minuto - se tra un minuto il Signore mi chiedesse la vita cosa proverei? Angoscia? Tristezza? O sapendo che il Signore provvederà a chi mi sta vicino direi: magari fosse? Questo non è disprezzo della vita, noi la viviamo alla grande con la massima cura, con la cura sana del nostro corpo e salute e noi abbiamo il dovere di preservare la salute stessa - il fumo, i disordini alimentari e la trascuratezza della cura del nostro corpo sono nocive - una passeggiatta all'aria aperta è salutare anche per il corpo, è anche questo è un modo per amare il Signore. Non mangio senza regole non perchè vado in ospedale, divento obeso, ecc.. il motivo è questo corpo che mi porto dietro che è tempio dello Spirito Santo ho il dovere di custodirlo. Non posso violentare i miei polmoni con i tiri di sigaretta. Te la senti di offrire un sacrificio al Signore (rinuncia al fumo) per fare la Sua Volontà?

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

Tutte queste sollecitazioni che riceviamo sono da stimoli, avremo sempre qualcosa da migliorare e da fare il meglio. Mai per nessun motivo il nostro cammino non si può arrestare verso la santità e nel dv.

"Figlia mia, coraggio, non ti abbattere troppo, non sai tu che devi battere la tua via nella mia Divina Volontà? Questa via è lunga e queste tue oppressioni, questi pensieri che ti si affollano sono fermate che fai e anche se non esci da Essa, il cammino che dovresti fare in qualche modo viene arrestato ed il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti. Perché tu devi sapere che ogni passo che fai nella mia Divina Volontà, è una vita divina che racchiudi, sicché un passo in meno è una vita divina che non viene formata e tu privi il nostro Essere Supremo della gloria, dell'amore, della felicità e del compiacimento che ci può dare un'altra stessa vita nostra e se sapessi che significa darci la gloria, l'amore, la felicità della nostra stessa Vita!..." Gesù

Non si esce dalla dv ma sono vite divine in meno, un passo in meno. Pensiamo quando uno smette di fare tante e buone sante opere che un tempo compiva. Non bisogna farlo perchè quando saremo morti ce ne pentiremo immensamente, soffriremo tantissimo per queste cose qua. Perchè se tu hai la possibilità di fare un'opera santa, un'opera buona per il prossimo, un'atto d'amore verso Dio, una preghiera in più, una penitenza in più o mortificazione in più stai avendo battute d'arresto. Non pecchi però stai avendo delle battute d'arresto. Non è una cosa saggia, ogni giorno dev'essere un'ulteriore volo, cambio di marcia, un'ulteriore progresso. Questo vale sia per l'esercizio delle virtù - non illudiamoci mai che il mondo della dv sia un passaggio ad altro a cosa c'è nella Redenzione - come Gesù non è venuto ad abrogare il Vecchio Testamento ma a perfezionare ed andare oltre. La santità ordinaria - esercizio delle virtù, ecc.. - rimane ancora. Il NT non ha abrogato il vecchio testamento, lo eleva, lo trasforma ecc.. un digiuno fatto nella dv è la stessa cosa di un digiuno non fatto nella dv? No e qua Gesù lo spiega.

"..Onde tu devi sapere che questa è la gran differenza fra chi vive nel nostro Divin Volere e chi è rassegnata e nelle circostanze fa la nostra Divina Volontà; la prima ci offre vite divine per mezzo degli atti suoi, l'altra nell'operare racchiude gli effetti del nostro Volere e noi non ci sentiamo la nostra stessa forza rapitrice che ci rapisce negli atti suoi, ma solo gli effetti, non tutto il nostro amore ma una piccola particella di esso, non la sorgente della nostra felicità ma appena la sua ombra; e dalla sua vita agli effetti c'è tal differenza come tra la vita e le opere; chi può dire che l'opera ha tutto il valore che può possedere una vita di creatura? Molto più non si può paragonare la Vita Divina che è formata dalla creatura nella mia Divina Volontà e le sue opere fuori di Essa." Gesù

Un digiuno è bello, hai sofferto, certo ma vuoi mettere un digiuno fatto nella dv? Diventa un'atto divino eterno ed immenso. Da un punto di vista della tua percezione sensibile è la stessa cosa, un digiuno rimane apparentemente la stessa cosa, ma non è affatto la stessa cosa. Quale forza avrà un digiuno offerto nella dv o un'altra forte opera penitenziale? Chi opera umanamente ha solo gli effetti ma non rapisce il Signore. Ci sta un'abisso di differenza, è come se tu prendessi la pietà di Michelangelo e l'artista. Non c'è paragone tra la vita umana e l'opera. L'opera ha un sacco di Michelangelo ma non è l'artista. Fuori dalla dv facciamo belle opere ma se noi operiamo nella dv generiamo vite divine e per quanto misteriose siano queste vite divine (anche la presenza di Gesù nel Tabernacolo è misteriosa eppure c'è). Procuriamo come dice Gesù di crescere in questo binario parallelo: nell'esercizio delle virtù e negli atti fondendoli assieme e così certamente il nostro cammino andrà alla grande e metteremo in pratica l'esortazione di Gesù dalla quale siamo partiti:

"..il tuo Gesù non vuole questo arrestamento, vuole che cammini sempre, senza mai fermarti.." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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