giovedì 10 novembre 2022

La Divina Volontà è per i piccoli

Gesù spiega a Luisa che solo chi è piccolo, cioè umile, può entrare e vivere nella luce della Divina Volontà. "L'atto attivo" nella Creazione dell'uomo. Libro di Cielo, Volume 27, 10 Novembre 1929, Venerdì 25 Marzo 2022

10 Novembre 1929 Solo i piccoli entrano a vivere nella Divina Volontà. Esempio del fanciullo. Differenza tra la Creazione dell'universo e quella dell'uomo

Il 25 Marzo è la festa dei consacrati alla Madonna, la consacrazione Totus Tuus secondo il don è un passaggio altamente raccomandato a chi vuole vivere nel Fiat Supremo perchè se non diventa fusi o schiavi con Maria e se non gli si cede le nostre opere bislacche ed imperfette perchè Lei le risani rimarrebbe uno step per l'ingresso della dv. San Luigi Montfort non conosceva queste cose sulla dv ma in quello che ha scritto ha detto qualcosa di meraviglioso.

Luisa si sente piccina di fronte alla dv, ma Gesù obbietta dice che se non si sentisse piccolina se lo scorda la dv. Episodio di Gesù nel Vangelo che dice che è per chi è piccolo il Regno dei Cieli (dire Regno dei Cieli o dv è la stessa cosa). Molte volte il don ha detto che gli esegeti che quando Gesù parla del Regno dei Cieli o Regno di Dio, molti balbettano ma il Regno è uguale al regno della dv. Il segreto della Madonna è che si è fatta piccolissima Lei che era la più grande. La nostra massima aspirazione è di stare all'ultimo posto, di essere dimenticati da tutto e tutti, reputati gli esseri più insignificanti di questo mondo. Una grazia del genere sarebbe da implorare. San Luigi parla di 10 virtù vissute dalla Madonna, ma c'è ne una sulla quale nessuno può competere (solo Gesù l'ha superata): l'Umiltà assoluta. Chi si sente qualcosa di fronte all'Altissimo, sta completamente fuori strada. Il don sta leggendo un libro di Monsignor Schneider, che si è espresso contro la pratica della comunione in mano e tra le cose che scrive è una del tipo: ti pare che il prete te la mette in bocca come un bambino? Che tu durante la comunione tu apra la bocca e ti lasci imboccare come un bambino che non mangiano da soli con le posate, basterrebbe questa considerazione per fare la comunione in bocca. Solo i piccoli entrano a vivere nella luce della dv. Solo i piccoli, quelli che hanno di sè una bassissima considerazione - potrebbero avere lauree o soldi a go go, ma se tu ti senti l'ultimo di tutti quelle lauree non ti faranno ostacolo ad entrare nella dv e lo stesso con i soldi, se ti senti l'ultimo di tutti i soldi (se cerchi di amministrarli come Dio vuole) questi non ti saranno di ostacolo. Se tu occupi cariche rilevanti ma hai lo spirito dell'ultimo e preghi sempre il Signore per non fare stupidaggini ecc.. questo non sarà ostacolo.

"Mia piccola figlia, coraggio, è vero che sei troppo piccina; ma tu devi sapere che nel mio Fiat Divino solo i piccoli entrano a vivere nella sua luce e per ogni atto che questi piccoli fanno nella mia Divina Volontà, soffocano la loro dando una dolce morte al volere umano, perché nella mia non c'è né posto né luogo per farlo operare; il volere umano non ha né ragione né diritto, perde il suo valore innanzi ad una Volontà, ragione e diritto divino. Succede tra Volontà Divina ed umana, come potrebbe succedere ad un piccolo fanciullo, che da solo pare che sa dire e può fare qualcosa, ma se vien messo vicino ad uno che possiede tutte le scienze ed è perito nelle arti, il povero piccino perde il suo valore, resta muto e non sa far nulla e resta affascinato ed incantato dal bel dire e dal bell’operare dello scienziato...." Gesù

Noi dobbiamo dare l'eutanasia alla nostra umana volontà - eutanasia significa dolce morte - fino a quando noi non avremmo concepito nel cuore una repulsione verso il nostro agire di testa nostra, il nostro cercare anche nelle più piccole cose quello che Dio gradisce, fino a quando non lo faremo noi non avremo pace. In Dio ci sono Volontà Immense e diritti divini. Queste cose sono fatti interiori, se tu questo lo desideri nel cuore Dio lo vede e questo esplicitalo in preghiera, diglielo in preghiera: io il mio volere umano non lo voglio più conoscerlo. E fatto questo evidentemente poi per quanto sta in noi come sappiamo e come riusciamo regoliamoci secondo la volontà divina a seconda di cosa sappiamo ed impariamo ad ascoltare il Signore che ci parla nella coscienza e non i pensieri o processi mentali che abbiamo nella nostra testa bacata -> vedasi i primi 10 libri di Cielo.

"..Or tu devi sapere che quante volte l'anima opera nella mia Divina Volontà si svuota della sua e forma tante porte per far entrare la mia; succede come ad una casa che può possedere il sole dentro, quante più porte ci sono, tanti raggi di più escono da ciascuna porta; oppure come un metallo bucato, messo di fronte al sole, quanti più buchi ha, ogni piccolo buco si riempie di luce e possiede il raggio di luce..." Gesù

Si opera con l'atto preventivo, con l'atto di fusione, con gli atti attuali, con i piccoli giri, atti di fusione, cercando di portare più tutto quello che facciamo in essa.

"..Tale è l'anima, quanti più atti fa nella mia Divina Volontà, tante entrate di più le dà, in modo da renderla tutta irradiata dalla luce del mio Fiat Divino." Gesù - il don aggiunge gradualmente.

Nella seconda parte Gesù parla dell'atto creativo e conservativo. Nella creazione dell'uomo c'era anche l'atto attivo. Che significa? In Dio è da un lato immutabile ma dall'altro in Lui non c'è mai nulla di uguale, è un generatore ininterrotto di felicità e godimenti sempre nuovi (lo capiremo in Paradiso). Esempio: pensiamo alle grandi catene di tv, se uno entra in uno di queste cose ha l'impressione di venire travolto perchè anche se stesse dal mattino alla sera non ce la farebbe a vedere tutto. A prescindere dalla qualificazione della serie tv. Ma noi esseri umani, un bel film ci appaga, ci può venire il desiderio di rivederlo e alla lunga stanca, e quindi sorge il desiderio di vederne uno nuovo. Nessun beato in Paradiso riuscirà a vederle tutte, ecco perchè dobbiamo andare alti in gloria perchè più in alto andremo più godremo delle bellezze di Dio. Abbiamo soltanto questa vita. I gradi di gloria distinti, non si tratta di fare tanti kapò distinti, sono una maggiore vicinanza con Dio ed un maggiore godimento della visione beatifica di Dio. I più grandi piacieri di questo mondo non sono paragonabili al più piccolo piacere divino.

Anche i peccatori sono sempre in atto di fare sempre qualcosa di nuovo, l'atto attivo nell'uomo è rimasto. L'atto attivo per antonomasia è quando percepisce ininterrottamente le nuove forme con cui Dio gli fa sentire già in questa vita quando lo ama. Ricordiamo che la vita terrena di un figlio della dv in questa terra è simile a quella della Madonna: aspettati gioie e diletti che nessun'altro essere umano ha unitamente a delle croci. Nessuno si faccia illusioni. Chi vive nella dv avrà una vita nella dv avrà una vita meravigliosa.

"...E se l'uomo non scambia il suo amore col nostro, non cede la sua volontà, per ritenere la nostra, è più che barbaro e crudele, contro il suo Creatore e contro se stesso, perché non riconoscendo il suo Creatore e non amandolo, si forma dentro e fuori di sé un labirinto di miserie, di debolezze e perde la sua vera felicità. E col respingere la nostra Divina Volontà si mette a distanza col suo Creatore, distrugge il principio della sua Creazione, consumando il sangue del nostro amore nell'anima sua, per farvi scorrere il veleno della sua volontà umana...." Gesù

Non riconoscendo ed amando il Creatore, non facendo questo le persone si formano un labirinto (da cui non sanno come liberarsene) di mali. Ti piace questa vita? Vuoi questo? Buon divertimento. Al don no, per nulla. E Gesù conclude:

"..Perciò finché la nostra Volontà non sarà riconosciuta e non formerà il suo regno in mezzo alle creature, l'uomo sarà sempre un essere disordinato e senza la somiglianza di Colui che l'ha creato." Gesù

E il don aggiunge infelice e quindi una vita brutta, maledetta, una vita infelice e triste. Noi non siamo stati creati per questo. Voglia il Signore far nascere l'avversione profonda alla nostra umana volontà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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