mercoledì 20 ottobre 2021

Nozze feconde tra la creatura e la Volontà Divina

Dove il Fiat regna, la creatura umana ritrova la comunione perfetta e la perfetta comunicazione con tutto il creato, che torna ad esserle pienamente sottomesso. Si tratta di vere e proprie nozze tra la creatura e il Creatore, promesse da Dio fin dall'Antico Testamento e finalmente realizzate. La Divina Volontà rende feconda al massimo grado ogni sua sposa. Meditazione su Libro di cielo volume 20, 16 Febbraio 1927, 15 Febbraio 2021

16 Febbraio 1927 Come il Fiat dove regna mette tutto in comunicazione. Esempio degli sposi. L'operato della Divina Volontà e la pienezza degli atti ed il trionfo dell’atto Divino nell’umano

Questo brano parte da una considerazione di Luisa che pensa che i giri siano inutili (forma di pregare nella dv)

Stavo girando in tutta la Creazione, per portare insieme con me tutte le cose create innanzi alla Maestà Suprema, come omaggi, lodi, adorazioni, perché opere delle sue mani creatrici, degne solo di Colui che le ha create, perché animate dalla sua Volontà Divina; ma mentre facevo ciò pensavo tra me: le cose create non si muovono, stanno al loro posto, né vengono insieme con me, quindi è inutile dire che le porto insieme con me,..." Luisa

E' un'esercizio interiore e spirituale, e Luisa dice che è inutile dire che vengono con me perchè non si muovono. Fatta o non fatta questa cosa sembra che non succeda nulla, fondo tipico delle operazioni spirituali, non abbiamo la percezione delle nostre operazioni spirituali - salvo esperienze straordinarie - che cosa possiamo percepire? Qualche cosa dell'Altissimo quando viviamo una grande consolazione spirituale, avvertiamo a livello interiore i tocchi di Dio, ma quando non c'è una percezione possiamo avere l'impressione che stiamo facendo qualche cosa che non sia molto utile. Anche per la confessione, uno si prepara bene, riceve il Sacramento e non è detto che dopo aver preso l'assoluzione, percepisca quel senso di benessere profondo. Ma ricevere un sacramento è una cosa portentosa e se noi ci rendessimo conto di quanto ci santificano i sacramenti presi bene ne faremmo un'uso frequente ma purtroppo qua entra in gioco la Fede, perchè le cose dello spirito non sono come le cose della carne, non hanno riscontri sensibili. Luisa sta esternando il suo stato d'animo, e Gesù ritorna ripetendo le cose che diverse volte ha spiegato negli scritti: tutte le cose che noi vediamo non sono altro che atti di volontà divina dove ella ha posto la sua sede secondaria. Lo dicevano anche i grandi teologi del passato: dicevano che Dio è presente in tutte le cose per Potenza, Presenza ed Essenza. Per Potenza, tutte sono immediatamente soggette al Suo Volere e Dio può fare qualsiasi cosa voglia fare, per Presenza significa che sono immediatamente soggette alla Sua Volontà senza nessuna possibilità di nascondersi (e vale anche per le cose nostre più recondite) ed Essenza cioè Dio è presente in ciascuna cosa creata.

Figlia mia, dove regna la mia Volontà con la sua luce alla quale nessuno può resistere, perché immensa e penetrante, mette tutto in comunicazione, ogni raggio parte dal centro Divino, in cui la mia Volontà ha la sua sede principale, i raggi non sono altro che gli atti che sprigiona da sé il Fiat D. i quali investendo ciascuna cosa creata, forma la sua vita ed altrettante sedi secondarie in ciascuna di esse...." Gesù

Queste cose bisogna farle per vivere nella dv, quando mangiamo andiamo a prendere il cibo e il cibo diventa noi attraverso l'assimilazione. Dobbiamo vivere nella dv, godere della sua stessa presenza..ma come si fa? Tu la devi andare a prenderle dovunque si trovi e farla tua, ringraziarla, adorarla ecc... senza nessuna sorta di panteismo, un conto è dire che Dio è in tutte le cose un conto è dire che Dio è tutte le cose; un conto è dire che tutte le cose rimandano a Dio un conto è dire che tutte le cose sono Dio e lo contengono. Il panteismo non distingue l'Ente Increata e gli enti creati facendo un miscuglio. E cosa spiega Gesù un pochino in più?

Se tu fai quest'operazione, queste cose rimangono fisicamente al posto loro ma ti seguono, ti accompagnano come la folla degli invitati accompagna una coppia che celebrano le nozze. Entrando nella dv e facendo ciò che si fa (atti attuali ecc..) tutto quello che la dv ha fatto diventano nostre.

"...Quindi sii certa che anche se le cose create stanno al loro posto, tutti ti seguono, la mia stessa Volontà te le mette in via affinché non sia sola, ma ti accompagnino tutte. Succede come ad uno sposalizio in cui la coppia degli sposi va da sola avanti, ma dietro va in gran numero il seguito degli invitati..." Gesù

Ma come, sto facendo le stesse cose che fa Dio? A me sembra che non stia accadendo nulla (e torniamo all'inizio) sono operazioni spirituali che non hanno effetti sensibili riscontrabili in qualche modo. Come in tutte le cose di fede noi sappiamo che sono vere perchè ce le ha dette Gesù a condizione che questi scritti siano soggetti a fede umana, cioè dobbiamo crederci. E Gesù fa uno step ulteriore per parlare della natura sponsale che accade quando si vive nella dv, quella grande vocazione sponsale che si vede nell'Antico Testamento. Tutte queste cose non sono riservate - le spose di Gesù sono le anime vergini, coloro che vivono in pienezza questa dimensione sponsale, certo l'anima vergine esplicita anche nel modo esteriore questa condizione. La conseguenza necessaria dell'imparare a vivere nella dv questa è automatica, è il rinnovato rapporto con Dio. Tra marito e moglie quando un matrimonio è autentico, non ci sono beni separati, è una dimensione intrisecamente sponsale.

"..Era vedova perché nel creare il primo uomo sposò la natura umana dotandola con le ricchezze immense della sua Volontà, suggello dello sposalizio che formavo coll’uomo, come si sottrasse ad Essa, restò vedova per tanti secoli ed ora ha tolto il lutto della sua vedovanza e, sposando di nuovo, ha ripreso le sue vesti di sposa ed ha messo in campo di nuovo le sue doti ed il suggello di queste doti sono le sue conoscenze in cui fa dono delle ricchezze che Essa possiede..." Gesù

Questa dimensione sponsale tra Dio e l'uomo è stata frustata dal peccato originale, la sterilità...il matrimonio è benedetto quando è fecondo. Tutti i benefici che sono contenuti in essa e che il Signore vuole dare alle creature resteranno lì fino a quando qualcuno non se li andrà a prendere. Dio vorrebbe donarci tutti i beni. Il Magnificat della Madonna queste cose le dice (gli affamati il Signore li ricolma di beni)...e che non sarà mai meditato a sufficenza. E dentro questa relazione tutto quanto il Creato segue la fortunata anima che vive nella dv e segue la coppia degli sposi (Gesù e l'anima in cui regna la dv). La Creazione era soggetta ad Adamo, nell'attuale condizione di natura decaduta la natura non è soggetta a noi. Chi è capace di fermare un terremoto? A San Francesco obbedivano gli animali perchè si era molto avvicinato a questo ritorno con il Creatore e questo aveva comportato che gli animali riconoscevano in noi il ritorno della dv (anche se non ci entrò mai). Da un punto di vista metafisico, tutti quanti i cataclismi ecc.. che ci fa cadere addosso del male, tutto questo accade a causa della perdita del dominio su di essa.

".. Onde tu vai avanti insieme con la mia Volontà, innanzi alla Maestà Suprema, le mie opere ti seguono dietro. E questo è con giustizia perché nel creare tutte le cose, fu alla creatura che demmo la supremazia su tutte le opere nostre, cioè alla creatura in cui regnasse pienamente il nostro Fiat D. non alla creatura degradata dalla sua volontà, quella è l’ultima di tutte, che non ha né diritto, né comunicazione. Invece dove regna il mio Volere ha il diritto d’essere la prima a chiamare tutti e a farsi seguire da tutti..." Gesù

A noi tutto il creato ci può mettere sotto i piedi perchè il Creato non è uscito dalla dv, io e noi sì. Ecco perchè siamo stati retrocessi all'ultimo posto. Ed ecco che quando saremo fusi sul serio, torneremo al primo posto e tutti ci verranno dietro non come persecutori ma come compagni di nozze ed alleati e fedeli servitori perchè vedranno in noi quella stessa volontà che regna in loro.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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