sabato 15 ottobre 2022

Un oceano di beatitudine

Gesù spiega che solo Lui ha vocaboli sufficienti per parlare del Divino Volere che è il Tutto e dinanzi al quale tutti siamo meno che nulla, appena capaci di balbettare qualcosa. Le divine e incredibili cose promesse già su questa terra a chi vive nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 26, 20 Settembre 1929, Martedì 8 Marzo 2022

20 Settembre 1929 Come Gesù solo ha i vocaboli sufficienti per parlare della Divina Volontà. Come la creatura può dire: posseggo tutto. Come la Divina Volontà dove regna forma il suo Paradiso.

Con questo brano termina questo 26° volume e Gesù termina esso con un exploà, dice cose talmente belle ed elevate. Il don non sa bene come commentare questo brano, si sente sicuramente non all'altezza di commentare adeguatamente ciò che Gesù dice.

La mia piccola intelligenza va sempre spaziandosi nel mare immenso del Divin Volere ed appena sa ritenere le goccioline delle tante verità ed innumerevoli bellezze che le appartengono. Oh! Volontà inarrivabile, amabile ed adorabile, chi mai potrà dire di te il tutto che Tu sei e narrare la tua lunga ed eterna storia? Né gli Angeli, né i Santi, avranno parole sufficienti per parlare di te, molto meno io che sono la piccola ignorantella, che appena so balbettare su un Volere sì Santo.... Luisa

Anche il don apre le meditazioni pregando che il Signore ci aiuti a capire cosa sia la divina volontà.

"Figlia mia, solo il tuo Gesù può avere vocaboli sufficienti per parlarti del mio Eterno Volere, perché in natura Divina sono la stessa Volontà; ma devo limitarmi nel dire, perché la tua piccola capacità non può abbracciare, comprendere e racchiudere tutto ciò che ad Essa appartiene e devo contentarmi di farti conoscere le sue goccioline, perché la tua mente creata non può contenere il suo mare immenso ed increato e queste goccioline di luce le cambio in parole, per adattarmi per la tua piccola capacità e così farti comprendere qualcosa del mio Fiat indescrivibile ed immensurabile..." Gesù

Gesù ci parla con parole umane perchè deve parlare a noi che abbiamo una piccola capacità. Siamo di fronti ad un neonato che è di fronte al più grande scienziato che sia esistito sulla terra, lo scienziato non si mette a parlare di formule astruse e quindi deve parlare come il bebè capisce - e questo è un piccolo paragone.

Quando Dio parla sa usare la parola, non come noi che diciamo le cose a vanvera.

"..Basta dire che il mio Volere Divino è tutto, racchiude tutto, se una sol virgola le mancasse di tutto ciò che esiste, in Cielo ed in terra, non si potrebbe chiamare Tutto..." Gesù

Chi di noi è capace di andare a sondare questo mare infinito? Non ci sono parole. La dv è il tutto? Vuoi entrare dentro di essa alla grande? Devi svuotarti di tutto. Tutti i maestri di spirito lo hanno sempre detto:

".. Quindi la creatura per entrare nel mio Fiat, deve svuotarsi di tutto, ridursi a quel punto quando il suo Creatore, chiamandola dal nulla, le dava l'esistenza, e come la forza creatrice della mia Divina Volontà la creava bella, svuotata di tutto e riempita solo della vita di Colui che l'aveva creata, così sarà dell'anima che si fa investire di nuovo dalla forza creatrice del mio Fiat, la sua luce ed il suo calore la svuoteranno e la ridurranno bella come uscì dal nulla e l'ammetteranno a vivere nel tutto della mia Volontà e la creatura in Essa respirerà il tutto, si sentirà tutta santità, tutt'amore, tutta bellezza, perché il tutto del mio Fiat Divino la terrà nel suo mare, dove il tutto starà a sua disposizione, nessuna cosa le sarà data a metà o in piccola proporzione...." Gesù

C'è stato un momento in cui noi siamo stati chiamati all'esistenza, abbiamo avuto un momento - un nanosecondo in cui abbiamo vissuto in pienezza prima che raggiungesse il peccato originale. Come si fa? Svuotandoci di tutto - non significa (il don mette le mani avanti) - san Paolo afferma che questi sono elevatissimi discorsi spirituali perchè non si possono queste cose affrontare e comprendere all'oggi al domani o con una vita interiore insufficente. Luisa chiede a Gesù in altri brani perchè è stata messa in mezzo quando poteva benissimo farlo Lui quando è venuto sulla terra. E Gesù le ha risposto che non avrebbero capito nulla perchè le persone erano ridotte malamente. Si capisce qualcosa adesso ma se uno non ha un minimo di attrezzatura non entra - non si entra in questo mondo dall'oggi al domani se si è in peccato mortale -. Si tratta di una progressiva interiore prima che esteriore, dobbiamo arrivare a quel punto alfa perchè se riusciamo ad arrivarci, se riusciamo ad arrivare al nulla, san Francesco non voleva nulla, di fatto effettivamente non tutti sono chiamati a distaccarsi fisicamente dai beni ma spiritualmente e affettivamente sì. IL distacco spirituale dalle cose materiali è necessario e che va provato: mettiti davanti a Dio e chiediti: se Dio mi chiedesse di svuotarmi il mio conto corrente e di dare tutti i miei soldi in beneficenza e di fidarsi della Sua Provvidenza, tu lo faresti? Se rispondi di sì è tanta roba. Chi ha fatto queste cose non è morto di fame - chi fa queste cose - se ha fede si rivedrà il conto che tornerà come prima e più di prima - Gesù l'ha promesso nel Vangelo.

"..si sentirà tutta santità, tutt'amore, tutta bellezza, perché il tutto del mio Fiat Divino la terrà nel suo mare, dove il tutto starà a sua disposizione, nessuna cosa le sarà data a metà o in piccola proporzione..." Gesù

Questo non è una cosa superficiale, di chi si atteggia a santo ma santo non lo è e si atteggia a sbruffoncello. Questa è una cosa che è come san Pietro: tu ti senti l'ultimo dei peccatori, che cosa posso fare? Vedo delle cose che accadono in me e vedo delle cose che stanno accadendo e quando è Dio a fare le cose non c'è nessun dubbio - sono fatti profondi. Chi inizia a viverle le capirà e chi non le vive vada avanti e non si disperi.

"..Invece chi non vive nel mio Volere Divino, non essendo il suo essere sotto l'impero di una forza creatrice, non può possedere tutta la pienezza d'una vita Divina, né si sentirà tutta riempita fino all'orlo dell'anima sua di luce, di santità, d'amore, fino a sboccarne fuori e formare mari intorno a lei, da sentirsi che il tutto è suo; tutt’al più sentirà le piccole particelle divine, l’impressione della grazia, dell'amore, della santità, ma non tutto..." Gesù

La Madonna stava in ogni istante della sua vita al massimo, è come se uno avesse una botte piena fino all'orlo, gli oceani di Grazia sono infiniti ma la nostra capacità è limitata. La Madonna faceva una montagna di atti che generavano un sacco di grazia, il don pensa che tutti gli angeli del Cielo non hanno idea di come sia arrivata la Madonna in Cielo. Vedi, capisci, ami -- lo sai che non sei tu ad essere santo e capisci che non è roba tua ma la senti. Amore inanzitutto all'amore di Dio - il prossimo viene al secondo posto. Il primo comandamento è di amare Dio. La Madonna faceva le gare d'amore con il Padre Eterno, capiamo cosa significhi ciò? Il don quando ascolta e legge certe cose trasecolo...il don quando leggeva queste cose per prima pensava o è uno scherzo o è vero? Il don ha detto: ma stiamo scherzando o stiamo dicendo sul serio?

"..tutt’al più sentirà le piccole particelle divine, l’impressione della grazia, dell'amore, della santità, ma non tutto..." Gesù

E non abbiamo finito ancora

"Figlia mia, la creatura che vive nel mio Fiat avrà il gran bene di possedere un Volere Divino in terra, che le sarà portatore di pace imperturbabile,.." nulla turba, niente e nessuna cosa, siamo turbati con gli scenari di guerra? Non vuol dire che non c'è nulla, c'è ma non mi turba, riposo in Dio. La fermezza è il riflesso in noi della Divina Onnipotenza che non mi schiodo di una virgola fino a quando raggiungo lo scopo o c'è una cosa che Dio non vuole? Non la faccio nemmeno se il mondo intero mi tortura. "..di fermezza immutabile."

"..Non solo questo, ma il mio Volere si diletterà di chiudere in lei la mia Divina Volontà felicitante con cui felicita tutti i beati, affinché neppure questa manchi in chi vive in Essa, in modo che quando verrà nella nostra Patria Celeste porterà come in trionfo d'aver vissuto, nel nostro Fiat, il suo Paradiso di gioia e di felicità tutte divine e mentre verrà a trovare altre beatitudini più sorprendenti, perché il mio Volere non si esaurisce mai, ha sempre da dare, la creatura troverà le sue gioie e la felicità che le ha racchiuso la mia Volontà stando in terra..." Gesù

C'è una felicità reale in terra. La gioia che l'anima ha iniziato a vivere sulla terra dove troverà altre beatitudine sorprendenti ma qua iniziano. La dv è il fondamento dei beati, di Dio stesso. Quindi se quella regna in te non è possibile che tu non abbia il Paradiso di gioia. Queste sono cose interiori, san Francesco che ci è andato vicino, ha scritto il cantico delle creature quando stava rotolato per terra con i vermi e non si reggeva in piedi.

Infine:

"..Perciò elevati sempre più in Essa, allarga i tuoi confini, perché quanto più di Volontà Divina prenderai in terra, tanto più crescerà la nostra Vita in te e più felicità e gioie racchiuderai nell'anima tua e quanto più ne porterai, tanto di più te ne sarà data in Cielo, nella nostra Patria Celeste." Gesù

Scriviamocelo sui muri. "..perché quanto più di Volontà Divina prenderai in terra, tanto più crescerà la nostra Vita.." è un processo graduale e più felicità e gioia sentirai in te e te la porterai in Cielo. Quindi tante più beatitudini vivrai su questa terra te le porterai in cielo. Una cosa che io ho vissuto mi appartiene. In Cielo, per averle già vissute su questa terra, ne avrai già di più in Paradiso.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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