domenica 9 ottobre 2022

Desiderare ardentemente Gesù

Luisa esprime tutto il suo immenso dolore per la lontananza di Gesù: immagine di ciò che ogni suo discepolo ed espressione peculiare del senso profondo del digiuno cristiano. Per chi vive nella Divina Volontà la notte non può venire: è sempre luce e giorno senza tramonto. Libro di Cielo, Volume 26, 4 Settembre 1929, Mercoledì 2 Marzo

4 Settembre 1929 Il Sole forma il giorno, perché è un atto di Volontà Divina.

I Tempi santi hanno un'intrinseca forza santificatrice propria. Oggi non è come ieri, non soltanto perchè è trascorso un giorno (la meditazione cade nel giorno del mercoledì delle ceneri 2022) ma fino alla mezzanotte di 1 marzo 2022 non era quaresima ma dopo sì. Questo tempo terminerà con la pasqua.

Notiamo che ai dolci lamenti di Luisa Gesù non risponde direttamente ma le risponde indirettamente con quello che lei dice. La prima parte - che è una scena conosciuta per chi medita gli scritti (i dolori di Luisa per l'assenza sensibile di Gesù) - Luisa non ce la fa più ad essere priva del contatto diretto con Gesù che per anni aveva avuto che però Gesù poi le ha tolto.

"..Oh! Dio, che pena, respirare e palpitare dolore intenso d'essere priva di Colui che mi era più che vita propria, tanto che solo l'abbandono nel Fiat mi dà la forza di sopportare un tanto dolore..." Luisa

Queste parole (solo l'abbandono nel Fiat per avere la forza di sopportare un tanto dolore) ci aiutano ad entrare in una dimensione fondamentale del digiuno quaresimale. Questo è il tempo di digiuno. Un tempo il digiuno di quaresima era più impegnativa, oggi molto dipende dalla nostra volontà. Non ci sono forti impegni da un punto di vista ecclesiastico - c'è il digiuno delle ceneri, quello del venerdì santo e l'astinenza dalle carni il venerdì - e basta. Non è tutto questo grande impegno, non è una cosa divertente ma è una sopportabile. Il digiuno con tutte le sue valenze ascetiche, il digiuno è ottimo per distaccarci dal peccato e ripararlo, espiare da quelli commessi ed è uno strumento di distacco. Un Figlio di Dio non vive in mezzo ai piaceri mondani, usa quelli leciti in modo conforme alla Volontà di Dio. Come mangiamo? Come la viviamo la sessualità nel matrimonio? Anche in ciò che è lecito - non è tanto chiaro - non è che possiamo (ad esempio) mangiare quando ci pare, cosa ci pare ecc.. perchè la gola è un vizio capitale. Una persona sposata non può compiere un'uso disordinato della sessualità, c'è la virtù cardinale della temperanza. Il digiuno, l'astinenza e la sobrietà sono parti della temperanza. Noi non mangiamo come mangiano gli altri, i Figli di Dio non vivono la sessualità come la vivono le persone non cristiane. Così è sempre stato. Il digiuno ha un'efficacia formidabile, perchè ti fa soffrire nel corpo - farsi delle belle mangiate è una cosa gravedole così farsi delle belle bevute o vivere una sessualità senza freni - anche se è un piacere basso e violento - non arreca dolore fisico. Di per sè non è una cosa brutta o dolorosa e sgradevole. Il digiuno è uno strumento per impetrare le grazie per stornare la Divina Giustizia. Pensiamo che quando dovevano eleggere il sucessore di Giuda o a chi affidare San Paolo gli Apostoli digiunavano e pregavano in attesa che Dio gli mandasse la luce. Offrivano il digiuno per rafforzare la preghiera. Nel Vangelo Gesù dice che quando lo Sposo è con loro gli invitati a nozze non possono digiunare ma lo faranno quando sarà tolto loro lo sposo. Il digiuno è il modo in cui io dico: io non mangio perchè voglio stare con Te, non mi porta nulla di ciò che c'è sul pianeta terra. Chiaro che uno farà il digiuno con questo spirito tanto quanto Gesù gli manca. Se non c'è stata una comunicazione straordinaria come Luisa e altri santi non arriveremo ai livelli di dolore ma non possiamo comportarci come si comporta un sacco di gente che di Gesù non gliene frega nulla. Se non siamo capaci di questo, dobbiamo sempre pensare che Dio ci guarda e si nasconde per vedere quanto ce ne importa di Lui. Questo è un fatto molto reale. Il rapporto con Dio è un rapporto bilaterale, c'è un Io e un Tu. Da me vede se io lo desidero, cosa sono capace di fargli per Lui? Che faccio durante la quaresima? Questo è un tempo in cui il Signore ci chiede qualcosa, che preghiere in più fai? Quale rinunce? Quale elemosine? Metti nero su bianche e presentalo a Messa e stai attento che il Signore controlla.

Il don ricorda un passaggio drammatico degli scritti di Maria Valtorta, di quando Gesù risorto andò a visitare quella poveraccia di Giuda. A quanto scrive la Valtorta era una santa donna e pensate al dolore che gli è capitata questa tragedia. E Gesù la va a consolare. E consolandola le dice: Figlia mia, ti chiedo di offrirmi questo dolore e fallo anche per tuo figlio che non mi ha mai dato nulla. Noi non possiamo stare con Gesù solo a prendere. E' chiaro che noi non possiamo dare nulla Gesù, Lui non ha bisogno delle nostre cose, sappiamo che stare con Lui è una vita di sovrabbondanti grazie ma tuttavia le nostre piccole offerte Gesù le guarda con compiacimento perchè sono le nostre risposte d'amore. Quanto vale per te Gesù? Immagiamoci di metterci - per assurdo - mettersi dalla parte di Gesù. Se c'è l'amore, se tu fai qualcosa di grande per la persona sembra sempre poco (se la persona ama). Una persona che pensa bene sa di non dargli un granchè. Però agli occhi di chi lo offre sembra sempre niente. Se dessimo il corpo al martirio sarebbe sempre poco.

Oggi però prevale il senso che Gesù ha fatto tutto Lui e non c'è senso di fare le proprie penitenze e si dicono sciocchezze che però condizionano in male la vita dei fedeli.

"Figlia mia, coraggio, non ti abbattere troppo; dimmi, chi forma il giorno? Il Sole, non è vero? E perché forma il giorno? Perché è un atto di mia Volontà Divina. Ora come la terra gira, la parte che si scosta dal Sole rimane al buio e forma la notte e la povera terra resta tetra, come sotto un manto di mestizia, in modo che tutti sentono la realtà della notte ed il gran cambiamento che subisce la terra, coll'aver perduto l'astro benefico della luce, cioè l'atto della mia Divina Volontà che creò il Sole e lo conserva col suo atto continuo...." Gesù

Pensiamo al dolore della Madonna, un giorno Gesù è uscito di casa, si è messo in fila con i peccatori per farsi battezzare e poi ha iniziato la sua vita pubblica. Gesù si è fatto 40 giorni nel deserto, la Madonna è rimasta sola a casa. Pur essendo unita alla volontà di Dio, ha sofferto tanto ma (nella dv):

"..Così l'anima fino a tanto che si gira sotto l'atto continuo del mio Volere è sempre in pieno giorno, per lei notte, tenebre, mestizia, non esistono..." Gesù

La mestizia è la tristezza che nasce - se ci pensiamo bene - dietro ogni tristezza c'è una nostra volontà che è mortificata, non ha quello che desidera e si intristice. E' diverso soffrire per l'assenza di Gesù ed intristirsi per questo. Soffrire è cosa che viene da Dio, la tristezza è una delle note dominanti delle anime che sono passate dalla parte del nemico. Notte, tenebra e mestizia non esistono più.

Sulla Terra notte e tenebre hanno un motivo per esistere e sono state fatte da Dio, ad un certo punto la Terra gira e c'è sempre una parte diversa che dà le spalle al Sole. Ma se l'anima si gira nella volontà umana - dando le spalle a quella divina -

"..invece se si gira nella sua volontà umana, più che terra rimane all'oscuro, nella notte della sua umana volontà, che padroneggiando l'anima, produce tenebre, dubbi, mestizia, tanto da formare la vera notte reale alla povera creatura..." Gesù

I dubbi (specie di fede) per noi Figli di Dio non esistono. Noi viviamo nelle certezze della fede e della speranza. La fede non ammette dubbi così come la speranza. I dubbi in un'anima che vive nella volontà divina non entrano, così le tenebre - quando una persona non sa cosa fare, si sente perso, perde il senno, ecc.. - ci sono nelle persone che anzichè cercare il Sole della dv vai a cercare qualche persona che ha il fiammifero - ammesso sia capace di accenderlo - che ti faccia vedere ad un palmo di distanza. Nessuno pensi che il tempo di quaresima sia di tristezza, questo tempo è un tempo di grandi rinuncie, sacrifici, ecc... ma questo è il tempo più bello del mondo, è un tempo di gioia. Un cristiano penitente non va in giro con il muso lungo (ah, non posso vedere la tv, non posso andare al cinema, ecc... perchè ho fatto il fioretto, ecc...). Questi sono atti di volontà umana, se si rimane nella dv questa roba non esiste.

Se stiamo nella dv la notte non verrà, è sempre giorno. La mia notte è finita - si parla della Resurrezione - la notte non verrà mai.

"..Chi può dirti il gran bene, il giorno fulgidissimo che produce un atto di mia Divina Volontà sulla creatura? Essa col suo atto continuo produce tutti i beni e la felicità nel tempo e nell'eternità. Perciò sii attenta, racchiudi tutta te stessa in un atto solo della mia Divina Volontà, non uscirne mai se vuoi vivere felice e tenere in tuo potere la vita della luce ed il giorno che mai tramonta. Un atto di mia Divina Volontà è tutto per la creatura. Essa col suo atto continuo che mai cessa e mai si cambia, più che tenera Madre, tiene stretta al suo seno colei che si abbandona nel suo atto di luce ed alimentandola di luce la cresce come parto suo, nobile e santa e la tiene distesa nella sua stessa luce." Gesù

Qualsiasi cosa accada, prima il covid, la guerra, ecc.. ma dentro la nostra anima ci sarà sempre gioia e sole. Le cose esteriori sono cose contingenti per quanto gravi possano sembrare in certi casi e forse lo sono. Gesù promette la felicità nel tempo non solo nell'eternità. I Figli di Dio sono persone felici. Questo vale per tutti, chiunque vive nella dv risponde che è felice. Meglio di così non poteva andare.

"..non uscirne mai se vuoi vivere felice e tenere in tuo potere la vita della luce ed il giorno che mai tramonta.." Gesù

Un pò come il Polo Sud o Polo Nord nei 6 mesi dove c'è il sole. Io posso addormentarmi ma fuori c'è sempre la luce. Il cammino quaresimale è un cammino di luce.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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