giovedì 21 luglio 2022

Atti permissivi e atti voluti dalla Divina Volontà

Gesù parla dell'inseparabilità che sussiste tra l'anima che vive nella Divina Volontà e la Divina Volontà stessa e spiega la differenza tra atti voluti e atti permissivi della Divina Volontà, ossia la differenza che c'è tra quando Dio vuole una cosa con volontà positiva e intenzionale e quando semplicemente e soltanto la permette. Libro di Cielo, Volume 25, 17 Febbraio 1929, Martedì 28 Dicembre 2021

17 Febbraio 1929 L'anima che vive nel Divin Volere è inseparabile da Esso. Esempio della luce. Atto permissivo e atto voluto

La prima parte del brano ci parla dell'inseparabilità della dv da chi vive in essa, il vivere nella dv è come una connessione h24,quando si vive nella dv, essa diventa per noi come il cuore per il nostro organismo. Non c'è bisogno che io pensi a far palpitare il cuore, batte da solo. Dio vuole che le cose funzionino così. Il don non crede che si possa giungere ad esserne coscienti, perchè noi saremmo in grado un'informazione di questo genere? Sapremmo gestire - senza inorgoglirsi - l'informazione che siamo inseparabili dalla dv? Al primo atto d'orgoglio che uno fa la perdi questa connessione, forse calerebbe la nostra tensione nella pratica delle virtù, cosa accadrebbe al nostro cammino? Tanti santi e maestri di spirito pregavano il Signore che non ci faccia conoscere il bene che noi facciamo nè cercare doni straordinari o pensare di essere chissà chi. Il posto nostro per stare sicuri è l'ultimo come hanno fatto tutti i santi. Ritenersi profondamente gli ultimi di tutti. Tu che pensi non davanti agli uomini? E' sempre meglio attribuire a noi qualcosa di meno piuttosto che di più, e quando Dio ci innalza (lo fa ogni tanto) o ti dà qualche dono, bisogna sprofondarsi di più nel nostro nulla. Chiediamo aiuto al Signore. Se non abbiamo queste disposizioni siamo rovinati. San Francesco diceva sempre - bisogna ripetere lo stesso argomento - e in lacrime che il Signore avesse pietà di lui perchè era il grande peccatore e suo fratello Frate Leone gli ha chiesto: non si possono dire le bugie per umiltà, come faceva a dire che era il più grande peccatore? (e giù una lista di grandi peccati). E san Francesco rispose: vero frate Leone, io per grazia di Dio peccati grossi adesso non li faccio. Ma è per grazia di Dio, non è merito di san Francesco che lui non è un grande peccatore. Il santo era convinto che i più grandi peccatori avessero ricevuto le grazie ricevute avrebbero fatto di meglio. San Francesco pensava di usarle male le grazie ricevute.

La Madonna fu molto turbata (secondo il don e altre persone) perchè piena di grazia e il Signore è con Lei, il Signore è con te. La Madonna ha capito benissimo cosa gli ha detto. Un complimento più grande di quello non può essere detto. Lei non pensava di essere l'eletta. Quando uno è santo non sa di esserlo e non pensa di esserlo. Quando il don sente qualche persona che parte in quarta e che pensa di essere perfettamente inserita nella dv il don trema, quando una persona è così convinta è una delle spie più certe che tu stai lontano anni luce dalla dv. Perchè la dv ti comunica gli stessi sentimenti della Madonna, di essere l'ultimo degli ultimi. La Madonna era la prima dopo Dio e da sola vale più di quanto il Signore ha creato. E Lei si riteneva l'ultima di tutti. E ch si ritiene ultimo degli ultimi, raggiunge questo stato, Luisa era cosciente di essere inseparabile dalla dv? No, glielo ricorda in continuazione Gesù ma avverte la sua privazione fino al punto che dice:

"..Tu devi sapere che è tale e tanta l'inseparabilità di chi vive nel mio Divin Volere che mentre l'Eterna Sapienza creava il Cielo, il Sole e tutto l'universo, tu eri insieme con me e scorrevi nel mio Fiat Divino come luce, calore e colori, mi sarei ben guardato dal fare un atto solo di mia Volontà senza la mia piccola figlia e chiunque vive in Essa, sarebbe come se mi mancasse la forza della luce, del calore e dei colori, questo non mi può mancare e perciò sei inseparabile da me, perciò coraggio e non ti opprimere." Gesù

La seconda parte contiene un'insegnamento fondamentale: quando il don sente dire tutto è volontà divina, il don trema un'altra volta, in un certo senso è vera perchè altrimenti noi riteniamo la dv responsabile del dv. Luisa dice a Gesù: se io sono inseparabile con la dv e la dv sta dovunque ero con gli atti di Adamo Innocente e anche nel peccato originale di Adamo?

"..Ond'io, nel sentire ciò, gli ho detto: Amor mio, se ciò fosse e cioè che in tutti gli atti della tua Divina Volontà c'entro io, siccome Adamo prima di peccare possedeva il tuo Fiat, quando lui peccò ci stavo anch'io, questo mi dispiacerebbe;.." Luisa

E Gesù spiega una cosa già conosciuta: alcune le cose la dv le vuole altre cose non le vuole (come il peccato) per nessun motivo, lo detesta ma lo permette per rispetto della libertà della creatura e altro...negli anni passati sono state sparate mezze bestemmie: alcuni pensavano che Gesù volesse essere tradito da Giuda o alcuni compiono un'atto che la sua coscienza lo reputa cattivo o non gradito a Dio, e quindi questa persona si fonde con la e si sente a posto quella persona nel fare l'atto. Sentire queste cose indispone il don e non fa stare tranquilli. Noi dobbiamo farci ammazzare piuttosto che fare una cosa che Dio non vuole, se tendo alla santità io non faccio quella cosa (che Dio non vuole) dalla quale non viene nulla di buono e il fatto - per accidents - che Dio possa tirare il bene fuori anche dal male, ma a nessuno è stato dato il permesso di peccare. San Tommaso d'Aquino, quando era professore alla Sorbona, un suo amico o studente lo si mette a prendere in giro e dice che fuori c'è un'asino che vola. San Tommaso d'Aquino ha controllato bene, tutti a ridere che si fa beffe di questa persona e dopo dice: Ridete pure ragazzi, però sappiate che è molto più facile che Dio faccia volare un'asino piuttosto che dia il permesso al vostro collega di dire una bugia scherzosa. Possiamo immaginare che dopo le risa sia subentrato il gelo.

La Volontà permissiva e voluta, o volontà intenzionale. Poi certamente nei divini misteri tutto quello che si vede in giro è misteriosamente volto al bene da Dio e tutto sotto controllo. Ma noi non siamo autorizzati per nessun motivo a compiere il minimo atto contrario alla legge di Dio e alla propria coscienza. Ed è inutile quando è così andare a cercare scuse con il prossimo. Dio ti chiederà se tu hai seguito la tua coscienza e non cosa ti avrà detto X,Y Z. Il don parla della dv da sacerdote con l'attenzione pastorale sapendo che il diavolo va ad avvelenare le cose più sante. Il regno della dv è una cosa grossa e non possiamo sporcarla con i travisamenti folli di mente che si avventurano in sentieri che non ci competono. Rimaniamo nella nostra umiltà senza farci del male (a noi e al prossimo caso mai dovesse seguirci) intraprendendo sentieri strani.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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