sabato 30 ottobre 2021

La fermezza è natura e dote divina

Panegirico di Gesù sulla virtù della fermezza, che è da Lui definita come natura e dote divina perché rende partecipe la creatura del bene non mai interrotto che Dio incessantemente produce grazie all'atto unico del Fiat Supremo. La volontà umana pone sempre ostacoli all'operato di quella Divina. Meditazione su Libro di cielo volume 21, 5 Marzo 1927, 24 Febbraio 2021

5 Marzo 1927 La fermezza nel bene è solo di Dio, perché una volta fatto un atto questo non cessa più. Effetti della fermezza. L’Umanità di Nostro Signore fu vincolo di tempi, rimedio e modello. Dio vuole in salvo i diritti del Voler Divino

Gesù ha fatto una spendida lezione sulla virtù della fermezza che non è indispensabile solo per entrare nel regno della dv ma anche per avere una buona vita cristiana buona e per ottenere nella vita terrena qualcosa di stabile e duraturo. Senza fermezza noi esseri umani non possiamo concludere niente di buono nella nostra esistenza perchè siamo caratterizzati dal fatto che noi viviamo di una sequenza continua di atti.

"...Un atto sempre continuato è solo di Dio, che non soffre interruzione negli atti suoi, perciò la nostra fermezza è incrollabile e stendendosi ovunque con la nostra immensità, rende senza interruzione i nostri atti e dovunque ci poggiamo, troviamo la nostra fermezza che ci fa il più grande onore, ci fa conoscere per Ente Supremo, Creatore di tutto e rende incrollabile il nostro Essere e gli atti nostri, perché dovunque vogliamo poggiarci, troviamo la nostra fermezza che tutto sostiene..." Gesù

ecco perchè la dv si chiama anche l'Atto Unico del Fiat Supremo - concetti un pochino difficili - i classici hanno affermato che l'Essenza di Dio è semplice, percui Dio (come lo chiamava Aristotele e poi ripreso da san Tommaso d'Aquino dandogli la sfumatura cristiana Trinitaria) è atto puro. Con un'atto unico dove non ci sono interruzioni, Dio fa tutto. Siamo noi che siamo temporali. Don Pablo Martin spiegava che dalla parte dell'Eternità dove Dio vive, è tutto quanto immediatamente contestualmente presente, dalla Creazione del Mondo fino all'ultimo uomo sulla terra e alla Parusia di Gesù, nella dv tutto questo è. Il tempo è una cosa reale per noi enti creati non per Dio. Immagina che passi per una città un corteo lungo 30km, se tu ti affacci alla finestra di casa tua al primo piano ti occorrerà tutta la giornata per vederlo sfilare. Supponiamo che tu veda la stessa cosa dal grattacielo più alto, magari 200 metri, la processione durerà molto di meno perchè tu la veda di più. Immaginiamo di vedere la stessa processione da 2-3 km la processione durerà meno. E se salissi ancora di più la processione durerebbe un'istante. E così, più ci avviciniamo all'eternità le cose sono così. Qual'è il nostro modo in cui la dv ci plasma e ci conforma a sè? E' la fermezza. Perchè è la fermezza che ci consente - una volta che io ho capito che questa cosa è buona e che questo scopo è santo - io inizierò a ripetere, ripetere ecc... fino a quando lo scopo non è raggiunto. Lo sanno tutti. Un musicista, quanto ci ha messo prima di diventare un grande musicista? Ecc... Devo ripetere in continuazione e il segreto nell'imparare è la fermezza. Noi non diventiamo santi in una settimana.

Il seme seminato sui sassi (Vangelo) sono gli incostanti, non si diventa santi dopo due giorni, occorre camminare, camminare e camminare. La fermezza. Senza fermezza non si combina nulla nella vita, si fa una vita piena di cose e lasciate a metà o anche meno. Rimanendo con il classico pugno di mosche in mano.

"..la fermezza è natura e dote Divina ed è giusto che diamo questa partecipazione e dote di natura divina.." Gesù

La fermezza è la partecipazione creaturale di quella immutabilità di Dio, siccome noi abbiamo le interruzioni (perchè siamo esseri creaturali) è come se le interruzioni (con la fermezza) non ci fossero. Perchè noi continuamo a fare il bene senza stancarci. Capiamo il perchè la Sapienza della Chiesa ci dice di fare le preghiere del mattino e della sera - volontà umana: vabbè, se non le faccio una volta non succede nulla - / è vero, però già questo modo di pensare non va bene. E' chiaro che se succede una cosa straordinaria non muore nessuno (bisogna essere flessibili), però un conto è una cosa straordinaria - se si ammala mio padre e devo portarlo al mattino presto con l'ambulanza come faccio a pregare? Un conto è lo straordinario e un conto è quell'impostazione mentale che è diffusa che non va bene...ah vabbè, ma una volta che ci fa? Questa cosa non mi fa andare da nessuna parte..perchè lo ridirò e non andrò da nessuna parte.

"...Sicché il continuare i tuoi atti in Esso senza mai interromperli,.." Gesù

Cioè i giri (se ho capito bene, punto 21:40 del video) per mettere il proprio TI AMO negli atti della Creazione e Redenzione. Più in generale cosa dice sulla fermezza Gesù è per tutto e per tutti:

"...Quante cose dice la fermezza: dice che l’anima si muove solo per Dio, dice che si muove con ragione e con puro amore, non con passione e con interesse proprio, dice che conosce il bene che fa e perciò sta ferma in esso senza mai interromperlo. La fermezza dice con caratteri incancellabili: Qui c’è il dito di Dio..." Gesù

Il dito di Dio sta nella fermezza non nell'atto di carità, umiltà ecc.. perchè lì c'è una partecipazione creata all'Atto Unico del Fiat Supremo. L'anima si muove solo per Dio perchè per perseverare ci vuole l'amore...l'amore per il Signore, per amore di Dio si fa punto e basta. La passione è l'entusiasmo di un momento o con l'interesse proprio, quante storie il don ha già visto. La volontà umana non è affatto ferma ed ecco perchè Gesù dice che c'è il dito di Dio, un'anima ferma non sta operando con volontà umana.

Poi Gesù fa una regressione e spiega a Luisa che a questo livello ce l'ha portata a poco a poco, perchè cioè che Gesù ha fatto per tutti (prima la Redenzione e poi la Santificazione) poi lo fa nelle singole anime:

Figlia mia, la mia Umanità venne sulla terra come in mezzo ai tempi per riunire il passato, quando la pienezza della mia Volontà regnava nell’uomo, nella Creazione tutto era suo, dovunque aveva il suo regno, la sua vita operante e divina, ed Io racchiusi in Me questa pienezza del mio Voler Divino e vincolando i tempi presenti, mi feci modello primo per formare i rimedi che ci volevano, gli aiuti, gli insegnamenti che occorrevano per guarirli e poi vincolavo i posteri alla pienezza di quella Volontà Divina che regnava nei primi tempi della Creazione. Sicché la mia venuta sulla terra fu vincolo di riunione dei tempi, fu rimedio per formare questo vincolo per fare che il regno del Fiat Divino potesse ritornare in mezzo alle creature, fu modello per tutti, che modellandosi, restavano rannodati nei vincoli da Me fatti...." Gesù

L'Opera della Redenzione precede il regno della DV, la Chiesa sono 2000 anni che amministra i Sacramenti, insegna la Parola, fa le opere di Carità ecc.... e propone come modello l'Imitazione di Cristo e come legge l'obbedire sempre più e meglio alla Volontà Divina. Se questo viene fatto bene - e non lo fa quasi nessuno - si va ad alti livelli. Se tu non entri beni in questo mondo, non si può vivere nella dv senza sacramenti, se non hai imparato a fare un'uso frequente, santo, fruttuoso, fermo, costante e regolare dei sacramenti salvo casi straordinari. Se tu sei una persona che stai bene e hai del tempo ma trascuri i sacramenti (mi confesso poco e male, partecipo alla Messa distratto e la vivo in maniera superficiale...) come faccio a pensare di decollare nella dv? E' quasi impossibile. La vita santa nel regno della Redenzione precede la vita nella dv. Luisa ha avuto il dono della vita nella dv a 46 anni. A 33-34 anni Luisa ha iniziato il suo percorso. Andare oltre non significa fare altro, i 10 comandamenti vengono ribaditi e perfezionati - l'Antico testamento si legge alla luce del nuovo ecc.. ma rimane sempre parola di Dio.

Cos'è che fa ostacolo alla liberazione della dv nella nostra anima? La nostra umana volontà, e uno dei suoi tratti è essere banderuola. Volubile, incostante, non perseverante e non capace di progetti a lunga scadenza e di perseguire i mezzi necessari per portare a termine questo progetto.

Chiediamo al Signore il dono della fermezza e chiediamo che il Signore ci aiuti a bloccare la nostra umana volontà che blocca quella divina.

"...Succede come ad un re, che amando con amore eccessivo un suo suddito vuol scendere a far vita nel piccolo tugurio di lui, ma vuol essere libero, vuol mettere nel piccolo tugurio le cose regali, vuol comandare, vuole che mangi insieme con lui i suoi cibi buoni e delicati, vuole insomma fare la sua vita di re, ma il suddito non vuole che metta le sue robe regali, né che comandi, né vuole adattarsi ai cibi del re. Il re non si sente libero, e, per amore di libertà, se ne va di nuovo nella sua reggia. Dove non regna la mia Volontà non sono libero, la volontà umana mette continuo contrasto alla mia e non avendo in salvo i nostri diritti, non possiamo regnare e perciò ce ne stiamo nella nostra reggia.” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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