sabato 17 ottobre 2020

La Divina Volontà racchiude tutti i sacramenti e i loro effetti

Splendida lezione di Gesù sulla sua presenza nell'Ostia consacrata e sul paragone che fa tra essa e l'anima che vive nella Divina Volontà, capace di accogliere in sé una vera presenza reale di Gesù. Quando si sta nella Divina Volontà si può essere certi che si ricevono gli effetti di tutti i sacramenti che non si possono ricevere per cause non dipendenti da colpa o volontà propria. Libro di cielo volume 16, 5 Novembre 1923, 16 Marzo 2020

5 Novembre 1923 Gli atti fatti nel Divin Volere formano gli accidenti che imprigionano Gesù nell’anima e vi formano la sua Vita reale

Per meditare adeguatamente questo brano occorrerebbero almeno due ore. In maniera soprendentemente attuale è qualcosa di meraviglioso.

Mi sentivo oppressa per la privazione del mio dolce Gesù, con l’aggiunta che il confessore, siccome non avevo avuto la fiducia di aprirmi e perché cattiva, mi aveva negato l’assoluzione...(Luisa)

Iniziamo dal contesto:per la severità dei confessori antichi (oggi le assoluzioni sono più facili..un tempo Luisa non aveva la fiducia di aprirsi e quindi niente assoluzione). Luisa non ha commesso peccati mortali ma senza confessione non riesce a prendere la grazia. Noi facciamo la confessione di devozione che consiste nel confessare anche cose piccole per ricevere una particolare grazia.

"..E poi, la mia Volontà racchiude tutti i sacramenti e gli effetti di essi, perciò abbandonati del tutto nella mia Volontà, falla tutta tua e riceverai gli effetti dell’assoluzione o di altro che ti venisse negato..” Gesù

Le anime sono fragili, debole e imperfette e per certi versi è normale che si turbino e si agitano. Quando ci viene negato un sacramento perchè ci viene negato (e non per colpa nostra), se tu ti abbandoni alla dv e non inizi a ricorrere a tutti gli escamotage, avrò gli stessi effetti dei sacramenti. Quando si possono ricevere i Sacramenti, guai a chi li disprezza e non li riceva, ma quando questo non dipende dalla nostra volontà - quando la nostra volontà non c'è (scritti di Luisa) cosa c'è? A che servono i sacramenti? Nell'Ostia consacrata Gesù è presente, e perchè Gesù può attuare questa presenza? Perchè l'ostia è materia inerte.

E Gesù: “Figlia mia, non vivo forse nell’ostia sacramentale vivo e vero, in anima, corpo, sangue e Divinità? E perché vivo nell’ostia, in anima, corpo, sangue e Divinità? Perché non c’è una volontà che si opponga alla mia;..."

Com'è che Gesù non rimane dentro una persona?

"..se Io trovassi nell’ostia una volontà che si opponesse alla mia, Io non farei in essa né Vita reale, né vita perenne ed è anche questa la causa per cui gli accidenti sacramentali si consumano quando mi ricevono, perché non trovo una volontà umana unita a Me in modo tale che vuol perdere la sua per fare acquisto della mia, ma trovo una volontà che vuole agire, vuol fare da sé ed Io faccio la mia visitina e parto.." Gesù

Perchè quella persona non mi vuole al 100%, e questo purtroppo vale anche per me e te. Al 60%, 80%...ma al 100%? Tu sei proprio una persona che non rifiuterebbe NULLA a Gesù? Tu sei una persona che non farebbe NULLA che non sia ciò che vuole Gesù? Mettiti davanti a Gesù, che offerte sei capace di fare davanti a Gesù? Nessuno sa nulla, non ci facciamo belli di fronte al prossimo. Lui sa benissimo se sto dicendo frottole o la verità. Vuoi perdere la tua volontà per fare acquisto della divina?

"..Invece, per chi vive nella mia Volontà, il mio Volere ed il suo sono uno solo; e se lo faccio nell’ostia, molto più lo posso fare nell’anima, molto più che trovo un palpito, un affetto, il mio ricambio ed il mio tornaconto, ciò che non trovo nell’ostia. All’anima che vive nella mia Volontà è necessaria la mia Vita reale in lei, altrimenti come potrebbe vivere del mio Volere?.." Gesù

"...E Gesù: “No, no, non è Vita mistica, come per quelli che posseggono la mia Grazia, ma non vivono coi loro atti immedesimati nel mio Volere, non hanno materia sufficiente per formarmi gli accidenti per imprigionarmi; sarebbe come se al sacerdote mancasse l’ostia e volesse pronunziare le parole della consacrazione, che potrebbe dire, ma che direbbe nel vuoto, quindi la mia Vita Sacramentale non avrebbe certo esistenza. Così mi trovo nei cuori, che mentre possono possedere la mia Grazia, non vivono però del tutto nel mio Volere, per cui sto in loro per Grazia, ma non realmente.”

Tutti gli atti volontari, consci, quotidiani, indifferenti, di virtù, ecc...

"..“Figlia mia, questo specchio sono gli accidenti del pane che mi tengono imprigionato in loro, Io formo la mia Vita nell’ostia, ma essa nulla mi dà, non un affetto, né un palpito, né il più piccolo “ti amo”, essa è come morta per Me, rimango solo, senza l’ombra d’alcun ricambio e perciò il mio amore è quasi impaziente d’uscire, di frantumare questo vetro, scendendo nei cuori per trovare in essi quel ricambio che l’ostia né sa, né può darmi..." Gesù

Gesù si lamenta che nell'Ostia Materiale fa vita reale in un'ambiente che è come morto per Lui. Quante anime sono come le ostie, (non nel senso buono, cioè non hanno una volontà che si oppone a quella divina ma bensì in senso negativo; quell'ostia non dà in ricambio)? Quante anime, quando ricevono la comunione sacramentale si comportano peggio di un'ostia? Noi pensiamo: cosa può dire di Gesù di come lo ricevo? Mi sono intrattenuto con Lui? L'ho ricambiato? Ho fatto un gesto per abitudine e frettoloso? Sono scappato fuori di chiesa appena data la benedizione? Sono stato a chiaccherare facendo della Chiesa un luogo di mercato? Ci pensiamo mai? Una comunione fatta così, ci pensiamo? Quando tornerà della vita normale, più nessuno tra i cattolici devoti faccia soffrire Gesù durante la comunione sacramentale. Il don celebra la messa da 16 anni in pubblico e sa quello che vede e sente quello che succede dopo la Messa. Bisogna prendere coscienza di ciò, noi dobbiamo diventare ostie, dobbiamo dare a Gesù un'accoglienza tale che la nostra volontà non dia opposizione a Gesù.

Luisa continua a fare obiezioni. Noi dobbiamo metterci in testa una cosa: stiamo dinnanzi ad una santità differente.

".. Ah! tu non vuoi capire, che la santità del vivere nel mio Volere è una santità del tutto differente dalle altre santità e tolte le croci, le mortificazioni, gli atti necessari della vita, che fatti nella mia Volontà l’abbelliscono di più, non è altro che la vita dei beati del Cielo, che siccome vivono nel mio Volere, in virtù di Esso ciascuno mi ha in sé come se fossi per uno solo, vivo e vero e non misticamente, ma realmente abitante in loro.." Gesù

Chi è che ha sofferto di più di tutti? La Madonna, grandi croci e grandi santità. la Madonna è stata quella che ha avuto la vita più felice. Nel mondo regna ancora il peccato e si toglie solo con la croce e ogni essere umano deve pagare un tributo personale al peccato, chi vive nella dv deve essere pronto a farsi carico dei peccati altrui. Grandi Grazie e grandi Croci, grandi doni e grandi mortificazioni. Una sofferenza è una "festa" (grano salis si capisca), la natura freme ma lo spirito vede soprannaturalmente e ringrazia il Signore. Atti necessari della vita, i beati del Cielo, le funzione fisiologiche non le hanno.

"..Siccome non si potrebbe dire vita di Cielo se non mi avessero in loro come vita propria e se mancasse anche una piccola particella della mia Vita in loro, la loro felicità non sarebbe né completa né perfetta, così la mia Volontà in chi vive nel mio Volere non sarebbe né piena, né perfetta, perché mancherebbe la mia Vita reale che questa Volontà emette..." Gesù

Una vita di fede e matura queste cose le capisce e le interiorizza senza problemi (chi fa la dv non deve temere se non ha la possibilità di accedere ai sacramenti), c'è da temere quando i sacramenti vengono presi male.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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