venerdì 14 febbraio 2020

Non basta fare il bene, bisogna farlo bene

Gesù spiega a Luisa come l’anima cresca, si abbellisca e si arricchisca in base al bene che fa e, al contrario, si avveleni, si deforma e muoia quando opera il male. Il bene fatto deve essere però puro, senza scopo umano e solo per amore di Gesù e per piacere a Lui. E deve essere elevato sul piano divino compiendolo sempre nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 13, 17-20 Gennaio 1922, Giovedì 19 Settembre 2019

17 Gennaio 1922 Ogni bene che la creatura fa, è un sorso di vita che dà all’anima sua

Stavo seguendo la Passione del mio dolce Gesù; in un istante mi son trovata fuori di me stessa e ho visto che il mio sempre amabile Gesù veniva trascinato per le vie, calpestato, battuto, più che nella stessa Passione, trattato in modo sì barbaro che metteva ribrezzo a vederlo. Io mi sono avvicinata al mio Gesù per strapparlo da sotto i piedi di quei nemici che parevano tanti demoni incarnati. Lui si è gettato nelle mie braccia come se aspettasse che io lo difendessi ed io l’ho portato nel mio letto. Onde dopo alcuni minuti di silenzio, come se volesse riposarsi mi ha detto: “Figlia mia, hai visto come trionfano il vizio, le passioni in questi tristi tempi, come vittoriosi camminano per tutte le vie ed il bene viene calpestato, battuto ed annientato? Il bene sono Io, non c’è bene che la creatura faccia che Io non c’entri di mezzo ed ogni bene che la creatura fa è un sorso di vita che dà all’anima sua, sicché quanti atti buoni fa la creatura, tanto più cresce la vita della sua anima, la rende più forte e più disposta a fare altri atti buoni; ma, questi atti per essere esenti da ogni sostanza velenosa devono essere retti, senza scopo umano, solo per piacere a Me, altrimenti gli atti più belli, più santi apparentemente, chissà quanto veleno contengono ed Io, essendo puro bene, rifuggo da questi atti contaminati e non comunico la vita, quindi, anche se pare che facciano il bene, il loro bene è vuoto di vita e si nutrono di cibi che danno loro la morte. Il male spoglia l’anima della veste della grazia, la deforma, la costringe ad ingoiare veleno per farla subito morire. Povere creature, fatte per la vita, per la felicità, per la bellezza! Il peccato non fa altro che dare all’anima sorsi di morte, sorsi d’infelicità, sorsi di bruttezza, che togliendole tutti gli umori vitali la rendono legno secco, per bruciare con più intensità nell’inferno.”

Ci accingiamo a meditare su queste due lezioni abbastanza complementari l'una con l'altra. Nella prima Gesù dà delle lezioni di teologia e ascetica spirituale, in particolare gli effetti che producono gli atti nostri sulla nostra anima, noi siamo quello che diventiamo attraverso gli atti che compiamo - principio basilare nella vita umana (Principi della Vita Morale ebook, ciò che perfezione e fa abbellire l'uomo è ogni atto buono che si fa, ogni atto buono produce conseguenze buone in primis in chi lo compie e anche per chi lo riceve e a beneficio della Chiesa e del consorzio umano; questo principio ha lo specchio contrario: un'atto negativo deforma

"..Il male spoglia l’anima della veste della grazia, la deforma, la costringe ad ingoiare veleno per farla subito morire..." Gesù

Quando il male chiaramente è male grave (spoglia della grazia); il contesto è quella visione che Luisa ha (e se la vedessimo noi ci sentiremmo passare una spada nel cuore) / ci sono tante scene di violenza nei film che suscitano ripugnanza ma con Gesù non è stata finzione. Non si può trattare come pezze da piedi i condannati. I romani in quanto a crudeltà erano meglio non trovarsi a che fare con loro o con il loro apparato giudiziario. Gesù cosa fa comprendere?

Nell'Umanità santissima di Gesù deformata e piagata, il Signroe ci forma lo specchio della nostra anima quando uccidiamo la nostra anima col peccato. Il peccato distrugge la tua umanità e si scarica contro quella di Gesù perchè Lui ha preso i nostri peccati. Gesù poi (nota già conosciuta in ascetica ma qua approfondita)

Ci sono atti buoni ma avvelenati per secondi fini (Vangelo san Matteo - non fare le cose per essere ammirati); il bene è tale quando è fatto solo per amore di Gesù; esempio la nostra carità verso il prossimo non è mai umana filantropia, la filantropia non produce dei mali ma Gesù ci ricorda che questa motivazione non basta perchè quell'atto sia grandamente gradito ai suoi occhi - io devo farla per Amore Suo e come se la stessi facendo come se stessi facendo quell'opera a Gesù. Io non devo dire a nessuno che faccio beneficienza altrimenti perdo l'umana ricompensa. Noi ci ritroviamo - punto molto serio - una persona ad una certa età è anche quello che ha fatto (e che ha vissuto). La forza modificatrice e sanante della DV dobbiamo farla entrare, non possiamo agire mossi dalle ferite interiori - Gesù rifugge da atti contaminati. Su questo occorre sempre attenti e vigilanti; quando il Male assume la forma del peccato grave o mortale che dà sorsi di morte.

"..Povere creature, fatte per la vita, per la felicità, per la bellezza! Il peccato non fa altro che dare all’anima sorsi di morte, sorsi d’infelicità, sorsi di bruttezza, che togliendole tutti gli umori vitali la rendono legno secco, per bruciare con più intensità nell’inferno.” Gesù

20 Gennaio 1922 Quello che l’anima che vive nel Divin Volere deve fare coi suoi stracci

Figlia mia, di che ti opprimi? Nella mia Volontà, le cose proprie, sai come sono? Come tanti miseri cenci, stracci che fanno più disonore all’anima che onore e che le fanno ricordare che lei era una povera e che non possedeva neppure una veste sana. Io quando voglio chiamare un’anima nel mio Volere per fare che vi stabilisca il suo soggiorno, faccio come un gran signore che vuol prendere una delle più povere nel suo palazzo, per fare che, deponendo le divise di povera, si vesta in modo pari alla sua condizione, facendo vita insieme con lui e mettendola a parte di tutti i suoi beni.." Gesù

Fermo restando il primo brano (una vita spesa facendo il bene per amor di Gesù e fatto come se fosse stato a Lui) ma non dobbiamo polarizzarci su noi stessi nè sui meriti presunti e sulle nostre miserie. La vita nella DV produce uno spostamento di attenzione e un salto di qualità; noi sappiamo (altro ciclo catechesi - un'atto buono fatto con buona volontà da una creatura è sempre ordinariamente imperfetto, San Luigi Monfort dice: fondi i tuoi atti in quelli della Madonna, in modo tale che le intenzioni delle Madonna si sostituiscano alle tue e così non presenterai i tuoi al Signore (è chiaro che non posso peccare nella DV - Nella DV posso portare gli atti buoni o indifferenti però possono essere portati in essa perchè sono atti della divina volontà - il corpo umano l'ha fatto Nostro Signore). Gesù e Maria hanno respirato e il respiro dev'essere abbellito dalla veste della DV. Immagine meravigliosa del barbone, tutto sozzo e maleodorante vestito con i suoi stracci. Gesù va in giro in cerca di questa gente, se ci sentiamo così allora siamo buoni candidati. Parabola del Figliol Prodigo esempio. E che cosa significa questo?

"..Ora, questo signore gira per tutte le strade della città e dove trova una delle più povere, senza tetto, senza letto, con solo luridi stracci che la coprono, la prende e la porta come trionfo della sua carità al suo palazzo, però ordina che deponga i suoi stracci, si pulisca e si vesta delle più belle vesti e che per non avere memoria della sua povertà, bruci i suoi stracci, perché, essendo lui ricchissimo, non ammette in casa sua cose che diano di povertà. Or, se la povera rimpiange i suoi cenci e si affligge perché non ha portato nulla di suo, non offenderebbe la bontà, la magnanimità di quel signore? Tale sono Io e se quel signore gira una città, Io giro tutto il mondo e forse tutte le generazioni e dove trovo la più piccola, la più povera, la prendo e la metto nell’ambito eterno del mio Volere e le dico: “Lavora insieme con Me nella mia Volontà, ciò che è mio e tuo, deponi se hai qualche cosa di proprio, perché nella santità e nelle immense ricchezze della mia Volontà, non è altro che miseri cenci. Voler avere i meriti propri è tipico dei servi, degli schiavi, non dei figli; ciò che è del padre è dei figli e poi, che cosa sono tutti i meriti che potresti acquistare in confronto a un atto solo della mia Volontà? Tutti i meriti hanno il loro piccolo valore, peso e misura, ma chi mai potrebbe misurare un atto solo della mia Volontà? Nessuno, nessuno e poi, che sono i tuoi meriti in confronto ai miei? Nel mio Volere li troverai tutti ed Io ti faccio padrona, non ne sei tu contenta?.." Gesù

Da quando, per chiamata Divina (come si entra nel palazzo?) entri nel palazzo. Dal momento della decisione si entra nel palazzo del Signore e allora si determina uno spostamenti di attenzione; tu non devi stare più a pensare alle tue miserie, peccati (che vanno confessati e ci si mette una pietra sopra). Da quel momento inizi ad operare in maniera divina non merito tuo (a passeggiare nel dv, muoverti o scorrere ecc...) cioè ridare a Dio la gloria perfetta e poi vai a coprire e riparare in maniera universale tutti i singoli atti di ogni uomo. Chi entra nel DV fa sua la vita della Madonna e di Gesù sulla Terra.

"..Senti, figlia mia, voglio che lasci tutto da parte, la tua missione è grandissima e più che il dire è il fare che attendo da te, voglio che stia tutta in continuo atto nel mio Volere, voglio il passeggio dei tuoi pensieri nel mio Volere, affinché passeggiando su tutte le umane intelligenze, stenda il manto del mio Volere su tutte le menti create ed elevandoti fino al trono dell’Eterno, offra tutti i pensieri umani improntati dell’onore, della gloria della mia Volontà Divina, poi voglio che tu stenda il manto del mio Volere su tutti gli sguardi umani, su tutte le parole, mettendo come in passeggio i tuoi occhi e le tue parole su tutte le loro e suggellandole col mio Volere ti elevi di nuovo innanzi alla Maestà Suprema ed offra l’omaggio come se tutti avessero fatto uso della vista e delle parole secondo il mio Volere. E così se operi, se respiri, se il tuo cuore palpita, il tuo passeggio sarà continuo, la tua via è lunghissima, è tutta l’eternità che devi percorrere. Se sapessi quanto perdi con una tua fermata, perché privi Me non di un onore umano, ma di un onore divino! Questi sono i meriti che tu dovresti temere di perdere, non i tuoi stracci e le tue miserie, perciò più attenzione a fare le corse nel mio Volere.” Gesù

Si fa con l'Atto preventivo, fusioni ed atti attuali. Tutti i pensieri umani si offrono a Dio improntati con la gloria della Divina Volontà. Sono operazioni spirituali; Gesù ci torna in continuazione su queste cose e dipende dal fatto perchè la nostra mente è fatta così (debolezza della nostra memoria), la difficoltà di metterle in pratica. Ogni buon maestro ritorna sempre sulle stesse cose; per memorizzare una cosa occorre rileggere o rifare una cosa più e più volte. Prima di avere una certa padronanza di una certa materia bisogna fare sacrifici. Tranquillo se non vedi che tutto attecchisce subito, dobbiamo solo preoccuparci solo della nostra cattiva volontà. Piano piano si sbarca il lunario e si vedranno le bellezze nella nostra anima. Operare il bene sul piano divino - già purificare le azioni umane è una grande cose e se poi viene divinizzata è il massimo che possiamo fare.

MEDITAZIONE SULLA DIVINA VOLONTA' DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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