domenica 14 aprile 2019

La prima parola che l'uomo disse a Dio

Gesù narra a Luisa quanto dolce sia per Dio il ricordo della creazione dell’uomo e la sua originaria bellezza e santità. L'uomo fu creato in un'estasi di divino amore e riempito da Dio di tutti i beni a cui purtroppo poco o nulla si pensa, preferendo volgersi ai bassi piaceri dei sensi. La prima parola che Adamo rivolse a Dio e il momento in cui ricevette il dono della Divina Volontà. Riferimenti: Volume 31, 9 Ottobre 1932; Volume 32, 29 Aprile 1933; Volume 33, 10 Dicembre 1933. Catechesi sulla Divina Volontà "Adamo e la vita nella Divina Volontà", trentasettesima puntata, Martedì 9 Aprile 2019.

C'è una difficoltà oggettiva a causa della nostra vita terrena che ci impedisce di capire fino in fondo gli scritti della Divina Volontà, il Signore ha però detto tante cose e tanto quanto riusciamo a percepirle dovremmo metterle in pratica.

9 Ottobre 1932 Dio creò l’uomo in un’estasi d’amore. La Creazione, corredo dell’uomo. Il dolce suono del campanello, estasi reciproca del Creatore e della creatura. Prodigio del Concepimento della Vergine

Quando Dio pensa alla Creazione dell'uomo ha nostalgia.

«Figlia mia, che dolce ricordo la creazione dell’uomo! Lui fu creato in una nostra estasi d’amore; fu tanto il nostro amore, che restammo rapiti innanzi alla nostra stessa opera che mettemmo alla luce; ci rapiva la beltà con cui lo avevamo investito, ci rapiva la santità con cui lo avevamo riempito, ci rapiva la forma, l’armonia con cui lo avevamo formato, le sue prerogative, ciascuna sua qualità era un’estasi d’amore che sentivamo e ci rapiva ad amarlo. Sicché il nostro amore restò scosso, soggiogato e, mettendoci in estasi, faceva sorgere in Noi l’amore operante ed imperituro verso l’uomo........Estasi significa riversamento totale verso chi si ama e chi viene nella nostra Volontà, ha forza di farci subire la nostra estasi d’amore affinché ci riversiamo in lei e Noi mettiamo con la nostra potenza la creatura in estasi per Noi, affinché nulla le resti e tutta si riversi nel nostro Essere Supremo. Succede un riversarsi a vicenda, l’uno nell’altro, perciò non vi è cosa che più ci piace, che vedere la creatura in quella stessa Volontà in cui fu creata" Gesù

Questa estasi riguardava il capostipite della nostra razza, dobbiamo contemplare questo spettacolo in cui Dio crea l'uomo per riversare su di lui, fatto a sua immagine e capace di ricambiarlo, per riversarci sopra l'amore con cui lo ama. Dio ha perso, amorevolmente, per la Madonna, ma qua vediamo che prima della creazione ci fu già un'estasi per l'uomo in quanto uomo. La bellezza di questi scritti (riverbero della Parola di Dio) che danno forme concrete e dettagli di ciò che noi sappiamo. Dio non ha perso l'amore per noi, nonostante i nostri problemi, rimaniamo le belle statue di Dio. Quant'è bella un'estasi mistica? Con il rapimento, Dio ti prende e ti porta con sè e ti fa vedere o comunicare qualcosa - è un'esperienza forte - e sentire che Dio è stato rapito dalla sua creatura apre un'orizzonte particolare. E' vero che in parte che il peccato ha messo degli ostacoli, noi siamo diventati più brutti, abbiamo perso la natia bellezza e santità ma dietro la coltre rimane la bellezza della nostra anima e Dio sa vedere la bellezza intrinseca della nostra anima; chiarire queste cose significa imparare ad avere un buon rapporto con noi stessi. Noi dobbiamo essere umili, riconoscere inadeguatezze, errori ecc.... ma tutto questo va circostanziato altrimenti si esce fuori dalla Dottrina Cattolica.Dio vuole riversare grazia su grazia ma desidera avere amore di ricambio,noi dobbiamo riaprire la circolazione di amore, Dio desidera avere amore di ricambio.

29 Aprile 1933 Chi fa l'umano volere prende terra e chi fa la Divina prende Cielo. Come Gesù sa fare tutte le arti. Gusto che prende nel lavorare. Come la creatura è la nobile Principessa che scende dell'altezza del Cielo

"Figlia mia benedetta, tu devi sapere che è tanto il nostro amore ed il desiderio ardente di tenere insieme con noi la creatura che, appena creata, le assegnammo il posto regio nella nostra Divina Volontà. Sicché ciascuna creatura ha il suo posto d'onore nella nostra Reggia Divina, quindi il suo principio, il suo primo atto di vita, tanto nella eternità quanto nel tempo, è nel nostro Fiat. Essa non c'era nel mondo e noi l'amavamo e, vagheggiandola, non solo le demmo il posto, ma mettemmo a suo corteggio il nostro amore, la nostra santità, la nostra potenza, luce e bellezza, essa è la nobile principessa che scende dall'altezza dei Cieli per valicare l'esilio, ma il nostro Volere non la lascia, scende insieme a lei, vi si asserraglia, valica l'esilio insieme con essa, in ogni atto che fa, pene o gioie, o incontri, vi mette il suo primo atto divino, affinché mantenga la sua nobiltà ed il suo stato di principessa e quando l'ha riempita di tutti i beni, tanto che non ha più spazio dove mettere altri beni, la fa risalire al Cielo, nelle altezze delle sfere e, come trionfatore, l'addita a tutta la corte Celeste. Ecco quello che vuol fare e sa fare la mia Volontà Divina della creatura. Ma con nostro dolore vediamo, che come scende nell'esilio, non pensa più al suo posto regio, né alla nobiltà della sua origine e vorrebbe liberarsi della nostra Volontà che, più che tenera Madre, la porta stretta fra le sue braccia e servendosi delle porte dei sensi che le abbiamo dato, scende nel basso della sua volontà umana..." Gesù

Gesù parla del progetto di Dio e che c'è anche se adesso il progetto ha qualche ostacolo in più. La reazione pessima non è solo quella con cui Gesù chiude il capitolo,( servendosi delle porte dei sensi che le abbiamo dato, scende nel basso della sua volontà umana) prima di arrivare a questa precipitazione c'è un passaggio: prima Gesù dice che la sua DV vuole riempire la creatura di tutti i beni e in una creatura l'ha fatta (la Madonna) - e il Signore lo vuole fare anche in tutte le creature. Perchè la gente oggi nei confronti di Nostro Signore tiene un brutto atteggiamento (l'INDIFFERENZA - la gente non ci pensa proprio al Signore) / il gelo di quest'indifferenza è peggiore degli attacchi anche feroci che venivano sferrati al Signore. E purtroppo c'è anche indifferenza tra molti fedeli e la cosa brutta è il battezzato che spesso volentieri da che parte sta? (in buona fede) degli avversari della Chiesa che pensano che certi valori della Chiesa siano sbagliati.

Qual'è il dramma? L'uomo non pensa più al suo posto regio, quando saremo morti Nostro Signore ci chiederà come prima cosa è: hai pensato? Noi non pensiamo non pensare è colpevole. Noi sappiamo pensare e dobbiamo pensare, il problema Dio non te lo puoi levare in due minuti. Molta gente si rivolge al Signore spesso solo quando ci sono delle cose che non funzionano o per insultarlo. Gli scritti di Luisa sono un'esplicitazione del catechismo della Chiesa Cattolica. La domanda chi sono io? ce la dobbiamo porre, i grandi perchè dell'esistenza ce li dobbiamo porre, il problema dell'aldilà ce lo dobbiamo porre e non si può dare una risposta ad istinto. Non farlo è colpa.

"..Ma con nostro dolore vediamo, che come scende nell'esilio, non pensa più al suo posto regio, né alla nobiltà della sua origine e vorrebbe liberarsi della nostra Volontà che, più che tenera Madre, la porta stretta fra le sue braccia e servendosi delle porte dei sensi che le abbiamo dato, scende nel basso della sua volontà umana..." Gesù

Una persona che vive di piacere sensibili, per quanto piacevoli, sono piaceri bassi da animali. Uno dovrebbe pensare: ma io sono stato creato per questo? E' tutto qua? Siamo stati fatti per queste cose piccole evanescenti? Chi identifica la felicità nel piacere abbraccia la dottrina dell'edonismo, che ci stiamo a fare sul pianeta Terra? sarà raggiungibile la felicità? dove si trova? Il peccatore è l'infelice per antonomasia, come fanno a campare? La nostra felicità equivale a quella delle bestie? Le bestie godono quando si accoppiano e mangiano, possibile che siamo stati fatti per questo?

10 Dicembre 1933 La prima parola che pronunziò Adamo. Qual fu la prima lezione che Dio gli diede. La Divina Volontà operante nell’uomo

Quale fu la prima parola che Adamo disse al Signore?

«Ti amo mio Dio, Padre mio, autore di questa mia vita» , la prima parola pronunciata dalla prima persona. Domanda: abbiamo mai detto Ti Amo a Dio col cuore? Glielo abbiamo mai detto.

«Figlia mia, anch’Io sento il desiderio di dirti qual fu la prima parola pronunciata dalle labbra della prima creatura da Noi creata. Tu devi sapere che appena Adamo si sentì la vita, il moto, la ragione, vide il suo Dio innanzi a sé e comprese che Lui lo aveva formato, sentì in sé, in tutto il suo essere ancor fresco le impressioni, il tocco delle sue mani creatrici e, grato, in un impeto d’amore, pronunziò la sua prima parola: «Ti amo mio Dio, Padre mio, autore di questa mia vita», ma non fu la sola parola, ma il respiro, il palpito, le gocce del suo sangue, che correvano nelle sue vene, il moto, tutto l’essere suo, insieme dicevano come in coro: «Ti amo, ti amo, ti amo». Sicché la prima lezione che apprese dal suo Creatore, la prima parola che imparò a dire, il primo pensiero che ebbe vita nella sua mente, il primo palpito che formò nel suo cuore, fu “ti amo”, “ti amo”, si sentì amato ed amò.."

Tutti i disastri esistenziali di vite distrutte ed esistenziali sono tutte situazioni di gente, in un modo o in un'altro, non si è sentita amata quindi = peccato,macelli, disastri morti ecc.. / noi ci sentiremo amati solo se ci metteremo di fronte al Signore che è l'unico che ci ama al 100%, una creatura non può essere capace di amarti come ti ama il Signore. Una creatura non può sostituire l'amore di Nostro Signore.

"..Potrei dire che il suo ti amo non finiva mai, fu così lungo che fu interrotto solo quando ebbe la disgrazia di cadere nel peccato.."

"..Cadere nel peccato è tagliare il filo dell'amore di Dio, perchè peccare è amare sè stessi e fare la nostra volontà, chi dice Ti Amo al Signore lo fa sentire ferito (in modo positivo)

"..Onde la nostra Divinità si sentì ferita nel sentire sulle labbra dell’uomo “ti amo, ti amo”, era la stessa parola che noi avevamo creato nell’organo della sua voce che ci diceva ti amo, era l’amor nostro creato da noi nella creatura che ci diceva ti amo, come non restar ferito?..."

"..Come non contraccambiarlo con un amore più largo, più forte, degno della nostra magnificenza? Come ci sentimmo dire “ti amo”, così Noi le ripetemmo “ti amo”, ma nel nostro ti amo, facemmo scorrere in tutto l’essere suo la vita operante della nostra D. Volontà. Sicché chiudemmo nell’uomo, come dentro un nostro Tempio, la nostra Volontà, affinché, chiusa nel cerchio umano, mentre restava in noi, operasse cose grandi e fosse Essa il pensiero, la parola, il palpito, il passo e l’opera dell’uomo. Il nostro ti amo non poteva dar cosa più santa, più bella, più potente, se non che la nostra Volontà operante nell’uomo che da sola poteva formare la vita del Creatore nella creatura, ed oh come ci riusciva gradito vedere che la nostra Volontà aveva il suo posto di attrice! Ed il volere umano, abbagliato dalla sua luce, godeva il suo Paradiso e, dandole piena libertà, le faceva fare ciò che voleva, le dava il primato in tutto ed il posto d’onore che ad un Volere sì santo conveniva...."

Sequenza: Dio crea l'uomo, sente il moto, la ragione e la vita e questo testo afferma la creazione di Adamo diretta; è escluso il processo di evoluzione; l'uomo appena incomincia ad usare la ragione vede Dio e dopo aver capito ricambia. Dio si commuove a questa reazione e ripete il suo Ti Amo alla creatura e in questo ripetere parte il Dono della Divina Volontà.

Cosa ci dice? Moltiplichiamo i Ti Amo dalla mattina alla sera, potrebbe darsi che Dio faccia la stessa cosa, se l'ha fatto in Adamo potrebbe farlo in noi. Ecco il significato dei giri, quello che potremmo fare un pò di Divina Volontà il più possibile.

"..Vedi dunque il principio della vita di Adamo fu un atto pieno d’amore di tutto il suo essere verso Dio..."

Noi vivremo una vita degna di essere vissuta quando saremo capaci di dire al Signore un TI AMO col Cuore, Amerai il Signore tuo Dio con tutto il....CUORE.

"..La prima lezione che ricevette dal nostro Ente Supremo, nel contraccambio del suo ti amo, fu che mentre amava teneramente rispondendogli “ti amo”, gli dava la prima lezione sulla nostra Divina Volontà e, mentre lo istruiva, gli comunicava la vita di Essa e la scienza infusa di ciò che significava il nostro Fiat Divino...."

Prima lo ha istruito, poi gliela ha data e poi gliela ha fatta conoscere, poi ogni volta che diceva TI AMO il Signore gli moltiplica le lezioni sulla Divina Volontà

"..ed ogniqualvolta ci diceva ti amo, il nostro amore gli preparava altre lezioni più belle sul nostro Volere. Lui restava rapito e noi ci dilettavamo nel conversare con lui e facevamo scorrere su di lui fiumi d’amore e di gioie perenni, sicché la vita umana veniva racchiusa da Noi nell’amore e nella nostra Volontà...."

Non i piaceri dei sensi

"..Perciò figlia mia, non c’è dolore più grande per Noi, che vedere il nostro amore come spezzato nella creatura e la nostra Volontà inceppata, soffocata, senza la sua vita operante e come sottoposta all’umano volere. Quindi sii attenta ed in tutte le cose abbi per principio l’amore e la mia D. Volontà».



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