Gesù le spiega attraverso l'immagine dei fili che partono dal suo Cuore molti benefici e grazie che manda alle anime, che però si infrangono e sono inefficaci quando trovano volontà umane chiuse. Le ricorda come in ogni tempo abbia scelto anime in cui riversare tutti i suoi tesori e il molto che ad esse ha chiesto e chiede. Le parla infine dei grandi danni che produce la disattenzione nel compiere le cose sante. Libro di cielo volume 6, capitoli 129-131, 28 Agosto - 4 e 6 Settembre 1905, 16 Ottobre 2018
28 Agosto 1905
Il cuore di Gesù si lega coi cuori umani e questi, se Gli corrispondono, prendono tutto del cuor di Lui, perfino la sua stessa vita
04 Settembre 1905
In tutti i tempi Dio ha tenuto le anime che hanno ricevuto, per quanto può una creatura, lo scopo della Creazione, Redenzione e Santificazione
06 Settembre 1905
Il male della disattenzione
Le opere buone fatte con disattenzione, per noi è una croce perchè non è possibile frenare i pensieri in noi, Gesù ci chiede di non stare volontariamente disattenti quando si sta facendo un'opera del Signore; la disattenzione è un problema abbastanza grande perchè toglie vita all'opera anche buona
"..a Me fanno nausea ed all’occhio umano è più scandalo l’opera buona fatta senza attenzione, che lo stesso peccato,.."
Quando non è possibile controllare la distrazione involontaria ma nulla di volontario non deve essere vissuto. Ci sono una montagna di operazioni divine che si muovono attorno a noi senza che noi non abbiamo coscienza (prima meditazione
“Figlia mia, il mio cuore con questi fili lega tutti gli affetti, i desideri, i palpiti, l’amore e fin la stessa vita dei cuori umani, in tutto simili al mio cuore umano, solo diverso nella santità,...(Gesù). Senza un'affermazione esplicita saremmo stati consci di questo fatto?
L'oro in spiritualità viene indicato come la Carità, l'Argento come la fede e il filo rosso generalmente è il martirio (spirito di mortificazione o amore..) La sostanza di questo capitolo (mistero molto grande) in forza dell'unione ipostatica Gesù si è unito ad ogni uomo in maniera profonda perchè l'Umanità di Gesù è assorbita nella sua personalità Divina quindi è una persona Divina che ha unito la natura Umana / quindi in questa operazione ha coinvolto tutte le persone, presenti, passate e future quindi anche una persona che non lo conosce è unito anche in maniera imperfetta.
Solo che l'avvertimeno non rende percepibile questa operazione, ma l'avvertimento queste sollecitazioni diventano percepibili (un moto di amore verso Gesù, un buon desiderio, ecc...) insomma una spiegazione di come funziona la Grazia di Dio. Tutto parte sempre da Lui
e tutto si muove in noi tanto quanto trova in noi un terreno corrispondente. Tutto il mondo spirituale si muove intorno a noi senza la nostra percezione (angeli custodi, quando facciamo la Comunione...) e purtroppo accade anche nel male. I demoni educati che entrano dentro di te e tu non sai di averceli dentro e mentre a te non sembra accada nulla questi fanno danni nella tua vita. Come faccio a capire se mi muove il diavolo? vedo se i miei pensieri vanno verso cose oscene o se ho desideri santi capisco che è il Signore ma in questa vita (salvo grazie straordinarie) non è percepibile.
(4 Settembre 1905) I fiori fanno piacere all'occhio e i frutti il corpo, il discorso parte dal fatto che Gesù la partecipa di tutti i beni, un'anima vittima non è solo una persona che soffre per altri ma è anche un'anima depositaria di tutti i beni di Gesù
"..perché in tutti i tempi ho tenuto le anime, che per quanto può una creatura, in qualche modo perfettamente, potessero ricevere lo scopo della mia Creazione, Redenzione e Santificazione affinché la creatura potesse ricevere tutti i beni per cui l’ho creata, redenta e santificata;..." Gesù ci ha fatti doni immensi ma non trova chi li voglia ricevere. Gesù ha trovato in Maria la lode, ringraziamento e la gratitudine e la soddisfazione.
Se noi possiamo ricevere un regalo il Signore è contento, la gratitudine (dice San Tommaso è una parte della virtù cardinale della Giustizia, dire grazia è un dovere quando riceviamo un beneficio) e dovremo provare a ricambiare chi ci fa il dono, il ringraziamento e la lode, il moltiplicare le lodi dell'Altissimo (tipo la liturgia delle ore o la preghiera spontanea) e la riparazione per i fratelli che chiudono il cuore (vedi Sacro Cuore) e corrispondenza, perchè ogni dono ha come fine il portarci verso la Santità; queste disposizioni che erano perfette nella Madonna dovrebbero esserci (per quanto possibile) dentro di noi.
".. le prevengo prima e poi nobilito loro l’anima, il corpo, il tratto e persino la voce,." Se uno è toccato dalla grazia si vede che cambia stile, il lavorio interno della grazia inevitabilmente esce nel modo esteriore e più la Grazia trova le disposizioni più avviene questa trasformazione. Non vengono cambiati i connotati ma tutta quanta una serie di piccole cose che noi non ci accorgiamo si trasforma in meglio. Bisogna rassegnarsi che molto non si può comprendere in questa vita ma si capirà tutto nell'altra, ci saranno delle sorprese in Paradiso. Non comprendiamo bene le cose che dobbiamo fare, noi facciamo un digiuno ma non vediamo le conseguenze spirituali ma le vedremo in Paradiso e questo è il fondamento della meritorietà della fede.
Luca Rivara Blog
lunedì 8 dicembre 2025
domenica 7 dicembre 2025
Mettersi nella verità
Gesù le parla della peculiare missione delle anime vittime. Le ribadisce l'importanza del fare tutto per Lui solo. Ammonisce sui grandi danni che procura il pensare a se stessi e fa un'importantissima lezione su vere e false virtù. Libro di cielo volume 6, capitoli 126-128, 22-25 Agosto 1905, 15 Ottobre 2018
Questi capitoletti ci mettono dolorosamente nella Verità, gli scritti di Luisa hanno una forte capacità di accompagnare un'anima che vuole crescere, chi leggendo queste cose si sente messo male può invocare il Signore; molto meglio di chi si crede santo ma santo non è.
22 Agosto 1905 Chi divide con Gesù il peso delle sue sofferenze, cioè il lavoro della sua Redenzione, viene a partecipare al guadagno del lavoro della Redenzione
Questo capitolo è fondamentalmente per chi vive lo stato di vittima, nelle sofferenze di Luisa possono ridondare i benefici per altre persone, questo ci aiuta a comprendere come la Redenzione, attraverso la sofferenza, attraverso queste anime - non in senso stretto in quanto riconciliazione con Dio ed apertura alla Grazia -, però questa redenzione deve essere "distribuita", deve arrivare a tutte le persone (tipo la Santa Messa) però c'è anche il concorso attuale delle anime vittime e producono effetti analoghi (distribuzione delle grazie), ci si unisce a questo accettando le sofferenze che il Signore ci manda e accettando lo spirito di digiuno e penitenza.
23 Agosto 1905 Se l’anima fa tutto per Dio, rimane estinta nella fiamma dell’Amore divino. Il pensare a se stesso non è mai virtù, ma sempre vizio
Questo capitolo ci riporta a fare tutte le azioni PER Maria o Per Gesù (come la consacrazione Totus Tuus ), un solo atto fatto per puro amore di Dio produce una quantità smisurata di Grazia e di Gloria e la cosa formalmente opposto è pensare a sè stessi, perchè ci piace. (ATTENZIONE A COMPRENDERE BENE), vanno meditate in maniera seria ed equilibrata. Gradualmente dobbiamo imparare a fare tutte le cose per amor di Dio avendo pazienza sui tempi di crescita.
25 Agosto 1905 Le vere virtù devono avere le radici nel cuore di Gesù e svolgerle nel cuore della creatura
Bisogna essere molto decisi nel capire se la nostra è falsa o vera virtù. Virtù naturali di simpatia (amiamo coloro che ci amano), le virtù soprannaturali sono amare chi NON ci ama.
".. per cui avviene che sentono una carità illimitata per una persona, ossia ad un tempo sono tutto fuoco, fanno dei veri sacrifici, vorrebbero mettere la vita; se ne presenta un’altra, se occorre più bisognosa della prima, in un momento si cambia la scena, si fanno di gelo, neppure vogliono fare il sacrificio né di sentire, né di dire una parola, sono svogliati e la rimandano esacerbata, indispettita;.." Gesù
Possono esserci delle situazioni particolari che richiedono una diversa applicazione di questo principio, alcune relazioni devono essere troncate per amor di Dio. I principi sono sempre generali ed astratti (nella vita ascetica) e le situazioni di vita sono molto specifiche e concrete; se ti fossilizzi sulla legge senza il discernimento delle circostanze rischiamo di compiere errori. Quando sentiamo l'ubbidienza, Gesù ha ubbidito agli stessi carnefici.
".. Un altro è ubbidiente ad una persona, sottomesso, umile, si fa un cencio, in modo che quella persona può farne ciò che vuole; verso un’altra è disubbidiente, ricalcitrante, superbo; è questa ubbidienza che esce dal mio cuore, che ubbidì a tutti, fino agli stessi carnefici? No, certo..." Gesù
Imparare a posporre la nostra volontà a quella di un'altro, ottima cosa per entrare nel regno della DV dove c'è il continuo adeguamento della nostra volontà che muore per far vivere quella DIVINA. Obbedisco per ottenere affetto, stima, compiacenza verso il prossimo? questo non va bene. L'ubbidienza santa è uno stile che si acquisisce per amore di Gesù che si è fatto ubbidiente fino alla morte di croce, si badi sempre di cercare di comprendere il senso profondo delle cose che Gesù insegna.
".. Un altro è paziente in certe occasioni, fosse pure nelle sofferenze serie, pare un agnello che neppure apre la bocca per lamentarsi; di fronte ad un’altra sofferenza, forse più piccola, monta in furia, si irrita, impreca; è questa forse la pazienza la cui radice è fissa nel mio cuore? No, certo.." Gesù
Perchè se si pazienza, si pazienza sempre e non c'è qualcosa che sfugge al tuo controllo.
"..Un’altra, un giorno è tutta fervorosa, prega sempre, fino a trasgredire i doveri del proprio stato; un altro giorno se ha ricevuto un incontro un po’ dispiacente, si sente fredda, abbandona affatto la preghiera fino a trasgredire i doveri d’una cristiana, le preghiere d’obbligo; è forse questo lo spirito mio di preghiera, visto che giunsi fino a sudar sangue, a sentirmi l’agonia della morte eppure non tralasciai un sol momento la preghiera? No, certo;.." Gesù
Qui bisogna mettersi nella Verità, perchè se c'è questa situazione di alternanza le virtù non sono ancora profondamente nel cuore di Gesù ma sono radicate nel nostro cuore. Infine vediamo la potenza del desiderio e vediamo quanto è importante alimentare sempre il nostro desiderio di Gesù.
Questi capitoletti ci mettono dolorosamente nella Verità, gli scritti di Luisa hanno una forte capacità di accompagnare un'anima che vuole crescere, chi leggendo queste cose si sente messo male può invocare il Signore; molto meglio di chi si crede santo ma santo non è.
22 Agosto 1905 Chi divide con Gesù il peso delle sue sofferenze, cioè il lavoro della sua Redenzione, viene a partecipare al guadagno del lavoro della Redenzione
Questo capitolo è fondamentalmente per chi vive lo stato di vittima, nelle sofferenze di Luisa possono ridondare i benefici per altre persone, questo ci aiuta a comprendere come la Redenzione, attraverso la sofferenza, attraverso queste anime - non in senso stretto in quanto riconciliazione con Dio ed apertura alla Grazia -, però questa redenzione deve essere "distribuita", deve arrivare a tutte le persone (tipo la Santa Messa) però c'è anche il concorso attuale delle anime vittime e producono effetti analoghi (distribuzione delle grazie), ci si unisce a questo accettando le sofferenze che il Signore ci manda e accettando lo spirito di digiuno e penitenza.
23 Agosto 1905 Se l’anima fa tutto per Dio, rimane estinta nella fiamma dell’Amore divino. Il pensare a se stesso non è mai virtù, ma sempre vizio
Questo capitolo ci riporta a fare tutte le azioni PER Maria o Per Gesù (come la consacrazione Totus Tuus ), un solo atto fatto per puro amore di Dio produce una quantità smisurata di Grazia e di Gloria e la cosa formalmente opposto è pensare a sè stessi, perchè ci piace. (ATTENZIONE A COMPRENDERE BENE), vanno meditate in maniera seria ed equilibrata. Gradualmente dobbiamo imparare a fare tutte le cose per amor di Dio avendo pazienza sui tempi di crescita.
25 Agosto 1905 Le vere virtù devono avere le radici nel cuore di Gesù e svolgerle nel cuore della creatura
Bisogna essere molto decisi nel capire se la nostra è falsa o vera virtù. Virtù naturali di simpatia (amiamo coloro che ci amano), le virtù soprannaturali sono amare chi NON ci ama.
".. per cui avviene che sentono una carità illimitata per una persona, ossia ad un tempo sono tutto fuoco, fanno dei veri sacrifici, vorrebbero mettere la vita; se ne presenta un’altra, se occorre più bisognosa della prima, in un momento si cambia la scena, si fanno di gelo, neppure vogliono fare il sacrificio né di sentire, né di dire una parola, sono svogliati e la rimandano esacerbata, indispettita;.." Gesù
Possono esserci delle situazioni particolari che richiedono una diversa applicazione di questo principio, alcune relazioni devono essere troncate per amor di Dio. I principi sono sempre generali ed astratti (nella vita ascetica) e le situazioni di vita sono molto specifiche e concrete; se ti fossilizzi sulla legge senza il discernimento delle circostanze rischiamo di compiere errori. Quando sentiamo l'ubbidienza, Gesù ha ubbidito agli stessi carnefici.
".. Un altro è ubbidiente ad una persona, sottomesso, umile, si fa un cencio, in modo che quella persona può farne ciò che vuole; verso un’altra è disubbidiente, ricalcitrante, superbo; è questa ubbidienza che esce dal mio cuore, che ubbidì a tutti, fino agli stessi carnefici? No, certo..." Gesù
Imparare a posporre la nostra volontà a quella di un'altro, ottima cosa per entrare nel regno della DV dove c'è il continuo adeguamento della nostra volontà che muore per far vivere quella DIVINA. Obbedisco per ottenere affetto, stima, compiacenza verso il prossimo? questo non va bene. L'ubbidienza santa è uno stile che si acquisisce per amore di Gesù che si è fatto ubbidiente fino alla morte di croce, si badi sempre di cercare di comprendere il senso profondo delle cose che Gesù insegna.
".. Un altro è paziente in certe occasioni, fosse pure nelle sofferenze serie, pare un agnello che neppure apre la bocca per lamentarsi; di fronte ad un’altra sofferenza, forse più piccola, monta in furia, si irrita, impreca; è questa forse la pazienza la cui radice è fissa nel mio cuore? No, certo.." Gesù
Perchè se si pazienza, si pazienza sempre e non c'è qualcosa che sfugge al tuo controllo.
"..Un’altra, un giorno è tutta fervorosa, prega sempre, fino a trasgredire i doveri del proprio stato; un altro giorno se ha ricevuto un incontro un po’ dispiacente, si sente fredda, abbandona affatto la preghiera fino a trasgredire i doveri d’una cristiana, le preghiere d’obbligo; è forse questo lo spirito mio di preghiera, visto che giunsi fino a sudar sangue, a sentirmi l’agonia della morte eppure non tralasciai un sol momento la preghiera? No, certo;.." Gesù
Qui bisogna mettersi nella Verità, perchè se c'è questa situazione di alternanza le virtù non sono ancora profondamente nel cuore di Gesù ma sono radicate nel nostro cuore. Infine vediamo la potenza del desiderio e vediamo quanto è importante alimentare sempre il nostro desiderio di Gesù.
mercoledì 3 dicembre 2025
Aperti e cooperanti con la Grazia
Gesù le spiega gli effetti della pace e del turbamento. La introduce nelle profonde dinamiche della Grazia, rammentandole come tutto in noi sia opera di Dio, ma niente Lui può fare senza l'apertura del nostro cuore e la piena cooperazione di tutte le nostre facoltà. Libro di Cielo volume 6, capitoli 123-125, 9-20 Agosto 1905, 12 Ottobre 2018.
Comprendiamo alcune dinamiche soprannaturali, sinergia tra l'opera Divina e la nostra corrispondenza. Si tratta di rimuovere tutto ciò che impedisce l'azione di Dio dentro di noi (vedi secondo capitolo). Bisogna stare attenti all'eresia del quietismo (fa tutto il Signore e io sto a braccia incrociate), perchè se tu non lavori il giardino della tua anima nel tuo giardino crescono le erbacce e i bei fiori muoiono. E' vero che le piante ce le mette nostro Signore ma a noi spetta la cura.
09 Agosto 1905 Effetti della pace e del turbamento
Tema fondamentale e basilare per una vita di santità. Quando si torna su un'argomento o perchè è troppo importante o perchè chi ascolta non capisce bene. Quando l'anima è turbata Dio non può fare nulla, l'assenza di turbamento è un'ottima spia interiore.
Gesù, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, quando l’anima è in pace e tutto il suo essere tende a Me, dall’anima escono gocce di luce che cadono sulla mia veste e formano il mio ornamento; invece l’anima turbata gocciola tenebre che formano l’ornamento diabolico.Non solo, ma il turbamento impedisce il cammino alla grazia e la rende inabile ad operare il bene."
La grazia non può operare e noi non facciamo nulla di buono, non bisogna mai fare nessuna operazione neanche di pensiero quando siamo turbati, infastiditi ed arrabbiati e neanche prendere decisioni importanti e non quando siamo in preda all'angoscia, turbamento o agitazione. Prendere tempo, pregare il Signore che ci aiuti per saper discernere la Volontà Divina. Una scelta da turbati ci fa scegliere al 99,99% una cosa sbagliata.
Dimmi come stai e ti dirò chi sei.
“Se l’anima ad ogni cosa si turba, è segno che è piena di se stessa; se poi ad una cosa che le succede si turba e ad un’altra no, è segno che ha qualche cosa di Dio, ma ci sono molti vuoti da riempire; se poi niente la turba, è segno che è tutta riempita di Dio. Oh! quanto male fa il turbamento all’anima, fino a respingere Iddio ed a riempirla tutta di se stessa.”
Gli Apostoli di Maria non si turbano di nulla (San Monfort).Non è che uno rimane indifferenti ma è il modo di interagire ai problemi che fa la differenza, con calma e vedo le possibili e reali opportunità per risolvere il problema. Come si fa a risolvere un problema che va al di là delle mie capacità? Prego, faccio la penitenza e mi affido al Signore. Dio non c'è mai nel turbamento e nella confusione. Se qualche cosa ha il potere di turbarti hai dei vuoti e solo quando non sei più turbato sei pieno di Dio. Perchè ti preoccupi? Perchè penso di essere io il Risolutore a tutti i problemi.
17 Agosto 1905 Tutta la gloria di un’anima sta nel sentirsi dire che di tutto ciò che ha, niente è suo, ma tutto è di Dio
20 Agosto 1905 La Grazia prende tante immagini intorno all’anima, quante sono le perfezioni e le virtù divine
(Insieme i due paragrafi) “Figlia mia, se l’anima in tutte le sue azioni opera tutto per Dio e per piacere solo a Dio, la grazia entra da tutte le parti nell’anima, come una casa quando vi sono aperti balconi, porte, finestre,.." Gesù
come faccio a riempirmi di Grazia? quello che noi possiamo e dobbiamo fare è fare le cose per Dio, per piacere a Lui solo ( purezza dell' intenzione) agiscono NON per tornaconto personale (di qualsiasi genere - affetto, stima, compiacenza, ecc...); perchè se lo faccio per l'applauso degli uomini riceverò la ricompensa dagli uomoni e non dal Signore. Questo vuol dire che sotto c'è spesso una situazione di idolatria. La motivazione delle nostre azioni deve essere sempre fatto per Amor di Lui mettendoci un Ti Amo per quella cosa buona che il Signore mi permette di vivere.
"..Figlia mia, a chi mi dà tutto, do tutto;.."
Gesù ci ha datto tutto, ci offre tutto e chiede tutto anche se non è detto che il Signore ci chieda tutto. Lusso e Santità non vanno d'accordo, Lusso s'intende l'accumolo e buttare soldi per i beni terreni dimenticando che con quei soldi si potrebbe fare del bene. Siccome noi non possiamo contenere il Signore per intero quindi ci si formano le immagini tanto quando cooperiamo con la grazia (la santità, la purezza, ecc....); i Santi sono belli perchè hanno un sacco di immagini. L'apertura e corrispondenza alla grazia ci vuole per formare queste immagini.Il nostro cuore dobbiamo sempre tenerlo aperto alle sollecitazioni del Signore e ogni giorno dobbiamo ascoltare ciò che il Signore ci vuol far vedere, continuo lavorio pacifico, non si diventa santi dall'oggi al domani. Se accogliamo cresciamo altrimenti decresciamo o perdiamo delle occasioni di crescita.
"..solo che per chi sta aperta e vi corrisponde stanno tutte in attività, lavorando; per chi no, vi stanno come addormentate, sicché, per quelle anime o poco o niente possono adoperare la loro attività.” Gesù
Comprendiamo alcune dinamiche soprannaturali, sinergia tra l'opera Divina e la nostra corrispondenza. Si tratta di rimuovere tutto ciò che impedisce l'azione di Dio dentro di noi (vedi secondo capitolo). Bisogna stare attenti all'eresia del quietismo (fa tutto il Signore e io sto a braccia incrociate), perchè se tu non lavori il giardino della tua anima nel tuo giardino crescono le erbacce e i bei fiori muoiono. E' vero che le piante ce le mette nostro Signore ma a noi spetta la cura.
09 Agosto 1905 Effetti della pace e del turbamento
Tema fondamentale e basilare per una vita di santità. Quando si torna su un'argomento o perchè è troppo importante o perchè chi ascolta non capisce bene. Quando l'anima è turbata Dio non può fare nulla, l'assenza di turbamento è un'ottima spia interiore.
Gesù, nel venire, mi ha detto: “Figlia mia, quando l’anima è in pace e tutto il suo essere tende a Me, dall’anima escono gocce di luce che cadono sulla mia veste e formano il mio ornamento; invece l’anima turbata gocciola tenebre che formano l’ornamento diabolico.Non solo, ma il turbamento impedisce il cammino alla grazia e la rende inabile ad operare il bene."
La grazia non può operare e noi non facciamo nulla di buono, non bisogna mai fare nessuna operazione neanche di pensiero quando siamo turbati, infastiditi ed arrabbiati e neanche prendere decisioni importanti e non quando siamo in preda all'angoscia, turbamento o agitazione. Prendere tempo, pregare il Signore che ci aiuti per saper discernere la Volontà Divina. Una scelta da turbati ci fa scegliere al 99,99% una cosa sbagliata.
Dimmi come stai e ti dirò chi sei.
“Se l’anima ad ogni cosa si turba, è segno che è piena di se stessa; se poi ad una cosa che le succede si turba e ad un’altra no, è segno che ha qualche cosa di Dio, ma ci sono molti vuoti da riempire; se poi niente la turba, è segno che è tutta riempita di Dio. Oh! quanto male fa il turbamento all’anima, fino a respingere Iddio ed a riempirla tutta di se stessa.”
Gli Apostoli di Maria non si turbano di nulla (San Monfort).Non è che uno rimane indifferenti ma è il modo di interagire ai problemi che fa la differenza, con calma e vedo le possibili e reali opportunità per risolvere il problema. Come si fa a risolvere un problema che va al di là delle mie capacità? Prego, faccio la penitenza e mi affido al Signore. Dio non c'è mai nel turbamento e nella confusione. Se qualche cosa ha il potere di turbarti hai dei vuoti e solo quando non sei più turbato sei pieno di Dio. Perchè ti preoccupi? Perchè penso di essere io il Risolutore a tutti i problemi.
17 Agosto 1905 Tutta la gloria di un’anima sta nel sentirsi dire che di tutto ciò che ha, niente è suo, ma tutto è di Dio
20 Agosto 1905 La Grazia prende tante immagini intorno all’anima, quante sono le perfezioni e le virtù divine
(Insieme i due paragrafi) “Figlia mia, se l’anima in tutte le sue azioni opera tutto per Dio e per piacere solo a Dio, la grazia entra da tutte le parti nell’anima, come una casa quando vi sono aperti balconi, porte, finestre,.." Gesù
come faccio a riempirmi di Grazia? quello che noi possiamo e dobbiamo fare è fare le cose per Dio, per piacere a Lui solo ( purezza dell' intenzione) agiscono NON per tornaconto personale (di qualsiasi genere - affetto, stima, compiacenza, ecc...); perchè se lo faccio per l'applauso degli uomini riceverò la ricompensa dagli uomoni e non dal Signore. Questo vuol dire che sotto c'è spesso una situazione di idolatria. La motivazione delle nostre azioni deve essere sempre fatto per Amor di Lui mettendoci un Ti Amo per quella cosa buona che il Signore mi permette di vivere.
"..Figlia mia, a chi mi dà tutto, do tutto;.."
Gesù ci ha datto tutto, ci offre tutto e chiede tutto anche se non è detto che il Signore ci chieda tutto. Lusso e Santità non vanno d'accordo, Lusso s'intende l'accumolo e buttare soldi per i beni terreni dimenticando che con quei soldi si potrebbe fare del bene. Siccome noi non possiamo contenere il Signore per intero quindi ci si formano le immagini tanto quando cooperiamo con la grazia (la santità, la purezza, ecc....); i Santi sono belli perchè hanno un sacco di immagini. L'apertura e corrispondenza alla grazia ci vuole per formare queste immagini.Il nostro cuore dobbiamo sempre tenerlo aperto alle sollecitazioni del Signore e ogni giorno dobbiamo ascoltare ciò che il Signore ci vuol far vedere, continuo lavorio pacifico, non si diventa santi dall'oggi al domani. Se accogliamo cresciamo altrimenti decresciamo o perdiamo delle occasioni di crescita.
"..solo che per chi sta aperta e vi corrisponde stanno tutte in attività, lavorando; per chi no, vi stanno come addormentate, sicché, per quelle anime o poco o niente possono adoperare la loro attività.” Gesù
sabato 29 novembre 2025
Perfetta uniformità al Divin Volere
Gesù le spiega che solo l'anima perfettamente uniformata alle operazioni interne ed esterne di Gesù è "musica" degna delle orecchie
divine. L'importanza capitale della riservatezza. Il bene delle anime vittime ridonda a beneficio anzitutto di coloro che stanno con esse a stretto contatto. Fare pienamente quel che Gesù vuole in tutto, allontanando fastidi e turbamenti che sono sempre espressioni dell'amor proprio o della tentazione del nemico. Libro di cielo volume 6, capitoli 119-122, 5-22 Luglio 1905, 11 Ottobre 2018
05 Luglio 1905 L’Umanità di Gesù è musica alla Divinità.
Riprende la passata meditazione, l'unione tra l'Umanità di Gesù e la sua Divinità, tutte le operazioni di Gesù erano perfette, noi dobbiamo sempre pensare che, nonostante l'amore e tutto quanto, il Signore è l'essere perfettissimo e la compiacenza del Signore sucosa posa lo sguardo? su ciò che è degno di Lui. Amore di Misericordia che lo offre a tutti, il Signore ama ogni creatura in quanto opera Sua e c'è l'amore di compiacenza o di dilezione su chi si avvicina a Lui. La Divina Maria è stata la perfettissima in forma creaturale. Tanto quanto saremo uniformati alle operazioni di Gesù , interne ed esterne, tanto saremo musica per Gesù / il nostro èuno sforzo sostenuto per raggiungerlo. In ogni azione, pensiero (è difficile farlo con una certa frequenza) dobbiamo pensare se questo (pensiero, desiderio azione ...) lo farebbe Gesù. Bisogna aprire una serie di azioni:chiedersi sempre o più spesso cosa farebbe / penserebbe o si comporterebbe Gesù o la Madonna?
18 Luglio 1905 L’anima deve aprire il suo interno solo al confessore, non agli altri
Riservatezza sulle cose personali, meno si parla delle proprie cose intime meglio è (salvo sedi opportune tipo sacerdote) / noi dobbiamo imparare a parlare di noi stessi con Gesù e la Madonna, è diverso parlare anche di comunicare le cose belle che viviamo con Loro (con questo si acquisisce un modo soprannaturale). Non essere taciturni o seriosi, un conto è una buona conversazione anche a volte ascoltare per carità una persona che non fa discorsi elevati però delle cose nostre bisogna per prima cosa parlarne con Gesù e Maria e poi con il confessore che consente di evitare gli effetti non positivi del chiaccherare. Mai fare domande indiscrete ed inopportune al prossimo.
20 Luglio 1905 Quando l’anima non è fedele ai voleri di Dio, Iddio smette i suoi disegni su di lei
Il male della malattia del sacerdote se lo sarebbe preso la vittima e non avrebbe raggiunto il sacerdote, questo ci fa comprendere il mistero della Comunione dei Santi, quanti mali si prendono le anime vittime? Gesù dice che la guida spirituale di Luisa è sana ma siccome non fa pienamente quello che voglio non si merita certi carismi; questo ci fa comprendere che se noi non ci uniformiamo pienamente alla volontà di Dio (la DV è farla al 100%) altrimenti certi carismi di Gesù non vengono. Campodazione : quando certe cose sante non accadono su di noi è perchè forse non siamo pienamente uniformi alla volontà di Gesù.
22 Luglio 1905 Dio non guarda l’opera, ma l’intensità dell’amore nell’operare
Non riesco a fare la mortificazione, qua si vede chi siamo: perchè vogliamo fare la mortificazione? solo per amore di Gesù, di per sè stessa è procurarsi un dolore o una privazione e gliela offriamo solo per riparare il peccato. Perchè se Gesù ti impedisce di fare una mortificazione in quella situazione magari il Signore vuole che tu prenda un sollievo. Il Signore ti ha messo a letto? allora vuol dire che il Signore vuole che in quel momento tu stia a letto...voglio fare quello che voglio io o quello che desidera il Signore? talvolta il Signore ci chiede anche di prendere sollievi, ricreazione e sani divertimenti. Non sono cose negative in sè stessi e che tipo di divertimenti sono e se è volontà di Dio. Tutto sta che tutto prendo dalle mani di Gesù e lo ringrazio ".. perché Io non guardo l’opera, ma l’intensità dell’amore che l’operare contiene,.." Gesù ".. perciò non voglio alcun fastidio in te, ma sempre pace, perché i fastidi, i turbamenti sono sempre segno che è l’amor proprio che vuol uscire a regnare o il nemico per far danno.” Gesù Prenditi quello che Dio ti manda e come te lo manda. Il fastidio potrebbe anche essere opera del demonio che sta soffiando per spingerti a farti fare qualche peccato, non compiere azioni quando sono turbato. Aspettiamo la pace.
05 Luglio 1905 L’Umanità di Gesù è musica alla Divinità.
Riprende la passata meditazione, l'unione tra l'Umanità di Gesù e la sua Divinità, tutte le operazioni di Gesù erano perfette, noi dobbiamo sempre pensare che, nonostante l'amore e tutto quanto, il Signore è l'essere perfettissimo e la compiacenza del Signore sucosa posa lo sguardo? su ciò che è degno di Lui. Amore di Misericordia che lo offre a tutti, il Signore ama ogni creatura in quanto opera Sua e c'è l'amore di compiacenza o di dilezione su chi si avvicina a Lui. La Divina Maria è stata la perfettissima in forma creaturale. Tanto quanto saremo uniformati alle operazioni di Gesù , interne ed esterne, tanto saremo musica per Gesù / il nostro èuno sforzo sostenuto per raggiungerlo. In ogni azione, pensiero (è difficile farlo con una certa frequenza) dobbiamo pensare se questo (pensiero, desiderio azione ...) lo farebbe Gesù. Bisogna aprire una serie di azioni:chiedersi sempre o più spesso cosa farebbe / penserebbe o si comporterebbe Gesù o la Madonna?
18 Luglio 1905 L’anima deve aprire il suo interno solo al confessore, non agli altri
Riservatezza sulle cose personali, meno si parla delle proprie cose intime meglio è (salvo sedi opportune tipo sacerdote) / noi dobbiamo imparare a parlare di noi stessi con Gesù e la Madonna, è diverso parlare anche di comunicare le cose belle che viviamo con Loro (con questo si acquisisce un modo soprannaturale). Non essere taciturni o seriosi, un conto è una buona conversazione anche a volte ascoltare per carità una persona che non fa discorsi elevati però delle cose nostre bisogna per prima cosa parlarne con Gesù e Maria e poi con il confessore che consente di evitare gli effetti non positivi del chiaccherare. Mai fare domande indiscrete ed inopportune al prossimo.
20 Luglio 1905 Quando l’anima non è fedele ai voleri di Dio, Iddio smette i suoi disegni su di lei
Il male della malattia del sacerdote se lo sarebbe preso la vittima e non avrebbe raggiunto il sacerdote, questo ci fa comprendere il mistero della Comunione dei Santi, quanti mali si prendono le anime vittime? Gesù dice che la guida spirituale di Luisa è sana ma siccome non fa pienamente quello che voglio non si merita certi carismi; questo ci fa comprendere che se noi non ci uniformiamo pienamente alla volontà di Dio (la DV è farla al 100%) altrimenti certi carismi di Gesù non vengono. Campodazione : quando certe cose sante non accadono su di noi è perchè forse non siamo pienamente uniformi alla volontà di Gesù.
22 Luglio 1905 Dio non guarda l’opera, ma l’intensità dell’amore nell’operare
Non riesco a fare la mortificazione, qua si vede chi siamo: perchè vogliamo fare la mortificazione? solo per amore di Gesù, di per sè stessa è procurarsi un dolore o una privazione e gliela offriamo solo per riparare il peccato. Perchè se Gesù ti impedisce di fare una mortificazione in quella situazione magari il Signore vuole che tu prenda un sollievo. Il Signore ti ha messo a letto? allora vuol dire che il Signore vuole che in quel momento tu stia a letto...voglio fare quello che voglio io o quello che desidera il Signore? talvolta il Signore ci chiede anche di prendere sollievi, ricreazione e sani divertimenti. Non sono cose negative in sè stessi e che tipo di divertimenti sono e se è volontà di Dio. Tutto sta che tutto prendo dalle mani di Gesù e lo ringrazio ".. perché Io non guardo l’opera, ma l’intensità dell’amore che l’operare contiene,.." Gesù ".. perciò non voglio alcun fastidio in te, ma sempre pace, perché i fastidi, i turbamenti sono sempre segno che è l’amor proprio che vuol uscire a regnare o il nemico per far danno.” Gesù Prenditi quello che Dio ti manda e come te lo manda. Il fastidio potrebbe anche essere opera del demonio che sta soffiando per spingerti a farti fare qualche peccato, non compiere azioni quando sono turbato. Aspettiamo la pace.
mercoledì 26 novembre 2025
Vita di fusione e di amore
Gesù le rivela quando un'anima può davvero dirsi "tutta di Gesù". Le parla della vera ubbidienza, che deve giungere al punto che Dio possa fare all'anima tutto ciò che Egli vuole, senza ostacolo alcuno. Le rivela la sua "vita di amore", ossia la vita di tutte le creature nella sua umanità e ciò che questo comportava per Lui. Le dice che tale vita vorrebbe trovare in lei. Libro di cielo volume 6, capitoli 112-114, 26-30 Maggio 1905, 9 Ottobre 2018.
26 Maggio 1905 Quando l’anima è tutta di Gesù, Lui sente il suo mormorio nel suo Essere.
Tutto parte da una preghiera di Luisa “Carino mio, tutta e sempre tua sono; deh! non permettere che scorra in me alcunché, fosse anche un’ombra, che non sia tua.”, questa preghiera potremmo farla nostra e assieme a questa aspirazione dovremmo fare quanto sta in noi per fare che ciò si realizzi (anche se occorre la partecipazione di Gesù). Gesù si sente scorrere un mormorio in tutto il suo essere e lo ricambia suggellando il suo mormorio nell'anima. Chi sente dentro di sè questo mormorio può ragionevolmente pensare di essere tutta di Gesù e se non sentiamo questo vuol dire che l'anima non è tutta sua. Cosa comprendiamo? il tasso di unione che si può raggiungere con Gesù, quando noi siamo innamorati dal profondo e veramente e quello che si aspira è un'unione totale con la persona amata. Nelle coppie umane c'è sempre un limite, non posso percepire le stesse sue cose, i suoi pensieri e altre sensazioni, noi non possiamo entrare dentro la persona e provare il suo stesso male. Ma con Gesù si entra dentro di Lui
"..così l’anima sente il mormorio mio in tutto il suo essere; sicché se l’anima in tutta se stessa si sente scorrere il mio mormorio, è segno che l’anima è tutta mia.” Gesù.
29 Maggio 1905 Chi riposa nelle braccia dell’ubbidienza, riceve tutti i colori divini.
Una condizione per raggiungere questa unione è raggiungere lo stato in cui il Signore possa fare di noi quello che vuole, ci deve essere sempre questa grande flessibilità a cosa il Signore mi chiederà di fare. Appuntamenti fissi ok ma sempre aperti sia nel piccolo che nel grande; quando vediamo che facciamo qualche opposizione a quello che accade capiamo che stiamo uscendo fuori da questo ambiente. (Santa Teresa di Gesù Bambino è un'esempio)
“L’anima deve riposare nelle braccia dell’ubbidienza, come un bambino riposa sicuro nelle braccia della madre; e chi riposa in braccio all’ubbidienza, riceve tutti i colori divini, perché come a chi veramente dorme, si può fare ciò che si vuole; così chi veramente riposa in braccio all’ubbidienza, si può dire che dorma e Iddio può fare all’anima ciò che Egli vuole.” Gesù
Generalmente non c'è una richiesta formale di ubbidienza formale ma ci sono richieste o consigli che ci vengono fatte dal nostro confessore o direttore spirituale e che io capisco che è il Signore che mi chiede qualcosa. La domanda di fondo è sempre la stessa: voglio fare ciò che vuole Dio o ciò che voglio io?
30 Maggio 1905 La vita d’amore di Gesù.
Qui c'è un concetto non abbordabile e di facile comprensione ma tipico della vita nella DV, uno dei fondamenti e dei capisaldi teologici che sono i giri.
“Figlia mia, ti voglio tutta in Me, acciocché possa trovare tutto in te .Come tutte le creature ebbero vita nella mia Umanità e vi soddisfeci per tutte"
-- perchè se io sono fuso con l'umanità con Gesù, tutte le creature ebbero vita in Gesù quindi se io entro in Gesù, attraverso l'umanità di Gesù io gli porto tutte le creature e lui trova tutte le creature "..così stando tutta in Me, mi farai trovare tutte le creature in te; cioè, unita a me mi farai trovare in te la riparazione per tutti, la soddisfazione, il ringraziamento, la lode e tutto ciò che le creature sono obbligate a darmi.."
Signore metto il mio Ti Amo nel Sole che sorge e ricambio il mio ti amo per me e per tutti che non ti danno il ringraziamento e la lode che non ti danno gli altri. #giro Se noi siamo uniti all'Umanità di Gesù facciamo per tutti. La vita divina gliela ha donata il Padre, la vita umana gliela ha data la Madonna, la terza vita
"..mi somministrò la terza vita, che fece germogliare tutte le vite delle creature nella mia Umanità, è questa vita d’amore che, mentre mi dava vita, mi dava morte continua,.."
molte creature non lo vogliono e gli scappano per sempre. Gesù sente il dolore per la perdita delle anime. La vita d'amore è stata una vita di consumazione per la Gloria del Padre e la salvezza delle anime, quando uno vive nella DV non vede delle persone simpatiche o no ma vede anime e soffre con Gesù quando vede un'anima cattiva. La volontà di Gesù è che si arrivi a questo punto
26 Maggio 1905 Quando l’anima è tutta di Gesù, Lui sente il suo mormorio nel suo Essere.
Tutto parte da una preghiera di Luisa “Carino mio, tutta e sempre tua sono; deh! non permettere che scorra in me alcunché, fosse anche un’ombra, che non sia tua.”, questa preghiera potremmo farla nostra e assieme a questa aspirazione dovremmo fare quanto sta in noi per fare che ciò si realizzi (anche se occorre la partecipazione di Gesù). Gesù si sente scorrere un mormorio in tutto il suo essere e lo ricambia suggellando il suo mormorio nell'anima. Chi sente dentro di sè questo mormorio può ragionevolmente pensare di essere tutta di Gesù e se non sentiamo questo vuol dire che l'anima non è tutta sua. Cosa comprendiamo? il tasso di unione che si può raggiungere con Gesù, quando noi siamo innamorati dal profondo e veramente e quello che si aspira è un'unione totale con la persona amata. Nelle coppie umane c'è sempre un limite, non posso percepire le stesse sue cose, i suoi pensieri e altre sensazioni, noi non possiamo entrare dentro la persona e provare il suo stesso male. Ma con Gesù si entra dentro di Lui
"..così l’anima sente il mormorio mio in tutto il suo essere; sicché se l’anima in tutta se stessa si sente scorrere il mio mormorio, è segno che l’anima è tutta mia.” Gesù.
29 Maggio 1905 Chi riposa nelle braccia dell’ubbidienza, riceve tutti i colori divini.
Una condizione per raggiungere questa unione è raggiungere lo stato in cui il Signore possa fare di noi quello che vuole, ci deve essere sempre questa grande flessibilità a cosa il Signore mi chiederà di fare. Appuntamenti fissi ok ma sempre aperti sia nel piccolo che nel grande; quando vediamo che facciamo qualche opposizione a quello che accade capiamo che stiamo uscendo fuori da questo ambiente. (Santa Teresa di Gesù Bambino è un'esempio)
“L’anima deve riposare nelle braccia dell’ubbidienza, come un bambino riposa sicuro nelle braccia della madre; e chi riposa in braccio all’ubbidienza, riceve tutti i colori divini, perché come a chi veramente dorme, si può fare ciò che si vuole; così chi veramente riposa in braccio all’ubbidienza, si può dire che dorma e Iddio può fare all’anima ciò che Egli vuole.” Gesù
Generalmente non c'è una richiesta formale di ubbidienza formale ma ci sono richieste o consigli che ci vengono fatte dal nostro confessore o direttore spirituale e che io capisco che è il Signore che mi chiede qualcosa. La domanda di fondo è sempre la stessa: voglio fare ciò che vuole Dio o ciò che voglio io?
30 Maggio 1905 La vita d’amore di Gesù.
Qui c'è un concetto non abbordabile e di facile comprensione ma tipico della vita nella DV, uno dei fondamenti e dei capisaldi teologici che sono i giri.
“Figlia mia, ti voglio tutta in Me, acciocché possa trovare tutto in te .Come tutte le creature ebbero vita nella mia Umanità e vi soddisfeci per tutte"
-- perchè se io sono fuso con l'umanità con Gesù, tutte le creature ebbero vita in Gesù quindi se io entro in Gesù, attraverso l'umanità di Gesù io gli porto tutte le creature e lui trova tutte le creature "..così stando tutta in Me, mi farai trovare tutte le creature in te; cioè, unita a me mi farai trovare in te la riparazione per tutti, la soddisfazione, il ringraziamento, la lode e tutto ciò che le creature sono obbligate a darmi.."
Signore metto il mio Ti Amo nel Sole che sorge e ricambio il mio ti amo per me e per tutti che non ti danno il ringraziamento e la lode che non ti danno gli altri. #giro Se noi siamo uniti all'Umanità di Gesù facciamo per tutti. La vita divina gliela ha donata il Padre, la vita umana gliela ha data la Madonna, la terza vita
"..mi somministrò la terza vita, che fece germogliare tutte le vite delle creature nella mia Umanità, è questa vita d’amore che, mentre mi dava vita, mi dava morte continua,.."
molte creature non lo vogliono e gli scappano per sempre. Gesù sente il dolore per la perdita delle anime. La vita d'amore è stata una vita di consumazione per la Gloria del Padre e la salvezza delle anime, quando uno vive nella DV non vede delle persone simpatiche o no ma vede anime e soffre con Gesù quando vede un'anima cattiva. La volontà di Gesù è che si arrivi a questo punto
La pazienza ci porta in cielo
Gesù le parla della pazienza e della sua importanza, anche in relazione alla perseveranza. Splendida immagine delle croci come "fonti battesimali". L'Umanità di Gesù è la porta della sua Divinità. Libro di cielo volume 6, capitoli 115-117, 2-23 Giugno 1905, 10 Ottobre 2018
02 Giugno 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.
La pazienza ci porta in Cielo (Madonna a Fatima), alcune virtù sono più particolarmente importanti di altre e fanno da sostegno alle altre, la pazienza è la capacità di portare con amore le sofferenze e le croci da qualunque parti vengano. E dato che c'è molto da sopportare umiliazioni, mortificazioni provenienti da vari fronti (creature, presa di coscienza di errori fatti in buona fede, sopportare noi stessi, ecc...) e dal momento che la perseveranza aiuta ad andare avanti nonostante il logorio del tempo, se non ci fosse la pazienza la perseveranza sarebbe scardinata. La pazienza tiene a posto l'ira, la superbia, aiuta la perseveranza e le spie buone della presenza della pazienza sono queste: sei stato mortificato/umiliato? non ti abbatti, incassi senza abbatterti, e siccome tutto è da Dio permesso, la pazienza fa comprendere il senso di quella mortificazione perchè c'è qualcosa in te che deve essere corretto. Le umiliazioni sono ottime medicine, noi dobbiamo prendere quella cosa dalle mani di Dio e chiederci come mai il Signore ha permesso questa mortificazione? Se siamo capaci di guardarci nel profondo sapremo trovare la risposta.
L'anima sapiente non si esalta , "..né se è consolata ed innalzata, si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti.." Bisogna stare attenti alle gratificazioni dal cielo che non sono mai dovuti, non ci si deve esaltare ma rimanere tranquilli. La vita interiore richiede osservazione e vigilanza. Ti esalti molto delle lodi, ti abbatti nelle mortificazioni? hai pazienza (parte integrante della virtù cardinale della Fortezza) scarsa e quindi c'è poca perseveranza.
05 Giugno 1905 Le croci sono fonti battesimali.
Le croci e mortificazioni sono fonti battesimali, nella mente di Dio, vuole distruggere il peccato che c'è dentro di noi, tutte le nostre sofferenze almeno un pochino servono a noi stessi (lettera agli Ebrei .. è per la nostra correzione che soffriamo), un tempo c'era il battesimo per immersione (c'era una morte simbolica e una nuova nascita). Non è bello nè divertente subire le croci ma è indispensabile però Gesù non si fa nessuna remora perchè sa che sono necessarie a noi per essere liberati dalle nostre passioni e proiettarci nella vita santa, se ci fosse altro mezzo Gesù lo farebbe ma non c'è.
"..e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione, perde la metà dell’asprezza e diminuisce la metà del peso.” Gesù
“Qual non è la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece tanti secoli fa, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascuna anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità e se l’anima mi corrisponde, ciò che Io feci per essa lo rifà di nuovo in se stessa, se poi no, resta fatto solo in Me stesso ed Io provo un’amarezza inesprimibile.” Gesù
23 Giugno 1905 Chi sta unito con l’Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.
Parla dell'importanza dell'unione con l'Umanità di Gesù, punto cardine della salvezza, è il punto di raccordo ed immediato con la sua Divinità. Gesù non guardava alle sofferenze in croce ma ai suoi frutti che le sue sofferenze avrebbero provocato. Noi invece dobbiamo fare un'atto di fede perchè io non vedo il bene che quella croce produrrà dentro di me e fuori di me. Se stiamo uniti con l'Umanità di Gesù ci troviamo alla porta della divinità e la prova qual'è che ci troviamo in Gesù?
"..tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me e l’anima dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo;.." Gesù
La perfezione assoluta di Maria e Gesù, noi dobbiamo credere che può arrivare un giorno in cui tutto in me sia amore altrimenti qua sono tutte chiacchere ma è anche vero che il processo di santificazione di un'anima è graduale e lungo e quindi ogni giorno bisogna ricominciare a scrivere con calma. Poi abbiamo la confessione che ci ripara gli strafalcioni e poi possiamo prendere gli atti di Gesù e rifarli nostri. Anche su questo pazienza perchè il processo di santificazione è lungo e la perseveranza è importante ma sempre rinnovare il nostro cammino anche con lungimiranza mettendo in conto anche qualche capitombolo sul nostro cammino.
02 Giugno 1905 La pazienza è l’alimento della perseveranza.
La pazienza ci porta in Cielo (Madonna a Fatima), alcune virtù sono più particolarmente importanti di altre e fanno da sostegno alle altre, la pazienza è la capacità di portare con amore le sofferenze e le croci da qualunque parti vengano. E dato che c'è molto da sopportare umiliazioni, mortificazioni provenienti da vari fronti (creature, presa di coscienza di errori fatti in buona fede, sopportare noi stessi, ecc...) e dal momento che la perseveranza aiuta ad andare avanti nonostante il logorio del tempo, se non ci fosse la pazienza la perseveranza sarebbe scardinata. La pazienza tiene a posto l'ira, la superbia, aiuta la perseveranza e le spie buone della presenza della pazienza sono queste: sei stato mortificato/umiliato? non ti abbatti, incassi senza abbatterti, e siccome tutto è da Dio permesso, la pazienza fa comprendere il senso di quella mortificazione perchè c'è qualcosa in te che deve essere corretto. Le umiliazioni sono ottime medicine, noi dobbiamo prendere quella cosa dalle mani di Dio e chiederci come mai il Signore ha permesso questa mortificazione? Se siamo capaci di guardarci nel profondo sapremo trovare la risposta.
L'anima sapiente non si esalta , "..né se è consolata ed innalzata, si spinge troppo, perché la pazienza alimentando la perseveranza, si contiene nella moderazione senza uscire dai suoi limiti.." Bisogna stare attenti alle gratificazioni dal cielo che non sono mai dovuti, non ci si deve esaltare ma rimanere tranquilli. La vita interiore richiede osservazione e vigilanza. Ti esalti molto delle lodi, ti abbatti nelle mortificazioni? hai pazienza (parte integrante della virtù cardinale della Fortezza) scarsa e quindi c'è poca perseveranza.
05 Giugno 1905 Le croci sono fonti battesimali.
Le croci e mortificazioni sono fonti battesimali, nella mente di Dio, vuole distruggere il peccato che c'è dentro di noi, tutte le nostre sofferenze almeno un pochino servono a noi stessi (lettera agli Ebrei .. è per la nostra correzione che soffriamo), un tempo c'era il battesimo per immersione (c'era una morte simbolica e una nuova nascita). Non è bello nè divertente subire le croci ma è indispensabile però Gesù non si fa nessuna remora perchè sa che sono necessarie a noi per essere liberati dalle nostre passioni e proiettarci nella vita santa, se ci fosse altro mezzo Gesù lo farebbe ma non c'è.
"..e qualunque specie di croce che va intinta nel pensiero della mia Passione, perde la metà dell’asprezza e diminuisce la metà del peso.” Gesù
“Qual non è la mia consolazione nel vedere rifatto in te ciò che la mia Umanità fece tanti secoli fa, perché qualunque cosa che Io determinai che ciascuna anima facesse, fu fatta prima nella mia Umanità e se l’anima mi corrisponde, ciò che Io feci per essa lo rifà di nuovo in se stessa, se poi no, resta fatto solo in Me stesso ed Io provo un’amarezza inesprimibile.” Gesù
23 Giugno 1905 Chi sta unito con l’Umanità di Gesù, si trova alla porta della sua Divinità.
Parla dell'importanza dell'unione con l'Umanità di Gesù, punto cardine della salvezza, è il punto di raccordo ed immediato con la sua Divinità. Gesù non guardava alle sofferenze in croce ma ai suoi frutti che le sue sofferenze avrebbero provocato. Noi invece dobbiamo fare un'atto di fede perchè io non vedo il bene che quella croce produrrà dentro di me e fuori di me. Se stiamo uniti con l'Umanità di Gesù ci troviamo alla porta della divinità e la prova qual'è che ci troviamo in Gesù?
"..tutto ciò che dalla creatura esce, anche il movimento degli occhi, delle labbra, il muovere dei pensieri e tutto il resto, tutto dovrebbe essere amore e fatto per amore, perché essendo il mio Essere tutto amore, dove trova amore assorbisco tutto in Me e l’anima dimora in Me sicura, come uno nel suo proprio palazzo;.." Gesù
La perfezione assoluta di Maria e Gesù, noi dobbiamo credere che può arrivare un giorno in cui tutto in me sia amore altrimenti qua sono tutte chiacchere ma è anche vero che il processo di santificazione di un'anima è graduale e lungo e quindi ogni giorno bisogna ricominciare a scrivere con calma. Poi abbiamo la confessione che ci ripara gli strafalcioni e poi possiamo prendere gli atti di Gesù e rifarli nostri. Anche su questo pazienza perchè il processo di santificazione è lungo e la perseveranza è importante ma sempre rinnovare il nostro cammino anche con lungimiranza mettendo in conto anche qualche capitombolo sul nostro cammino.
domenica 23 novembre 2025
Fondarsi in Dio solo
Gesù le spiega come gioire nella sofferenza: basta pensare al fatto che si sta adempiendo la Volontà di Dio e ai frutti che essa produrrà. Le dice che per non conoscere mai turbamento alcuno occorre fondarsi in Dio solo e guardare tutto il resto con occhio indifferente. La vita interiore ha delle leggi di crescita: l'immagine di Gesù in noi viene formata gradualmente. Libro di cielo volume 6, capitoli 109-111, 20-25 Maggio 1905, 8 Ottobre 2018
20 Maggio 1905 Modo di soffrire.
19° ora della Passione, Luisa pensa intensamente a Gesù crocifisso, se io vedo una persona soffrire posso immaginare come stia ma non posso sentire il suo dolore. Luisa pensa alle pene di Gesù e Lui risponde:
“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo;.."
La sofferenza è uno dei banchi di prova della nostra vita, la croce è il distintivo della presenza di Dio e dalla nostra reazione di come accogliamo, croci piccole o grandi, e si vede se la nostra è una scelta risoluta nel fare la volontà divina. La crocifissione della nostra volontà, fermarla e fare altro a ciò che vorrebbe, quando veramente l'anima ha scelto di fare la divina volontà e vede la croce è contenta. Dio ha lasciato il diavolo libero di scatenarsi contro Gesù, è stata fatta una violenza inaudita ed ingiusta contro la Santissima Umanità di Gesù, il Signore non voleva ma quella era l'unica soluzione per la salvezza universale.
".. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime,se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’ adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima..." Gesù
Quando soffri devi mirare: la certezza che stai facendo la volontà di Dio e 2) devi avere di mira i frutti che la croce produrrà nella nostra vita e anche altrove e qui si trova la fonte della nostra gioia. Cosa fanno gli uomini solitamente? vivono la vita terrena fuggendo ogni forma di vita sofferenza, io che tipo di felicità possiedo? Ho acquisito la felicità cristiana cioè abbracciare la croce e sapendo i frutti che dalla croce verranno? Noi facciamo un sacco di fatica a stare dietro ai nostri desideri e voglie.
23 Maggio 1905 Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio.
E Lui: “Io sono il tutto.” (Gesù) --Mio Dio e mio tutto (San Francesco su Gesù), Gesù è il tutto per noi? "..Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio, deve tendere tutta se stessa a Dio come ad un sol punto e guardare le altre cose con occhio indifferente.Ma se farà altrimenti, in ogni cosa che farà, o vedrà, o sentirà, l’anima si sentirà investita da un malessere, come da quelle febbre lenta che rende l’anima tutta spostata, turbata, senza che possa raccapezzarsi".
Ogni cosa. Se io mi sento sempre male vuol dire che non stiamo fondati e non stiamo tendendo a Dio come a un solo punto.
25 Maggio 1905 L’immagine di Gesù nell’anima.
San Paolo concepisce la vita cristiana come una progressiva formazione dell'immagine di Gesù nel fedele, la nostra vita di fede è un cammino quindi dobbiamo guardare gli altri con amore. Una formazione perfetta dell'immagine di Gesù nella nostra anima, "Non sono più io che vivo ma Lui che vive in me", si dovrebbe diventare copie viventi di Gesù e della Madonna, vita che gradualmente cresce. La vita della fede ordinariamente è soggetta a gradi, si cresce a poco come la vita naturale.Si dovrebbe andare avanti (nella crescita spirituale) di bene in bene e di meglio in meglio fino ad arrivare al perfettissimo. Nessun problema se non ci si vede perfetti ma problemi se ci vediamo peggiorare.
20 Maggio 1905 Modo di soffrire.
19° ora della Passione, Luisa pensa intensamente a Gesù crocifisso, se io vedo una persona soffrire posso immaginare come stia ma non posso sentire il suo dolore. Luisa pensa alle pene di Gesù e Lui risponde:
“Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo;.."
La sofferenza è uno dei banchi di prova della nostra vita, la croce è il distintivo della presenza di Dio e dalla nostra reazione di come accogliamo, croci piccole o grandi, e si vede se la nostra è una scelta risoluta nel fare la volontà divina. La crocifissione della nostra volontà, fermarla e fare altro a ciò che vorrebbe, quando veramente l'anima ha scelto di fare la divina volontà e vede la croce è contenta. Dio ha lasciato il diavolo libero di scatenarsi contro Gesù, è stata fatta una violenza inaudita ed ingiusta contro la Santissima Umanità di Gesù, il Signore non voleva ma quella era l'unica soluzione per la salvezza universale.
".. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime,se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’ adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima..." Gesù
Quando soffri devi mirare: la certezza che stai facendo la volontà di Dio e 2) devi avere di mira i frutti che la croce produrrà nella nostra vita e anche altrove e qui si trova la fonte della nostra gioia. Cosa fanno gli uomini solitamente? vivono la vita terrena fuggendo ogni forma di vita sofferenza, io che tipo di felicità possiedo? Ho acquisito la felicità cristiana cioè abbracciare la croce e sapendo i frutti che dalla croce verranno? Noi facciamo un sacco di fatica a stare dietro ai nostri desideri e voglie.
23 Maggio 1905 Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio.
E Lui: “Io sono il tutto.” (Gesù) --Mio Dio e mio tutto (San Francesco su Gesù), Gesù è il tutto per noi? "..Per non sentire turbamento, l’anima deve ben fondarsi in Dio, deve tendere tutta se stessa a Dio come ad un sol punto e guardare le altre cose con occhio indifferente.Ma se farà altrimenti, in ogni cosa che farà, o vedrà, o sentirà, l’anima si sentirà investita da un malessere, come da quelle febbre lenta che rende l’anima tutta spostata, turbata, senza che possa raccapezzarsi".
Ogni cosa. Se io mi sento sempre male vuol dire che non stiamo fondati e non stiamo tendendo a Dio come a un solo punto.
25 Maggio 1905 L’immagine di Gesù nell’anima.
San Paolo concepisce la vita cristiana come una progressiva formazione dell'immagine di Gesù nel fedele, la nostra vita di fede è un cammino quindi dobbiamo guardare gli altri con amore. Una formazione perfetta dell'immagine di Gesù nella nostra anima, "Non sono più io che vivo ma Lui che vive in me", si dovrebbe diventare copie viventi di Gesù e della Madonna, vita che gradualmente cresce. La vita della fede ordinariamente è soggetta a gradi, si cresce a poco come la vita naturale.Si dovrebbe andare avanti (nella crescita spirituale) di bene in bene e di meglio in meglio fino ad arrivare al perfettissimo. Nessun problema se non ci si vede perfetti ma problemi se ci vediamo peggiorare.
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