sabato 13 settembre 2025

Non cercare mai se stessi

Gesù le dice che non vuole per nessun motivo che lei guardi se stessa, si controlli, si verifichi, ma che solo si preoccupi di vedere se fa quanto può per Gesù e per piacere a Lui solo. Mai cercare se stessi nemmeno nelle cose sante. Luisa vede il Paradiso e la singolarità dei beati. Quello che facciamo nel tempo, durerà in eterno e risplenderà innanzi a Dio. Libro di cielo volume 6, capitoli 55-56 Luglio e 4 Agosto 1904, 07 Settembre 2018

31 Luglio 1904

La volontà umana falsifica e profana anche le opere più sante. Meditiamo sulle sottilissime e micidiali trappole dell'umana volontà. L'essere centrati su sè stessi e cercare sè stessi è un fenomeno comune anche tra le anime devote, ma in questo modo non piacciono a Gesù. Trovano sempre loro sè stesse. Esempi: (clericali) Un sacerdote in cura d'anima può svolgere correttamente dal punto di vista esteriore sempre cercando sè stesso (ricerca stima e consenso) tipo astenersi dal dire certe cose perchè teme di non piacere agli uomini. Il sacerdote deve fare in modo di essere stimato e di essere padre MA PERCHE' E COME si raggiunge questo scopo. Esteriormente si possono avere stessi identici atteggiamenti ma bisogna vedere cosa c'è nel cuore. Quando parlo, sto attento a dire certe cose, perchè? --- così come i fedeli che collaborano con i parroci. Ci possono essere delle persone che si portano delle frustrazioni e in quell'incarico sfogano il loro bisogno.

"..non voglio che tu guardi né in te stessa né fuori di te, né se sei calda o fredda, né se fai molto o poco, né se soffri o godi.. devi avere solo l’occhio se fai quanto più puoi per Me e tutto per piacere a Me,.." (Gesù). Quando uno diventa troppo rigoroso nell'esame di coscienza, magari penso di essere troppo freddo. I giri nella Divina Volontà ci portano a santificarci ed ad uscire da noi stessi mentre questi pensieri ci portano dentro di noi stessi. Stiamo facendo ogni cosa SOLO per piacere a Gesù? facciamo solo per Amore Suo? Chi mi vede se lascio qualcosa in disordine? vivere nel disordine esteriore alimenta il nostro disordine interiore e io metto a posto per amore di Gesù. Se non ci sono queste fondamenta, le cose più avanti rimangono pii sogni e dobbiamo molto esercitarci. Nella devozione possiamo cercare noi stessi, se io un giorno non posso andare a Messa perchè devo accudire un malato, la mia messa è accudire quel malato. Ma non ho potuto fare la comunione, perchè? qual'è il problema? La nostra volontà può ritornare anche nelle cose più sante

04 Agosto 1904

La gloria dei beati in Cielo sarà a seconda di come si sono comportati con Dio sulla terra. Dallo stesso modo che Dio è per l’anima, si può vedere come l’anima è per Dio. L'amore in cielo ce la stiamo costruendo oggi, la vita terrena è un cantiere nel quale ci costruiamo la casa per il Paradiso e il progettista è il Signore. Stiamo lavorando per costruire...quale progetto? per quale ditta lavoriamo? Non c'è nessuna casa uguale ad un'altra, ogni anima è irripetibile. Ogni santo si porta la sua specialità in Paradiso.

",,ciò che per Dio si fa in terra, lo continueremo in Cielo, ma con maggiore perfezione, onde il bene che facciamo non è temporaneo, ma durerà in eterno,,"

a condizione che lo facciamo per Gesù e quanto più avremo fatto. Noi sulla Terra ci stiamo una volta sola, la giornata la devo riempire di cose belle e finita questa giornata non avrò più una giornata di possibilità. Non tornerà più, attenzione a non sciupare il tempo. Si possono prendere dei momenti di santo relax ma dobbiamo essere solleciti nel non sprecare il tempo. Qui Gesù fa vedere la situazione disastrosa della Chiesa attuale (1904 ...114 anni fa) "eppure pare niente ancora in confronto a quello che verrà, tanto nello stato religioso—perché pare che i suoi stessi figli lacereranno a brani a brani questa buona e santa madre, la Chiesa.." sembrano parole di attualità. Per non aggravare la situazione bisogna che la domanda che Gesù rivolge a Luisa abbia la stessa risposta di Luisa. Ed io: “Tutto, tutto sei per me, nessuna cosa entra in me, tutto scorre fuori, fuorché Tu solo.” Dentro nel nostro cuore, dev'esserci Gesù e non ti preoccupare ad attarti Gesù. Tutto il resto deve scorrere fuori. Vivo ed opero nel mondo ma con interiore distacco e questa è la garanzia che facciamo solo per Gesù. Se ci attacchiamo, occorre fare delle potature.

domenica 7 settembre 2025

Distacco da tutto e da tutti e fiducia in Dio solo

Gesù le spiega l'importanza fondamentale di essere distaccati da tutto e da tutti per trovare Dio e la sua volontà in sé, fuori di sé e nelle creature. Questo è il segreto della connessione con Lui "h 24". La fede fa conoscere Dio, ma solo la fiducia in Lui, unita all'abbandono, lo fa trovare. I dolori della separazione da Lui e i danni che produce la mancanza di distacco da tutto nei sacerdoti. Libro di cielo volume 6, capitoli 52-54, 28-30 Luglio 1904, 6 Settembre 2018 (Appunto trovato come ricordo su Facebook e ripostato qua sul blog)

28 Luglio 1904
L’anima distaccata da tutto, trova Dio in tutte le cose.

29 Luglio 1904
La fede fa conoscere Dio, ma la fiducia lo fa trovare.

30 Luglio 1904
Distacco che devono avere i sacerdoti.


Il tema di oggi è il distacco sia personale sia per i sacerdoti, bisogna stare attenti a non attaccarsi ad un sacerdote o lasciare che lui si attacchi a qualcosa. Nel primo capitolo Gesù parla del distacco da tutto ed è il contrario dell'attacco. A cosa sono attaccato? Non ci possono essere cose, idoli o affetti a cui siamo attaccati. Cosa vuol dire trovare Dio negli altri? L'amore materno paterno si trova in Dio, se io ho un papà/mamma che mi ama, la vita soprannaturale mi fa vivere l'amore materno/paterno vedendo nell'amore materno, l'amore materno di Gesù attraverso la mamma.E' Dio che mi sta facendo conoscere l'amore materno di Dio attraverso quella persona. Il rapporto tra Israele e Dio era tutto parlato in amore sponsale e paragonato ad esso. Anche noi stessi, la capacità di entrare noi stessi, discernere i propri pensieri e capire se vengono da Dio o no. Sto facendo lo sport che mi piace? Lodo il Signore che mi dà il corpo e la possibilità di farlo. per arrivare a questo ci vuole il distacco da tutto e questo ci consente di non vedere più nulla con occhio umano ma sempre con queste sante lenti della Divina Volontà. Quando maturiamo in questa vita (quando operiamo questi distacchi effettivi e affettivi) iniziamo a stare h24 a contatto con Dio. Devo vedere non solo quanto tempo trascorro, cerco, passo per quella cosa/persona Ma quanto mi manca quando non c'è e quanto ci penso quando non c'è. Siamo sinceri ed operare con coraggio. Come faccio a fare un distacco interiore? Quando ti viene il pensiero chiami Gesù e chiedi di cambiarti lo sguardo. Aiuta molto distaccarci materialmente da quella cosa ma occorre tagliare nel cuore altrimenti non si entra nel regno della Divina Volontà. Oltre alla fede c'è la fiducia (se io credo che Dio è Onnipotente devo comportarmi affidandomi a Lui).La vita della Madonna è stata tutta una vita di affidamento al Signore. Fiducia e Abbandono che ci rende possibile usare le ricchezze posseduta in potenza dalla fede. Se non ci abbandoniamo, vivremo sempre come straccioni.

"..Onde, mentre diceva ciò mi sentivo tirare in Dio e restavo assorbita in Lui come una gocciolina d’acqua nell’immenso mare, ma per quanto guardassi non trovavo né i confini dell’altezza, né quelli della larghezza, Cieli e terra, viatori e comprensori, erano tutti immersi in Dio.."

La pene principale del Purgatorio è la pena del danno cioè la privazione del Signore. Un sacerdote è celibe proprio perchè non si attacca a nulla salvo che al Signore. Un sacerdote condivide tutto con Dio altrimenti Purgatorio a tutto spiano e anche doloroso. Le cose della terra sono solo mezzi. Deve vedere che le persone non si attacchino a lui. Ci vuole una fortissima vita interiore.

“..Le mie gravi sofferenze provengono dal fatto che in vita fui molto legato agli interessi di famiglia, alle cose terrene ed ebbi anche un po’ di attaccamento a qualche persona e questo produce tanto male al sacerdote, che si forma una corazza di ferro infangata, che come veste lo avvolge e solo il fuoco del purgatorio ed il fuoco della privazione di Dio, che paragonato al primo fuoco, fa scomparire il primo, può distruggere questa corazza. Oh! quanto soffro, le mie pene sono inenarrabili, prega, prega per me..” (Un sacerdote in Purgatorio)

“Figlia mia, che cosa sei andata a cercare? Per te non ci sono altri sollievi ed aiuti che Io solo.” (Gesù)

sabato 6 settembre 2025

Avviso di servizio 2

Scrivo questo post perchè ho scoperto che il don che teneva queste meditazioni ha smesso cancellando tutto il materiale persino le vecchie meditazioni che avrei voluto ascoltare. E a vista mi sa che non lo farà nulla in futuro (salvo ripensamenti). Spero di trovare in rete qualcuno che parli bene della Divina Volontà. Appena saprò qualcosa riprenderò ad aggiornare il blog. Per il momento il blog resterà per aiutare coloro che volessero avere qualche spiegazione sulla divina volontà.

domenica 4 maggio 2025

Soffrire in modo divino

In occasione della natività della Madonna, Gesù racconta quanto soffrirono e come soffrirono Gesù e Maria quando Gesù dovette partire per fare i 40 giorni di penitenza nel deserto. Furono dolori acutissimi ma non disgiunti da felicità e pace imperturbabile, come sempre accade quando si soffre nella Divina Volontà. Gesù spiega anche il perché di questo suo estremo gesto ascetico. Libro di Cielo, Volume 22, 8 Settembre 1927, Giovedì 8 Settembre 2022

8 Settembre 1927
Tutta la Creazione è fissata in Dio ed è relatrice dell’Ente Supremo. Dolore sofferto in modo divino in Gesù ed in Maria. Significato dei quaranta giorni nel deserto.


"..Dopo di ciò stavo seguendo il Santo Volere nell’atto in cui il mio dolce Gesù si separò dalla Sovrana Regina per andare nel deserto e mentre compativo l’uno e l’altro, pensavo tra me: “Come potette separarsi la mia Sovrana Regina per ben quaranta giorni dal suo caro Figlio? Lei che lo amava tanto, come fece a stare senza di Lui? Io che non ho il suo amore, soffro tanto se per alcuni giorni mi priva di Lui, quanto poté soffrire la Mamma mia?”..." Luisa (la meditazione inizia da qua)........................."...Essa fece da vera Mamma alla mia Divina Volontà, facendo insieme da vera Madre alle creature, impetrando per tutti la vita, la felicità, la gioia di possedere il regno dell’Eterno Fiat.." finisce qua (parla Gesù)

Il 27 è la festa della Medaglia miracolosa ed è anche la festa del primo grande innamorato di Maria, san Giovanni Evangelista (il 27 dicembre)...la meditazione è stata fatta il 27.

C'è stato un giorno in cui il pianeta Terra conobbe un giorno di felicità, il giorno in cui nacque la Madonna fu un giorno immenso. Negli scritti della Valtorta si dice che si è scatenato il finimondo alla nascita della Madonna, c'è stato un nubifragio al momento della sua nascita. Non c'è lingua umana che possa cantare o narrare la nascita della Madonna.

Gesù ci vuole far meditare, sulle base delle considerazioni di Luisa su alcune cose. Gesù e Maria hanno operato assieme. Luisa smaniava quando stava senza Gesù e si chiedeva come facesse la Madonna a stare senza Gesù (tipo i 40 giorni nel deserto). E Gesù risponde dicendo una cosa che vale anche i nostri piccoli dolori rispetto a quello che hanno patito Loro due. Immaginarsi cosa significhi rimanere privi di Gesù o di Maria - per chi li ha conosciuto - il don non sa se dire: beato chi non se lo può immaginere perchè non sa cosa si perde o beato chi se lo può immaginare - perchè soffre ma ha avuto il diletto di vederli.

"..Io partii felice al deserto, felice restò l’altezza della mia Mamma Celeste, perché il dolore sofferto nel modo divino, non ha virtù di adombrare menomamente la divina felicità, che contiene mari di gioie e di pace interminabili, i dolori sofferti nel modo divino sono come le goccioline di acqua nell’immenso mare, che la forza delle onde ha virtù di cambiare in felicità. Il dolore sofferto in modo umano ha virtù di spezzare la vera felicità e di turbare la pace, il divino mai. Molto più che la mia Mamma Regina possedeva il Sole della mia Volontà per grazia ed Io lo possedevo per natura..." Gesù

Tutti i maestri di spirito dicono che si soffre di più quando ci appaiono Gesù e Maria e poi ne rimaniamo privi piuttosto che gli altri dolori umani messi assieme. Chi ha avuto un'esperienza vera di Cielo sa di cosa si parla, e questo fatto è stato conosciuto nella Storia della Chiesa da Santi che hanno vissuto per anni solo con l'Eucarestia in mezzo a dolori atroci intervellati ad esperienze della Passione, per esempio la Beata Alexandrina da Costa e Teresa Neumann. La Madonna ha chiesto a Kibeho di recitare - a chi la ama - di recitare la Corona dell'Addolorata il martedì e il venerdì, di trovare il tempo di recitarla per la conversione dei peccatori. Nella corona dell'Addolorata si contemplano i dolori della Madonna. Ma il dolore di questi 40 giorni non ci sono. Attraverso la scelta di questi 7 dolori sono inclusi tutti i dolori che ha vissuto. Questo dolore per entrambi fu un dolore immenso, che più grande non se ne potrebbe concepire...ma cosa dice Gesù?

Figlia mia, ambedue soffrimmo nel separarci, ma il nostro dolore fu sofferto in modo divino, non umano e perciò non si disgiunse né dalla felicità, né dalla pace imperturbabile....." Gesù

Se si vive nella divina volontà, può accadere qualsiasi cosa anche cose orribili, che danno dolori profondissimi (e questo bisogna viverlo). Le persone comuni non ci arrivano a capirlo. Uno pensa o si soffre o si sta nella gioia, ma è sia l'uno che l'altro. Tutti i dolori sofferti nella Divina Volontà e per la divina volontà, in conseguenza del fatto che si sta facendo la volontà divina, sono dolori santificabili, se offerti e fatti con generosità non ti toccano la condizione di uomo o donna felice e contenente mari di gioia. Gesù doveva andare nel deserto per farsi 40 giorni per riparare 40 secoli...

("....Figlia mia, il numero di quaranta giorni nella mia vita quaggiù è simbolico e significativo. Nel nascere volli stare quaranta giorni nella grotta di Betlem, simbolo della mia Volontà Divina che mentre stava in mezzo alle creature, era come nascosta e fuori della città delle loro anime ed Io per riparare i quaranta secoli di volontà umana, volli stare per quaranta giorni fuori della città in una vile capanna a piangere, gemere e pregare, per richiamare la mia Volontà Divina nella città delle anime, per darle il suo dominio, dopo quaranta giorni uscii per presentarmi al tempio e rivelarmi al santo vecchio Simeone; era la prima città che chiamavo alla conoscenza del regno mio e fu tanta la sua gioia che chiuse gli occhi alla terra per aprirli all’eternità. Quaranta giorni stetti nel deserto e poi subito feci la mia vita pubblica per offrire i rimedi e i mezzi per giungere al regno del mio Volere. Quaranta giorni volli stare sulla terra dopo la mia Risurrezione per confermare il regno del Fiat Divino ed i suoi quaranta secoli di regno che doveva possedere. Sicché il primo atto di tutto ciò che Io feci quaggiù, fu il ripristino di Esso; tutte le altre cose entravano nell’ordine secondario, ma il primo anello di congiunzione tra Me e le creature era il regno della mia Volontà....")

L'arco della storia umana che si snoda (secondo la Bibbia), 4000 anni prima di Cristo si colloca la creazione dell'Uomo, 2000 anni AC c'è stato il diluvio, all'anno 0 è nato Cristo, il primo combattimento escatologico avverrà circa negli anni 2000 e poi la fine (forse) ci sarà nel 4000 DC. Ma è una teoria.

"..E poi Io andai nel deserto per richiamare quella mia stessa Volontà Divina che per quaranta secoli le creature avevano disertato da loro ed Io per quaranta giorni volli starmene solo, per riparare i quaranta secoli di volontà umana in cui la mia non aveva posseduto il suo regno in mezzo alla umana famiglia e con la mia stessa Volontà Divina la volli richiamare di nuovo in mezzo a loro per fare che regnasse...." Gesù

Gesù parla con un linguaggio militare. Le gente milita sotto altre bandiere e non sotto quella di Cristo. Quanta gente nel mondo si sente negativamente sola, ma quando una persona è piena di Dio non si sente mai sola, il trovarsi materialmente da soli senza compagnia sensibile....questa è una cosa cercata dagli amici di Dio. Solo la solitudine dalle creature ci permette di entrare in contatto con il Creatore. O stiamo con le creature o con il Creatore. Certo che c'è chi è in un contesto sociale particolare...si capisca il senso e non si disperi chi è sposato o lavora con altri. Il peccatore, chi si stacca da Dio vive quella solitudine orribile, si sente solo. E come si riparano i peccati? Gesù è andato nel deserto per riparare la solitudine umana. Gesù riparando, richiama. Da un punto di vista oggettivo, la volontà umana respinta dall'uomo per 40 secoli è pronta a tornare. E in chi la depositiamo in attesa che arrivi il Regno della Divina Volontà?

"..Nel ritornare dal deserto la depositai nella Mamma mia, con tutti quegli atti di Volontà Divina che le creature avevano respinto e tenuto come in deserto, affinché fosse Lei la fedele depositaria, la riparatrice e la impetratrice del regno della mia Volontà..." Gesù

Ci sono tante croci, involontarie e volontarie. Gesù chiede il discorso:

"..Come potevamo occuparci del nostro dolore di separarci per quaranta giorni, quando si trattava di reintegrare, di richiamare la nostra Divina Volontà a regnare in mezzo alle creature?.." Gesù

Non dobbiamo avere paura di soffrire un pò, le sofferenze offerte hanno un valore immenso (se fatte nel dv?) anche se noi non lo possiamo conoscere nè subito nè perfettamente. Ma siamo certissimi che uniti ai dolori di Gesù producono un grandissimo bene. Noi non consideriamo come male assoluto ogni forma di dolore come i mondani facendo lo slalom nelle forme di sofferenze che arrivano.

Diamo la nostra disponibilità, diamo i nostri sì a Dio per riparare i no dei nostri progenitori. Noi non siamo come la Madonna. Fermo restando le distanze incomparabili che dobbiamo mantenere. Noi abbiamo un'abisso di miserie di fronte ad un'abisso di grazia della Madonna. Fermo restando tutto questo impariamo da Lei impariamo a soffrire qualsiasi dolore, sapendo che se sarà un dolore divino ci lascerà nella pace. La cosa importante è se la cosa che sto vivendo sia voluta da Dio o no. Poi se dolorosa o brutta fa niente.

20 Maggio 1905
Modo di soffrire.
(sesto volume)

Questa mattina stavo pensando a quando il benedetto Gesù restò tutto slogato sulla croce e dicevo tra me: “Ah! Signore, quanto potesti restare compenetrato da queste sì atroci sofferenze e come la tua anima potette restare afflitta.” In questo mentre, quasi ad ombra, è venuto e mi ha detto: “Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene che, mentre si soffre, si trova il più bel riposo; e se si gode e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere si trova il più atroce tormento. Anzi, quanto più mi avvicinavo al termine delle pene, agognando di compiere in tutto la Volontà del Padre, così mi sentivo più alleggerito ed il mio riposo si faceva più bello. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime, se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né all’adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno e, non vedendo i beni che possono guadagnare, né il dolce riposo a cui porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo, invece restano più tormentate di prima.

sabato 29 marzo 2025

8 Dicembre 1922 Sull’Immacolato Concepimento

Accorgendomi di qualche buco negli appunti posto questa meditazione mancante. Qua il testo del brano meditato.

Chi conosce gli scritti di Luisa sa che sono meravigliosi, ad avviso del don non c'è nulla di inutile o non necessaria o non edificante. Ma ci sono dei passaggi da capogiro. Il don pensa che non sia difficile convenire che il brano di oggi tocchi uno dei vertici più alti: di ciò che è la Madonna. Focalizzato in due momenti distinti: il concepimento e tutto quello che fece la Madonna alla sua nascita.

Figlia mia, l’immacolato concepimento della mia diletta Mamma fu prodigioso e del tutto meraviglioso, tanto che Cieli e terra ne stupirono e fecero festa. Tutte e tre le Divine Persone fecero a gara: Il Padre sboccò un mare immenso di potenza; Io, Figlio, sboccai un mare infinito di sapienza e lo Spirito Santo un mare immenso d’eterno amore, che confondendosi, formarono un solo mare ed in mezzo a questo mare fu formato il concepimento di questa Vergine,..." Gesù

La Chiesa chiama la Madonna come l'Onnipotente per Grazia perchè uscita dalla potenz adi Dio, è chiamata Sede della Sapienza ed è la Tutta Amore. Un'amore che evidentemente trovava il suo centro - e questo dovrebbe farci riflettere - nell'amore di Dio. E non dobbiamo mai dimenticare che nella misura in cui si vive il primo comandamento, poi si vivrà bene il secondo. Abbiamo sentito Gesù dire che appena concepita la Madonna, ebbe l'immediato uso del libero arbitrio.

"..sicché la sua piccola natura fu concepita nel centro di questo mare e si formò e crebbe sotto l’influsso di queste onde divine, tanto che non appena fu formata questa nobile e singolare creatura, non volli aspettare come il solito delle altre creature, volli i suoi amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi baci, per godere i suoi innocenti sorrisi e perciò appena fu formato il suo concepimento, le diedi l’uso di ragione, la dotai di tutte le scienze, le feci conoscere le nostre gioie ed i nostri dolori riguardo alla Creazione; e fin dal seno materno Lei veniva nel Cielo, ai piedi del nostro trono, per darci gli amplessi, il ricambio del suo amore, i suoi teneri baci e, gettandosi nelle nostre braccia, ci sorrideva con tale compiacenza di gratitudine e di ringraziamento, da strappare i nostri sorrisi..." Gesù

Vedete quante volte ricorre il termine amplessi? Che non sono quelli carnali, ma quelli spirituali nei confronti dei quali quelli carnali fanno venire il voltastomaco. Sant' Agostino che conosceva bene gli amplessi carnali (avendo generato anche un figlio prima di diventare cristiano) con cognizione di causa perchè sapeva di ciò che stava parlando cioè che tutti gli amplessi carnali di questo mondo non sono nulla rispetto ad un minuto d'amplesso divino. Le anime mondane sbeffeggiano la verginità dei consacrati - se la verginità viene vissuta bene amando di più il Signore e amando di più il prossimo. Qua Gesù non parla di cose metaforiche, questa era la vita della Madonna. E' chiaro che - non in questo modo perchè non ne saremmo in grado - la vita nella Divina Volontà è una vita d'amore.

"..perché il solo peccato è quello che mette distanza tra Creatore e creatura, spezza l’amore, sperde la fiducia ed incute timore,.." Gesù

Fai una bella confessione generale e non ci pensare più. Inizia a recuperare l'amore perduto e non aver paura di Dio. La paura di Dio è cosa completamente estranea a chi vive nella divina volontà.

"..Cielo e terra esultarono e fecero festa insieme con Noi, nell’avere dopo tanti secoli la loro Regina, il sole sorrise nella sua luce e si ritenne fortunato nel dover servire la sua Regina dandole la luce; il cielo, le stelle e tutto l’universo sorrisero di gioia e fecero festa, perché avrebbero dovuto allietare la loro Regina, facendole vedere l’armonia delle sfere e della loro bellezza; sorrisero le piante che avrebbero dovuto nutrire la loro Regina ed anche la terra sorrise e si sentì nobilitata nel dover dare l’abitazione e farsi calpestare dai passi della sua Imperatrice. Solo l’inferno pianse e si sentì perdere le forze dal dominio di questa sovrana signora...." Gesù

Certo noi, con tutti i distinguo, le miserie, le fragilità ecc... non come la Madonna ma anche noi nel nostro piccolo possiamo dare uno di quei pestoni all'inferno. Basta fare tre cose: la Madonna conosce che tutto il male è derivato dal fare l'umana volontà scatenando una valanga di male. Quindi la Madonna ha legato la sua volontà a quella divina. La Madonna non sa cosa sia fare un'atto di volontà propria.

"..Ma sai tu qual fu il primo atto che fece questa Celeste Creatura quando si trovò la prima volta innanzi al nostro trono? Lei conobbe che tutto il male dell’uomo era stato la rottura tra la volontà sua e quella del suo Creatore e Lei ebbe un tremito e senza frapporre tempo in mezzo legò la sua volontà ai piedi del mio trono, senza neppure volerla conoscere e la mia Volontà si legò a Lei e si costituì centro di vita, tanto che tra Lei e Noi si aprirono tutti le correnti, tutti i rapporti, tutte le comunicazioni e non ci fu segreto che non le affidammo. Fu proprio questo l’atto più bello, più grande, più eroico che fece, il deporre ai nostri piedi la sua volontà e che spinse Noi, come rapiti, a costituirla Regina di tutti. Vedi dunque che significa legarsi con la mia Volontà e non conoscere la propria?..." Gesù

Uno dovrebbe studiare bene e alla fine decidersi di non fare la propria umana volontà.

"..Il secondo atto fu offrirsi a qualunque sacrificio per amore nostro...." Gesù

E' una cosa da dire al Signore in privato. Ti servirà il mio sacrificio per i tuoi disegni qualsiasi essi siano? Va bene anche se non lo saprò in questa vita. Mi interessa che se Tu vuoi qualcosa da me, tu sai di avere carta bianca.

"..Il terzo, restituirci l’onore, la gloria di tutta la Creazione, che l’uomo ci aveva tolto col fare la sua volontà; e fin dal seno materno pianse per amore nostro, ché ci vide offesi e pianse per il dolore dell’uomo colpevole..." Gesù

Abbiamo mai pianto davanti a Gesù? - quando vediamo le cose che non funzionano - La reazione non è di indignarsi ma di piangere per quel male che io ho visto e che dispiace a Gesù. Vedete le anime mariane come reagiscono? Non fanno piangere il prossimo anche se è colpevole ma piangono loro e questo è graditissimo al Signore.

"..Questa Regina ci dominava, ci legava, ci strappava grazie infinite, c’inclinava tanto verso il genere umano,.." Gesù

Questa cosa apre il cuore di Dio.

"..Quando Ella nacque, gli angeli cantarono le ninne alla celeste bambina ed Essa restò rapita e la sua bell’anima uscì dal suo corpicino, accompagnata da schiere angeliche e girò terra e Cielo, raccolse tutto l’amore che Iddio aveva sparso in tutto il creato e, penetrando nell’empireo, venne ai piedi del nostro trono e ci offrì il ricambio dell’amore di tutto il creato e pronunziò il suo primo grazie a nome di tutti...." Gesù

Quante persone ringraziano il Signore?

"..La terra non ci sembrava più estranea, non ci sentivamo più di colpirla facendo uso della nostra giustizia; avevamo la potenza della nostra Volontà, che in questa innocente bambina ci spezzava le braccia, ci sorrideva dalla terra e cambiava la giustizia in grazie ed in dolce sorriso, tanto, che non potendo resistere al dolce incanto, il Verbo Eterno affrettò il suo corso...." Gesù

Qua si vede che il Verbo ha accelerato un pochino di tempo scendendo un pò prima sulla terra.

Ultima chicca:

"..Poi, gettandosi nelle nostre braccia, si deliziò con Noi, nuotando nel pelago di tutti i contenti, restando abbellita di nuova bellezza, di nuova luce e di nuovo amore; supplicò di nuovo per il genere umano, pregandoci con lacrime che scendesse il Verbo Eterno per salvare i suoi fratelli, ma mentre faceva ciò, il nostro Volere le fece capire che avrebbe dovuto scendere sulla terra e Lei subito lasciò i nostri contenti e le gioie e si partì, per fare, che cosa? Il nostro Volere...."

Noi non abbiamo idea di cosa siano gli amplessi del Cielo, ma mentre noi - quando il Signore ci priva di qualcosa di bello iniziamo a lamentarci, Lei no. Se un domani Dio ti facesse vedere la Madonna, ringrazialo e goditene ma se poi ti dice basta...devi dire Ok. Così quando il Signore ci dà grandi grazie lo ringraziamo così come quando il Signore ci dà delle croci. La cosa importante è che in noi si compia la santa e divina Volontà.

domenica 22 dicembre 2024

Non esistono disoccupati nella Divina Volontà

Ogni creatura tiene un campo assegnatole nella Divina Volontà. Lo lavora chi vive in Essa. E avendo la forza creatrice in suo possesso quello che una creatura potrebbe fare in un secolo d'amore, di conoscenze divine, di riparazioni, di adorazioni profonde, con la Divina Volontà lo fa in un'ora. Gli oziosi non esistono nella Divina Volontà.

Meditazione sulla Divina Volontà (Vol. 34 agosto 23, 1936) - 2 maggio 2020 don Pierpaolo Maria Cilla

23 Agosto 1936
Il piccolo campicello assegnato alle creature nell'immensità della Divina Volontà. Gesù mette a disposizione delle creature la sua vita, purché ottiene che vivano nel Voler Divino. Il gran prodigio della Creazione della Vergine
.

C'è un brano che parla quasi sempre della Madonna, tranne della prima parte ma si parla di ciò che faceva la Madonna e dice cosa faceva e cosa dovrebbero fare chi vuol vivere nella dv.

Gesù dice che ogni anima ha un compito da svolgere nella divina volontà e quindi non può dirsi disoccupata e non può rendersi oziosa.

"Figlia del mio Volere, hai visto come l'immensità del mio Fiat è irraggiungibile? Nessuna mente creata, per quanto santa, può abbracciarla e guardare dove terminano i suoi confini, tutti hanno il loro posto in Essa, anzi ogni creatura ha il suo piccolo campo nell'immensità della mia Divina Volontà, ma chi lavora questo piccolo campo assegnatole(?) Chi vive in Essa, perché vivendo in Essa si fa la prima lavoratrice ed Essa, prendendo nel suo grembo la creatura, la tiene occupata, immedesimata nel lavoro che vuole che faccia nel piccolo campicello che le è stato dato nella mia Volontà e siccome possiede la forza creatrice, ciò che la creatura potrebbe fare in un secolo, insieme con Essa lo fa in un'ora, sicché in un'ora può acquistare un secolo d'amore, d'opere, di sacrifici, di conoscenze divine, d'adorazioni profonde e dopo il lavoro chiama l'anima al riposo, per felicitarsi e riposarsi insieme e poi vedendo il bello del campicello e la gioia che provano, per felicitarsi di più ritornano al lavoro, è un'alternarsi di lavoro e di riposo. Perché tra le tante qualità che possiede la mia Divina Volontà è moto e attitudine continua, non è oziosa, anzi ad ogni cosa creata ha dato il suo lavoro continuo, per glorificarsi e per fare bene a tutti, gli oziosi non esistono nella mia Volontà, anzi in Essa tutto è lavoro, se ama è lavoro, se si occupa a conoscerci è lavoro, se adora, se soffre, se prega, è lavoro e lavoro divino, non umano, che convertendosi in monetina d'infinito valore, può acquistare e formare il campicello più grande...."

Abbiamo visto come nella divina volontà c'è tanto da fare. Di conseguenza quando un'anima inizia a dire cosa fare...prendiamo consapevolezza che c'è tanto da fare, riconoscere Dio e il suo operato, ricambiare l'amore, salvare le anime, c'è da portare la speranza alle famiglie, c'è da portare la salvezza ecc.. a tutto e a tutti. E come si fa a fare tutto questo? O ci mettiamo a fare quello che possiamo, per esempio un pò di atti umani. O entro in questo grande spazio dove c'è tutto il bene possibile ed immaginabile...se io lavoro con arnesi rudimentali posso fare solo piccoli oggetti ma se io all'improvviso entro in un mega laboratorio dove ci sono macchinari d'avanguardia, materiali nobili ecc... sarei uno stolto se continuassi a lavorare con gli attrezzi di prima.

"..ciò che la creatura potrebbe fare in un secolo, insieme con Essa lo fa in un'ora,..." Gesù

Gesù dice che il bene che in un'ora al giorno - vissuta nella divina volontà - possiamo fare il bene che un santo potrebbe fare in un secolo. Almeno un'ora al giorno noi lavoriamo dentro la divina volontà? E come si fa? Noi abbiamo imparato fin dall'inizio a fare gli atti attuali nella dv, ma gli atti attuali li fanno coloro che sono ancora piccoli nelle conoscenze. Gli atti più elevati si compiono nel momento in cui l'anima si ferma in preghiera, noi abbiamo le nostre preghiere e nostre devozioni ecc... magari noi arriviamo alla sera con l'ansia di pensare se abbiamo fatto tutte le nostre devozioni o altro, ma stai tranquillo. Ma se non hai fatto quell'ora che dice Gesù - dai 5 minuti in su - ma operare dentro la divina volontà significa prenderla e fare quello che fa, cioè farlo assieme. In questo momento cosa sta facendo la divina volontà? Mette alla luce le persone? Fallo anche tu con Lei, dai anche tu vita a tutti, magari sta in un Tabernacolo a costruire il Regno, ecc... entra anche tu nell'Eucarestia e fai anche tu quello che fa Gesù. O stendi su tutte le anime il sangue di Gesù ecc... se tu operi con Dio vedrai che a poco a poco il tuo campicello crescerà sempre di più.

Anche se la disoccupazione dal lavoro materiale dovesse aumentare (e speriamo di no) nella divina volontà c'è molto da operare, e lì non c'è la possibilità di dire che non c'è nulla da fare.

VIDEO DI DON PIERPAOLO

domenica 1 dicembre 2024

L'amore non stanca mai

I giri nella Divina Volontà sono fondamentalmente infuocate dichiarazioni di amore che la creatura offre al suo Dio sommamente amato. Vari esempi. Importanza fondamentale della ripetizione degli atti per far crescere in noi la vita della Divina Volontà. Riferimenti: Libro di Cielo, Volume 24, 23 Luglio e 29 Aprile 1928. Ciclo di catechesi "Girare nella Divina Volontà", diciassettesima puntata, Mercoledì 15 Giugno 2022

29 Aprile 1928

Come le virtù sono germi, piante, fiori e frutti, la Divina Volontà è vita. Le meraviglie del “ti amo”; come l'amore non stanca mai. Chi vive nel Voler Divino non può andare in purgatorio, si ribellerebbe tutto l'universo
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"Figlia mia, quando l'anima pratica una virtù, mentre pratica il primo atto forma il germe e, come pratica il secondo ed il terzo atto e così di seguito, così coltiva il germe, lo innaffia ed esso cresce in pianta e porta i suoi frutti. Se poi si pratica una sol volta, o qualche volta, il germe non viene né innaffiato, né coltivato, muore e l'anima resta senza pianta e senza frutto, perché una virtù non è formata mai da un atto solo, ma da ripetuti atti....." Gesù

Ci vogliono ripetuti atti, la vita cristiana è impegnitiva perchè richiede ripetizione di continuo.

"..E come alle virtù così per la mia Volontà, se la creatura non dà alla piccola vita divina, l'alimento continuo degli atti suoi in Essa questa non cresce e non la riempie tutta. ..." Gesù

Gesù è molto acuto: sta dicendo due cose importanti: le virtù sono simboleggiate dall'immagine analogica delle piante mentre la divina volontà è la vita. Un'albero e un bambino. E' chiaro che un valore di un bambino è incommensurabile rispetto ad una pianta. Non c'è proporzione tra queste due realtà. Anche le persone che sono impazienti e che leggono quattro pagine degli scritti e chiedono subito come si fa ad entrare nella dv? Non c'è una formula magica. E' un'attivazione continua, perpetua e costante di tutti quanti gli atti che alimentano questa vita come per le virtù. Offrire un sacrificio che costa al Signore - tra gli effetti accidentali - alimenta la virtù della pazienza che ti aiuta a sopportare i mali. Una mortificazione volontaria mi fa crescere la pazienza. Se io invece non rinuncio a nulla e non sono capace a fare nemmeno un piccolo sacrificio dove sta la pazienza? Al primo problema sclero. Ma è normale. Come si fa a sentire la vita della divina volontà? Tutto quello che si può fare, più si fa meglio è evitando cose scomposte o esagerazioni - che uno ci arrivi. Atto preventivo, atti di fusione, atti attuali, giri, prese di ti amo dovunque, ecc... tutto il possibile ed immaginabile. Più ne faccio meglio è. Ore della Passione. Il don crede che chi vuole vivere nella dv deve entrare nell'ottica, le ore della Passione se le abbraccia fino a quando muore. Perchè ogni volta che si fa un'ora della Passione facciano un giro nel Fiat Redimente. Non è solo meditare sui dolori di Gesù - che già di per sè è un'atto santificantissimo - ma è un girare, ci sono i baci ecc... ti si forma dentro il cuore una certa attitudine a meno che tu non le faccia con la mente assente...i gesti d'amore che si fa a Gesù qualcosa resta e plasma anche l'interno in modo che una persona sia più facilitata quando gira. Quando una persona contrappone troppo la vita delle virtù con la vita nella divina volontà bisogna stare attenti: la vita nella divina volontà presuppone la vita virtuosa e punto secondo la vita nel dv presenta delle fortissime analogie con la vita delle virtù, perchè non c'è vita nel dv senza ripetizione. La dv non entra e non cresce se non c'è la ripetizione degli atti. Nella vita biologica, salvo incidenti, crescono tutti ma nelle cose dello spirito è possibile rimanere un bambino anche da anziani. Una persona può non far crescere la fede non esercitandola e non curandola, la grazia cresce se preghi e frequenti i sacramenti, se moltiplichi le opere buone, se fai i sacrifici, ecc.. i giri fanno partire la speranza.

Luisa: "..Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Voler Divino e ripetendo il mio ritornello del “ti amo”, dicevo: Gesù, Amor mio, voglio lasciare tutto l'essere mio nel tuo Fiat per potermi trovare in tutte le cose create, per imperlarle col mio “ti amo”. Anzi voglio mettere il mio cuore nel centro della terra e come palpito, così voglio abbracciare tutti i suoi abitanti e seguendo tutti i loro palpiti col mio “ti amo”, voglio darti l'amore di ciascuno di essi. E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;..."

Con questo giro, quanti ti amo ha fatto giungere Luisa a Gesù? (mettendo un ti amo in ogni palpito di cuore). Una persona può essere brava come Suor Consolata Betrone - l'apostola dell'atto d'amore a Gesù - passava giornate intere a dire Gesù ti amo. Quanti in teoria ne potrebbe dire una persona al giorno? Uno al secondo quindi 3600 ti amo in ogni ora e in 20 ore 72.000. Poi una persona dorme. Ma se tu dici: nel dv metto il mio ti amo nel centro della terra e metto il mio ti amo in ogni palpito di cuore, passato, presente e futuro - facendola nel dv, con questo atto - quanti palpiti sono stati fatti? Quanti ti amo sono giunti a Gesù? Umanamente io posso dire al massimo 72.000 ti amo, ma nel dv potrei darne una cifra tale che solo Gesù la può calcolare. Qual'è l'importanza di questo atto? Oltre al ricambio d'amore c'è l'aumento della Carità (amore verso Dio). Gesù diceva a suor Consolata Betrone che ogni Ti amo è un'aumento della Carità - tanto più ami Dio tanto più glielo manifesti, non basta solo dirlo con le parole ma occorre anche un'impegno nell'osservanza dei comandamenti. Ogni atto d'amore determina un'aumento della Carità e nel dv quale aumento ci sarà della mia virtù teologale della Carità?

"..E come si ripete il mio palpito da dentro il centro della terra, così voglio mettere il mio “ti amo” a tutti i germi che racchiude il suo seno e come i germi spuntano e si formano le piante, le erbe, i fiori, così voglio mettere il mio “ti amo”, per poterli vedere racchiusi nel mio “ti amo” per Gesù;.." Luisa

Quanti steli d'erba spuntano in continuazione dalla terra? Quanti steli d'erba sono apparsi e appariranno fino alla fine? Parte un'autotreno di ti amo.

"..ma mentre dicevo ciò, il mio pensiero ha interrotto il mio ritornello del “ti amo” dicendomi: quante sciocchezze dici, Gesù stesso sarà stanco di sentire la tua lunga cantilena “ti amo, ti amo”. E Gesù, muovendosi molto in fretta nel mio interno e guardando tutta la Creazione, per vedere se in tutte le cose, piccole e grandi, c'era la vita del mio “ti amo”, mi ha detto:..."

"Figlia mia, che meraviglia, che incanto, vedere tutte le cose imperlate col tuo “ti amo”; se tutte le creature potessero vedere tutte le piante imperlate, gli atomi della terra, le pietre, le gocce dell'acqua col tuo “ti amo”, riempita la luce del sole, l'aria che respirano, il cielo che vedono col tuo “ti amo”, le stelle che scintillano il tuo “ti amo”, qual meraviglia non proverebbero in loro, qual dolce incanto non si presenterebbe alle loro pupille, a guardare il tuo ritornello e la lunga cantilena del tuo “ti amo”? Direbbero: possibile che non si sia fatto sfuggire nulla, noi stessi ci sentiamo imperlati dal suo “ti amo”; ed andrebbero curiosando ed indagando tutto, per vedere se di fatto nulla ti sia sfuggito per godere l'incanto del tuo “ti amo”...." Gesù

E noi cosa ci siamo inventati? A Luisa glielo ha insegnato lo Spirito Santo. Un giro non può essere pubblico, è un'atto personalissimo.

"..Ora se questo incanto meraviglioso resta inosservato per le creature terrestri, non resta inosservato per il Cielo e gli abitatori di lassù godono l'incanto e le meraviglie di vedere la Creazione tutta riempita ed imperlata dal tuo “ti amo”. Sentono armonizzare il loro “ti amo” col tuo, non si sentono distaccati dalla terra, perché l'amore li unisce e forma le stesse note e le stesse armonie. E poi tu devi sapere che io non mi stancai d'imperlare tutte le cose piccole o grandi quando furono create coi miei ripetuti “ti amo” per te e come non mi stancai nel metterli così non mi stanco a sentirli ripetere da te, anzi godo perché il mio “ti amo” non resta isolato, ma ha la compagnia del tuo che fa eco nel mio, per cui si fondono insieme e fanno vita comune. E poi l'amore non stanca mai, ma mi è portatore di gioia e felicità..." Gesù

Ma cosa ci sta dietro a queste cose? Se potesse la persona creerebbe un Cielo per Gesù. Quando è che noi ci sentiamo amati da qualcuno? Quando qualcuno ci desidera, studia di farsi percepire dalla persona amata - e se la persona non si sente amata o non lo percepisce è un brutto segnale - un'amore che non si fa percepire dall'Amato a che serve? Nei rapporti con il Signore è la stessa identica cosa. L'amore non stanca mai. E quindi se una persona ama l'Altissimo non si stancherà mai di mostrargli l'amore. Quanti atomi ci stanno nell'Universo? Se dici: mi fondo nel dv e metto il mio ti amo Gesù per tutti in ogni atomo dell'Universo..in tre secondi hai detto una quantità di ti amo a Gesù che sono incalcolabili a mente creata.

Buoni giri a tutti.

23 Luglio 1928

L'anima che vive nel Fiat è il punto luminoso nel mondo. Come tutto fu creato per l'anima
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La prima reazione a questi brani è sempre monotona, perchè c'è sempre la reazione di ammirazione, di lode, ecc... al Signore. Il don vorrebbe ripartire dalla fine, da un'espressione di Gesù che fa capire uno degli aspetti più belli ed importanti. Gesù ha detto che quando c'è questo, c'è tutto.

Rifletto, vedo i doni che Gesù ha fatto per me e gli ridono quelle cose per contraccambio. Anche se dono al Signore me stesso, cosa cambia per Lui? Ma attenzione ad un'espressione che dice Gesù:

"..Ora se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà per portarci il cielo, le stelle, il sole e tutto il resto per contraccambiarci con gli stessi doni che le abbiamo dato, noi sentiamo la stessa gloria, il nostro amore, la ripetizione delle opere nostre e conoscendo che se lei avesse potere di farle ce le farebbe,...." Gesù

Gesù sta dicendo che se l'anima potesse, creerebbe lei stessa un cielo da donare al Signore, capite cosa c'è dietro a questo? Cosa diciamo a noi al Signore quando siamo da soli in preghiera con Lui? O quando ci chiudiamo in camera con Lui? Che gli dici al Signore? Nel giro dici che è troppo l'amore che mi hai donato, vorrei inventarmi o creare qualcosa per ricambiarti qualcosa. L'anima, che vive nel dv, riconosce che ogni cosa che vede è un'atto d'amore per Dio. Le cose che a noi sembrerebbero da fugire ed evitare, anche lì c'è la divina volontà - anche se non sembra. Capite quante cose ci potremmo inventare nella preghiera? Lui esulta di gioia ("...se tu sapessi il nostro contento quando vediamo la piccola figlia nostra prendere il suo volo nella nostra Volontà....") fare contento l'Altissimo è possibile. Gesù, nel volume 28 ne ha detta una grossa quanto una casa: se una persona facesse tanti atti nel dv sarebbe come se Lui fosse rinchiuso in un castello in modo da non vedere gli orrori di questo mondo. Se tante cose fanno soffrire noi - questo non legittima nessuna reazione disordinata - ma soffrire per la situazione della Chiesa non è peccato. Dall'alto il don non crede che Gesù e Maria vedano certe cose con occhio non sofferente. Se io faccio gli atti nella dv, Lui non vede più il male. Sono frasi che lasciano sconcertati. Ma noi stiamo in ascolto...Gesù non vede nulla? Non devo stare a ragionarci all'umana altrimenti non finiremo più. Quanto sta a cuore la gloria di Dio e che Lui si senta amato?

«Ecco quel Cuore che ha tanto amato gli uomini e che nulla ha risparmiato fino ad esaurirsi e consumarsi per testimoniare loro il suo amore. In segno di riconoscenza, però, non ricevo dalla maggior parte di essi che ingratitudini per le loro tante irriverenze, i loro sacrilegi e per le freddezze e i disprezzi che essi mi usano in questo Sacramento d’Amore.Ma ciò che più mi amareggia è che ci siano anche dei cuori a me consacrati che mi trattano così....." Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque - fonte: Luce di Maria

Chi non ama il Signore pensa che siano pazzie, l'uomo carnale non capisce le cose dello Spirito (dice san Paolo). La vita nella dv è l'amore a Gesù. L'amore è l'anima di tutto ciò che Dio è e fa. Se una persona ama tanto il Signore, qualche giro lo fa anche in maniera inconsapevole. Il tutto si gioca sulle frequenze sopprannaturali. Due persone che sono innamorate, giocano a sorprendersi, quando si è innamorati si fanno queste cose o l'amore è morto o calato. Un grande matrimonio - dice il don, conosce la vita matrimoniale per conoscenza non per esperienza - sarebbe per i due coniugi arrivare ad ottant'anni e stare sempre ad inventarsi qualcosa di nuovo per sorprendere il coniuge. Prova a chiederti: ma il Signore mi potrà dire: questa cosa se l'è inventata solo lui? Siccome ognuno di noi è irripetibile, il nostro modo di amare è irripetibile e quindi Gesù vuol vedere me e te nel dv.

"Figlia mia, l'anima in cui sta la mia Volontà è il punto luminoso nel mondo e come si vede un Sole sotto la volta del Cielo, che coi suoi raggi investe la terra e con la sua virtù di luce penetrando ovunque, abbellisce, colora, feconda la terra tutta, così si vede un altro sole più bello, più fulgido nel punto del mondo, cioè nell'anima dove regna il mio Volere Divino ed i suoi raggi si allungano tanto e si allargano che abbracciano tutto e tutti. Com'è bello vedere dal Cielo questi punti luminosi nel fondo della terra, non sembra più terra, ma Cielo, perché c'è il Sole del mio Fiat, i suoi raggi abbelliscono, fecondano e gettano tal varietà di colori Divini, da comunicare con la sua vita di luce le varietà delle bellezze del Creatore. Dove ci sono questi punti luminosi, viene arrestata la corrente del male, la stessa mia Giustizia si sente disarmare dalla forza di questa luce e cambia i flagelli in grazia...." Gesù

Dove ci sono questi punti, il male non entra e non passa. Il diavolo ha avuto potere su Gesù solo perchè la Santissima Trinità lo ha permesso perchè altrimenti nessuno avrebbe potuto nemmeno sfiorare Gesù. E' anche vero che la volontà permissiva dell'Altissimo ci sta lasciando cadere così in basso per i suoi disegni - per i suoi disegni di rinascita e purificazione - però dove ci stanno questi punti, il male si ferma. Qua giungerai e non oltre (come disse Dio al mare). E il male in tutte le sue forme - fisico, morale e spirituale. Dove c'è la divina volontà il male non entra ma arriva la bellezza, ecc..

"..Invece dove non ci sono questi punti luminosi, la terra è oscura e se fanno qualche bene, sono come quelle piccole luci che non hanno raggi, perché manca in quel bene la sorgente della luce e perciò non ha forza né virtù di allungarsi e di allargarsi e, mancando la sorgente, sono soggette a smorzarsi e la terra resta oscura, come sepolta in fitte tenebre, perché la volontà umana è foriera e portatrice di mali, di turbamenti, di disordine e simile. Sicché l'anima in cui non regna il mio Volere sbuffa tenebre, ombra ed inquietudine e se fa qualche bene è un bene investito di nebbia, la sua aria è sempre malsana, i suoi frutti immaturi, la sua bellezza scolorita,..." Gesù

Su ciascuna di queste immagini potremmo parlarci mezz'ora a testa.