Gesù le parla della peculiare missione delle anime vittime. Le ribadisce l'importanza del fare tutto per Lui solo. Ammonisce sui grandi danni che procura il pensare a se stessi e fa un'importantissima lezione su vere e false virtù. Libro di cielo volume 6, capitoli 126-128, 22-25 Agosto 1905, 15 Ottobre 2018
Questi capitoletti ci mettono dolorosamente nella Verità, gli scritti di Luisa hanno una forte capacità di accompagnare un'anima che vuole crescere, chi leggendo queste cose si sente messo male può invocare il Signore; molto meglio di chi si crede santo ma santo non è.
22 Agosto 1905
Chi divide con Gesù il peso delle sue sofferenze, cioè il lavoro della sua Redenzione, viene a partecipare al guadagno del lavoro della Redenzione
Questo capitolo è fondamentalmente per chi vive lo stato di vittima, nelle sofferenze di Luisa possono ridondare i benefici per altre persone, questo ci aiuta a comprendere come la Redenzione, attraverso la sofferenza, attraverso queste anime - non in senso stretto in quanto riconciliazione con Dio ed apertura alla Grazia -, però questa redenzione deve essere "distribuita", deve arrivare a tutte le persone (tipo la Santa Messa) però c'è anche il concorso attuale delle anime vittime e producono effetti analoghi (distribuzione delle grazie), ci si unisce a questo accettando le sofferenze che il Signore ci manda e accettando lo spirito di digiuno e penitenza.
23 Agosto 1905
Se l’anima fa tutto per Dio, rimane estinta nella fiamma dell’Amore divino. Il pensare a se stesso non è mai virtù, ma sempre vizio
Questo capitolo ci riporta a fare tutte le azioni PER Maria o Per Gesù (come la consacrazione Totus Tuus ), un solo atto fatto per puro amore di Dio produce una quantità smisurata di Grazia e di Gloria e la cosa formalmente opposto è pensare a sè stessi, perchè ci piace. (ATTENZIONE A COMPRENDERE BENE), vanno meditate in maniera seria ed equilibrata. Gradualmente dobbiamo imparare a fare tutte le cose per amor di Dio avendo pazienza sui tempi di crescita.
25 Agosto 1905
Le vere virtù devono avere le radici nel cuore di Gesù e svolgerle nel cuore della creatura
Bisogna essere molto decisi nel capire se la nostra è falsa o vera virtù. Virtù naturali di simpatia (amiamo coloro che ci amano),
le virtù soprannaturali sono amare chi NON ci ama.
".. per cui avviene che sentono una carità illimitata per una persona, ossia ad un tempo sono tutto fuoco, fanno dei veri sacrifici, vorrebbero mettere la vita; se ne presenta un’altra, se occorre più bisognosa della prima, in un momento si cambia la scena, si fanno di gelo, neppure vogliono fare il sacrificio né di sentire, né di dire una parola, sono svogliati e la rimandano esacerbata, indispettita;.." Gesù
Possono esserci delle situazioni particolari che richiedono una diversa applicazione di questo principio, alcune relazioni devono essere troncate per amor di Dio. I principi sono sempre generali ed astratti (nella vita ascetica) e le situazioni di vita sono molto specifiche e concrete; se ti fossilizzi sulla legge senza il discernimento delle circostanze rischiamo di compiere errori.
Quando sentiamo l'ubbidienza, Gesù ha ubbidito agli stessi carnefici.
".. Un altro è ubbidiente ad una persona, sottomesso, umile, si fa un cencio, in modo che quella persona può farne ciò che vuole; verso un’altra è disubbidiente, ricalcitrante, superbo; è questa ubbidienza che esce dal mio cuore, che ubbidì a tutti, fino agli stessi carnefici? No, certo..." Gesù
Imparare a posporre la nostra volontà a quella di un'altro, ottima cosa per entrare nel regno della DV dove c'è il continuo adeguamento della nostra volontà che muore per far vivere quella DIVINA. Obbedisco per ottenere affetto, stima, compiacenza verso il prossimo? questo non va bene. L'ubbidienza santa è uno stile che si acquisisce per amore di Gesù che si è fatto ubbidiente fino alla
morte di croce, si badi sempre di cercare di comprendere il senso profondo delle cose che Gesù insegna.
".. Un altro è paziente in certe occasioni, fosse pure nelle sofferenze serie, pare un agnello che neppure apre la bocca per lamentarsi; di fronte ad un’altra sofferenza, forse più piccola, monta in furia, si irrita, impreca; è questa forse la pazienza la cui radice è fissa nel mio cuore? No, certo.." Gesù
Perchè se si pazienza, si pazienza sempre e non c'è qualcosa che sfugge al tuo controllo.
"..Un’altra, un giorno è tutta fervorosa, prega sempre, fino a trasgredire i doveri del proprio stato; un altro giorno se ha ricevuto un incontro un po’ dispiacente, si sente fredda, abbandona affatto la preghiera fino a trasgredire i doveri d’una
cristiana, le preghiere d’obbligo; è forse questo lo spirito mio di preghiera, visto che giunsi fino a sudar sangue, a sentirmi l’agonia della morte eppure non tralasciai un sol momento la preghiera? No, certo;.." Gesù
Qui bisogna mettersi nella Verità, perchè se c'è questa situazione di alternanza le virtù non sono ancora profondamente nel cuore di Gesù ma sono radicate nel nostro cuore. Infine vediamo la potenza del desiderio e vediamo quanto è importante alimentare sempre il nostro desiderio di Gesù.
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