giovedì 29 agosto 2024

Comprendere come sa amare un Dio

Dio dà sempre le grazie necessarie al compimento della nostra missione. Il suo amore cerca valvole di sfogo nelle creature, ma raramente ne trova. Nessuno può immaginare come sa amare un Dio. Potenza impressionante e universale degli atti fatti nella Divina Volontà. Libro di Cielo, Volume 35, 12 Settembre 1937, Mercoledì 15 Novembre 2023

Le verità sono i più grandi doni che Dio ci dà. Parto Divino. Delirio estremo di volerci vedere possessori dei suoi doni. La sua parola è sfogo d’amore. Il gran bene d’un atto fatto nella Divina Volontà.

Sembra che questo brano riassuma certi caposaldi degli scritti di Cielo. Se andiamo a ripercorrere il brano ci sono: si parla dei giri, di operare nel dv e degli effetti che questo provoca, si parla della volta azzurra e che effetti producono negli abitatori del Cielo e nei viatori.

Luisa teme di non essere all'altezza delle cose che sente manifestare da Gesù ma Lui la rassicura e le dice: guarda, ci penso io. Non è un problema tuo perchè non sei tu che devi manifestare le Verità. L'unica condizione è che Luisa dica sì, dia il consenso e metta la sua volontà in quella divina. E al resto ci pensa l'Altissimo. Fai come se tutto dipendesse da te sapendo che nessuna cosa dipende da te. Nella dv (ma anche nella vita cristiana) spesso c'è il fatalismo, il quietismo ecc... c'è il diavolo e la nostra volontà che quando non funziona bene facciamo disastri. Il fatalismo che è assolutamente di quanto più distante dalla retta comprensione della divina volontà, gli scritti di Cielo ci dicono che tutto quello che possiamo fare dobbiamo farlo,...ma come fa la mia parola a convertire un peccatore? E' impossibile, a patto che alla mia parola si unisca la Grazia. Il don prova e lo dice con tanta vergogna...il don cerca di metterci tutto l'impegno possibile immaginabile ma si percepisce come un'elefante che si muove in modo impacciato in un negozio cristalli. O come una persona che prende le cose belle del Cielo e poi fa i pasticci. Immaginiamo una coppia che cerca di fare la vita cristiana nel Matrimonio, chi vuole fare lo sposo cristiano o la sposa cristiana...tu lo devi volere tutti i giorni. Non c'è il fatalismo o il quietismo negli scritti di Luisa.

"...Tu devi sapere che quando vogliamo fare un bene alle creature, dire una verità, che è il più gran bene che possiamo darle, perché col dirla ne facciamo dono, prima lo maturiamo nel Seno della nostra Divinità e quando non possiamo più contenerlo, lo diamo perché il nostro Amore è tanto che vuol vedere quel dono posseduto dalle creature, perciò ci fa dare in smanie, in deliri, giunge a farci languire perché vuol vedere quel bene trasmesso a loro. Ci troviamo nelle dolorose condizioni d’una povera madre, che avendo formato il suo parto, se non lo mette alla luce si sente morire; Noi non possiamo morire, ma se il bene che vogliamo dare come parto nostro non lo usciamo alla luce, il nostro Amore dà in tali eccessi, che se lo potessero vedere le creature, comprenderebbero come sa amare un Dio ed in quali strettezze ci mettono quando non ricevono il bene che vogliamo dare loro, perciò quando troviamo chi lo riceve, confermiamo il dono, facciamo festa e ci sentiamo vittoriosi del bene che gli abbiamo dato e questo, perché avendolo ricevuto una sola creatura, il nostro parto, uscito con tanto amore, da se stesso si farà strada, girerà per tutte le creature e con la sua virtù generativa rigenererà tanti altri parti, riempirà tutto il mondo e Noi avremo la grande gloria di vedere riempiti Cieli e terra del nostro dono, dei nostri beni e di vedere posseditrice la creatura che lo vuol ricevere..." Gesù

Nella nostra condizioni di viatori mica è facile tenere quella vigilanza che ti fa pensare che Dio ti sta amando in ogni istante, di crederci in ogni istante. Dio è amore dice san Giovanni. Mangi? Stai ricevendo un Ti Amo di Dio nella pasta, nella carne, nell'acqua, ecc... stai sotto l'acqua? L'acqua che ti viene addosso nella doccia è un Ti amo di Dio, perchè quel contatto produce sulla tua pelle produce un piccolo diletto. E' una cosa bella. E tutte le cose belle vengono da Dio. Il don lo vede che da un punto di vista teorico le sa queste cose, - il Signore ti ama tramite un pensiero divino che sorregge il tuo pensiero (ma ti pare?). Uno potrebbe dire ma Dio potrebbe fare dell'altro? Ma questa cosa non va bene. Gesù parla spesso di sfogo d'amore.

"..Tu devi sapere che ogni nostra parola è uno sfogo d’Amore che facciamo con la creatura, sicché ogni parola detta sulla nostra Volontà Divina è uno sfogo d’Amore che abbiamo fatto e, ricevendo refrigerio da questo sfogo, abbiamo continuato a parlare, per formare la catena dei nostri sfoghi d’Amore, perché era un Amore represso che avevamo in Noi e se tu sapessi che significa questo nostro sfogo d’Amore, i beni che fa! Questo nostro sfogo d’Amore riempie Cieli e terra, investe tutti, imbalsama le pene, si fa giorno nella notte della colpa, converte i peccatori, raddrizza chi zoppica nel bene, rafferma i buoni, insomma, non vi è bene che non possa fare una nostra parola che contiene un nostro sfogo d’Amore...." Gesù

Lo sfogo d'amore imbasama le pene, tu triboli? Preghi il Signore per capire come fa ad imbalsamare. Poi la conversione dei peccatori, quando una coscienza inizia a farsi penetrare, il don lo vede, quando una persona si siede in confessionale il don lo sa quando vuole ricevere il perdono o quando sta lì per fare qualcosa in uno stato di cecità ed ignoranza. Nel bene si può zoppicare, una persona può diventare sempre più buona. Lo sfogo d'amore, ma quante volte ricorre il termine sfogo d'amore in tutti gli scritti di Cielo? (nel 35° volume 23).

"...Onde seguivo il mio giro nella Creazione per rintracciare gli atti fatti dal Voler Divino, farli miei e poterlo riamare come mi ha amato. Giunta nella volta azzurra pensavo tra me: “Questo cielo serve come volta agli abitatori della terra, come pavimento agli abitatori celesti, quindi, siccome serve a tutti, tutti sono obbligati ad adorare Colui che con tanto amore ha creato questa volta celeste per darla a noi.” Quindi chiamavo tutti gli angeli, i santi e tutti gli abitatori della terra insieme con me, perché tutti uniti ricambiassimo in amore, in adorazione, gloria e ringraziamenti il nostro Creatore, perché ci ha amato tanto che ci ha dato questo cielo. Nel Volere Divino io chiamavo, abbracciavo tutti che, come se fossero uno solo, amavano insieme con me...." Luisa

Questa operazione non è una pia fantasia perchè Gesù fa una glossa:

Figlia mia, è tanta la potenza di un atto nel mio Volere, che dà dell'incredibile. Come tu chiamavi tutti mi son sentito riamato da tutti e avendo tu una volontà libera e meritoria, come tu hai compiuto il tuo atto, la mia Volontà ha sprigionato da Sé un Amore, una gloria, una felicità maggiore, di cui tutti si sono sentiti investiti, gli angeli e i santi sentono una gloria e una felicità maggiore e si sentono più riamati da Dio e la terra riceve più aiuti, più grazie, a seconda le loro disposizioni..." Gesù

Con un'atto umano è impossibile fare una cosa del genere, al massimo possiamo dare noi un pò d'amore a Gesù e basta. Gli Angeli e i santi si sentono più riamati da Dio. Non è che queste cose producono degli effetti anormali, se si trova qualche buona disposizione questa cosa produce dei buoni effetti.

"..Gli angeli e i santi che lo sanno, sospirano la tua chiamata per avere questo gran bene e quando tu non li chiami, premurosi, dicono: “Non ci chiama oggi?”..." Gesù

Se io non faccio un giro, ci sono gli angeli e santi che dicono: come mai non facciamo un giro, oggi?

"..Oh come vorrei che tutti conoscessero che significa operare nella mia Volontà! Perché la conoscenza è come l’appetito, che fa desiderare e gustare il cibo che si mangia, invece, senza l’appetito si sente avversione per lo stesso cibo e non si gusta. Tale è la conoscenza, essa è la portatrice dei miei doni, del bene che voglio alle creature, è la conferma del possesso. Poi, la conoscenza genera la stima, l’apprezzamento alle mie verità ed Io allora parlo quando so che le mie parole sono amate, ascoltate e apprezzate, anzi, quando vedo la stima, l’amore, mi sento tirato dal mio stesso Amore a manifestare altre verità; se non vedo ciò, faccio silenzio e sento il dolore del mio Amore represso..." Gesù

Le conoscenze sono la base. I santi di prima non erano consapevoli e non ne hanno scritto perchè non gli era stato spiegato in maniera dettagliata. Il cantico delle Creature san Francesco ha fatto un giro nel Fiat Creante però il santo non lo sapeva. Quando queste conoscenze sono apprezzate, tante ne arrivano. Noi non dobbiamo chiudere i rubinetti del Cielo a causa della nostra cattiva ricezione dei doni...giusto?

"..Tu non mi farai ciò, non è vero?” Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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