sabato 10 agosto 2024

Vita della creatura in Dio e di Dio nella creatura

Gesù spiega cosa significa davvero vivere nella Divina Volontà, ossia vita della creatura in Dio e vita di Dio nella creatura. L'impero della Divina Volontà negli atti della creatura. Libro di Cielo, Volume 35, 15 Agosto 1937, 9 Novembre 2023

15 Agosto 1937 Impero che posseggono gli atti fatti nella Divina Volontà. Dio è capo degli atti di chi vive in Essa.

Questo brano è roba da 35° volume. Questa gigantesca opera, 36 volumi in 40 anni. Se uno ci fa caso 36 è la somma di 1 al cubo che fa 1, di 2 al cubo che fa 8 e di 3 che fa 9 e sono 27 e in totale fa 36 in 40 anni. 1, 2 e 3 la Santissima Trinità elevata al cubo e il numero 40 anni è un numero simbolico nella Bibbia (40 anni nel deserto, i 40 giorni di digiuno di Mosè, Gesù, ecc...). Il cuore di questa meditazione è quell'espressione che magari ce la ricordassimo:

"..Perciò il vivere nella mia Volontà non è altro che la vita della creatura in Dio e quella di Dio in essa,..." Gesù

Qualcosa di assolutamente inimmaginabile, nella Tradizione della Chiesa, quando c'era qualche dottrina nuova nella Chiesa era guardata sempre con sospetto. Ed è giusto che sia così, la Chiesa deve sempre salvaguardare la fedeltà. E' nuovo entro certi limiti, tutti i 36° volumi sono la spiegazione di una petizione del Padre Nostro: sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in terra. Tutti hanno sempre saputo che la Volontà di Dio è la causa della santificazione della persona, chi fa la volontà di Dio si santifica. Ma qua si va un pochino oltre. Il don non pensa che un San Francesco non sia mai riuscito ad immaginare una cosa del genere: quando io parlo, Dio è principio della mia parola? Se cammino, Dio è principio dei miei passi? Il don non crede di essere arrivato a tanto livello. Un conto è che - il don spera che di fronte a queste cose le persone si sentano inadeguate come san Pietro dopo la pesca miracolosa, ma sappiamo che la possibilità c'è. Perchè ce lo dice Gesù. Pensate al periodo storico quando erano vivi: Luisa Piccarreta, Padre Pio e Maria Valtorta.

Lo scritto di oggi inizia con un'esclamazione che dice che le sorprese sono sempre nuove ed è normale che sia così. In paradiso sarà così. Ci sarà sempre una sorpresa nuova. Pensiamoci a queste cose. Il don pensa che sia un pensiero malsano stare angosciati vedendo le pur disastrose - cose brutte - che succedono sotto il Cielo, ma il don è convintissimo che il diavolo gongola vedendoci in preda all'angoscia, della paura, ecc... queste cose accadono fuori di noi, poi bisognerà opporsi, dare delle risposte, ecc.... ma noi non possiamo farci travolgere da queste quattro cose che accadono nei nostri pochi anni. Tutto questo immondezzaio che c'è in giro, ma alla fine sarà un'incubo che svanirà. Questo è un parto pazzesco, c'è un sussulto del male in attesa di essere schiacciato dal Bene. Ci vuole un'atto di fede che il Regno della Divina Volontà è prossimo, il don non crede che si realizzerà nel 2050, il Signore prepara al momento giusto. Quindi è finito nel 1938? Ci sarà un secolo di incubazione? Che inizino ad essere conosciute? Il target delle conoscenze di Luisa hanno un target abbastanza ristretto ma questa cosa ci sarà. Non stiamo angosciati a vedere sempre telegiornali, goditi di qualche sorpresa che ti farà il Signore - altrimenti rischiamo di passare la vita ad angosciarci per qualsiasi cosa: il video, la profezia angosciante, ecc... l'informazione essenziale la possiamo reperire anche dalla rete. Quale medico ti ha ordinato che dobbiamo passare il tempo angosciandoci? Fatti prendere dalla rete d'amore della divina volontà?

Piccola figlia del mio Volere, le sorprese, le novità, i segreti, le attrattive che il mio Volere possiede sono senza numero e chi entra in Esso resta rinnovato, magnetizzato, tanto, che non può, né vuole uscirne, sente il suo Impero Divino che l’investe, il balsamo celeste che cambiando la sua natura lo fa risorgere a vita novella. Or, tu devi sapere che la mia Divina Volontà dà tale impero alla creatura che vive in Essa, che come fa i suoi più piccoli atti, sente il suo Impero, se ama, sente l’Impero del suo Amore; se parla, sente la sua Forza Creatrice; se opera, sente l’impero, la virtù delle sue opere che si affollano intorno ed, imperandola col suo stesso Impero, la portano ad ogni cuore per farla imperare e dominare su ciascuno....." Gesù

Il diavolo non comanda niente, bisogna dirglielo con la vita, se abbia è perchè è il Signore che gli ha dato il permesso di farlo per purificare la Chiesa, il maligno fa credere che sia il vincitore ecc... il potere che ha, ce l'ha su quei babbei che glielo danno su sè stessi il potere, non ce l'ha con quelli che stanno con Gesù e Maria. Gesù parla di una percezione che la creatura sente e qua dobbiamo farci attenti ed imparare ad ascoltare le risonanze del nostro cuore e della nostra vita.

"..Sente il suo Impero nell’atto della creatura e si sente costretto a cedere ciò che vuole in quell’atto: se vuole amare, col suo atto ci fa amare e ci fa dare amore; se vuole che regni la nostra Volontà, col suo impero ci fa giungere a pregare che la ricevano. Un atto nel nostro Volere non si arresta, ci dice: “Sono atto tuo, devi darmi ciò che voglio.”..." Gesù

Senti un'amore (lecito) immenso ed ordinato. Non è volontà di Dio che certe creature - non puoi trattare un cane o gatto come un cristiano. Lì non c'entra nulla il Ti amo di Dio ecc.. altro è l'impero dell'amore e l'altro è il disordine. I nomi che si danno agli animali devono essere nomi di animali e non nomi di persone, le espressione che abbiamo con gli animali - ci sono certe espressioni che usate sugli animali lasciano il don perplesso. Luisa chiama Gesù amore suo e qua va bene. Ma non si può dirlo al cane, gatto ecc... anche se gli si vuole tanto bene. C'è sempre un'ordine dentro questo. Quando il don aveva il cane non conosceva gli scritti e adesso ha dei gatti, adesso è diverso, al don gli sembra di percepire qualche manifestazione dell'amore che gli si comunica attraverso quel peculiare modo di essere dell'animale. E gli sembra di percepire che anche l'anima percepisca molto bene le attenzione del don che gli danno una gioia fuori dal comune.

L'impero romano sembrava invincibile, uno si sentiva al sicuro e nella dv c'è un senso di sicurezza interiore che è quasi impossibile spiegarle. Se lo capisci lo vivi e se non lo capisci non lo vivi (Santa Teresa d'Avila). Stare in questo mondo significa che il tipo di relazione cambia.

"..E perciò vogliamo che viva nel nostro Volere, per fare che gli atti suoi ed i nostri siano fusi insieme e suonino d’un sol suono, d’un solo valore, d’un solo amore; non possiamo resistere ad un atto nostro né vogliamo, anzi tu devi sapere che il vivere nel nostro Volere è unità, tanto, che se la creatura ama, Dio sta a capo del suo amore, sicché l’amor dell’uno e dell’altro è uno solo; se pensa, Dio è a capo del suo pensiero; se parla, Dio è principio della sua parola; se la creatura opera, Dio è il primo attore e operante delle sue opere; se cammina, Dio si mette a capo dei suoi passi..." Gesù

"..Ecco perciò che il vivere nel nostro Fiat Divino è il prodigio dei più grandi prodigi, mai visto né udito, è il nostro Amore esuberante, e, non potendo contenerlo, volevamo fare questo prodigio che solo un Dio poteva fare nella creatura che, ingrata, non accettò..." Gesù

Dio sta aspettando che il suo intento iniziale arrivi a destinazione.

"..Noi però non abbiamo cambiato Volontà, anche se siamo stati contrastati ed è stato represso il nostro Amore che ci fa spasimare, useremo tali eccessi d’amore, tali industrie e stratagemmi, che giungeremo all’intento: che una sia la Volontà nostra con la creatura.” Gesù

Una persona sicura di essere nella dv è un'affermazione un pò spregiudicata e temeraria, un'altra cosa è lo desidero tanto, speriamo e ci sto provando. Ma presto o tardi questa cosa dovrà succedere. O non è Dio che parla e chiudiamo i Libri di Cielo o se c'è Gesù se le dice saranno perchè se non fossero vere non le avrebbe dette. Quindi è solo questione di tempo. E nel frattempo cerchiamo che questo sogno ad occhi aperti diventi realtà.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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