sabato 17 aprile 2021

Sorsi di luce nel Divin Volere

Di nuovo Gesù attraverso l'immagine del sole fa una splendida lezione sulla vita nel Divin Volere, centrata sull'importanza di prendere a larghe mani ogni sorso di luce di Esso facendo in modo di farsi toccare, investire e plasmare dalla sua luce, dandosi in preda alla Divina Volontà e abbandonandosi in essa. Libro di cielo volume 19, 10 Maggio 1926, 13 Agosto 2020

10 Maggio 1926 Così come il sole è vita di tutta la natura, il Voler Divino è vita dell’anima

Brano in cui si approfondisce enormemente la simbologia del Sole presa da Gesù per indicare il mistero della sua Volontà, gli effetti che produce, il grande prodigio della vita in essa. La prima parte fa riflettere sugli effetti della luce sulla Creazione a confronto degli effetti delle tenebre.

"..Sicché se le piante, i fiori, il mare non si facessero investire dalla luce, la luce sarebbe per essi come morta ed essi resterebbero sotto l’incubo delle tenebre, che servirebbero di tomba per seppellirli. La virtù delle tenebre è di dar morte, la virtù della luce è di dar vita, sicché se non fosse per la luce del sole, da cui dipendono tutte e hanno vita tutte le cose create, nulla ci sarebbe di bene sulla terra, anzi sarebbe spaventevole e orribile a vedersi; perciò la vita della terra è legata alla luce.." Gesù

Le creature stesse si espongono alla luce del sole senza la possibilità di farsene a meno. Per la Creazione il ricevere questo dono dal cielo che è causa della loro vita è un fatto disposto dalla dv. Per noi non è così.

"..Onde, se ciò fa il sole per compiere il suo ufficio datogli da Dio, molto più il Sole della mia Volontà che fu dato all’uomo per infondergli la Vita del suo Creatore, oh! com’è più incantevole e bello il sorgere del Sole della mia Volontà sulla creatura, col battere la sua luce su di essa la trasforma, le dà le varie tinte di bellezza del suo Creatore, con l’investirla e plasmarla si addentra in essa e le dà i sorsi di Vita Divina, affinché cresca e produca gli effetti dei beni che contiene la Vita del suo Creatore. Ora, che sarebbe della terra senza del sole?.." Gesù

Tanto bene può fare per tanto quanto la creatura si fa investire dalla dv. Tutto quanto il segreto e la differenza tra noi e la Creazione, la creazione al di sotto dell'uomo non ha il libero arbitrio e non ha la possibilità di sottrarsi alla dv noi sì e possiamo farlo nel piccolo, medio o grande. Il segreto sta qua: nel farsi investire dalla luce della dv. Chi vuole abbronzarsi deve andare al mare a prendere il sole, mentre qua esporsi al sole ha delle contro indicazioni (scottature ecc...) con il sole della dv non ci sono contro indicazioni, si può prenderne quanto sole si vuole h24. Questo significa tantissime cose dalle cose più grandi e generali: vivere all'ombra dei 10 comandamenti, dentro l'osservanza fedele dei doveri del nostro stato, questo è l'ABC, integerrimi nell'adempimento dei nostri obblighi e nell'astenerci da ogni forma di male. Chi cammina dietro Gesù sperimenta che ogni giorno cresce in conoscenza e si fa attento a qualche particolare, possiamo aver raggiunto una buona osservanza nel non compiere il male...ma il bene, lo facciamo? Siamo intraprendenti e operosi nel fare il bene? Moltiplicando il bene? A volte c'è la possibilità di voler fare un bene che però il Signore in quel momento non vuole da noi. Il Discernimento, cosa ci chiede nel momento presente? L'apertura di cuore ed abbandono, la nostra crescita nella santità richiede una graduale trasformazione di noi stessi (opera divina che però richiede la nostra collaborazione).

".. Più brutta e spaventevole sarebbe l’anima senza la mia Volontà, come scende dalla sua origine, come l’incubo delle passioni e dei vizi, più che tenebre, la fa morire e le prepara la tomba dove seppellirla..." Gesù

I Vizi e le passioni sono catene, sono catene oscure e tenebrose che condividono con la caratterista delle tenebre che al buio non si vede nulla, io (e tu che leggi) posso avere delle catene grosse senza che me ne accorgo, ma quando arriva la luce (ecco cosa significa) io lo devo accogliere. Perchè quando la luce divina ci investe, vedere queste catene dentro di noi ci procura una sofferenza psicologica: vorremmo che non fosse così, prenderne conoscenza non è un fatto gradevole. Perchè se prendo coscienza devo cooperare con la grazia di Dio per diminuire o togliere questa problematica. Se succede un brutto episodio purtroppo facciamo un bel capitombolo. Certo, c'è la Confessione a nostra disposizione però c'è una battuta d'arresto nel nostro cammino di luce. Bisogna meditarci sopra.

Il cuore di questa meditazione è lasciarsi toccare dalla luce. L'amore e la volontà di Dio si trova dovunque (nell'aria, nella luce, nei nostri organi umani, nell'acqua che beviamo, nel bene che ci fa il prossimo, la montagna, i fiumi, ecc...) questi sono tutte carezze di Dio non riconosciute come tali. Chi le vive come manifestazioni d'amore divino? Poi anche i Sacramenti, chi è che gode dell'atto d'amore più grande cioè la Messa e la Comunione Sacramentale? La quasi totalità delle persone vive in uno stato di totale incoscienza (che sia colpevole o no lasciamo giudicare a Dio). La dv c'è per tutti ma non è efficace per tutti. Nonostante che la dv - per quanto stai in lei di voler salvi tutti - è condizionata dall'accettazione da parte della creatura. Vuole che tutti le persone siano salve, ma non vuol dire che tutti saranno salvati con la forza. Dev'esserci un'atto volontario della persona per salvarsi e conoscere.

Gira e rigira, alla fine torniamo sempre qua. E anche gli atti tipici che si compiono nella dv (i giri di cui parla Luisa nella seconda parte...

"..Dopo ciò stavo dicendo al mio sommo ed unico Bene: “Amor mio, unisco la mia intelligenza alla tua, affinché i miei pensieri abbiano vita nei tuoi e diffondendosi nel tuo Volere scorrano su ciascun pensiero di creatura ed elevandoci insieme innanzi al nostro Padre Celeste gli porteremo gli omaggi, la sudditanza, l’amore di ciascun pensiero di creatura ed impetreremo che tutte le intelligenze create si riordinino e armonizzino col loro Creatore.” E così con gli sguardi di Gesù, con le parole, con le opere, coi suoi passi e perfino col suo palpito. Io mi sentivo tutta trasformata in Gesù, in modo che io mi trovavo come in atto, in tutto ciò che il mio Gesù aveva fatto e faceva per reintegrare la gloria del Padre e nel bene che aveva impetrato alle creature; il suo ed il mio operato erano uno solo, uno l’amore, una la volontà;..." Luisa

Non sono altro che un'amplificazione, è un'andare a fare nostri tutti questi prodigi fatti dal dv che devono essere fatti nostri. E' un modo di pregare differente e questo genera la vita della dv in noi, questo farsi toccare, attingere e farsi plasmare è un'operazione che dipende da noi e produce effetti se e in tale misura ci disponiamo a riceverli. Con gioia, nella consapevolezza, se l'anima si dà in preda a questa luce esi abbandona in essa la dv compirà in noi la vita Divina nella persona.

".. se l’anima si dà in preda a questa luce, abbandonandosi tutta in essa, il mio Supremo Volere compirà il più grande dei prodigi della Creazione, cioè, la Vita Divina nella creatura..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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