sabato 21 novembre 2020

"Tu non sai che significa vivere nel Mio Volere"

Di fronte alle titubanze di Luisa di essere la prima creatura a vivere pienamente nel Divin Volere, Gesù le spiega quanto tale Dono gli stia a cuore e quanto desideri che l'uomo torni a goderne;, per cui, se prima di lei altri avessero avuto la possibilità di viverlo, ne avrebbero certamente parlato, perché ciò rappresenta il compimento dello scopo della creazione e la gioia di Dio stesso, che torna a godere delle feste della Creazione. Il fatto che ciò non è accaduto, testimonia che i tempi per la conoscenza del Dono erano altri, quelli decisi da Dio nei suoi imperscrutabili disegni. Libro di cielo volume 16, 20 Febbraio 1924, 10 Aprile 2020

20 Febbraio 1924 Se altre anime, prima di Luisa, fossero vissute nella Divina Volontà, Gesù avrebbe fatto uso della sua potenza per far tralucere fuori il modo sublime del vivere nel suo Volere. Vivere nel Divin Volere significa scambio continuo di volontà umana e Divina

Iniziamo questa meditazione da una frase che è un pò il fulcro di questa meditazione:

"..Ah! tu non sai che significa vivere nel mio Volere:.." Gesù

Gesù lo dice a Luisa e possiamo ritenerci certo che lo dica anche a noi, ciò che si percepisce di questo dono è di una grandezza talmente grande che sfugge alla nostra capacità di comprensione e anche la nostra capacità di renderlo attuale in brevi tempi. Stare in accordo perfetto con Dio, uniti con l'operare e pensare. Luisa inizia il brano con una riflessione tipica delle anime elette ad una missione particolare ma anche un pò meno (come si può sentire un prete quando gli arriva la comunicazione che lo si vuole eleggere vescovo?) situazioni singolari che danno all'eletto o eletta da Dio quel senso di smarrimento ed incredulità (ma proprio io?). Anche il don ha vissuto ciò.

Di tutto ciò che il mio dolce Gesù mi ha detto sul suo Santissimo Volere, stavo pensando tra me: “Può essere mai possibile che non vi sia stata finora un’anima che non sia vissuta nel Divin Volere e che io sia la prima? Chissà quante altre sono state prima di me ed in modo più perfetto, più attivo, di come non sono io.” Luisa

Si cerca di normalizzare, più facile per la chiamate al sacerdozio un pò più difficile quando si è chiamati a vivere nel dv. Gesù le risponde:

Figlia mia, perché non vuoi riconoscere il dono, la grazia, la tua missione d’essere stata chiamata in modo tutto speciale e nuovo a vivere nel mio Volere? Se altre anime ci fossero state nella mia Chiesa prima di te, essendo il vivere nel mio Volere la cosa più importante, quella che più m’interessa e che tanto mi sta a cuore, ci sarebbero state le tracce, le norme, gli insegnamenti nella mia Chiesa di chi avesse avuto la sorte di far vita nella mia Volontà, ci sarebbero state le conoscenze, gli allettamenti, gli effetti, i beni che contiene questo vivere nel mio Volere. Se ci fossero state tante altre manifestazioni, avrei fatto uso della mia potenza, facendo tralucere fuori il modo sublime del vivere nel mio Volere. In vista del mio grande compiacimento e nel vedermi onorato dall’anima con la gloria della mia stessa Volontà, avrei messo tanto alle strette l’anima, in modo che non potendomi resistere avrebbe manifestato ciò che Io volevo.."

Gesù cita gli scritti dei santi. Tra i grandi Santi ci sono scritti sulla pazienza, sulla rassegnazione alla dv ecc... tutte cose che entrano nella dv ma va oltre che porta in questo stato continuato e stabile. E' una vita e non fare ogni tanto quello che Dio vuole. E' un'unione continuata che è una vita divina e non più umana e che abbraccia la totalità dell'essere, pensare, agire, ecc... che è esattamente il motivo per cui Dio aveva creato l'uomo.

"..Era stato questo lo scopo della creazione dell’uomo: farlo vivere come nostro figlio e mettere in comune con lui i nostri beni, affinché lui fosse in tutto felice e Noi restassimo divertiti della sua felicità.." Gesù

Il divertimento di Dio è vedere qualcuno felice di una felicità simile alla sua. Il motivo della creazione degli Angeli ed uomini è chiamo stati creati per godere delle felicità di Dio. Conseguentemente Dio si diverte dell'infelicità, delle tristezze, dei dolori delle creature ecc...? No. E sappiamo bene che l'infelicità, il dolore, l'assenza di bene ecc.. e deriva solo dal fatto che l'uomo ha respinto la dv non solocome vita ma anche come norma di vita cadendo nel peccato e facendo piovere su di sè quella montagna di Mali e Gesù è venuto sulla terra per poterli distruggere facendosi distruggere da loro. Oggi il mondo si deve fermare, oggi (venerdì santo) possiamo dire che Dio è morto ma per la natura umana assunta che gli diede con il suo Fiat Maria Santissima. Non sarebbe stata così l'incarnazione se Adamo non avesse peccato. Sappiamo il fine di Gesù non è semplicemente rimetterci un pochino in piedi come perenni convalescenti - cosa che succede se ci fermiamo all'opera della Redenzione - facciamo dei passi, poi pecchiamo gravemente e mi vado a confessare e di nuovo. Questa è la vita non molto rara di chi vive ancora mezzo morto, Gesù lo ha redento ma certamente le ferite profonde restano e per disattivarle ci vuole una vita spirituale molto impegnata e pochi lo fanno e quindi tutta la grande opera di Gesù produce degli effetti limitati per causa dei destinatari che rimangono mezzi morti. Ma la vita nella dv non è rimanere mezzi morti, è aver messo nel dimenticatoio il peccato ed iniziare una vita ininterrotta e profonda con Dio. Quindi vivere nel dv - di cui non ci rendiamo conto -

"..Ah! tu non sai che significa vivere nel mio Volere: significa farmi ritornare le pure gioie dello scopo della Creazione, gli innocenti miei trastulli del perché creai l’uomo, significa togliermi tutta l’amarezza che la perfida volontà umana mi diede quasi sul nascere della Creazione, significa uno scambio continuo di volontà umana e Divina e l’anima, temendo la sua, vive la mia e questa mia riempie l’anima di gioie, di amore e di beni infiniti..." Gesù

Perchè Dio ha creato te e me che leggi? Per farmi felice della sua stesa felicità (queste cose valgono anche adesso), e questo in Paradiso si compirà per chi ci arriva. Il dolore a Dio di non farci felici, di vedersi respinti i suoi beni, il dolore di non poterci più aiutare. Terribile. Scambio continuo di umana volontà e divina e qui noi dobbiamo meditare un pò: "...e l’anima, temendo la sua, vive la mia.." i figli di Dio non hanno paura di nulla e di nessuno, comprese le situazioni drammatiche. Hanno paura solo di una cosa (la temono): la nostra volontà. Gesù conosce l'intimo del nostro cuore, conosce la profondità dei nostri desideri e l'intimo del nostro cuore..di quello che noi vogliamo bene. Gesù lo sa bene cosa voglio. Chiediamo con cuore che Gesù ci tenga lontano dalla nostra volontà: che tu ci credi o no c'è un'unica fonte di ogni male che avremo disattivato solo quando la nostra volontà sarà ingabbiata, perfettamente sottomessa e fusa a quella divina e non andando a combinare guai muovendosi di iniziativa propria. Quanti battezzati dicono questo? Nel Padre Nostro è sia fatta la Tua Volontà come in Cielo così in Terra. Il CCC fa un discorso bellissimo sulla preghiera e cosa dobbiamo pregare? La Norma assoluta della preghiera è il Padre Nostro. Sia Santificato il Tuo nome, il nome di Dio è Santo cioè fa che il tuo nome diventi santo in me, cioè che io diventi Santo quindi fammi o facci diventare santo. La prima cosa che crediamo. Un padre di famiglia chiede che i suoi figli siano santi? E' più importante che sia santo o sano? La santità. Quanti battezzati i cui cuori sono visti da Gesù, Dio conosce tutto, anche i nostri pensieri, ma chi ci crede? E' il nostro primo desiderio? Fammi diventare santo? Se Gesù ci dicesse: se vuoi essere liberato dalla tua volontà ci sarà da soffrire tanto perchè l'umana volontà è peggio dell'araba fenice, se non la spazzolo per bene e atterro a forza di dolori ed umiliazioni non accadrà nulla, che dici? Vado avanti? Che gli diciamo noi a Gesù - siamo pronti a dire: vai, qualunque cosa. Io non voglio campare così. Oggi (Venerdì santo) dobbiamo stare davanti alla croce.

Se tu sei stato un grande peccatore e non vuoi più vivere così, la dv è roba per te. Non si tratta di essere stati sempre perfetti. Certamente se tu vivi ancora una vita compromessa con svariati peccatiè chiaro che dovrai prima fare un percorso di conversione. A Gesù non c'è niente che interessa tanto che vivere nel suo volere, perchè è l'unica forma di vita che ci tutela e garantisce dalla possibilità di non essere pienamente felici.

"..Avrei messo Cielo e terra sottosopra, avrei travolto gli animi con una forza irresistibile, per far conoscere ciò che sarà compimento della Creazione..." Gesù

Questa è la cosa che Gli interessa di più. Comprendiamo piano piano, nei limiti del possibile la bellezza di questa vita e mettiamoci di fronte:"..Ah! tu non sai che significa vivere nel mio Volere:..", e domandiamoci nel silenzio: io mi rendo conto di questo? Capisco che se gli chiedo al Signore di mettermi nel dv gli toglierò l'amarezza che la mia volontà umana gli ha arrecato? Darò a Dio la gioia di divertirsi. Posso dire a Gesù che temo solo di ricominciare a fare la propria umana volontà? Per favore tienimi alla larga di ciò. Ottimo modo di santificare il grande silenzio del Venerdì santo (a detta del don) e del Sabato santo. Ripensiamo ai momenti di rimanere legati al vecchio della nostra vita o di entrare nel nuovo al quale il Signore ci chiama?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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