domenica 29 novembre 2020

Ripetere e moltiplicare i nostri "ti amo"

Luisa si fonde nella Divina Volontà e comincia a spandere ed effondere una marea di "ti amo" a Gesù. Poi pensa di fare con ciò una cosa inutile e infantile. Ma Gesù elogia questa moltiplicazione ed esorta a prodigarsi per ripetere quanti più "ti amo" possibile. Lezione di Gesù sull'importanza degli atti e della loro ripetizione. Imparare ad andare a prendere e fare propri tutti gli atti "sospesi" dell'Umanità Santissima di Gesù. Riferimenti: Volume 18, 4 Ottobre 1925. Catechesi sulla Divina Volontà "Fondersi nella Divina Volontà", trentottesima puntata, Martedì 14 Aprile 2020

Stiamo ascoltando un ciclo di catechesi sul fondersi nella dv con l'aiuto di alcuni brani che approfondiscono questo processo.

4 Ottobre 1925 Il ripetere lo stesso bene serve per formare l’acqua per innaffiare il seme delle virtù. Tutto ciò che ha fatto Nostro Signore sta sospeso nella Divina Volontà

Gesù (nella prima parte) fa una lezione fondamentalissima sulla legge della vita umana e della vita spirituale che si trova anche nella vita nella dv e sopratutto ciò che attiene a quella particolare forma di fusione che consiste nel riempire con i nostri TI AMO Gesù mettendo il ti amo su tutte le cose a loro volta riconosciute come ti amo di Gesù per noi e quindi dando un ricambio perchè attraverso tutto ciò che Gesù ha creato per nostro amore tutto ciò che è disseminato (nel passato, presente e futuro) possa giungere di ricambio al nostro ti amo.

(Luisa) Stavo secondo il mio solito fondendomi nella Santissima Volontà di Dio e mentre giravo in Essa per mettere il mio ti amo su tutte le cose, avrei voluto che il mio Gesù nulla vedesse o sentisse, se non il mio ti amo, oppure vedesse tutto attraverso questo mio ti amo. E mentre ripetevo la cantilena del mio ti amo, pensavo tra me: “Si vede che sono proprio una piccola bimba che non sa dire altro che la storiella imparata; e poi, a che mi giova ripetere e sempre ripetere: ti amo, ti amo? Ma mentre pensavo ciò, il mio adorabile Gesù è uscito dal mio interno, facendo vedere impresso dovunque in tutta la sua Divina Persona il mio ti amo: sulle labbra, sul volto, nella fronte, negli occhi, in mezzo al petto, sul dorso e nel mezzo del palmo delle mani, alle punta delle sue dita, insomma, dovunque; e, con un accento tenero, mi ha detto: “Figlia mia, non sei contenta che nessun ti amo che esce da te vada sperduto, ma tutti restino impressi in Me?..."

Quest'operazione di Luisa e dopodichè si denigra un pò pensando che dire ti amo non serva a un granchè ed è un pensiero che rischia di pigliare anche a noi. Se io dico a Gesù TI AMO, faccio mentalmente un'atto d'amore - questo dobbiamo continuamente interiorizzarlo - Gesù quest'atto lo vede benissimo e lo prende e lo sente perchè se la tua volontà si rivolge a Gesù facendo un'atto d'amore e quella cosa gli arriva. Non solo gli arriva ma ogni atto di amore che fai a Gesù - che tu te ne renda conto o no, che tu te ne accorga o no, da un punto di vista oggettivo - fa crescere in te la virtù teologale della carità (non elemosina) ma per prima cosa amore verso Dio e verso il prossimo. Come cresce l'amore presso Gesù?

"..E poi, sai a che ti giova ripeterli? Tu devi sapere che quando l’anima decide di fare un bene, di esercitare una virtù, forma il seme di quella virtù; col ripetere quegli atti forma l’acqua per innaffiare quel seme nella terra del proprio cuore e quanto più spesso ripete, più innaffia quel seme e la pianta cresce bella, verde, in modo che subito produce i frutti di quel seme. Invece, se è lenta nel ripetere, molte volte quel seme resta soffocato e se esce, cresce esile e non dà mai frutto; povero seme, senza acqua sufficiente per crescere ed il mio Sole non sorge su quel seme, perché è infecondo, per dare la fecondità, la maturità ed il bel colorito ai suoi frutti. Invece, col ripetere sempre quegli stessi atti, l’anima contiene molta acqua per innaffiare quel seme, per cui il mio Sole sorge su quel seme ogni volta che lo vede innaffiare e si diletta tanto conoscendo che ha molta forza per crescere, che fa giungere i suoi rami fino a Me e vedendo i molti frutti, ne colgo con mio piacere e mi riposo alla sua ombra. Sicché il ripetere il tuo ti amo per Me, ti procura l’acqua per innaffiare e formare l’albero dell’amore; il ripetere la pazienza, innaffia e forma l’albero della pazienza; il ripetere i tuoi atti nella mia Volontà, forma l’acqua per innaffiare e formare l’albero divino ed eterno della mia Volontà; nessuna cosa si forma con un solo atto, ma con molti e molti ripetuti atti. Solo il tuo Gesù contiene questa virtù di formare tutte le cose e le cose più grandi con un solo atto, perché contengo la potenza creatrice, ma la creatura, a via di ripetere lo stesso atto, forma a sorsi a sorsi il bene che vuol fare..." Gesù

Ogni atto che noi facciamo plasma in noi quella particolare virtù o vizio che noi facciamo. Se io faccio un'atto d'amore a Gesù, il mio amore a Gesù dopo quell'atto è un pochino aumentato, certo non basta solo dire ti amo e poi frodo il prossimo e ne faccio di tutti i colori (come dice Gesù nel Vangelo) stiamo parlando non di aberrazioni di paradossi del genere stiamo parlando dentro un contesto di scelte di vita fatte in un certo modo e mature dal punto di vista di fede ed evangelicamente coerenti. Se però io dico Gesù ti amo con il cuore io amerò Gesù di più, perchè quell'atto mi ha fatto crescere la virtù della carità così se io sono provocato e resisto alla provocazione facendo un'atto di pazienza, dopo aver compiuto quest'atto io sono realmente un pochino più paziente di prima. E lo stesso al contrario. Se commetto un'atto d'ira divento più iracondo. La prossima volta (se mi sono dominato nell'impulso dell'ira) sarà più difficile arrabbiarmi (e viceversa). Queste cose sono di un'importanza straordinaria perchè tutte le difficoltà della vita cristiana, chi ha studiato sa che bisogna leggersi più e più volte. E devi ripetere. Ogni studente trova poi il suo metodo di studio.

"..Con l’abitudine diventa natura quel bene o quella virtù e la creatura ne diventa posseditrice, formando tutta la sua fortuna. Anche nell’ordine naturale succede così, nessuno diventa maestro dopo aver letto una volta o poche volte le vocali e le consonanti, ma chi ripete costantemente fino a riempirsi la mente, la volontà ed il cuore di tutta quella scienza che conviene per poter fare da maestro agli altri;.." Gesù

Il nostro cammino verso la santità è fatto di scelte in continuazione, mi vedo debole nell'amore verso il prossimo ecc...; come faccio a diventare gentile e garbato verso il prossimo? (esempio). Io sono sgarbato, aspro ed acido nei confronti del prossimo, come faccio a cambiare? Prendere atto della situazione (1), questo mi farà soffrire perchè mi fa vedere le mie mancanze e dopodichè (n.2) oltre alle preghiere però Dio non userà la bacchetta magica e dall'oggi al domani cambio, come mi aiuta Gesù? Mi aiuterà a mettere in atto il proposito che io devo fare per acquisire questa virtù per esempio ogni volta che incontro una persona sorrido. Per prima cosa me lo devo ricordare il proposito e poi sorrido. La vita nella dv non costruire un'altra modalità di santificazione, prevedere certamente delle forme nuove ma sempre dentro un contesto; inizio a sorridere a tutti quanti, saluto sempre per primo le persone pure quelle che mi stanno antipatiche. Poi bandiamo dalla mia comunicazione ogni tipo di atteggiamento distruttivo, bandiamo l'insulto diretto o in differita, i toni aggressivi, il fare il grillo parlante - rimproverare continuamente il prossimo e si continua. Più le metti in atto e le compi ti renderai conto che acquisisci uno stile relazione e giovale ecc... ci metterai del tempo ma una volta che l'hai acquisito ti verrà spontaneo. Si cambia ma il problema è che per cambiare dobbiamo lavorarci, la ripetizione degli atti. Gesù si fa vedere con i suoi Ti Amo.

".. Ma mentre pensavo ciò, il mio adorabile Gesù è uscito dal mio interno, facendo vedere impresso dovunque in tutta la sua Divina Persona il mio ti amo: sulle labbra, sul volto, nella fronte, negli occhi, in mezzo al petto, sul dorso e nel mezzo del palmo delle mani, alle punta delle sue dita, insomma, dovunque;.." Luisa

Gesù soffre di tanti brutti spettacoli che vede nella razza umana, supponiamo che uno inizi a fare questi giri di Ti Amo, noi non possiamo impedire a Dio di vedere il male in giro ma possiamo cercare di dirgli "guarda questi TI AMO" e dimentica il resto. Questa sarebbe una bellissima preghiera e forma di unione con la dv e certamente molto gradita a Gesù. Certamente però nel Vangelo c'è scritto che se amiamo Gesù osserveremo i suoi comandamenti, quindi non è che quando finisci il giro ed incontri qualcuno te lo mangi vivo. Questo non va bene.

"..Sicché il ripetere il tuo ti amo per Me, ti procura l’acqua per innaffiare e formare l’albero dell’amore;.." Gesù

L'amore per Gesù è il motore della nostra vita interiore e della nostra santità, si diventa santi tanto quanto si ama Gesù. Che è il sommamente amabile. Eppure qualche santo prorompeva dicendo "l'Amore non è amato".

"..Solo il tuo Gesù contiene questa virtù di formare tutte le cose e le cose più grandi con un solo atto, perché contengo la potenza creatrice, ma la creatura, a via di ripetere lo stesso atto, forma a sorsi a sorsi il bene che vuol fare.." Gesù

Gesù è Dio e noi no, e non essendo dobbiamo uniformarci alla legge propria di questo mondo. Vuoi arrivare alla laurea? Devi studiare, studiare, studiare eccc.. e così vale per tutte le cose. Primo concetto molto importante.

"..Il ripetere lo stesso atto è segno che si ama, che si apprezza e che si vuol possedere lo stesso atto che si fa. Perciò, ripeti ed incessantemente ripeti, senza mai stancarti.” Gesù

Gesù poi fa un'altro step. Qui Gesù di nuovo affronta una tematica che attiene al modo nuovo che si fa nella DV.

"..Onde dopo mi son trovata fuori di me stessa ed il mio dolce Gesù mi ha portato girando in tutti quei punti dove, stando in terra, aveva, operato, patito, pregato e anche pianto.." Luisa

Attenzione, ci sono dei concetti fondamentali. Nella DV tutto ciò che Gesù ha operato in vita è in atto perchè noi possiamo comprenderlo è come se lo stesse facendo adesso e noi possiamo farci presenti in ogni singolo istante della vita terrena di Gesù entrando nella dv per prenderlo e farlo mio. Tutti questi atti da Lui compiuti stanno sospesi, Lui li ha fatti a beneficio nostro non solo perchè ci facessero del bene ma perchè noi ce ne potessimo rivestirne e farli nostri. Gesù è il capostipite della nuova creazione, nella Teologia Classica san Tommaso d'Aquino lo spiega benissimo. Tutto quello ha fatto Gesù appartiene a noi. Se io faccio un digiuno (esempio del don), questo digiuno che faccio davanti a Dio può essere considerato sotto quattro punti di vista: 1) se è fatto bene mi rende più virtuoso e tra l'altro produce due effetti positivi: un'atto virtuoso mi procura più grazie in questo mondo e dei premi di gloria in Cielo. Gesù (nel Vangelo) dice che Dio ricompensa anche per un bicchiere d'acqua dato per Suo Amore. Ogni atto buono fatto per Dio ci procura nuova grazia e un maggior grado di gloria in Cielo. Secondo voi, posso io (o tu che leggi) dire al Signore: faccio questo digiuno ma i meriti di accrescimento di grazia posso darli ad un'altro tizio? No, perchè è un'atto personale ma questo digiuno è un gesto penitenziale che mi purifica da alcune scorie e debiti dei peccati che ho fatto (2) e davanti a Dio ha un'efficacia di impetrazione (3) cioè ottiene qualche grazia. Posso io offrire questo digiuno a sconto dei peccati di mia madre? (per esempio) E per chiedere la conversione di mio padre? Sì, per il principio della Comunione dei santi - ma attenzione, abbiamo detto che i meriti di accrescimento di grazia e gloria non si possono comunicare. C'è solo un'eccezione: Gesù ci ha comunicato i suoi. Noi potremo andare in Paradiso perchè Gesù ci ha comunicato tutti i meriti di ogni sua azione da Lui compiuta. Telogia classica.

Oltre a questo io posso andare a prendere i singoli atti di Gesù e ricevere una montagna di benefici.

"..Vedi, qui ci sono le mie preghiere che facevo di notte, coperte di lacrime amare e di sospiri ardenti per la salvezza di tutti, stanno tutte in attesa di darsi alle creature, per dar loro i frutti che contengono. Figlia, entra tu in esse, copriti con le mie lacrime, vestiti con le mie preghiere, affinché la mia Volontà compia in te gli effetti che ci sono nelle mie lacrime, preghiere e sospiri.." Gesù

".. La mia Volontà tiene come schierate in Sé le pene della mia infanzia, tutti i miei atti interni della mia vita nascosta, che sono prodigi di grazia e di santità, tutte le umiliazioni e gloria e pene della mia vita pubblica, le pene più nascoste della mia Passione, tutto sta sospeso, il frutto completo non è stato preso dalle creature e aspetto chi deve vivere nel mio Volere, affinché non siano più sospese, ma si riversino su di essi per dar loro il frutto completo.." Gesù

I benefici li ricevo solo se li vado a prendere e li faccio miei. Ci si fonde con la dv (uscendo immediatamente dai limiti dello spazio tempo) e mi ritrovo in qualunque punto della storia dove mi voglio collocare. Tutto quello che è stato è nella dv come un'eterno presente. Io posso lo prendere. Operazione che pruduce grandissime grazie in chi la fa. In chi la compie.

"..Tutto ciò che tu vedi, sono tutte le mie opere che feci stando in terra e che la mia Volontà tiene in Sé sospese perché le creature non si dispongono a voler riceverle e parte perché non conoscono ancora ciò che Io feci.." Gesù

Non soltanto noi possiamo e dobbiamo...facciamo una veglia di preghiera. Per prima cosa compiamo bene l'atto e poi potremmo fare nostro tutte le veglie di preghiera di Gesù con tutte quante le lacrime che offristi per la mia e salvezza di tutti...io faccio questa veglia nel tempo in stato di fusione con quelle che facesti. Sia per prendere i benefici che questa operazione comporta e sia per unire la mia veglia alle tue. Capiamo subito che esplosione di grazia deriva da un'atto di questo genere per noi e per tutti.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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