martedì 3 novembre 2020

Croci di luce

Gesù rivela a Luisa il mistero della sua continua e ininterrotta passione e crocifissione, iniziata non il Giovedì Santo ma nell’istante stesso dell’incarnazione. La marea di croci di luce che ricevette dalla Volontà Divina la volontà umana di Gesù, per riparare ogni atto con cui l’umana volontà respinge quella Divina. La vita nella Divina Volontà è, come quella di Gesù e Maria, vita di ogni gaudio e felicità ma anche vita divinamente e perennemente crocifissa. Libro di cielo volume 16, 28 Novembre 1923, 25 Marzo 2020

28 Novembre 1923 La neonata della Divina Volontà. La croce del Voler Divino fu per Gesù la più lunga. Come ogni atto della volontà umana opposto alla Divina era una croce distinta per Gesù

"..Sappi figlia mia, che la croce più grande, più lunga, che mai mi lasciò, per la mia Umanità fu la Volontà Divina. Anzi, ogni atto opposto della volontà umana alla Divina era una croce distinta che il Supremo Volere imprimeva nel più intimo della mia Umanità, perché quando la volontà umana si muove dalla terra per agire, la Divina si muove dal Cielo per incontrarsi col volere umano e farne uno solo col suo, per far scorrere torrenti di grazia, di luce, di santità in quell’atto. Il volere umano non ricevendo l’incontro col Divino, si mette come in guerra col suo Creatore e respinge nelle regioni celesti il bene, la luce, la santità che stavano per piovere su di lui. Il Volere Supremo, offeso, voleva il contraccambio da Me ed in ogni atto di volontà umana m’infliggeva una croce e anche se insieme alla croce ricevevo tutto il bene da quelle respinto, per tenerlo in deposito in Me per quando la creatura si sarebbe disposta a ricevere nei suoi atti l’incontro con la Divina, nonostante ciò non potetti esimermi dal sentire il dolore intenso di tante croci. Guardami nel mio interno, quanti miliardi di croci conteneva la mia Umanità, perciò le croci della mia Volontà furono incalcolabili, il suo dolore era infinito ed Io gemevo sotto il peso d’un dolore infinito, questo dolore infinito aveva tale potere, da darmi la morte ad ogni istante e la croce ad ogni atto opposto della volontà umana alla Divina;.." Gesù

Dio si fa uomo per torturare la propria volontà umana andando a pagare tutti gli atti di respingimento degli atti della volontà umana a quella divina. Quanta sofferenza ha causato all'Umanità di Gesù, e il 25 Marzo è la festa del Fiat di Maria, che dicendo sì, la dv ti porta immense gioie felicità ma anche immense croci e questo lo sapeva bene anche la Madonna. Ogni persona si porta dietro una storia che solo quella persona sa, ogni persona vive una gioia a modo suo. Assieme alla gioia, la Madonna ben sapeva di consacrarsi al più grande dolore che un'essere umano o conoscerà; da dopo che è entrato il peccato nel mondo c'è sempre questo pacchetto integrale: passione, morte e resurrezione. Questo vale anche per i tempi che viviamo: fino a quando viviamo in questo mondo stiamo in carcere, due mesi fa non c'era quello che stiamo vivendo oggi. Io non posso tornare a due mesi fa, posso farlo con la memoria e nè posso andare avanti e trovarci a Natale del 2021 (o altra data); siamo incatenati ed imprigionati. Finirà anche il legame con l'attimo attuale quando saremo morti. Da quando è entrato il peccato nel mondo è entrata anche la croce che è l'unico rimedio; questo bisogna metterselo bene in testa e di più. E attenzione a ciò che dice Gesù all'inizio di questo brano:

"..E Gesù, stringendomi più forte a Sé, ha ripreso: “No, no, il tuo Gesù non ti burla, mi diverto, sì ed il segno certo che ciò che ti dico è vero, sono le croci di luce con cui il mio Volere ti ha segnato.." Gesù

Che significa? Non esiste cammino cristiano senza croce e meno che mai il cammino della dv che è la croce delle croci. La nostra memoria registra alcune cose e altre no, un'omelia del Papa diceva non esista Cristo senza la croce, non è cristianesimo nè esiste la croce senza Cristo. Se il dolore non fosse illuminato dalla croce di Cristo cadremmo nella disperazione. Gesù dice una cosa (lo dice anche nelle ore della Passione), ci sono delle scale, livelli progressivi. La gente comune (e forse questa è colpa) manco ci pensa a ciò che ha sofferto Gesù, quando una persona inizia ad avvicinarsi a Gesù presto o tardi si imbatte nella necessità di meditare sulla Passione di Gesù (esercizio uno tra i più santificanti che esista) e non per nulla la Chiesa ci mette l'indulgenza plenaria all'esercizio della Via Crucis. Poi questo contatto si intensifica - attraverso qualche rivelazione privata di qualche santo o un film fatto bene - e già una persona s'impressiona. Uno però pensa che la Croce sia arrivata a 33 anni e anche se Gesù non ha campato bene ha però vissuto una vita "normale". Dopodichè Gesù rivela (lo ha fatto con diversi santi) che la passione fisica è stata meno dolorosa dell'agonia spirituale del Getsemani. E qua uno va in tilt. Nell'agonia Gesù ha sofferto di più delle torture atroci dopo? Dopodichè arrivano le Ore della Passione di Luisa Piccarreta in cui Gesù spiega che ha vissuto una croce ininterrotta nella sua vita. E qua si va in tilt assoluto. Santa Veronica Giuliani non pensava altro che alla croce dal mattino alla sera. Se non si comprendono bene alcune cose uno rischia di uscirci di testa. Bisogna capire bene certe cose. Però questo rimane questo mistero.

Come sarà una vita nel dv? Una vita piena di gioia senza dubbio ma una vita crocifissa. Non possiamo e non dobbiamo illuderci, chi vive nella dv questo lo vivrà. Gesù e Maria lo hanno vissuto e anche Luisa. Se Adamo ed Eva non avessero peccato i dolori non li avremmo. Gesù e Maria hanno conosciuto la sofferenza per prendersi ciò che ci meritavano, l'uomo continua a dire no alla volontà divina, tutti quanti. Per ogni atto di volontà divina respinta è stato un dolore per Gesù.

(Dai Messaggi del Sacro Cuore... 2. Una nuova apparizione agli inizi del 1674. Il Cuore di Gesù le apparve “circondato da una corona di spine simboleggianti le ferite inferte dai nostri peccati e sormontato da una croce significante che, dai primi istanti della sua incarnazione, e, cioè, dal momento in cui il Sacro Cuore era stato formato, la croce vi era stata piantata e dal primo istante era stato pieno d'ogni amarezza”.) - Per approfondire qua il sito.

Ed ecco perchè quando non capiamo qualcosa, Gesù ci dice che adesso non lo capiamo ma lo capiremo dopo (come ha detto san Pietro). Una prima chiave di lettura il don l'ha avuto meditando sul fatto che Gesù, essendo Dio, con l'intelletto divino riflesso in quello umano vedeva le malvagità delle personee e vedeva la sua Passione perchè Dio lo sapeva come sarebbe andato finire. Eccole le croci di luce e di fuoco che Gesù ha vissuto in continuo. Consideriamo la dv sia spesso crocifissione per noi. Dobbiamo obbedire a tutte quante le cose che il Signore ci mette davanti. Ribellarsi nella dv? Gesù è contento se si fanno le petizioni? Senza giudicare le persone ma l'oggettività dei fatti - noi dobbiamo fare la volontà di Dio e la prendiamo con gioia. Vuoi fare la dv?

"..Mi sentivo sempre inabissata nel Santo Volere del mio Gesù e mi pareva di vedere la piccola anima mia come una neonata bambina, che il benedetto Gesù cresceva nelle sue braccia con l’alito del suo Volere, con una gelosia tale, che non voleva che nulla guardasse, che nulla sentisse, che nulla toccasse; e per fare che nulla la distraesse, la teneva incantata col dolce incanto dei suoi insegnamenti sulla sua Santissima Volontà e la piccola neonata cresceva e si nutriva con l’alito del Volere del suo Gesù..." Luisa

La santa gelosia divina (nel At si legge che Dio è un Dio geloso, che è la cura amorevole con cui Gesù ci tratta perchè vorrebbe che diventassimo tutti figli suoi), per il nostro bene e per la nostra felicità.

".. Voglio in te l’onore, la nobiltà, il decoro di vera figlia neonata dalla mia Volontà.” Gesù

Già detto in una meditazione precedente, onore, nobilità e decoro. I tratti, i modi e la raffinatezza dell'educazione, non diamo del tu a nessuno non per senso di distanza ma perchè prima di dare del tu a qualcuno (il don fa riferimento al modo di rapportarsi con i sacerdoti) il don aspetterebbe qualche espressa autorizzazione del sacerdote, perchè dare del tu a un sacerdote sarebbe come prendere qualcosa che non è mio. Come mi permetto di andare a prendere un rapporto confidenziale con il prossimo? Non è cosa mia, se poi vengo autorizzo, allora lo faccio. La riscoperta per tutti in questo mondo grezzo e peccaminoso e con modi villani, sguaiati non hanno niente di divino. Nessun atteggiamento snob o altolocato in senso negativo (non si guarda dall'alto in basso) ma è un modo di porsi soprannaturale da riscoprire. Oltre alla volgarità che c'è anche maleducazione e rozzaggine diffusa. Dovremmo dare un buon esempio. Come si permette quella persona che il Papa o il vescovo X ha fatto male? Chi deve prendere delle decisioni, sia laici e vescovi, ecc... ma stai calmo prima di sparare a zero. Cosa ha di divino lo sparare giudizi?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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