sabato 25 luglio 2020

L'anello di congiunzione

L'ufficio di vittima conforma in modo eminente alla Santissima Umanità di Gesù, che è la porta e il primo anello di congiunzione imprescindibile per vivere nel Divin Volere. Solo chi rimane radicato in essa mantiene la capacità di operare nella Divina Volontà e far sorvolare tutti i propri atti su ogni atto umano. Occorre alimentare i primi e mortificare gli altri. Libro di cielo volume 15, 10 Giugno 1923, 30 Gennaio 2020

10 Giugno 1923 Per vivere nel Divin Volere, la porta per entrare è la Umanità di Gesù. Ufficio di vittima e che significa esserne deposto

Contestualizziamo il brano: Siamo al 15° Volume, nella zona "Vivere nella DV", prima ci sono i 10 volumi nei quali si spiega come ci si prepara a vivere nella DV dove non si parla esplicitamente di alcune caratteristiche proprie della dv come Gesù qua spiega ma ci sono delle condizioni generali e comuni che funzionano da propedeutico; se non si passa attraverso queste fasi non si entra nella dv.

Luisa si era offerta come vittima ed era stata accettata come tale e aveva vissuto il Matrimonio Mistico e ci fa comprendere come Gesù spiega che la vita nella dv è vita di amore a Gesù e di Immolazione sempre a Gesù. Certamente non tutti quanti nel grado eroico della vittima, però questa è la vita cristiana (San Paolo dice che noi seguiamo Cristo Crocifisso e Gesù dice che chi vuol venire dietro di Lui rinneghi sè stesso, prenda la sua croce e lo segua). Fino a quando non c'è un confronto serio con queste parole di Gesù non c'è vita cristiana. Non esiste un cristianesimo senza Croce e nè un cristianesimo senza Gesù.

Cosa succedeva nell'espletare l'ufficio di vittima? Ogni volta che Gesù s'intratteneva con Luisa "si lamentava" che ogni qualvolta che Lui veniva Luisa incominciava pregare Gesù per i peccatori e a riempirlo d'amore e Lui per amore di Luisa deve attenuare le esigenze della mia Giustizia. Quindi quando gli dava qualche pena come vittima doveva attenuare gli uffici della Giustizia perchè aveva la vittima che gli stornava i flagelli.

Gesù voleva dare corso alle esigenze della Divina Giustizia (primi volumi) e quindi ogni tanto aveva detto a Luisa che l'avrebbe sospesa e questo è il contesto e Luisa qua dice come mai Gesù non viene?

Luisa “Chissà quale sarà la causa per cui non viene? E se è vero, come qualche volta mi ha fatto capire, che non viene per i castighi, persistendo lo stato di vittima in cui mi tiene, venendo e, dovendomi comunicare le pene per l’ufficio che occupo, si sente spezzare le braccia e siccome la giustizia vuol punire, perché costretta dalla creatura, perciò non viene, onde se così fosse, vorrei che mi togliesse dallo stato di vittima, purché venga, poco m’importa di tutto il resto, quello che m’interessa è Gesù, la mia vita, il mio tutto, tutto il resto è nulla per me.”

E'chiaro che questo è un piccolo delirio d'amore che Gesù ha gradito nelle intenzioni ma non nella sostanza e nel contenuto.

Figlia mia, che dici? Dovrei deporti dall’ufficio? Tu non sai che significa perdere il dominio, perdere il diritto di comandare, non poter disporre più di nulla, perché quando una persona sta in ufficio può sempre disporre: se è giudice può giudicare, ha il diritto di assegnare la condanna ed anche di assolvere, può essere che per giorni e settimane lui non eserciti il suo ufficio perché non ci sono occasioni, ma nonostante ciò riscuote la sua paga, mantiene i suoi diritti e appena si presentano i rei o i giusti, lui è al suo posto di giudice, difende e condanna; ma se è deposto perde tutti i diritti e si riduce all’inabilità; così di tutti gli altri uffici, perciò contentati di essere priva di Me qualche volta, anziché voler essere deposta dal tuo ufficio, altrimenti perderai anche il diritto di far risparmiare in parte i meritati flagelli e sebbene ti sembri che con la mancanza delle pene in alcuni giorni tu non faccia nulla, il rimanere in ufficio è sempre qualche cosa e ciò che non fai un giorno, col venire a te, trovandoti in ufficio puoi fare in un altro giorno...." Gesù

Prima cosa che Gesù dice è che l'essere vittima è un'ufficio al modo di una professione (tipo magistrato), non è una cosa che si possa fare un giorno sì e uno no ed ecco perchè bisogna fare attenzione alle offerte come vittima. Il don raccomanda molta cautela. Questa non è una cosa da farsi a cuor leggero perchè questo è un'impegno preso a vita e sul serio, il Signore non scherza, "ha bisogno", per la sua economia della Redenzione vuol aver bisogno di questo. Una volta che uno si è offerto non si può tirare indietro. Anche prima di fare la scelta di vivere nella dv - o di fare la consacrazione Totus Tuus - prima bisogna fare un cammino perchè di per sè non si dovrebbe tornare indietro. Se mi consacro alla dv e ragione della mia esistenza devo vivere di conseguenza. Non posso aspettare di essere santo (perchè altrimenti non le farò mai), ma devo riflettere e farmi accompagnare se le disposizioni dell'anima sono stabili, se la mia volontà è ferma e risoluta e se per le cose più impegnative si ha una struttura interiore, spirituale ed umana capace di vivere queste cose. Non si tratta di piee devozioni ma cose molto serie. Un magistrato è sempre magistrato. Gesù suppone che per 10 giorni non ci fossero processi ma continui ad essere pagato e continui ad essere un magistrato e non fa niente che lavori solo nell'undicesimo giorno.

L'essere vittima è uno stato di vita stabile, nella vita spirituale e nella mente di Dio è stabile. Poi se Nostro Signore ti usa e se ti fa stare tranquillo per un tot ok, l'importante è che tu rimanga sempre disponibile a dare a Dio ciò che quello che tu gli hai offerto.

"...ma se è deposto perde tutti i diritti e si riduce all’inabilità; così di tutti gli altri uffici, perciò contentati di essere priva di Me qualche volta, anziché voler essere deposta dal tuo ufficio, altrimenti perderai anche il diritto di far risparmiare in parte i meritati flagelli e sebbene ti sembri che con la mancanza delle pene in alcuni giorni tu non faccia nulla, il rimanere in ufficio è sempre qualche cosa e ciò che non fai un giorno, col venire a te, trovandoti in ufficio puoi fare in un altro giorno.." Gesù

Questo vale per l'ufficio di vittima ma il don pensa che sia estensibile anche per le altre forme di vita impegnativa. Se ti consacri Totus Tuus e poi la lasci cadere e non la curi, non ascolti la Madonna, non metti in pratica ciò che la Madonna vuole dai suoi figli, non instauri un dialogo personale con Lei ecc... ma che l'hai fatta a fare la Consacrazione? Chi vuol vivere nella dv non deve trascurare il leggere gli scritti di Luisa, fare atti almeno minimali, non può avere certi atteggiamenti tipo fare la propria volontà umana sottraendosi a quella divina anche quando fosse palese anche se si trattasse di una cosa lecita. Non sempre ciò che lecito è gradito al Signore, certamente le cose illecite sono sgradite a Dio. Oltre al lecito c'è una cosa buona, migliore ed ottima. Da te adesso Dio non vuole che tu faccia il male e basta o che vuole qualcosa di eccellente? E' tutto un mondo che si attiva.

Fatta questa premessa Gesù va avanti.

"..E questo non è tutto, è l’ultima parte; la più essenziale è che per vivere nel mio Volere, la porta per entrare, il primo anello di congiunzione, è la mia Umanità,.." Gesù

Gesù sta dicendo che se è vero che se l'imitazione dell'Umanità di Cristo è la santità normale, la dv non bypassa questo stadio ma è uno stadio avanzato. Io non posso entrare in questo mondo senza passare attraverso questa porta. Luisa ha dovuto vivere (in quanto prima) questo dono al 100%

".. fu Lei la prima e vera vittima che per ufficio datomi dal mio Celeste Padre, visse sacrificata e completamente crocifissa nella Divina Volontà.." Gesù

Grazie alla potenza di questo volere, Gesù ha moltiplicato le sue penitenze, preghiere ecc... per tutti e ciascuno fino al punto che noi abbiamo un Gesù personale.

"..ed in virtù della potenza del mio Eterno Volere, potette moltiplicare la mia Vita per tutti e per ciascuno e come con la potenza d’un solo Fiat moltiplicavo tante cose create, dando a ciascuna creatura il diritto di farle proprie, così la potenza della mia Volontà moltiplicava una sol Vita, affinché ognuno mi avesse per sé solo per aiuto, per difesa, per rifugio, come mi voleva, è questa tutta la grandezza, il bene, il tutto, l’infinita distanza tra il vivere nel mio Volere e il vivere in modo diverso, anche buono e santo: “La moltiplicazione d’un atto in tanti atti per quanti se ne vogliono, sufficienti per quanti ne vogliono fruire.” Gesù

Non è un modo poetico di dire "ho Gesù tutto per me", c'è un Gesù tutto mio come se fosse tutto mio. Noi sappiamo che Gesù è per tutti ma adesso sappiamo che ognuno di noi ha un Gesù personale.Se tu non accogli il tuo Gesù (non a mia immagine e somiglianza) ma è come se fosse solo per me e per te. Scoprilo com'è il tuo Gesù, capiamo bene. Non è un farsi un Gesù a nostra immagine e somiglianza, non pieghiamo il Vangelo a nostro uso e consumo. C'è un rapporto irripetibile tra me e Lui. L'Apocalisse parla del nome nuovo che riceveranno i santi e di una pietruzza bianca su cui c'è scritto un nome che solo il proprietario lo saprà. Molti interpreti (e il don è d'accordo) dicono che ci sarà scritto questa funzione unica ed irripetibile che tu vivrai con Dio e Lui con te.

Quando noi operiamo nella dv facciamo la stessa cosa, io moltiplico il mio amore, il mio ringraziamento ecc... per tutti.

"..Ora, se ti deponessi dall’ufficio, non solo non occuperesti il mio ufficio sulla terra, non staresti nella mia Umanità che anche se fece molto, impetrando tanto bene all’uomo, non tolse i diritti, l’onore, il decoro alla mia giustizia e quando essa richiedeva di punire giustamente l’uomo, mi rassegnavo; ma mancandoti l’anello di congiunzione non potresti vivere nel mio Volere, perderesti il dominio, i tuoi atti passerebbero a semplici intenzioni e quando dici: Mio Gesù, nel tuo Volere ti amo, ti benedico, ti ringrazio, per tutti, mi dolgo per ciascuna offesa, eccetera, questo tuo atto non sorvolerebbe su ciascun atto umano per farsi atto di ogni atto umano, amore per ciascun amore che mi dovrebbero dare le creature.." Gesù

Per operare nel dv ci dev'essere una vita che è già radicata nell'anello di congiunzione cioè la sua Umanità cioè l'Imitazione di Cristo che la compie al massimo grado possibile l'anima vittima. Nell'Imitazione di Cristo si legge che Gesù (il monaco mette in bocca a Gesù queste parole: molti vogliono sedersi sul Tabor o venire a mensa da Me, ma sulla Croce con me non ci vuol venire quasi nessuno). L'Umanità di Gesù sulla terra cos'è stata? La Grande vittima. Negli scritti di Luisa, Gesù dice che la Passione sensibile fu un nulla al confronto di quello che la DV fece all'interno. La vita nella dv è una riproduzione integrale della vita di Cristo. I primi cristiani venivano chiamati Alter Cristo, una persona che riproduce lo spirito di sacrificio ecc... e nella dv tutto ciò che fa lo moltiplica all'infito e raggiunge chiunque. E solo se si impara a vivere ed operare in essa a vivere la vita di Gesù.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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