giovedì 20 febbraio 2020

Un amore non diviso, non spezzato e ininterrotto

Gesù mostra a Luisa come erano i rapporti tra Lui e la Madonna e come il suo amore, nel Divin Volere, Gli giungeva pieno, perfetto, totale e ininterrotto. Nella Divina Volontà si può vivere un amore verso Gesù non diviso, non spezzato e ininterrotto (Volume 24, 22-26 Aprile e 13 Maggio 1928). Meditazioni del sabato, giorno che la Chiesa dedica alla Madonna, tratta dai brani dedicati alla Divina Maria del Libro di Cielo della Serva di Dio Luisa Piccarreta, Sabato 21 Settembre 2019

Scritti molto profondi e spesso la comprensione immediata non c'è, si entra in un'orbita misterica e alcune cose di cui Gesù parla (i rapporti con sua Madre possono essere ripetuti da chi vive nella DV ma il don non sa se nello stato attuale non si sa se queste cose che mediteremo in qualche modo se ne sia direttamente consapevoli). Seguire la logica dei discorsi di Gesù non è molto difficile ma rendersi conto di cosa comporta è meno semplice.

22 Aprile 1928 Quando non si fa conto delle verità si abortisce la luce di essa. Come l'amore della Sovrana Regina è diffuso in tutto il creato perché il Fiat, nel suo slancio infinito, lo diffondeva ovunque. Mali dell'umano volere

"Figlia mia, l'amore della Sovrana Celeste è diffuso in tutto il creato. Perché quel Fiat che solo con l’essere pronunziato aveva slanciato in tutto l'universo tanta varietà delle nostre opere e aveva dato loro la vita, abitava in Lei ed Essa, emetteva il suo amore e tutti gli atti suoi nel Fiat Divino, il quale non sapendo fare cose piccole, ma grandi e senza limiti, nel suo slancio infinito diffondeva l'amore e tutti gli atti della Mamma Celeste nel Cielo, nelle stelle, nel sole, nel vento, nel mare, ovunque ed in ogni cosa, il suo amore è diffuso ovunque, i suoi atti si trovano dappertutto, perché il mio Fiat li diffondeva dovunque ed animava tutto col suo amore e con i suoi atti. Io non sarei stato contento, né mi sentirei amato ed onorato, se non trovassi in tutte le cose, perfino sotto la terra, l'amore e la gloria che mi dava la Mamma mia, sarebbe stato un amore spezzato ed una gloria divisa se non la trovassi in tutta la Creazione, molto più che Essa l'aveva amata in tutte le cose, era giusto che in tutto trovassi il suo amore diffuso e sempre in atto d'amarmi e di glorificarmi. Né avrebbe potuto fare breccia in me un amore spezzato, che non mi corresse ovunque dietro e quindi non avrebbe potuto tirarmi dal Cielo in terra, nella stretta prigione del suo seno Materno. Le sue catene d'amore furono tante per quante cose creai, in modo che io scesi dal Cielo come un Re, tutto inanellato ed accerchiato dalle catene d'amore della Regina del Cielo. E se il suo amore giunse a tanto avvenne per il mio Fiat Divino, che regnando in Lei da Sovrano, rapiva il suo amore nel mio Volere e lo allargava ovunque e tutti i suoi atti ricevevano le tinte degli atti Divini. Perciò se vuoi l'amore della Mamma Regina fa’ che il mio Fiat ti domini, diffondi il tuo amore e tutta te stessa in Esso, affinché il mio Fiat, rapendo il tuo piccolo amore e tutto ciò che tu fai, lo allarghi e portandolo ovunque dove Esso si trova, che è dappertutto, trovi unito all'amore della Mamma mia il tuo amore e mi darai il contento in modo che la piccola figlia del mio Volere non mi dia un amore spezzato e diviso, ma amore in tutte le cose e dappertutto." Gesù

(Luisa si sente incapace di amare adeguatamente Gesù e chiede l'aiuto dell'amore della Madonna) e Gesù risponde. L'amore di Maria era un'amore perfetto non solo perchè era l'anima individuale di Maria ma anche perchè vivendo nel FIAT (abitando nell'anima il FIAT) che succede? Va a prendere, e diffonde l'amore della Madonna in ogni ente creato. In ogni creato che sono atti della DV sente (Gesù) l'amore della Madonna e questo lo desidera. Evidentemente dietro questi discorsi ci sono delle caratteristiche tipiche della DV, tra cui che tutta la Creazione è stata fatta per l'uomo e a Lui questa Creazione deve tornare rendendogli quella Gloria accidentale (cioè quella che Dio riceve non in sè stesso ma quella che gli torna come atto dovuto dalle creature e siccome che tutta la creazione è stata fatta per l'uomo - e ogni uomo battezzato sacerdote, deve ringraziare il Signore al posto degli alberi ecc...e vivere nella DV significa distendere il nostro piccolo amore dovunque perchè a Gesù non piace l'amore spezzato e diviso). E questo non soltanto spezzato e diviso a causa del fatto che dentro di noi è possibile che siano altri amori e noi non sappiamo con certezza quanto questi amori (idoli) ci distolgano dall'amore che dovremmo dare a Gesù - possiamo sempre avere degli indizi ma non possiamo essere sicuri che il nostro cuore non sia spezzato e diviso.

Questi atti si fanno come? A volte in maniera consapevole (ecco perchè il don come conoscenze arriva fino ad un certo punto perchè ad un certo punto) e quindi dobbiamo fare questi atti coi mezzi che abbiamo a disposizione (atto preventivo, atto attuale, fusione e giri); questa cosa la possiamo porre in atto anche noi certo che questo correre continuamente (unire il nostro amore con gli atti della DV) non possiamo avere sempre un pensiero sempre fisso ed attuale su queste cose a meno che non ci sia un segreto. Dobbiamo però fare il possibile per custodire questa applicazione. Quello che possiamo fare è attenzione che il nostro cuore non sia spezzato e diviso perchè si frantuma in tanti amori in maniera disordinata ( amori vissuti nella DV, in obbedienza alla dv, sempre pronti ad essere sacrificati alla dv se lo chiede ecc...)

26 Aprile 1928 Che cosa si dà a Dio col “ti amo”. Il prodigioso segreto per cui forma tanti parti divini. Come nulla sfuggiva alla Vergine Santissima di ciò che faceva Nostro Signore. La Divina Volontà è il respiro dell'anima

Dopo di ciò seguivo il mio giro nel Fiat per accompagnare tutto ciò che aveva fatto Gesù nella Redenzione e pensavo tra me: come avrei voluto fare ciò che faceva la Sovrana Mamma, quando stava con Gesù, Essa certo seguiva tutti gli atti suoi, nulla si faceva sfuggire; ma mentre ciò ed altro pensavo, il mio sempre amabile Gesù ha soggiunto:

Espressione tecnica: seguire tutti gli atti di Gesù e la risposta che dà la capisce bene solo Gesù e la Madonna

"Figlia mia, certo che nulla sfuggiva alla Mamma mia, perché tutto ciò che io facevo e soffrivo risuonava come eco profondo nel fondo dell'anima sua ed Essa stava tanto attenta ad aspettare l'eco degli atti miei, che restava suggellato in Lei l'eco nonostante ciò che io facessi e soffrissi. E la Sovrana Regina emetteva il suo eco nel mio e lo faceva risuonare nel fondo del mio interno, in modo che tra Lei e me erano torrenti che correvano, mari di luce e d'amore che ci scaricavamo a vicenda ed io facevo il deposito di tutti gli atti miei nel suo Cuore Materno. Non sarei stato contento se non l'avessi avuta sempre con me, se non avessi sentito il suo eco continuo, che, risuonando nel mio, mi tirava perfino i miei palpiti e respiri per deporli in Lei. Come non sarei stato contento se fin d'allora non avessi avuto te, che avresti seguito tutti gli atti miei nel mio Voler Divino, perché fin d'allora facevo in te il deposito di essi, passando l'eco della Mamma Regina nel fondo dell'anima tua ed io guardavo nella lunghezza dei secoli l'eco della Mamma mia in te, per attuare il regno della mia Divina Volontà. Perciò tu ti senti come tirata a seguire gli atti miei e il suo eco materno risuona in te ed io prendo occasione di fare il deposito nel fondo del tuo interno, per darti grazia perché tu faccia regnare il mio Eterno Fiat." Gesù

La cosa che balza evidente è questo sempre. Gesù vuole tutto senza frazionamenti e senza divisioni e sempre. Tutto e sempre. La domanda che dobbiamo porci è: questo tutto e sempre, inventiamoci qualcosa per provare a tenderci a questa cosa. Non sempre in questo mare divino si trovano subito le risposte e le ricette - intanto è avere chiaro gli obbiettivi. Alla luce di questa chiave che ci decritta alcune cose; molte cose il Signore le avvolge nel mistero e ci sono tante operazioni in noi - ecco perchè molte volte dobbiamo stare ad osservare, in tanti Santi accadono molte cose di cui anche loro sono all'oscuro: gli arriva una tribolazione e dopo gli arriva Gesù che gli dice: avevo bisogno di questa tribolazione. Un Santo l'avrà offerta con rassegnazione ma non sa cosa ci abbia fatto il Signore con quelle sofferenze e quando e perchè - ha avuto la grazia di sapere che il Signore aveva bisogno. Questa presenza continua l'uno nell'altro e non è detto che debba sfociare in qualche cosa di percepibile ma questo è un'obbiettivo da raggiungere: un cuore non spezzato e diviso e che sia sempre e tutto del Signore. E' un cammino che dura una vita, la Madonna non muoveva una virgola senza avere la certezza che non stesse muovendosi nella Volontà di Dio ma per noi non è così. La considerazione di queste vicende ci può aiutare ma viviamo sempre in un'orizzonte di vita terrena come viatori in cammino e quindi all'oscuro di tantissime cose e anche la DV stessa vuola che ci stiamo. E significa fare anche atti di abbandono cioè di fiducia.

13 Maggio 1928 L’anima che vive nella Divina Volontà ha in suo potere tutto, è la nuova ripetitrice degli atti della Vergine, dei Santi e di Nostro Signore

Stavo pregando e sentivo che non sapevo né pregare, né amare, né ringraziare Gesù, onde dicevo tra me: quanto vorrei l'amore e le preghiere della Sovrana Signora e di tutti i Santi in mio potere, per poter amare e pregare Gesù con l'amore e con le sue preghiere e con quelle di tutto il Cielo; ed il mio Gesù benedetto, muovendosi nel mio interno, mi ha detto:

Luisa voleva prendere tutto ciò per supplire alla sua incapacità e qua Gesù dice:

"Figlia mia, quando l'anima vive nella mia Volontà Divina, ha tutto in suo potere, perché Essa è la depositrice e conservatrice di tutto ciò che ha fatto la Mamma mia e tutti i santi, basta che voglia prendere ciò che essi hanno fatto, che l'amore corre a lei, le preghiere la investono, le virtù si mettono in ordine per aspettare chi ha l'onore d'essere chiamato, per darle la vita degli atti loro, per formarle la loro bella e fulgida corona. ..." Gesù

Gesù dice che chi vive nella DV può andare a prendere gli atti della Madonna, basta che voglia prendere tutto ciò che è stato fatto e lo stesso amore della Madonna scende in Luisa e corre in lei (in Luisa). Anche queste (per quanto rigurda il don) è un'esperienza di fede, esercizio interiore - andare a chiedere e prendere ciò che loro hanno dato al Signore.

"..Sicché la Regina del Cielo si sente ripetere il suo amore, le sue preghiere, i Santi le loro virtù, dalla creatura sulla terra; ed oh! come godono nel vedere gli atti loro ripetuti di nuovo, non c'è gloria più grande che si possa dare ai Celesti abitatori, che ripetere il loro amore, le loro preghiere, le loro virtù ed io sento di nuovo come se stesse la mia Mamma ad amarmi ed a pregarmi. L'eco loro risuona in te e tu, ripetendolo, fai risuonare il tuo eco in Cielo e tutti riconoscono gli atti loro negli atti tuoi..." Gesù

Non rifarle noi personalmente ma nel senso di farle nostre misteriosamente, è chiaro che questo non può restare senza effetti benefici nelle nostre anime e per tutti. Il principio di questo è la DV, tutte le preghiere, atti ecc... sono atti di divina volontà all'ennesima potenza perchè conformi a ciò che Dio chiedeva e se vive nella DV, tutto quello che è stato nella DV e in obbedienza alla DV ci appartiene non come cosa nostra ma come cosa appartiene a Dio.

Esempio: San Francesco di Sales, io posso dire al Signore (mi fondo con la DV per prima cosa) e poi: prendo tutti gli sforzi fatti da questo santo, tutta la sua dolcezza, ecc... e li faccio miei e te li rioffro e ti chiedo per mezzo di quest'offerta di diventare migliore.

Nella DV si deve imparare a pregare in modo personale e spontaneo, non occorre fare nuovi salmi ecc...ma la cosa fondamentale è muovere lentamente i passi dentro questi orizzonti nuovi di preghiera nel contenuto della preghiera. Pregare in questo modo non può lasciare la nostra anima indifferente e come prima. Perchè si è entrato in spirituale contatto con la DV e con i suoi atti e sono cose che vanno conosciute (per prima cosa) masticate e digerite e alla fine diventeranno carne viva della nostra vita.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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