mercoledì 25 ottobre 2023

Per poter dare, Dio vuole

Luisa si chiede come mai Gesù desideri tanto il dono della sua piccola volontà, pur tanto povera e imperfetta. Graziose frasi di Luisa rivolte a Gesù per esprimere al riguardo il suo vivo stupore. Libro di Cielo, Volume 31, 22 Gennaio 1933, Giovedì 23 Febbraio 2023

22 Gennaio 1933 Come Gesù non vuol fare i conti con la creatura. La volontà umana campo di Gesù, Giardiniere Celeste, dote e corredo che Dio dà alla creatura.

La prima parte della meditazione è abbastanza graziosa, quasi un pò ironica, atta a suscitare qualche santo sorriso. Luisa dice a Gesù che non è buono (poi si corregge) e dice che non vuole fare i conti. Luisa si chiede quello che forse ci saremo detti anche noi: Signore mio, tu sei il tutto, l'immenso, l'eterno, il perfettamente felice in tè stesso ecc.... e questa è la pura verità. Ma io raccolgo ciò che tu mi doni, resto stupito dell'interesse che Tu hai per me, ma che ci fai tu con la mia volontà?

(Luisa)Stavo pensando al Voler Divino e mille pensieri si affollavano nella mia mente e dicevo tra me: «Ma perché Gesù ama tanto volere la mia volontà? Se ama di darmi la sua io ci guadagno, avendo una Volontà Divina in mio potere, posseggo tutto, racchiudo tutto, anche lo stesso Dio, ma voler Lui la mia, niente meno in cambio della sua, c’è più da stupire, che cosa gli potrà giovare, esser di utile una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene? Si vede che Gesù non s’intende di conti né sa dare, o meglio, non vuol dare il giusto valore a quello che dà, al ricambio che riceve, purché ottiene il suo intento, non bada se ottiene poco o nulla al confronto del molto che dà, però qui si vede che l’amore suo è vero amore perché disinteressato

"...una volontà così debole ed insignificante, che sa produrre più male che bene?..." Luisa

Siamo persuasi, il don spera di sì, di questo? Il Montfort, nel libro la Vera Devozione, che noi da soli non siamo capaci da noi stessi di compiere nessuna opera utile alla salvezza, noi possiamo metterci tutta la volontà di questo mondo, possiamo fare le cose più belle, oneste e meritorie ma senza la Grazia di Dio e senza una grossa purificazione delle nostre intenzioni, quelle cose valgono poco. O addirittura niente. Il don spera tanto - caratteristica intrinseca e fondamentale - in quella che in ascetica si chiama l'umiltà del cuore, è una cosa da verificare davanti a Dio e non davanti agli uomini perchè di fronte ad essi possiamo atteggiarsi ad una falsa umiltà - è un campo dove l'umiltà può travestirsi in maniera raffinata da superbia, mi atteggio da umile nella speranza che gli altri mi dicano che sono bravo, bello, santo, ecc.. ma così non ci siamo. Questa cosa va fatta davanti a Dio nel segreto. Gesù dice (san Matteo nel capitolo 6) di fare i gesti ascetici nel segreto (digiuno, elemosina e preghiera). Abbiamo avuto modo più volte in altri brani di riscontrare in altri brani di Luisa, che la vita nella dv è una vita che si vive h24 alla presenza di Dio (nella sua forma più matura) o in modo sempre più frequente. San Luigi Maria Montfort quando parla della Madonna, dice che Lei se fosse dipeso da Lei, lei sarebbe sparita. Sparire da tutti per essere conosciuti da Dio solo. Tu te la sentiresti, qualsiasi stato di vita tu abbia? Se tu conoscessi con certezza che tu molli tutto/tutti e ti avventuri in una vita da solo con il Solo, tu e Lui e basta. Che pensi? Che faresti? Quante azioni della nostra giornata compiamo delle azioni per compiacere Dio? Quanto c'è? E' molto importante chiederselo. Perchè il rapporto che Gesù vuole avere con noi è un rapporto di amore reciproco. Ci dà ma desidera ed è questo il punto. Luisa si chiede: che ci fai con la mia volontà che non sa fare nulla di buono? La potenza e l'immensità di una volontà divina, i doni che porta, l'amore assoluto che porta ecc... non esistono parole per descriverla bene e per darcela vuole la nostra. Sarebbe come se una persona vendesse un jet privato (i jet privati costano da 2 a 100 milioni di dollari, ma in genere una barcata di soldi perchè poi ci sono gli accessori, carburante ecc... fonte: rete). Immagina di andarti a comprare un jet privato con 1 centesimo, ma questa immagine - dobbiamo usare delle immagini umane come faceva Gesù - . Forse questa immagine molto lontanamente rende la proporzione di questo scambio. Ovviamente comprare un jet privato extralusso per un 1 centesimo. E Luisa dice a Gesù che non sa fare i conti perchè la spoporzione è immensa e Gesù dice:

«Figlia mia benedetta, se Io volessi fare i conti con la creatura, non avrei mai nulla da darle, primo perché tutto ciò che essa mi può dare è stato dato da me, quindi se mi dà qualcosa non mi dà altro che il mio e perciò il mio amore mi fa mettere sempre da parte i conti; fare i conti con le creature, sarebbe inceppare il mio amore e fargli perdere la libertà di fargli dare ciò che vuol dare alla creatura e si troverebbe a disagio...." Gesù

Uno può fare tanti digiuni e penitenze ma cosa gli dai al Signore? Tu quelle cose gliele dai perchè te le dà il Signore, se ti viene a mancare la salute il digiuno non lo puoi fare, per dirne una. Se ti viene a mancare la lucidità mentale che preghi? Non capisci nulla e non riesci a pregare. Noi abbiamo ricevuto tutto da Dio, dalla Creazione, alla conservazione nell'essere ecc... già abbiamo un debito rimanendo stratosferico rimanendo solo nel piano della Creazione e poi c'è il piano della vita della Grazia ordinaria. C'è una sola cosa nostra ed è quella che Lui cerca: la nostra volontà libera. E' l'unica cosa - pur rimanendo nella dipendenza dell'atto creativo divino ecc.. - però la volontà è nostra. Io posso fare quello, quell'altro ancora, ecc.. avendo un pieno dominio. Certo, non potrò farmi un giro su Marte alla velocità della luce, questo non è alla nostra portata, ma possiamo andare al cinema, al mare, a passeggiare, ecc.. la nostra volontà è debole ed insignifcante specie quando vorremmo fare opere sante.

"...Oltre a ciò, per darti la mia Divina Volontà, è necessario che tu dia la tua, perché due volontà non possono regnare in un cuore, si farebbero guerra a vicenda e la tua sarebbe d’ostacolo alla mia e quindi non sarebbe libera di fare ciò che vuole ed Io, per rendere libera la mia, con tante insistenze ti chiedo la tua,..." Gesù

E' chiaro che la nostra volontà umana non può sparire ma si realizza, come ben sappiamo, la fusione. Se io prendo due anelli e ne voglio farne uno solo, questi anelli entrano separati e ne escono un solo ma in esso c'è la sostanza dei due. Fondersi significa, non è che la sostanza di ciò che è stato fuso si perde, ma si fonde, forma una cosa sola con ciò con cui si fonde. Ed è una cosa grossa e non piccola.

"...E poi per poter dare, Io voglio il piccolo, l’insignificante, anche come pretesto per poter dare il grande e così dire: «Mi ha dato ed ho dato.» Gesù

Gesù vuole il tutto da noi, ma noi non abbiamo quasi nulla ma Gesù si accontenta del poco che abbiamo. Noi non possiamo donare a Gesù le nebulose, stelle o altro. Gli posso dare quel poco che ho e quello che Gesù vuole ed è quello che fa i miracoli.

"...ed Io non ti perdo mai di vista..." Gesù

Gesù non ci perde mai di vista. Mai. Perchè desiderebbe vedere in noi quelle scene commoventi del nulla con il tutto.

"..ed assisto alle scene più commoventi del tuo nulla nel Tutto, del piccolo tuo essere nel grande, del finito nell’Infinito, pare un alternarsi a vicenda fra Dio e la creatura ed in questo alterco, l’uno si sviscera nell’altro di puro amore..." Gesù

Tutto il discorso para nella reciprocità del rapporto d'amore tra Dio e la creatura, Gesù cerca un'alter ego, una persona che accolga e ricambi l'amore che Lui ha e la quintessenza della vita nella dv consiste in questo: accoglienza e ricambio dell'amore infinito che Gesù ha per noi. Nella conclusione Gesù applica alla dv un principio ascetico: come si cresce nella santità? Devi fare ogni giorni nuovi atti delle virtù cristiane (atti di fede, speranza, umiltà, di sobrietà, di penitenza, ecc...) più ne fai più santo diventi. Il santo è una persona che cresce in santità perchè compie le virtù cristiane. E la vita nella dv cresce con quanti più atti facciamo in essa - principio ascetico generale.

«Quanti più atti farai nel nostro Volere, tanto più campo divino ti daremo per darti il posto dove mettere i tuoi atti, così tu lavorerai nel nostro campo celeste.....Noi facciamo come un padre quando dà la sua dote al figlio, questo figlio lavora, si sacrifica tanto, in modo che aumenta la sua dote, estende di più le sue proprietà ed il padre gode più che se fossero sue le proprietà e la fortuna del figlio...." Gesù

"...Così facciamo Noi, anzi di più, quando la vediamo tutta attenzione, pronta a qualunque sacrificio, Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri, tutto, per avere il contento di vedere la figlia nostra posseditrice di molte proprietà.» Gesù

Facciamo l'esercizio del qualsiasi cosa davanti a Dio. Pensiamo alle cose più brutte che il Signore potrebbe chiederci, e diciamo: fiat già adesso a qualsiasi cosa. E se poi arriva diciamo fiat. Prova a fare questo, poi vedrai cosa succede. E se tu fai questo:..."...Noi non la lasciamo sola, ma lavoriamo insieme, le prestiamo tutto ciò che occorre, Volontà, Santità, atti nostri,..." Gesù / Se tu fai la Volontà di Dio, Dio farà la tua. Tu mettiti in queste condizioni reali e poi Dio accontenerà tutti i tuoi buoni, santi e sani desideri. Prova. Fino a lasciarti a bocca aperta. Coincidenze?

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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