mercoledì 19 luglio 2023

Il problema non è il corpo ma l'umana volontà

Gesù spiega che non è il corpo ad essere ostacolo a vivere nella Divina Volontà, perché anzi rappresenta la terra su cui gli atti divini fioriscono, ma sempre e solo la nostra umana volontà. Libro di Cielo, Volume 30, 13 Aprile 1932, Giovedì 1 Dicembre 2022

13 Aprile 1932 L’umana natura che si fa dominare dalla Divina Volontà, campo di sua azione e terra fiorita. Come la Divina Volontà possiede l’inseparabilità.

Partiamo dalle premesse del brano di oggi:

"..Ed Io pensavo tra me: «Oh! se io fossi libera dal carcere del mio corpo, i miei voli sarebbero stati più rapidi nel Fiat, avrei conosciuto di più, sarei stata di fatto un atto solo con Lei, ma mi sembra che la mia natura mi faccia fare le interruzioni, come se mi mettesse gli ostacoli quindi mi fa stentare a correre sempre nella Divina Volontà.» Luisa

A Luisa sembra che la natura umana faccia da ostacolo. v'è da dire una cosa molto importante: il Signore, la prima cosa che fa notare a Luisa è il problema del corpo con l'anima ma sono gli atti di volontà umana ed indirettamente Gesù sta affermando in maniera non troppo velata la completezza, integrità e bellezza della natura umana. Oggi il corpo viene idolatrato in maniera spropositata per godersi dei piaceri, per esempio un corpo se non fosse piacente e perfetto non potrebbe avere partner attraenti. Sotto questo punto di vista i Santi hanno sempre praticato un sacco di mortificazioni corporali, ma ci siamo mai chiesti come mai i santi avevano questo rapporto forte con la penitenza? I santi mortificavano il corpo perchè è usato malamente e usato anche per peccare, dalla stragrande maggioranza delle persone. Questa cosa non deve farci cadere nella visione gnostico-platonico o manichea che considera il corpo di sè stessa negativa. L'immagine del carcere di Luisa, c'è una valenza cristiana e corretta di questa espressione, fino a quando siamo sul pianeta terra (come si legge nel testod i Tenera Amata) abbiamo quello che San Paolo chiama il corpo del peccato. E Gesù, quando si è incarnato, pur senza essere sfiorato dal peccato, ha voluto assoggettarsi a tante nostre miserie: sentiva la fatica, sentiva sonno, sudava, soffriva il caldo e freddo ecc... queste cose non sarebbero state delle persone se non ci fosse stato il peccato originale. Maria e Gesù per diritto avrebbero dovuto avere un corpo del genere ma hanno scelto di rinunciarvi per redimere il genere umano e hanno avuto un corpo simile a quella del peccato. Tutto questo non deve farci dimenticare una cosa: dire che l'anima è incarcerata in questo corpo, lo si può dire in questo modo. Secondo le bellissime testimonianze di Tenera Amata, quando avviene la morte l'anima si distacca dal corpo, ma è il corpo dell'ultimo istante della nostra esistenza, ma il fatto che il corpo sia stato con l'anima prima, è vero che c'è stata la separazione dal corpo ma non dalla corporeità che aveva prima, con la resurrezione della carne, ci sarà la riunione tra l'anima e il corpo. L'anima avrà una fonte di dolore nel stare staccata dal corpo, perchè non è una sostanza estranea - come dicevano i platonici - perchè il corpo l'ha fatto Nostro Signore e l'anima è la forma del corpo. Questo tempo che stiamo vivendo adesso è, e anche dopo che saremo morti, noi potremmo tornare a viverlo in un modo molto più ricco ed intenso. E' l'anima che decide la sorte del corpo, la nostra volontà è nell'anima e decide tutto come va in questa e nell'altra vita.

«Figlia benedetta, tu devi sapere che quando la creatura vive nella mia Divina Volontà, Essa ha virtù di tenere ordinata la natura della creatura ed invece d’essere d’ostacolo, le è di aiuto per poter compiere più atti di Volontà Divina, anzi serve come terra ai fiori, che si presta a formare le belle fioriture che quasi la nascondono e coprono con la varietà delle loro bellezze, cui il sole comunica la varietà dei più bei colori, brillantandoli con la sua luce...." Gesù

Dio chiama Adamo l'uomo perchè è stato tratto dalla terra. L'ostacolo reale è la nostra volontà, perchè se facciamo degli atti che non sono atti santi, perchè sono peccaminosi o volontariamente non perfetti, si creano quei bug che disturbano e crashano i software. La nostra volontà umana impazzisce, esce, va a fare qualche gironzolato, ma questo non dipende dal corpo ma dalla nostra volontà - l'impegno nostro per quanto siamo consapevoli è trovare l'accordo costante con la volontà divina. La croce, senza il corpo, non ce la potremmo avere ma con il corpo diventa un campo di santificazione per la persona, anche tutte le miserie che viviamo a causa degli effetti del peccato originale diventano un'occasione di santificazione se vengono vissute in unione con la Volontà di Dio e in un certo modo. Se questi crash sono troppo frequenti, manca la continuità e quindi si fa il downgrade, si passa dal vivere nella dv al compiere poche/ abbastanza la dv a seconda delle circostanze, manca la continuità, l'atto continuo che è quello che ci rende continui.

"..Perciò sempre nel mio Fiat ti voglio, se vuoi prenderlo non in modo limitato e come a stilla, ma mari tanto da restare riempita, per cui non toccherai e vedrai altro che la mia Divina Volontà.» Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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