mercoledì 22 novembre 2023

La Divina Volontà e un miracolo continuato

Gesù spiega il miracolo continuato della Divina Volontà. Chi vive in essa vive sotto la pioggia dei miracoli del Divin Volere: miracoli di pazienza, di amore divino, di preghiera continua. Libro di Cielo, Volume 32, 25 Maggio 1933, Martedì 21 Marzo 2023

25 Maggio 1933 Come la Divina Volontà è miracolo permanente. Chi vive in Essa è la portatrice delle opere divine ed i suoi campi sono la Creazione e la Redenzione.

Parleremo del miracolo continuato.

"..Dunque chi fa la mia Volontà e vive in Essa, non ha bisogno di miracoli, vive sotto la pioggia dei miracoli del mio Volere e possiede in se stessa la fonte, la sorgente che trasforma la creatura nella virtù miracolosa della mia Divina Volontà, in modo che si vede in essa miracolo di pazienza invitta, miracolo d'amore perenne verso Dio, miracolo di preghiera continua senza mai stancarsi e se si vedono pene, sono miracoli di conquiste, di trionfi, di gloria che racchiude nelle sue pene. Per chi vive nella mia Volontà, Essa vuol dare all'anima il miracolo dell'eroismo divino e nelle pene mette il peso ed il valore infinito, mette l'impronta, il suggello delle pene del tuo Gesù..." Gesù

I miracoli sono quelle operazioni completamente divine perchè noi non li possiamo fare in quanto superano le leggi della natura ed alcune volte possono andare contro le leggi della natura. Il cieco nato che riprende la vista - il cieco nato non aveva gli occhi, ci vuole qualcosa che vada ad alterare gli equilibri in quella natura rovinata. La stessa eucarestia, noi ogni giorno assistiamo al miracolo della transustanziazione, che a detta di san Tommaso d'Aquino, è il miracolo dei miracoli che il Signore si sia inventato. Molto più grande la transustanziazione che dare gli occhi e la vista a chi non l'ha mai avuta, che resuscitare Lazzaro - il più grande strepitoso miracolo terreno di Gesù - ma di fronte al miracolo continuato della dv tutto questo è zero.

"Figlia carissima della mia Divina Volontà, il mio Voler Divino è per se stesso un miracolo continuato, scendere nella bassezza dell'atto della creatura per formarvi l'atto suo, la sua vita, è il più grande dei miracoli, che a nessuno è dato di poter fare,..." Gesù

Poi Gesù rincara la dose dicendo sempre quel binomio: fare la Volontà di Dio e vivere in essa: (non è fare solo la dv, su questo ci sono 2000 anni di scritti di santi). Quello che stiamo cercando di fare è vivere in essa. A differenza dei primi volumi, prima c'erano un sacco di visite di Gesù e a Luisa gli faceva di tutto e di più, poi con il tempo a diradato le visite e le manifestazioni ed ad un certo punto Luisa si lamentava con Gesù che non veniva così spesso come prima, e Gesù dice che prima veniva con la sua Umanità sensibile ma adesso sta con lei h24 per mezzo della fusione con la dv. Lei non vede Gesù come prima ma sente una felicità ininterrotta nell'anima. Cos'è meglio? Noi pensiamo che la cosa più grande che ci possa accadere è che ci appaia Gesù o la Madonna. Ma non è vero, perchè la cosa più grande che mi possa accadere è vivere nella dv - se ti appare Gesù tu stai in estasi, tocchi il Paradiso con un dito ma quanto dura l'apparizione? Un tempo massimo di tre ore e dopodichè Gesù sparisce. E poi inizia lo stillicidio assoluto perchè desideri che questa cosa torni. Tutto normale. Ma è inimmaginabile avere in questa terra una visione h24. Forse San Luigi Montfort si sospetta che vedesse la Madonna in modo permanente o solo per un certo periodo - il don lo sospetta. La dv ti plasma dall'interno, è una cosa più profonda, è una vita che ti si impianta dentro l'anima e ti porta all'unità con Dio che sarebbe più facile dividere la luce del Sole, tagliare l'aria ecc... percepiamo che cosa succede con una roba del genere? Fortunato chi lo intuisce e chi inizia a viverlo. Secondo il don, chi lo vive non sa di viverlo o quanto meno non è certo (supposizione personale del don). Se fossimo certi di vivere nella dv potremmo rimanere nella santa valle dell'umiltà? Potremmo non montarci la testa? Potremmo considerarci qualche grande santo?

"..Dunque chi fa la mia Volontà e vive in Essa, non ha bisogno di miracoli, vive sotto la pioggia dei miracoli del mio Volere e possiede in se stessa la fonte, la sorgente che trasforma la creatura nella virtù miracolosa della mia Divina Volontà, in modo che si vede in essa miracolo di pazienza invitta, miracolo d'amore perenne verso Dio, miracolo di preghiera continua senza mai stancarsi e se si vedono pene, sono miracoli di conquiste, di trionfi, di gloria che racchiude nelle sue pene. Per chi vive nella mia Volontà, Essa vuol dare all'anima il miracolo dell'eroismo divino e nelle pene mette il peso ed il valore infinito, mette l'impronta, il suggello delle pene del tuo Gesù...." Gesù

Se si vive nella dv, la sorgente della santità sta dentro di noi. La dv è certamente insinuata nell'episodio di Gesù nella Samaritana.

San Giovanni 4 "..13 Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; 14 ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna» .."

Una sorgente scorre h24 e non finisce mai. Ma quanto dobbiamo sospirare uno status del genere? Oggi (esempio) mi è apparso Gesù, ho fatto una grande Messa e una grande comunione...ma ci potrò tornare domani? Boh, speriamo di sì ma se capita un'imprevisto? Capite perchè vivere nella dv è cosa più grande che fare la comunione? La comunione è soggetta a mille imprevisti: il don ci dice che non passerà molto - tanto di fatto che è già così - che metteranno l'imposizione di fare la comunione in mano, adesso se ti fanno la comunione in bocca pare essere una grazia se vai a supplicarlo in ginocchio, sono cose assurde. Però un'anima che ha interiorizzato certe cose una comunione in mano non la farà manco morta. Se tu rinunci alla comunione in bocca per questi motivi e fai una comunione spirituale, il don pensa che se è fatta per questi motivi ti ricolma di grazie come se avessi fatto la comunione sacramentale. Noi non possiamo ragionare da un punto di vista oggettivo perchè i ragionamenti vanno fatti alla luce delle circostanze concrete che sono importantissime. Io potrei fare la comunione in ginocchio in bocca come Dio comanda e in stato di grazia ma faccio la comunione spirituale perchè tanto è lo stesso, è un discorso astruso, mi perdo un sacco di grazie. Ma se le circostanze sono diversi, se per fare la comunione devo scendere a dei compromessi o fare delle cose che ritengo offensive nei confronti di Nostro Signore.. allora il discorso cambia. Tu hai la sorgente dentro di te, i sacramenti dobbiamo riceverli, tuttavia se succede questa cosa in te, metti altra acqua ancora che male non fa. Acqua cioè grazia a tutto spiano, piglia tutto quello che ti pare, prendi tutti i sacramentali che vuoi ecc.. la grazia non è mai abbastanza. Ma se hai la sorgente, anche se mi dovessero tagliare i canali tu campi lo stesso. E non solo campi lo stesso...

"..la sorgente che trasforma la creatura nella virtù miracolosa della mia Divina Volontà, in modo che si vede in essa miracolo di pazienza invitta,.." Gesù

Spia: la pazienza, anche se messa a dura prova non crolla.

"..miracolo d'amore perenne verso Dio,..."

Stai in attitudine continua di amare Dio, quanto facilmente si entra in preghiera, si fa il ringraziamento dopo la comunione..

"..miracolo di preghiera continua senza mai stancarsi.."

Ci possono essere momenti di stanchezza dovuti alla tanta preghiera, ci sono situazioni impegnative. Ma nonostante il peso dell'impegno porto a termine ciò che mi sono prefissato. Non mollo. La necessità di pregare senza stancarsi. E non fa niente che ieri ho pregato 7 ore, ogni giorno devo pregare tanto.

"..e se si vedono pene, sono miracoli di conquiste, di trionfi, di gloria che racchiude nelle sue pene. Per chi vive nella mia Volontà, Essa vuol dare all'anima il miracolo dell'eroismo divino e nelle pene mette il peso ed il valore infinito, mette l'impronta, il suggello delle pene del tuo Gesù..." Gesù

La vita di santità è vita eroica, si praticano le virtù nel grado eroico, ecco che perchè gli attestati di canonizzazione che si sentono nel giorno della morte di X sono da prendere alla leggera. Non si può dire che tizio o tizia è una persona santa, bisogna andarci con calma, sarà stata una brava persona cristiana ma un santo è uno che esagera e va oltre la media. Parecchio oltre. Compie dei gesti fuori dal comune. Santità, nella Chiesa cristiana vuol dire pratica delle virtù in grado eroico. Non in grado ordinario (che in questi tempi è già un mezzo miracolo). In questi tempi vengono rilasciati con faciloneria estrema a persona che è stata bravo o brava cristiana. Oggi la stragrande maggioranza dei fedeli confonde il bravo cristiano con l'essere una brava persona. Io sono una persona fondamentalmente onesta, non faccio male a nessuno, non ammazzo, non rubo e che altro vuoi? Una persona che fa così è un cittadino esemplare, non andrà in galera e non avrà rogne di vario tipo. Ma da qua ad essere un bravo cristiano ce ne corre. Una persona - da un punto di vista civile - può essere brava anche se alla domenica non va a Messa. Certo se bestemmia è un gran cafone. Una persona che vive una sessualità disordinata (senza fare cose estreme), uno che si è sposato in comune perchè non se la sente di fare chissà che cosa, fedele alla moglie civile, fanno i figli, gli nutrono ed educano ecc... paraddossalmente possono essere migliori di chi si sposa in Chiesa e poi manda tutto in malora. Capiamo il senso. Però non sono santi, perchè è peccato mortale sposarsi in comune e non possono farsi la comunione. Un conto è una brava persona, un conto è un bravo cristiano e un conto è il santo.

Nella seconda parte, Gesù spiega che l'alimento continuo di questa vita si trae dalle opere sparse nella Creazione

"..Tu devi sapere figlia mia, che è tanto l'amore nostro verso chi vive nella Divina Volontà, che le facciamo dono di tutto ciò che facemmo nella Creazione e nella Redenzione ed essa fa suo tutto ciò che è nostro e siccome è suo e nostro e cerca la Divina Volontà come cosa connaturale negli atti suoi, ora si trova nel Cielo, nel Sole, nel mare e così di seguito, sente in sé tutta la santità delle opere nostre, che sono anche sue e, sentendosi immedesimata con esse, comprende che significa avere un Cielo sempre disteso, un Sole che dà sempre luce, un mare che sempre mormora, un vento che con le sue ondate porta a tutti le carezze del suo Creatore ed essa si sente Cielo, stelle, Sole, mare, vento ed oh come ci ama! E con la forza rapitrice del suo amore che è amor nostro, viene a deporre tutto innanzi al nostro Trono Divino..." Gesù

La capacità di sentirsi amati da Dio di tutto ciò che ha fatto per noi nella Creazione e nella capacità di ricambiare con amore ardente che gradualmente si impara a riconoscere. Nel regno della Redenzione, ognuno sa come sta messo, che pensiamo a quando pensiamo a ciò che Gesù si è inventato per noi? Ci pensiamo spesso? Lo ricambiamo? Lo ringraziamo e ci addoloriamo quando vediamo gli altri che non ci pensano ecc...?

"...Gesù, la tua vita finì sulla terra, rimasero le tue opere, le tue parole, le tue pene, ora tocca a me continuare la tua vita, perciò tutto ciò che tu facesti deve servire alla mia vita, altrimenti non posso formare di me stessa un altro Gesù, se non mi dai tutto non posso né formare, né continuare la tua vita in terra...."

La vita di un cristiano dev'essere un'altro - Cristo.

"..Ed io, tutto amore, le dico: “Figlia mia, tutto è tuo, prendi di me ciò che vuoi, anzi quanto più prendi, più sarò contento e più ti amerò”. Ma il più bello di questa felice creatura (è) che mentre vuole tutto, prende tutto, si sente che non può contenere ciò che ha ricevuto, viene al suo Gesù, mi dà tutto, si riversa tutta in me, anche la sua piccolezza, il suo piccolo volere ed oh, come sono contento!..." Gesù

La creatura non è che arraffa e basta, ma prende tutto e ridà tutto. Sono scambi di vita continui con la creatura. Anche qua siamo tu ed io con Lui. Quello che accade nel nostro cuore lo sappiamo solo noi. L'importante è iniziare a muoversi e seguire le istruzioni che Gesù ci dà. Non dimentichiamo mai le massime evangeliche: se a te di queste cose te ne importa poco, - se tu sei attaccato in questo mondo - esempio: l'amore universale (facciamo che Tenera Amata diventi un'aiuto e non un'ostacolo); qua in questo mondo non posso amare tutto e tutti, qua non funziona così. Se io mi attacco ad una creatura, questa cosa ostacola l'amore di Dio. In questa terra il nostro cuore non è capace di amare moderatamente una creatura lasciando al primo posto il Signore se non in rarissime eccezione. E se queste cose non parte le soluzioni possono essere: o non mi sono ancora deciso bene, o non faccio gli atti nella dv o nel tuo cuore ci sono degli attaccamenti che non la fanno partire. Chi ama qualcosa più di Gesù non fa venire Gesù nel suo cuore. Queste cose non le potrai vivere se ci sono questi ostacoli. Cosa posso fare? Basta ascoltare le meditazioni e capirle. Il don non sa cosa ci sta dentro il nostro cuore. Cerca di vedere qual'è l'ostacolo nel tuo cuore e correggila o toglila altrimenti la dv resterà roba per altri.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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