sabato 4 novembre 2023

La brezza soave e gagliarda del Fiat

Le grandi e soavi consolazioni che si cominciano a percepire vivendo nella Divina Volontà. Il vento gagliardo del Fiat mette in fuga i mali e le passioni. Verrà l'ora in cui le creature umane si faranno dominare dalla Divina Volontà Libro di Cielo, Volume 32, 26 Marzo 1933, Martedì 7 Marzo 2023

26 Marzo 1933 La piccolezza nella Volontà Divina. Come Dio fa le opere più grandi gratuitamente: per esempio, la Creazione e la Redenzione, così come il Regno della Divina Volontà. Nell'incarnazione i Cieli si abbassano.

Sentire Luisa che parlando della sua personale esperienza del contatto con la Divina Volontà che ci dice...

"..Ora in questo soggiorno a volte tutto è silenzio, pacifico e con una serenità tale che neppure un alito di vento si sente. Altre volte spira un lieve venticello che refrigera e corrobora ed il Celeste Abitatore Gesù si muove, si svela e con tutto amore parla della sua Reggia e di ciò che ha fatto e fa il suo amabile ed adorabile Volere..." Luisa

Come non pensare al profeta Elia che scappando dai profeti di Baal e rimanendo l'unico profeta in circolazione che fece esperienza del venticello di Dio dopo 40 giorni di viaggio? Questa percezione della presenza e dolce di Di è certamente una delle tante meravigliose esperienze che si vivono nella misura in cui si impara a pregare e stare sotto la dv. Poi Gesù inizia la sua digressione e rievoca l'importanza che la creatura sia vuota a tutto ciò che a Dio non appartiene, lo svuotamento di sè che il Signore ci dia luce e grazia per poterlo comprendere. Non vuol dire che dentro di noi necessariamente non ci sia nient'altro che l'Altissimo, ma che tutto quello che c'è dentro di noi dev'essere in relazione all'Altissimo. Non ci deve essere nient'altro dentro la nostra anima che attiri i nostri pensieri, desideri ecc.. che non abbia un riferimento a Lui. Nella misura in cui c'è il riferimento a Lui ci possono esserci altre cose che sono vie che ci portano a Lui. Questo non dobbiamo mai darlo per scontato.

C'è il sacrificio dei sacrifici, qual'è il più grande eroismo di chi vuol vivere nella dv? Rimanere vivi ma donandosi al Signore. Ci offriamo e decidiamo ciò che Dio vuole, come e quando lo vuole e non avere volontà nostra. Spiegare questa cosa è impresa enormemente difficile e il don prega lo Spirito Santo che faccia comprendere. Piccoli esempi: ho offerto al Signore in questa Quaresima una serie di sacrifici e penitenze e accade una circostanza che mi porta a capire che offrire un sacrificio in una certa circostanza non sarebbe una cosa opportuna. Che faccio? Vado avanti lo stesso? Devo rimanere fedele a quello che ho offerto, ma può essere che il Signore mi chieda in quel momento che più il sacrificio che mi hai offerto e che Lui lo riceve come se fosse stato fatto, il Signore mi chieda il sacrificio di rinunciarci. La sofferenza è di rinunciare alla propria volontà anche nel bene. Rinunciare al peccato è indispensabile per vivere nella dv è indispensabile ma rinunciare ad un'opera buona o ad una cosa che ci sembra importante nel nostro cuore.. ci vuole molto di più. Pensiamo alla nostra vita o situazioni: io faccio quello che vuoi (al Signore). Se certe situazioni devono essere combattute pur soffrendo o se certe situazioni devono essere subite passivamente ed offerte, io lo faccio. La scelta del sacrificio o la scelta del combattimento sono due cose opposte ma la giusta è quello che il Signore vuole da me. Signore, se vuoi altro da me, famnmelo capire. Questa è la quintessenza della vita nella dv, il resto è contorno, periferia o accessiorio. Se non arriviamo qua siamo sempre al di là.

"..Ti par poco, sentire la vita del proprio volere, perché serva non a se stesso, come se non avesse diritto, perdere la propria libertà volontariamente, perché serva alla mia Volontà, dandole i suoi giusti diritti?" Gesù

La santa schiavitù d'amore è propedeutica, ciò viene fatto non per forza ma volontariamente. Mi faccio schiavo d'amore e rinuncio a certe cose. Il don si è ritrovato a parlare di persone che volevano farla. Ma tu devi avere lo spirito dello schiavo, se sai che la Madonna vuole una cosa tu quella cosa le devi fare. Non perchè sei obbligato ma se tu ti sei offerto come schiavo, non te lo ordina nessuno, ma ti pare che lo schiavo non sia il primo a fare una cosa espressa dal desiderio della tua Padrona?

"Figlia mia, le più grandi opere fatte dal nostro Ente Supremo, sono state fatte tutte gratuitamente, senza badare se la creatura le meritasse o ce le chiedesse, se badassimo a ciò, ci converrebbe legarci le braccia e non fare più opere e se le creature ingrate non ci glorificano, non possiamo non avere il bene di farci glorificare e decantare dalle nostre stesse opere, a no! no! una sola nostra opera ci glorifica di più di tutte le opere compiute da tutte le umane generazioni, un atto compiuto di nostra Volontà, riempie Cielo e terra e con la sua virtù e potenza rigenerativa e comunicativa ci rigenera tanta gloria che non finisce mai tanto che alle creature appena le goccioline è dato di comprendere...." Gesù

Che merito aveva l'uomo? Lui non esisteva ancora, quando è stato creato la Creazione era già tutta pronta. Vogliamo parlare dei meriti di avere il Redentore? Noi non lo vivremo mai abbastanza.

"..Fu tutta gratuita e se ci pregò fu perché noi gli facemmo promessa del futuro Redentore, non fu lui il primo a dircelo, ma Noi; era nostro decreto tutto gratuito che il Verbo prendesse umana carne e fu compiuto quando il peccato, l'ingratitudine umana galoppava ed allagava tutta la terra e se pare che gli uomini facessero qualcosa, erano appena goccioline che non potevano bastare a meritare un'opera sì grande, che dà dell'incredibile, che un Dio si faccia simile all'uomo per mettere in salvo colui che per giunta lo aveva tanto offeso...." Gesù

Quanti tra credenti battezzati, cresimati e perfino tra ministri se ne infischiano altamente? Eppure abbiamo un Dio che si è fatto uomo. E delle persone che continuano ad offenderlo. La Redenzione è gratuita, e anche il Fiat Santificante gratuito...

"...Ora l'opera grande di far conoscere la mia Volontà, affinché regni in mezzo alle creature, sarà un'opera nostra tutta gratuita e l'inganno è questo: credono che ci sarà il merito e la parte delle creature; ah! sì ci sarà, come le goccioline degli Ebrei, quando venni a redimerli, ma la creatura è sempre creatura...." Gesù

Noi dovremmo crollare in ginocchio di fronte a Dio chiedendogli: ma cosa ti vuoi altro inventare Signore mio? Ci hai creato e abbiamo distrutto tutto - questa è la verità - ci hai redenti e non ti abbiamo neanche detto grazie e adesso Tu prepari per noi l'anticipazione della vita del Paradiso. A chi non si merita niente. E quindi?

"...Quindi ci sarà la parte nostra tutta gratuita, che abbondando la creatura di luce, di grazia, d'amore, la travolgerà in modo che sentirà forza mai sentita, amore mai provato, sentirà più viva la nostra vita palpitante nell'anima sua, tanto che le sarà dolce il far dominare la nostra Volontà...." Gesù

E poi continua:...

"...Questa nostra vita esiste tuttora nell'anima, le fu data da noi dal principio della sua Creazione, ma sta tanto repressa e nascosta che sta come se la creatura non l’avesse, sta come il fuoco sotto la cenere, per cui coperto e come schiacciato sotto di essa, non fa sentire il beneficio della vita del suo calore. Ma supponi un vento gagliardo, la cenere fugge da sopra il fuoco che quindi fa vedere e sentire la sua vita...." Gesù

Chi non credesse a ciò vada a leggersi il Castello interiore di Santa Teresa d'Avila quando la santa descrive l'anima con dei cerchi concentrici e c'è la settima stanza più interna. E nel centro della nostra anima c'è il Trono della Santissima Trinità, dentro la tua anima siede in trono la Trinità in modo non dissimile da come risiede in Paradiso. Quasi nessuno se ne è mai accorto. Tu devi entrare dentro e non è una cosa semplice, ma semplice o no, la Santissima Trinità esiste già. Ci sono persone che girano pieni di peccati e pare come se non ce l'avessero. Gesù promette questo tempo:

"...Così il vento gagliardo della luce del mio Fiat metterà in fuga i mali, le passioni, che come cenere nascondono la vita divina nelle creature e, sentendola viva, avranno vergogna di non fare dominare la nostra Volontà..." Gesù

Oggi le persone dovrebbero re imparare la vergogna. Pubblici scandali, peccati sbandierati in giro e sbandierati come bene...magari provassimo presto questa vergogna di non farci dominare dalla divina volontà. Poi un panegirico sulla sua Incarnazione e su quello che gli costò:

"Figlia carissima, nella mia incarnazione fu tanto l'amore che i Cieli si abbassarono e la terra si elevò, se i Cieli non si fossero abbassati, la terra non avrebbe avuto virtù di elevarsi, fu il Cielo del nostro Ente Supremo, che preso da un eccesso d'amore, il più grande mai udito, si abbassò, baciò la terra elevandola a sé e formò la veste della mia Umanità per coprirsi, nascondersi, immedesimarsi, unificandosi insieme, per fare vita comune con la Divina Volontà e formando non un solo eccesso d'amore, ma una catena di continui eccessi, restrinse la mia immensità nel piccolo cerchio della mia Umanità, per me la potenza, l'immensità, la fortezza era natura ed usarle non mi avrebbe costato nulla, quello che mi costò fu che nella mia Umanità dovetti restringere la mia immensità e rimanere come se non avessi né potenza, né fortezza, mentre erano già con me ed inseparabili da me, dovetti adattarmi ai piccoli atti della mia Umanità e solo per amore, non perché non potevo...." Gesù

Nessuno può pensare cosa significhi che un Dio si restringa nel piccolo e nel circoscritto. E questa è la grande operazione:

".. L'uomo, col fare la sua volontà, distrusse in sé il modo e l'ordine divino e la mia Divinità, coperta dalla mia Umanità, venne a rifare ciò che lui aveva distrutto; si può dare amore più grande verso una creatura così ingrata?" Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento