sabato 10 giugno 2023

Volontà voluta, Volontà comandata, atto operante e atto compiuto

Lezione importantissima di Gesù sui vari gradi con cui si entra a contatto con la Divina Volontà fino a vivere in essa. Di importanza capitale. Libro di Cielo, Volume 30, 7 Gennaio 1932, Mercoledì 26 Ottobre 2022

La Divina Volontà può essere voluta, comandata, operativa e compiuta. Esempio: la Creazione .

Oggi Gesù ci mostra distinti atti di volontà divina e non ha preso in considerazione gli atti della dv permissiva - tutti sono atti di volontà divina - ma alcuni non sono atti voluti, è la cosidetta volontà divina permissiva, cioè che permette che certi mali siano compiuti dalla volontà malvagia di alcune creature che seguono gli angeli decaduti.

Volontà voluta - abbiamo un sacco di esempi. Ambito dell'esercizio della vera libertà, è interessante che il Signore dice questo, logicamente avrebbe dovuto dire il Comando. La volontà voluta è quella che si muove dentro l'ambito della libertà, stiamo nel campo del bene, il Signore ti fa comprendere che vuole una cosa ma non la obbliga nè a livello generale come se fosse un comandamento nè anche a livello in particolare come un vero comando. Ma quante volte il don ha detto che se - in questa vita di Cielo - rimaniamo a faccio peccato o non faccio peccato (se faccio un'azione) andiamo tutti a casa perchè stiamo all'anticamera, alle porte del regno della dv perchè non possiamo limitarci a far così. Di per sè è già tanto, magari tutti gli esseri umani vivessero in questo modo ma qua sono meditazioni sui libri di Cielo, qua si parla a gente che dovrebbe desiderare di vivere nella dv e che vorrebbere arrivare all'atto compiuto - ma ciò te lo sogni la notte se rimani al capire se è peccato o no. Questo è l'ambito di tutto quanto il bene che il Signore ci ispira, che potremmo fare, le cose che sono a Dio gradite , san Paolo dice: possiate conoscere la Volontà di Dio - in una delle sue lettere - in ciò che è buono, attenzione, a Lui gradito e perfetto, quindi è questo l'ambito della volontà voluta.

Nell'ambito della volontà comandata si distingue il liceto dall'illecito, se c'è una volontà di Dio comandata, quello che Dio comanda è bene, quindi se uno non trasgredisce una proibizione sta nell'ambito del lecito, se uno trasgredisce una prescizione in forma negativa va nel peccato. Una cosa che sia lecita non è detto che sia buona, tantissimi esempi da fare e poi ci potrebbe essere una cosa a Dio gradita e magari che sia perfetta. Noi non siamo sempre in grado di distinguere bene queste cose. Quando arriva un'ispirazione di fare una cosa buona e che sia gradita a Dio siamo noi a decidere se farla o no.

"..Molte volte fa conoscere ciò che Essa vuole, ma lascia a disposizione delle creature il fare e non fare e questa si chiama Volontà voluta..." Gesù

Non è la stessa cosa farla o non farla, se tu l'hai fatta cresci nella dv e se tu la ignori non cresci e se te ne infischi dedresci pur non commettendo peccato. Il parallelo di questo si trova nella dottrina generale - da ritenere come verità di Fede - nell'ascetica classica. Fare un'atto lecito vuol dire fare un'atto che non ti degrada, non è un peccato ma non è che ti perfeziona nel bene. Fare un'atto buono, fare un'atto gradito a Dio o un'opera di perfezione ti perfezione, più ne fai più cresci nella grazia e nell'amicizia con Dio. Al negativo le imperfezioni, le imperfezioni sono tutte trasgressioni della volontà voluta - un peccato veniale... ci possono essere tre gradi di allontanamento da Dio. L'imperfezione che può essere voluta o involontaria, poi c'è il peccato che può essere volontario o involontario, quando c'è materia grave, pieno consenso e deliberata avvertenza è mortale, quando manca una di queste tre cose è veniale. La Chiesa dice che il peccato mortale ci fa perdere la grazia di Dio ed entra in grazia di satana, e sarà sempre vero. Chi dice il contrario non deve essere per nessun motivo calcolato. Il peccato veniale non ti manda all'inferno ma ti fa diminuire la grazia, esempio: chiamiamo la grazia di Dio 100, se tu fai un peccato mortale vai a zero a seduta stante, un peccato veniale può farti scendere a 90, 85 o 80 a seconda del tipo di peccato veniale. Se tu fai un'autotreno di peccati veniali a zero non arrivi ma ti riduci a 1, però rispetto a 100, hai l'anima agonizzante. L'imperfezione non mi fa diminuire la grazia ma non ti fa accrescre la grazia. Esempio: oggi è mercoledì, mi viene l'ispirazione di fare un digiuno - non è comandato nè dalla legge di Dio nè dalla legge della Chiesa - è un'opera super erogatoria come si dice in ascetica: possibile. Non la faccio? Dio non si arrabbia con me, perdo un pò di grazia che ho? No, ma perdo l'occasione di crescere - ovviamente il digiuno va fatto nel debito modo come Gesù ci insegna: quindi senza suonare la tromba, nascondendolo e facendolo bene, ecc... - e questo produce delle grazie abbondanti. Questo è volontà voluta. Nei primi secoli della Chiesa, il digiuno il mercoledì e il venerdì lo facevano tutti. Da sempre sono stati considerati giorni penitenziali - con la celebrazione delle quattro tempora c'erano 3 giorni di penitenza e digiuno. La tradizione di fare il digiuno il mercoledì è antica........ ma se d'estate vengo in Chiesa in maniche corte faccio peccato? Domanda difficile: Padre Pio ti mangiava vivo, nel contesto attuale è una cosa tollerata, è meglio venire con una maglia che arrivi all'avambraccio, non è molto facile definire su questo argomento se ci sono dei limiti flessibili. Non sono obbligato a chiamare una persona il giorno del suo compleanno, non faccio peccato se non lo faccio, ma fare gli auguri è un gesto delicato e certamente è una cosa che il Signore te la ispirerebbe, è obbligatorio andare a trovare una persona ammalata? No, ma è un'opera di misericordia corporale... le opere di misericordia spirituale e corporale sono atti di volontà voluta. E' cosa buona fare l'elemosina? Sì. Gesù condanna l'attaccamento disordinato al denaro. Se fai dire una Messa è una grande opera di misericordia e un'occasione di crescita nella grazia. Vogliamo parlare della comunione? Se la si fa nel modo gradito a Dio è ottimo, ma man mano che si scende diventa difficile dove arriva il confine, ci sono leggi permissive della Chiesa che bisogna rispettare....negli ultimi 2 anni e mezzo (Lockdown...)...qua dobbiamo continuamente lavorarci e se ci facciamo attenti il Signore ce lo fa conoscere. Sta a noi scegliere con le conseguenze che abbiamo appena detto.

"...Altre volte, al volere aggiunge il comando e dà doppie grazie per fare seguire il comando e questo è di tutti i cristiani; il non far ciò significa non essere neppure cristiani..." Gesù

Sono cose comandate dalla Volontà di Dio che cade sotto la pena del peccato (i 10 comandamenti) o anche dei doveri di Stato. Se un prete - esempio - trascurasse la visita ai malati e delegasse ai ministri della comunione pecca mortalmente perchè il codice di diritto canonico obbliga gravemente il parroco la cura pastorale dei malati che non può delegare. Se uno ogni tanto si avvale dell'ausilio di queste persone (ministri straordinari) pecca? Secondo la legge della Chiesa non si può affermare una cosa del genere, ma se trascura completamente la cosa certo che pecca. Queste cose dobbiamo impararle per non illuderci. Questi due step, Gesù dice:

"...L’altro modo è operativo, scende nell’atto della creatura ed opera come se l’atto della creatura fosse atto suo e perciò come atto suo vi mette la sua vita, la sua santità, la sua virtù operatrice; ma per giungere a questo, l’anima dev’essere abituata alla Volontà voluta e comandata,..." Gesù

Ecco perchè hai voglia a dire...le questione sciocche che chiedono al don: Padre, ogni tanto dico qualche bugia, ma posso entrare nel regno della dv? Ma che domande fai? Il peccato volontario non entra nella dv, tu con questa cosa devi chiudere. Se uno disgraziatamente ti fa una domanda bifida, che non te l'aspettavi e dire la verità ti avrebbe causato problemi e ti scappa una bugia ti confessi ed è un conto. Ma se tu stai in pace con le bugie, ma che parliamo della dv? La bugia di scusa è un peccato veniale da scuola.

Che cos'è l'atto operativo?

"..L’altro modo è operativo, scende nell’atto della creatura ed opera come se l’atto della creatura fosse atto suo.." Gesù

Un'atto fatto nella dv. La dv entra in me e nei miei atti li tratta come se fosse opera sua.

"..e perciò come atto suo vi mette la sua vita, la sua santità, la sua virtù operatrice;..." Gesù

"..ma per giungere a questo, l’anima dev’essere abituata alla Volontà voluta e comandata, questa prepara il vuoto nell’atto umano per ricevere l’atto operante del Fiat Divino,..." Gesù

Appena io capisco che Dio gradisce una cosa, io la faccio, nell'esteriore ed interiore. L'esteriore si vede e può causare problemi quando si compiono scelte impolari ma gradite a Dio nell'esteriore.

".. l’atto operante chiama l’atto compiuto e l’atto compiuto è l’atto più santo, più potente, più bello, più fulgido di luce che la mia Volontà Divina può fare ed essendo compiuto il suo atto, tutto ciò che ha fatto, viene racchiuso in quest’atto, in modo che si vede scorrere e racchiudere in esso: il cielo, il sole, le stelle, il mare, le beatitudine celesti, tutto e tutti.» Gesù

Con l'atto operante io chiamo la Dv nei miei atti che iniziano ad essere suoi, diventano eterni, infiniti ed immesi. L'atto compiuto è proprio quando la potenza di questo atto, in ogni atto che io faccio si vede scorrere tutto, faccio un respiro e in questo respiro Dio vede (e i santi) la creazione del Cielo, delle stelle, il mare, ecc.... rimaniamo a bocca aperta e qua Gesù fa un pò di lezione. Questo è incredibile. Ma non è l'atto della creatura ma l'atto della creatura dove c'è la dv operante quindi quella operando porta la sua operazione al suo compimento. Porta tutti gli atti divini dentro l'atto divino facendolo vedere così agli occhi di Dio. Chi riesce a capirci va bene altrimenti ci si fermi all'atto operante che basta. E questo perchè? Perchè la dv è un'atto solo.

"...Tu devi sapere che negli atti compiuti di mia Volontà, entra l’inseparabilità di tutto ciò che ha fatto e farà, altrimenti non sarebbe un atto solo, ma sarebbe soggetto a successione di atti, ciò che non può essere, né nel nostro Essere divino, né nella nostra Volontà e poi la Creazione è un esempio palpabile: tutte le cose create sono inseparabili tra loro, ma distinte l’una dall’altra, guarda il cielo, atto compiuto del Fiat, al di sopra di tutte fa da sgabello alla patria celeste, dove corrono tutte le felicità e le gioie, è occupato da tutti gli angeli e i santi e lì formiamo il nostro trono...." Gesù

In Dio c'è l'atto unico non è come noi che abbiamo una sucessione di atti. In Dio non ci sono secondi ecc.. in Dio il tempo non c'è, tutto quello che noi vediamo la dv fa nei suoi atti, in Dio è tutto un'atto solo. E vedere questo nella creatura è il prodigio dei prodigi è qualcosa di assolutamente pazzesco ma questo è. Dobbiamo stupirci e prenderne atto.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

Nessun commento:

Posta un commento