sabato 6 luglio 2019

Anime consacrate nel Divin Volere

Gesù rivela le sue attenzioni uniche per le anime e l'importanza che esse siano corrisposte. Spiega come Egli consacra una anima che fa e vive nella sua Volontà. Effetti mirabili dell'abbandonarsi in Gesù. Libro di cielo, Volume 12, 20 Giugno e 2 Luglio 1918, 14 Maggio 2019

20 Giugno 1918 Gesù, facendo l’ufficio di Sacerdote, consacra le anime che vivono nel suo Volere

Le cose vanno rettamente ben comprese e meditate.

Figlia mia, Io sono tutto attenzione per le anime; se mi corrispondono e fanno altrettanta attenzione verso di Me, le corde del mio amore restano fisse nel loro cuore ed Io moltiplico le mie attenzioni e mi diverto; altrimenti le corde restano sciolte ed il mio amore respinto e contristato.” Gesù

Questa attenzione chiede una risposta di corrispondenza, questo gioco d'amore genera delle corde di amore che Gesù lancia nel cuore dell'anima amante e Gesù dice che questo lo fa divertire. La cosa su cui dobbiamo meditare e prendere coscienza è l'attenzione che Gesù ha nei nostri confronti. Se ne fossero coscienti saremmo pieni di gioia. Ti pare che il Signore con tutto il creato abbia attenzione per me? sì. La natura divina ha un'attenzione talmente grande verso di noi che è come se ci guardasse come se fossimo unici. Dove sta l'attenzione del nostro cuore e della nostra mente?

Poi ha soggiunto: “Per chi fa la mia Volontà e vive in Essa, il mio amore non trova inceppo ed Io lo amo e prediligo tanto da riservare a Me solo il compito di dare tutto ciò che ci vuole per loro: aiuti, direzione, soccorsi inaspettati e grazie impreviste. Anzi sono geloso che altri facciano qualche cosa per loro; voglio fare tutto Io e giungo a tanta gelosia d’amore, che se do la potestà ai sacerdoti di consacrarmi nelle ostie sacramentali per farmi dare alle anime, invece a queste, come vanno ripetendo gli atti nella mia Volontà, come si rassegnano, come fanno uscire il volere umano per farvi entrare il Voler Divino, Io stesso mi riservo il privilegio di consacrare queste anime e ciò che fa il sacerdote sull’ostia, Io faccio con loro e non una volta, ma ogniqualvolta ripete gli atti nella mia Volontà, come calamita potente mi chiama, ed Io, qual ostia privilegiata la consacro, le vado ripetendo le parole della Consacrazione e questo, lo faccio con giustizia, perché l’anima col fare la mia Volontà, si sacrifica di più di quelle anime che fanno la comunione e non fanno la mia Volontà, esse si vuotano di se stesse per mettere Me, mi danno pieno dominio, se occorre, sono pronte a soffrire qualunque pena per fare la mia Volontà il mio amore non resiste per comunicarmi loro ed Io non posso aspettare, quando è comodo al sacerdote dare un’ostia sacramentale, perciò faccio tutto da Me. Oh! quante volte mi comunico all’anima prima che il sacerdote si senta comodo di comunicarla lui, se ciò non fosse, il mio amore resterebbe come inceppato e legato nei sacramenti. No, no, Io sono libero; i sacramenti li ho nel mio cuore, ne sono il padrone e posso esercitarli quando voglio.” Gesù

Poi Gesù parla delle cura diretta delle anime che fanno la sua Volontà e vivono in essa. Ha un'amore di predilezione per essi. La cura di Gesù non esime da parte dell'anima di quei mezzi ordinari di santificazione ma Gesù dice che non aspetta il sacerdote. Gesù ripete una cosa: Dio agisce in modo ordinario nei Sacramenti e noi dobbiamo rispettare queste disposizioni ma Dio può agire in modo straordinario ma questo non autorizza nessuno a esimersi dall'uso ordinario dei sacramenti. Vero è che Gesù si prende una cura peculiare di queste anime.

Vivere in essa, fare gli atti nella Divina Volontà (fusione, attuali, i giri,...e tanto più si moltiplicano meglio è) e va detto anche come si rassegnano. Ti capita una disgrazia, la rassegnazione significa la perfetta conformazione a quella divina nei singoli istanti della giornata, quell'attenzione specie nei casi non previsti. Rassegnarsi alla DV significa: ti capita un'imprevisto, ti adegui e vai avanti. Non ti irriti se ti cade una tazza spazzi via i resti, non reagisci in maniera umana se ti capita una mortificazione ma la offri.

Fanno uscire il volere umano per far entrare il divino e questa cosa si fa imparando a fare dei piccoli esercizi della nostra volontà - lasciare che le cose vadano come decidono gli altri. Questo è un grande esercizio. La predilezione che Gesù ha per queste anime è più che giustificata perchè tende a riprodurre - con le debite distanze - la vita di Gesù e di Maria.

"..perché l’anima col fare la mia Volontà, si sacrifica di più di quelle anime che fanno la comunione e non fanno la mia Volontà.." Gesù

La Messa vissuta fruttuosamente è per crescere nella Divina Volontà, altrimenti che ci andiamo a fare? ricevendo la Comunione riceviamo Gesù, la perfezione assoluta non è in nostro potere ma dobbiamo distaccarci dalle cose grossolane.

"..esse si vuotano di se stesse per mettere Me, mi danno pieno dominio, se occorre, sono pronte a soffrire qualunque pena per fare la mia Volontà.." Gesù

Siamo capaci di dire qualunque cosa a Gesù? Non a chiacchiere ma a fatti. Sono pronto? Noi facciamo tante consacrazioni, ci sono le anime consacrate (religiosi e religiose) ma siamo tutti consacrati per l'unzione battesimale. Il Monfort parla della Vera Devozione della Madonna ne parla del vivere in pienezza il nostro Battesimo. Queste anime subiscono la consacrazione facendo e vivendo il suo Volere.

2 Luglio 1918 Come l’anima si abbandona in Gesù, Lui si abbandona nell’anima

Stavo dicendo al mio amato Gesù: “Gesù, ti amo, ma il mio amore è piccolo, perciò ti amo nel tuo amore per farlo grande; voglio adorarti con le tue adorazioni, pregare nella tua preghiera, ringraziarti nei tuoi ringraziamenti.” Ora, mentre dicevo ciò, il mio amabile Gesù mi ha detto: “Figlia mia, come hai messo il tuo amore nel mio per amarmi, il tuo è rimasto fissato nel mio, si è allungato ed allargato nel mio e mi son sentito amare come vorrei che la creatura mi amasse; e come adoravi nelle mie adorazioni, pregavi, ringraziavi, così tutto restava fisso in Me e mi sentivo adorare, pregare e ringraziare con le mie adorazioni, preghiere e ringraziamenti. Ah! figlia mia, ci vuole grande abbandono in Me e come l’anima si abbandona in Me, così Io mi abbandono in lei e, riempiendola di Me, faccio Io stesso ciò che essa deve fare per Me. Se poi non si abbandona, allora ciò che fa resta fissato in lei, non in Me e sento l’operato della creatura pieno d’imperfezioni e miserie e ciò non potrà piacermi.”

Si dice Gesù ti Amo con la Tua Volontà, perchè? L'operato/preghiera ecc.. della creatura è pieno di imperfezioni e miserie, quale essere umano potrebbe ricambiare Gesù per l'amore che ci dona? Se l'anima opera nella DV è un'altro discorso perchè l'anima usa le cose di Gesù e non nostre. Il capitoletto chiude con l'abbandono. Anche a queste espressioni attenzioni a capirle; non significa una lettura quietistica (fa tutto Lui e io posso dormire, nè sforzi ascetici ecc... tanto ci pensa Gesù) questo modo non è il modo corretto ma dall'abbandono in Gesù deriva che tutte le cose che faccio è Gesù che le fa Sue dandogli un valore divino e rendendole degne di sè stesso. Attenzione a non mai travisare o mal interpretare queste espressioni. Ecco perchè è importantissimo accostarsi alle rivelazioni private dipendenti alla rivelazione pubblica che passa attraverso il Magistero della Chiesa - ecco perchè occorrono sacerdoti ben istruiti e fedeli al Magistero della Chiesa.

Se gli scritti di Cielo cadono in un'anima esaltata o superba purtroppo possono fare una brutta fine perchè ci sono contenitori non adeguati.

QUA IL COLLEGAMENTO ALLA CATECHESI DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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