mercoledì 1 novembre 2023

Scoprire la Divina Volontà in ogni cosa

Gesù spiega come la Divina Volontà sia presente in tutte le cose create, nascosta, e quanto sia importante imparare a riconoscerla sotto i suoi divini travestimenti. Il carico di amore che riceve chi è capace di compiere queste operazioni. Libro di Cielo, Volume 32, 12 Marzo 1933, 2 Marzo 2023

12 Marzo 1933 Come le cose create sono le spoglie che coprono la Divina Volontà. Esempio d'un re travestito. La Creazione e la Redenzione stanno sempre in atto per chiamare la creatura ad operare insieme .

Inizia questo nuovo volume con questa meditazione spettacolare ed importantissima. Il don premette che i cicli di catechesi del don sono interconnessi, per capire qusto brano bisognerebbe leggere la rivelazione di Tenera Amata che è tutto quanto centrato e polarizzato sulla 5° dimensione - l'eternità creata - che per noi mortali è un concetto atipico a cui dobbiamo abituarci e qua Gesù ne ha parlato. E lo vedremo.

Iniziamo dalle premesse:

(Luisa) "..Onde continuavo a pensare al Fiat adorabile e mi sentivo circondata da tutte le cose create, ciascuna delle quali diceva: io sono la Divina Volontà, quello che tu vedi al di fuori di noi, sono le sue spoglie, la veste che la copre, ma dentro di noi c'è la sua vita palpitante e operante ed oh, come ci sentiamo gloriose, onorate, perché formiamo la veste alla Divina Volontà!..."

Dovunque c'è una qualsiasi forma di essere, fosse anche il pulviscolo di polvere invisibile o le molecole ecc..., la composizione chimica dell'aria è stata fatta ed è stata fatta perchè nell'aria dovevano essere contenuti quegli elementi che sono necessari alla vita del corpo. E chi è che ha fatto questo? La Divina Volontà. La realtà creata, sono la divina volontà travestia - attenzione a non cadere nel panteismo - io sono un piccolo atto della divina volontà - nascosto sotto le caratterische specifiche e proprie che ogni ente creato, dall'atomo alla galassia ha e che è diverso l'uno dall'altro. E c'è questo gioco continuo...noi dobbiamo svestire tutto ciò che è e dobbiamo vedere oltre l'apparenza e toccare la dv presente in quella creatura. Un'aspetto fondamentale della vita nella dv è questo.

"..Ora tu devi sapere che la mia Volontà è come un Re travestito in ciascuna cosa creata, se le creature lo conoscono sotto quelle vesti, si svela ed abbonda nel dare i suoi atti divini ed i suoi doni regali, che solo questo Imperatore Celeste può dare, se poi non viene conosciuto, se ne sta inosservato, nascosto, senza far strepito, né pompa della sua regale persona, né abbonda nel dare i suoi doni, che solo un Volere sì santo può dare e le creature toccano la veste, ma di Esso e dei suoi doni non ne sanno nulla e nulla ricevono ed il mio Fiat resta col dolore di non essere stato riconosciuto e coll'incubo di non aver dato i suoi doni divini, perché, non conoscendolo, mancava nelle creature la capacità e la volontà di ricevere doni regali. Io faccio come un re che, travestendosi, passa in mezzo ai popoli, se gli fanno attenzione, anche se non porta le vesti regali, lo conosceranno dai modi, dal volto e facendosi intorno gli daranno gli onori di re e chiederanno doni e favori ed il re premierà l'attenzione di quelli che lo riconoscono travestito e darà loro di più di quello che vogliono e per quelli che non lo riconoscono passerà inosservato e non darà loro nulla. Molto più che loro stessi non gli chiedono nulla, credendolo uno qualsiasi del popolo...." Gesù

Appena noi smascheriamo la dv, facciamo felice l'Altissimo e soltanto per quest'operazione e già per il fatto stesso di aver fatto quest'operazione già ti becchi una serie di atti divini e di regali. Provare per credere. Chi non prova non solo non crederà ma tutte queste cose non ci capirà un'acca. Dio ama nascondersi. Lo svelamento di Dio è cosa che riguarda l'altra vita non questa. Anche nell'Eucarestia. Dio è sempre velato ed ecco perchè è importante la velazione, il don usa sempre la consuetudine di mettere il calice velato. Perchè quel velo ti ricorda che tutto quello che avverrà lì dentro sarà velato e se non sei capace di guardare oltre il velo per te sarà un rito vuoto, vano ed inutile. Velare. Velare. La Rivelazione si chiama così, l'analisi del termine: Ri - velazione, Dio alza un'attimo il velo, ti svela qualcosa ma poi lo riabbassa subito. Svela e rivela. Perchè ci dobbiamo mettere del nostro. Gesù parla in parabole, discorso velato, dice delle verità ma le vela perchè ci devi mettere del tuo, devi mostrare interesse, applicarti ed impegnari, e nella misura in cui farai questo avrai accesso alla conoscenza di Lui senza veli in Paradiso. Non andiamo ad indagare oltre, non andare ad indagare oltre sulle rivelazioni private e Dio non ha detto altre cose lascia perdere. E' anche un pò uscire dal nostro posto, ringrazia il Signore per quello che ti ha detto e basta. Esame di coscienza: stiamo al nostro posto? E' il superiore che può darti una dispensa di uscire dal proprio posto ma io non posso uscire dal seminato. Io devo stare al posto mio. Questa cosa la dobbiamo imparare.

Il re è travestito, ma se tu fai attenzione, un re è sempre re, se una persona ha classe può anche essere uno straccione ma il come cammina, il tratto, ecc.. sono inconfondibili e quindi si può riconoscere. E quando Luisa dice che anche lei vorrebbe essere la dv velata (sempre nel modo inteso prima). Abbiamo un'anima unica che è stata creata con un'atto positivio della volontà di Dio, non ci sarà mai un'altra anima come la mia. I nostri corpi sono uguali ma i tratti del corpo sono caratteristici, il dna, le impronte digitali sono le mie, la forma delle dita, delle mani, dei piedi, il timbro della voce, ecc.. sono unici e sono atti di divina volontà. Il tratto caratteristico mio/tuo è personale. E che cos'è questo? Noi dobbiamo imparare ad adorare gli atti che Dio ha fatto in noi. Quando una persona inizia a fare gli atti di volontà umana diventa brutta. Si vede una cosa bellissima deturpata da un'atto di volontà umana. Il don vorrebbe che le persone si rendessero conto. E raramente ci arrivano. E lo si vede che si ricade sempre nei soliti atti di volontà umana.

"..Essa ti riempirà tanto che non rimarrà di te che la sola veste di cui si servirà solo per coprirsi e sarai più felice di tutte le cose create, perché sarai la spoglia vivente, che dividerai insieme con Essa le sue gioie, la sua felicità ed anche i suoi infiniti dolori,..." Gesù

(Luisa) "..Dopo di ciò continuavo a seguire gli atti fatti dalla Divina Volontà nella Creazione e siccome sta sempre in atto di crearla, in virtù della conservazione che incessantemente esercita in ciascuna cosa creata, sicché io la trovo sempre nell'atto creante, per dire coi fatti a tutti ed a ciascuno: “quanto vi amo, proprio per te sto creando tutta questa macchina dell'universo. Deh! riconosci quanto ti amo

Le galassie dell'Universo non è che sono state create e basta. La Galassia fatta x miliardi di anni fa è sempre conservata nell'essere, capiamo anche a quello che accade nella liturgia.

"..Invece chi le guarda come cose passate, è il solo ricordo che ha ed il ricordo non forma né vita divina, né eroismo di santità..." Gesù

La Messa non è il ricordo dell'ultima cena. Perchè nella Messa, al momento della Consacrazione abbiamo il concepimento di Gesù, la Nascita e l'Immolazione. Tutto presente simultaneamente, e non è un modo di dire. Ed è perchè questo che la forza santificante di una Messa è infinita perchè tu stai realmente vivendo quelle cose e non fa niente che quelle cose che siano accadute 2000 anni fa. Ogni atto che si svolge nel corso del tempo (ecco tenera amata) è eterno. E quindi infinitamente volte rivisivitabile (nell'altra vita). Se avessimo il potere avremmo potere di farlo adesso. Ma tutti questi atti presenti affogano la creatura.

"..Sicché il tuo Gesù sta sempre in atto di concepire, di nascere, di piangere, di patire e di morire e risorgere, tutti questi miei atti in atto continuo, senza mai cessare, assediano ciascuna creatura, l'affogano d'amore e per sfogo del mio ardente amore vado ripetendo: vedi, solo per te scendo dal Cielo e concepisco e nasco e tu vieni a concepire insieme con me, per rinascere insieme con me alla novella vita che ti porta il tuo Gesù, guardami, piango per te, soffro per te, abbi pietà delle mie lacrime e delle mie pene, soffriamo insieme, affinché ripeta ciò che feci io e modelli la tua vita con la mia, per poterti dire: ciò che è mio è tuo, sei la ripetitrice della Vita mia; e così se muoio chiamo la creatura a morire insieme con me, ma non per farla morire, ma (per farla) risorgere con la stessa vita di Colui che tanto l'ama...." Gesù

Il problema è imparare a riconoscere che è tutto sotto travestimento. Poi ci sarebbe da prendere in considerazione che quando entri nella dv sul serio avverti che non c'è nulla di tuo e di Dio ma è tutto assieme:

"Piccola figlia del mio Volere, coraggio, perché ti confondi? Nella mia Volontà non c'è tuo e mio, l'atto dell'uno deve unificarsi con l'altro e diventare uno solo, anzi come la creatura entra nel nostro Volere resta confermata nell'atto che il mio Fiat sta facendo. È tanto il suo amore, le sue industrie amorose, che vuol dire alla creatura: “l'abbiamo fatto insieme”. Quindi il cielo disteso, il sole sfolgorante luce e tutto il resto, è tuo e mio, abbiamo diritti in comune. Perciò ho sempre l'atto presente, perché voglio la creatura insieme con me, perché solo per amore suo sto sempre operando, per sentirmi dire nell'atto stesso in cui opero: “ti amo, ti amo, ti amo”; non avere un “ti amo”..." Gesù

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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