domenica 14 aprile 2024

Come era Adamo prima di peccare

Gesù spiega la perfezione dell'amore che aveva Adamo prima di peccare. Chi vive nell'amore, imprigiona Gesù nell'anima e diviene inseparabile da Lui. Libro di Cielo, Volume 33, 24 Novembre 1935, Venerdì 21 Luglio 2023

Il vero amore chiama sempre Colui che ama e Lo chiude dentro. Come tutto è velato senza la Divina Volontà. Esempio.

Ultimo brano del 33° volume. Un'altra standing - ovation a Gesù che anche qua ha sfoderato insegnamenti veramente sublimi rivelandoci - questo brano è stato meditato nel ciclo di catechesi Adamo e la sua vita nella divina volontà. Oggi ci sono delle rivelazioni bellissime che partono da Adamo e che arrivano da noi. Luisa pensa: com'era l'amore verso Dio prima del peccato originale? Peccato che è stata la tragedia delle tragedie. Quello che Adamo ha perso per sè lo ha perso anche per i suoi discendenti.

«Figlia mia, Mi amò tanto per quanto a creatura è possibile. Lui era un complesso d’amore, neppure una fibra era vuota dell’amore verso il suo Creatore, sentiva al vivo palpitante nel suo cuore la vita del suo Creatore. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama e, dandogli col suo amore la sua vita, riprende per vita propria Colui che ama...." Gesù

Si sono dovuti attendere migliaia di anni prima che comparisse sulla Terra, la Madonna. Il vero amore chiama in ogni istante Colui che ama...noi nella giornata chiamiamo Gesù e Maria? Li sospiriamo? Li desideriamo? Quante volte gli diciamo di venire nel nostro cuore - che tra l'altro è una forma di comunione spirituale. Il vero amore chiama in continuazione. Quando siamo innamorati, perdiamo la testa. E' possibile perdere la testa per Gesù e Maria? Il don non risponde, ognuno deve rispondere per sè. Però che succede quando c'è questo amore?

"...Quando la creatura Mi ama quanto più può, nessun vuoto di Dio si può trovare in essa, anzi col suo amore Mi chiude nel centro dell’anima sua, in modo che non posso uscire, né posso liberarmi da essa e se potessi uscire, ciò che Io non faccio mai, la creatura se ne verrebbe dietro a Me, senza poterci né Io, né essa separarci, perché l’amore sono Io stesso..." Gesù

Ieri abbiamo scoperto che la creatura può felicitare il suo Creatore e noi possiamo carcerare nella nostra anima Nostro Signore in modo che Lui non si possa liberare di noi. Se c'è l'amore Gesù non si potrà liberare di noi (lo dice Gesù). Noi possiamo dire che siamo delle miserie ma queste miserie fanno partire un grido continuo (Gesù ti amo con la tua volontà per me e per tutti, come faceva Luisa in continuazione). Gesù sta molto volentieri "imprigionato" dentro il carcere da Lui gradito. I tabernacolo viventi che siamo noi, sono desiderati dal Signore. L'essenza di Dio è l'amore. La volontà divina è ciò che mette in atto, trasmette, comunica, spande ecc... l'amore di Dio. Chi ama Gesù può dire:

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

I demoni si sono imbarcati in una battaglia persa, non si può vincere Dio facendo quello che gli piace fare loro, lo si può vincere per forza d'amore. Nessuno ha amato Gesù come lo ha amato la Madonna, e questo comporta che Dio non può dirgli mai di no. Tra di noi magari possiamo dire dei no - a causa di imperfezioni - . Se ci vengono rivolte richieste lecite e possibili dalle persone da noi amate lo faremmo subito e se fossimo capaci di amare di più il prossimo camperemmo meglio.

"..Perciò chi Mi ama davvero può dire: ho vinto Colui che Mi ha creata, L’ho dentro di me, Lo posseggo, è tutto mio, nessuno me Lo può togliere..." Gesù

Pensiamo che bella una vita così, e stai tranquillo che se perseverai nella divina volontà, Dio non te lo toglierà nessuno. Adamo era la perfezione dell'amore, ma peccando perde l'amore ma gli restò la luce.

"..Ora, figlia mia, l’amore in Adamo prima di peccare era perfetto, totale, la mia Volontà aveva la sua vita in modo che la sentiva più della sua stessa vita, come peccò, la vita del mio Fiat si ritirò e gli restò la luce, perché Lui senza di Esso non poteva vivere, sarebbe ritornato nel nulla. Nel crearlo facemmo come un Padre che mette in comune i suoi beni e la sua stessa vita col proprio figlio. Ora questo disubbidisce, si ribella al proprio Padre, il Padre con dolore è costretto a metterlo fuori della sua abitazione, non facendogli più possedere né i suoi beni in comune, né la sua vita, ma è tanto il suo amore che anche lontano, non gli fa mancare le cose necessarie, i mezzi di prima necessità, perché sa che se il Padre si ritira, la vita del figlio è finita. Così fece la mia Divina Volontà, ritirò la sua Vita ma lasciò la sua luce, come aiuto, sostegno e come mezzo necessario perché il suo figlio non perisse del tutto..." Gesù

Qui sullo sfondo, cari genitori, perchè i genitori di oggi (dice il don) sono (san Pio da Pietralcina diceva) verrà una generazione di genitori che sarà incapace di educare i vostri nipoti. Detta ad un trentenne nel 1960 che ha avrà avuto i figli nati negli 1970...come li abbiamo educati i figli? E se un figlio inizia a fare il pazzo che facciamo? Lo assecondiamo anche quando le fa grosse quanto una casa...un figlio va a convivere...tu che fai? Il don pensa che in questo brano ci sia tracciata qualche linea indicativa su come comportarsi. Un padre o una madre, anche se il figlio è grande, non può fare nulla di fronte al male - non può impedire alla prole di fare il male - ma non cessa di essere genitore. Quindi deve usare l'autorevolezza che comunque sempre avrà e dirgli: tu percorri questa strada, ma io devo darti dei segni espliciti che con questa scelta stai andando a rovinarti la vita con questa cosa qua. Poi, ciascuno in coscienza, ci penserà. Quindi non è che ti rinnego ecc... ma neanche approvo la scelta. Una persona che si ritrova a crescere senza i genitori ha degli handicap non indifferenti, lavorando tante cose possono essere sanate - l'amore di Dio fa anche dimenticare gli amori umani o cose ci sono mancate ecc.. Dio ha ritirato la sua vita - Adamo non era più capace di riconoscere l'amore di Dio nelle creature. Ma Dio gli ha lasciato la sua luce come aiuto e sostegno. Quindi da quel momento in poi le opere di Dio rimangono velate. Un tempo in Chiesa era tutto velato e non solo il capo delle donne. Il calice era velato, il tabernacolo era velato, c'era una tendina colorata con il colore liturgico del momento ecc.. per farci capire (per esempio in quaresima) che il peccato ci vela le statue di Gesù, ci rende incapaci di vedere Gesù e di riconoscere le opere di Dio.

"..Perciò fino a tanto che non regna la mia Volontà nelle creature tutto è velato, gli stessi Sacramenti, che più che nuova Creazione con tanto amore lasciai nella mia Chiesa, sono velati per esse, quante sorprese, quanti segreti belli e cose meravigliose una pupilla velata impedisce di comprendere, di vedere, di gustare, molto più che l’umano volere forma questo velo ed impedisce di vedere le cose quali sono in se stesse..." Gesù

Cosa esprime questo velo? E' l'umano volere che impedisce di vedere le cose come sono in sè stesse. Quante volte negli scritti di Luisa, Dio dice che..

"..Onde la mia Volontà regnante nelle creature come vita toglierà questo velo e tutte le cose saranno svelate ed allora vedranno le carezze che facciamo per mezzo delle cose create, i baci, gli amplessi amorosi, in ciascuna cosa creata sentiranno il nostro palpito ardente che li ama,vedranno scorrere nei Sacramenti la nostra Vita, per darsi continuamente a loro e sentiranno il bisogno di darsi a Noi..." Gesù

Ma in molti non sentono niente. Non è che non ci sono ma siamo incapaci di riconoscerli. Per le anime che ci provano a vivere nella divina volontà e che ci vivono ci sono già. Adesso li viviamo nella fede, una persona che vuole diventare santa - non è obbligatorio - messa quotidiana, comunione idem e confessione ogni 8 giorni. Noi magari non vediamo scorrere la Vita per darsi a noi, facciamo delle belle comunioni, con preghiere profonde, lacrime ecc.. ma ancora non è ancora sentire la Vita che scorre nei sacramenti. Ma solo la divina volontà romperà i veli. Con la divina volontà non ci sarà un ripristino dell'Eden al 100%, siamo nati con il peccato originale - personalmente il don non pensa che ci sarà un ripristino al 100% ma un buon ripristino e si riprenderà a vedere un sacco di cose. E si abbonderà di grazie inaudite. Questo ce lo dobbiamo aspettare.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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