mercoledì 28 dicembre 2022

Farsi preda della Divina Volontà

Gesù spiega cosa significa farsi preda della Divina Volontà e come ciò comporta la partecipazione misteriosa ma vera ai divini attributi, primo fra tutti l'immutabilità. L'eucaristia è lo strumento privilegiato scelto da Gesù per far risorgere il suo Regno in mezzo alle generazioni. Libro di Cielo, Volume 28, 22 Febbraio 1930, Martedì 3 Maggio 2022

22 Febbraio 1930 Chi vive nella Divina Volontà resta circondato dall’immutabilità divina. Morte del bene; sacrificio della vita per farlo risorgere.

Iniziamo questo 28° volume alla grande, con le verità che Gesù offre alla nostra attenzione. La prima frase che Gesù pronuncia meriterebbe ore ed ore di meditazione e contemplazione, di un tentativo di immaginazione:

"Figlia mia, se tu sapessi che significa farsi preda della mia Divina Volontà!..." Gesù

Frasi preda, vuol dire consegnarsi, lasciasi possedere, prendere e non voler ritenere e conoscere nulla al di fuori di Lei (la dv). Non sono chiacchere poetiche, ma quando la nostra volontà decide di morire davanti a Dio di non agire più secondo criteri umani, logiche umani ed egoismi. E che succede quando un'anima si fa preda della dv? Significa che l'anima inizia a partecipare ad alcuni attributi divini. Se è vero che secondo il nostro modo di agire e pensare sembra che Dio adegui i suoi disegni, questo è quello che percepiamo noi ma Dio è immutabile e non cambia.

"..L'anima resta circondata dalla nostra immutabilità e tutto diventa per lei immutabile; immutabile la santità, la luce, la grazia, l'amore..." Gesù

La luce che è indispensabile bene le cose, per discerne, per ascoltare le divine ispirazioni e per seguirle. La Grazia, l'inabitazione di Dio in noi, signfica che una persona vive nella dv la grazia di Dio non la perderà mai - una persona non peccherà mai mortalmente se vive nella dv e se pecca mortalmente non vive nella dv - questo è proprio matematico. Può commettere qualche peccato mortale chi si sforza di compiere la dv non che vive in essa. Il nostro amore per Dio non va ad intermittenza, non è che una mattima mi sveglio e faccio tanti atti d'amore a Gesù e il giorno dopo quando mi sveglio con la luna storta zero assoluto. La varietà dei modi umani è spia di una volontà umana.

Dio ha la caratteristica dell'immutabilità ed è per questo che Gesù manifesta una spia certissima. Altra cosa importantissima, quando si vive nella dv le cose intorno a noi mutano in continuazione ma dentro di noi non cambia proprio nulla. Si resta sempre immutabili, si fanno variazioni ma siccome si gira nella dv, giro, faccio azione e parlo, sarà sempre Cielo.

"..Invece chi vive fuori del mio Fiat Divino, senza la sua forza motrice, si può chiamare come quelle stelle erranti che precipitano nello spazio, come se non ci fosse posto fisso per loro e son costrette come stelle erranti a correre a precipizio, come se si fossero smarrite dalla volta del Cielo..." Gesù

Stelle erranti, stelle smarrite, basta un nonnulla, un comportamento sgradito di chi ci sta intorno per gettarci nella disperazione, nello sconforto, tristezza ecc... sono cose umanamente normali ma non hanno nulla di divino

"...Tale è l'anima che non fa e non vive nella mia Divina Volontà, muta ad ogni occasione, sente in sé tanta varietà di mutamento, che sente noia a ripetere un bene continuato e se qualche scintillio di luce fa uscire da sé, è come il luccichio delle stelle erranti che subito sparisce. " Gesù

Il mutamento è uno stare in balia di ciò che è fuori di noi. Se c'è il sole sto bene, se piove sto male e c'è il temporale non ne parliamo. Certo, ogni tanto una persona potrebbe aver fatto delle scelte impegnative ma non sono abbastanza e Gesù conclude questa prima parte, lasciandoci un criterio di discernimento (sono tanti sparsi nei libri):

"..Si può dire che questo è il segno per conoscere se si vive di Volontà Divina: l'immutabilità nel bene; e mutarsi ad ogni piccola sospinta, se si vive di volere umano. " Gesù

Ciascuno deve applicarsi a capire se noi abbiamo queste spie. Devo cercare di fare discernimento io.

Poi Gesù torna alla tragedia del peccato originale:

"Figlia mia, l'uomo, col sottrarsi ella mia Divina Volontà, diede la morte ai beni che il mio Fiat Divino avrebbe fatto risorgere in lui, se non fosse stato respinto. Come esso uscì, così morì l'atto continuo della vita Divina nell’uomo, morì la santità che sempre cresce, la luce che sempre sorge, la bellezza che mai si ferma, per sempre abbellire, l'amore instancabile che non dice mai basta, che sempre, sempre vuol dare, molto più che, respingendo la mia Divina Volontà, morì l'ordine, l'aria, il cibo che avrebbe dovuto nutrirlo continuamente...." Gesù

Il mondo della dv è fatto in questo modo: è vita divina, santa, illuminata e vita bella sotto tutti i punti di vista - abbiamo mai detto a Nostro Signore: che bella vita mi hai dato? Se vivi nella dv sicuramente questa cosa qua gliela dirai. Chi vive nella dv la sua vita è la più bella che possa esserci senza che il proprio stato di vita influisca.

"..Ora, dove c'è stata la morte del bene, si richiede il sacrificio della vita per far risorgere il bene distrutto. Ecco perciò giustamente e sapientemente, quando ho voluto rinnovare il mondo e dare un bene alle creature, ho richiesto il sacrificio di vita, come chiesi ad Abramo che mi sacrificasse l'unico suo figlio, come di fatto eseguì e poi, impedito da me, si arrestò ed in quel sacrificio che ad Abramo costava più della sua stessa vita, risorse la nuova generazione donde sarebbe sceso il Divino Liberatore e Redentore che avrebbe fatto risorgere il bene morto nella creatura..." Gesù

E qua Gesù spiega un pò di storia della Salvezza.

"..Coll'andar del tempo, permisi a Giacobbe il sacrificio ed il gran dolore della morte del suo amato figlio Giuseppe, e anche se non morì, per lui fu come se in realtà fosse morto..." Gesù

Ad uno fu richiesto un sacrificio volontario, gesto di una impegnatività estrema ed inimmaginabile, quale padre farebbe la stessa cosa che ha fatto Abramo? E le morti eccellenti non sono finite, la morte di Nostro Signore Gesù Cristo che è vissuto cercando di far risorgere la volontà divina negli atti ma è anche morto poi e risorto veramente perchè questa Resurrezione potesse essere comunicato anche a noi.

"..ecco perciò restai sacramentato nella piccola Ostia, partii per il Cielo ma restai sulla terra, in mezzo alle creature, per nascere, vivere e morire, sebbene misticamente, per far risorgere in esse tutto il bene che l'uomo respinse col sottrarsi alla mia Divina Volontà..." Gesù

Gesù è presente in ogni tabernacolo. Per far risorgere in noi tutto quel bene che noi respingemmo sottraendoci alla divina volontà.

"..Ed oltre al mio sacrificio chiesi anche il sacrificio della tua vita, per far risorgere il suo regno in mezzo alle umane generazioni e da ogni Tabernacolo me ne sto come alla vedetta per fare opera compiuta della Redenzione e del Fiat Voluntas Tua come in Cielo così in terra, contentandomi di sacrificarmi e di morire in ogni Ostia per far risorgere il Sole del mio Fiat Divino, la nuova era ed il suo pieno trionfo. .." Gesù

E dal Sacramento Gesù si è accontentato di aspettare i secoli.

"..Io nel partir dalla terra dissi: vado al Cielo e resto sulla terra nel Sacramento, mi contenterò d'aspettare secoli, so che mi costerà molto, oltraggi inauditi non mi mancheranno, forse più della mia stessa Passione; ma mi armerò di pazienza divina e dalla piccola Ostia farò opera compiuta, farò regnare il mio Volere nei cuori e continuerò a stare in mezzo a loro per godermi i frutti di tanti sacrifici che ho subito...." Gesù

E' dall'Ostia che parte il Regno del divin Volere, più tempo si trascorre davanti al Tabernacolo in preghiera profonda ed adorazione più la vita della dv cresce in noi.

"..Perciò insieme con Me sii unita al sacrificio per una causa così santa e per il giusto trionfo che la mia Volontà regni e domini."

Uniamoci anche noi a questa causa così santa e la dv regni e domini.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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