sabato 31 dicembre 2022

Cosa significa vivere nell'unità della Volontà Divina

Gesù spiega a Luisa il perché l'ha privata della sua presenza sensibile, e come Egli voglia che nessun atto, nemmeno minimo di chi in Essa vive, non sia nobile e divino. Chi vive in Essa sente in sé la pienezza di della luce, della felicità e di tutti i beni. Libro di Cielo, Volume 28, 5 Marzo 1930, Lunedì 9 Maggio 2022

5 Marzo 1930 Come Gesù vuol vedere il suo Fiat palpitante nelle creature. Il vivere in Esso è il richiamo a tutti gli atti nell'Unità Divina. Che significa Unità.

Chiediamo aiuto allo Spirito Santo per comprendere le ultime battute del brano che necessitano di qualche aiuto intellettuale anche se il contesto del brano aiuta. Noi non dobbiamo mai stancarci di immaginarci che in questa fase dell'esistenza della serva di Dio Luisa era successa una cosa che per lei è stata la sofferenza assoluta o la morte assoluta: ce lo dice lei:

"..Ciononostante i tanti cari ricordi di Gesù, che io credeva di non dover mai perdere di vista, le sue dolci e ripetute visitine, i tanti i suoi stratagemmi amorosi, le tante sue sorprese tanto che mi pareva di vivere più in Cielo che in terra, al solo ricordo sono ferite crudeli, che mi rendono più rincrudito il mio doloroso martirio. Ah! Gesù, Gesù!!! Come sei facile a mettere da parte ed a dimenticare chi ti ama e formi il suo martirio eppure Tu stesso hai detto tante volte che tanto mi amavi! Ah! Gesù, ritorna ché non ne posso più..." Luisa

All'inizio dei volumi c'erano continue visite di Gesù e lei stessa nelle ore della Passione scrive che quando si vivono certe esperienze e poi queste cessano, ci vuole un miracolo perchè chi le ha vissute resti in vita o non impazzisca. E' un martirio ininterrotto, noi possiamo immaginarlo, proviamo a pensare se fosse capitata a noi una cosa del genere, proviamoci a ripensare Gesù che ti visita, si lascia accerezzare, ecc..è tanta roba. Un bel giorno questo non c'è quasi più. E il motivo lo spiega Gesù: Tu devi imparare - la mia presenza sensibile potrebbe costituire un problema perchè una persona potrebbe concepire la vita nella dv quando Lui ci sta e poi quando non ci sto, iniziamo a fare le lontananze. Ma non è così.

"...anzi sto in te per dirigere tutti gli atti tuoi nella mia Divina Volontà, perché non voglio che alcun atto tuo anche minimo, non sia nobile e divino e non abbia il suggello del mio Fiat Divino;.." Gesù

Gesù lascia, non del tutto ma abbastanza, Luisa senza la sua presenza sensibile non perchè l'ha dimenticata ma perchè la sta amando sempre di più, le sta dando il top dei top. Il fine dell'amore è diventare una sola cosa con l'Amato. Io mi fondo nell'altro. Tra noi esseri umani si percepisce sempre - tra coniugi - per quanto tu possa amare la partner, c'è sempre una differenza strutturale. Dentro il cuore della sposa il marito non entra e viceversa. L'intimità propria della vita rimane qualcosa di incomunicabile ma Gesù non vuole questa cosa nei suoi amici ma che vivano la sua stessa vita e perchè questo accade, nessun'atto non deve essere nobile e divino. Quindi Gesù toglie la sua presenza sensibile e gli lascia la sua divina Volontà perchè tu impari a vivere ed operare in essa ininterrotta.

".. Se il suo Voler Santo non avesse preso il suo posto, facendosi sentire continuamente, per cui mentre mi dà vita, mi tiene sempre occupata e sperduta in Lui, io non so come avrei fatto a vivere..." Luisa

C'è stato uno scambio. Non c'è la presenza sensibile di Gesù ma la sua Volontà, a noi esseri umani le manifestazioni sono tanto chiare, se vedi Gesù lo ascolti, lo baci, ecc.. per noi è il top ma non lo è. Il top è che tu viva di Divina Volontà. Ci sono due mistiche italiane (Valtorta e Luisa), qual'è la grande differenza tra due? la Valtorta ti fa vedere la bellezza di Gesù e Maria, ti fa leggere le loro parole e uno non capisce più nulla, chiunque può leggere i libri di Maria Valtorta e se ci credi, il don pensa che sia impossibile se una persona - se ha il cuore sgombro - legge quelle cose e che non si innamori. Però l'esserti innamorato, è una grandissima cosa, ma a che livello sarà la sua vita cristiana? Noi ci portiamo la nostra vita, le nostre tare, imperfezioni, i peccati non riparati, le nostre passioni, difetti, ecc... quindi tu ti sei innamorato, ci provi ad essere come loro ma vieni ricacciato nelle sue miserie. Maria Valtorta ti mostra la vita di Gesù e Luisa ti dà gli strumenti per viverla, è un pochino più complicato. A livello sensibile ed emotivo è più semplice la lettura degli scritti di Maria Valtorta perchè è alla nostra portata, in Luisa ci sono dei passaggi complicati come l'ultima parte di questo brano però anche se sembra strano...se tu segui questo io e Gesù staremo h24 assieme e questo non toglie che tu potrai leggerti un pò di Valtorta. Non finisce mai. Pensiamo a tutte le volte alla comunione sacramentale, la cosa più bella e purtroppo la Messa inizia e finisce e quanto durano gli effetti? 5/10 minuti? E poi inevitabilmente finisce quel momento divinamente magico, ma se tu stai nella dv non finisce mai. Non c'è un secondo di giorno nè di notte che non finisce, magari non godo della sua presenza sensibile però sentirò nel cuore una felicità continuata, ininterrotta, la pienezza di luce per il discernimento, e tutti i pensieri che verranno saranno cose buone e starò sempre a fare la dv. La nostra sensibilità gode di meno ma la spiritualità parte e raggiunge vette che nessuno finora ci è arrivato, nemmeno i più grandi santi. Il don tante volte, si accorge o percepisce, percezioni spirituali che ahimè talvolta sono fondate, che non c'è questa percezione, che non si rende conto ciò dinnanzi a ciò che abbiamo di fronte e a cosa ci propone di vivere.

Essere fusi nella dv, qualsiasi cosa che si faccia, quando Luisa girava nella Creazione, Gesù gli dice che questo tuo girare comunica l'atto tuo a tutte le cose create. Non è semplicemente l'atto di una persona.

"..Ecco perciò il tuo girare nella nostra Volontà Divina, non solo raccoglie tutto, ma comunica l'atto tuo a tutte le cose create, in modo che tutto il Cielo si atteggia ad adorazioni insieme alle tue adorazioni; il Sole ad amarci insieme col tuo amore, il vento a glorificarci insieme con te, insomma tutte le cose create, sentendo nella mia Volontà di cui sono tutte investite, l'atto tuo che fai in Essa, si atteggiano ad amarci, ad adorarci, a darci gloria e ringraziamenti, in modo che sentiamo che nel nostro Fiat Divino la creatura ci dà la pienezza dell'amore, la totalità dell'adorazione, la gloria completa..." Gesù

E questo Gesù lo vuole. Quando un'anima inizia ad essere innamorata di Gesù, non si può percorrere questo cammino se non si è iniziato un percorso di santificazione, se uno legge le vite dei Santi, - e bisogna leggerle - i Santi si sentivano addolarati perchè amavano il Signore ma si sentivano inadeguati. Che cos'è la fiammella del mio amore rispetto a quello che ti meriti? Amavano il Signore ma si rendevano conto delle proprie imperfezioni, l'amore era vero ma noi abbiamo un cumolo di miserie e una persona che riflette che Dio meriterebbe la perfezione assoluta e non sapevano come uscire da questo problema. Nella dv questo qua il problema si risolve, nella dv io prendo l'amore che si merita Gesù da dove si trova e non da me.

Il cielo qua sopra, Luisa non lo sapeva, non significa la volta azzurra ma lo spazio infinito che contiene le galassie, ci rendiamo conto se lo spazio fisico adora Gesù? E' tanta roba. Oppure il Sole...io non riuscirà ad amare il Signore con la stessa forza del Sole ma nella dv è un'attimo. E anche se noi non sentiamo nulla, Gesù lo sente eccome e gli ridiamo la gloria che gli è dovuta come faceva la Madonna.

"Figlia mia, sai tu che significa Unità di Volontà Divina? Significa che da dentro quest'unica Volontà, non vi è cosa di bello, di buono e di santo che non esca da Essa. Questa nostra Volontà Divina è unica, una è la sua Unità, uno è il suo atto; ma mentre è una, la Volontà si stende ovunque, come l'unità e l'atto e, perché si stende ovunque, come in un sol fiato, fa tutto, abbraccia tutto e dà vita a tutto...." Gesù

Concetti un pochino molto sottili e spirituali. Inizia a capire una cosa: dalla dv tutto quello che esce è bonta, bellezza e santità. Io e te, la vuoi una vita che è solo bella, solo buona e santa e che sarà così tutti i giorni e notti, in tutti gli istanti fino alla fine della vita terrena? E' così.

"..Onde chi vive nel nostro Voler Divino si fonde nella nostra Unità e tutto ciò che fa non esce fuori di Noi, ma dentro di Noi...." Gesù

Con un'atto di dv, crea tutto, estende tutto, conserva tutto, travalica i confini del tempo e dello spazio...questo è Dio. D'un sol fiato. Noi possiamo appena appena intuirne una cosa del genere. Chi vive nella dv opera dal di dentro ed è impossibile che non sia felice, ecc....

"..Invece se la creatura vive fuori di Essa, sentiamo il dolore dello strappo che fa degli atti suoi da dentro la nostra Volontà e mentre li strappa non ce li ridà, perché la nostra Volontà Divina e la sua non formano una.erciò la gran differenza di chi vive fuori del nostro Fiat, tutti i suoi atti sono atti divisi e spezzati, non fusi..." Gesù

Ogni atto che noi facciamo, di per sè lo facciamo perchè siamo stati creati e ci mantiene nell'essere. Ma se non lo facciamo in stato di fusione dal di dentro, è come stessimo strappando un'atto senza ritornarlo perchè quell'atto non ritorna indietro a Dio come si merita. Ecco la grande differenza tra chi vive nel Fiat o no.

"..Quindi non avrà il bene di sentire in sé la pienezza della luce, della felicità e di tutti i beni, ma tutto sarà miseria, debolezza e scarsezza di luce." Gesù

La prova della prova che uno vive nella dv, tu ti senti felice ma così felice che felice di più non si potrebbe? Hai questa percezione anche se sei uno straccione dal punto di vista esterno? L'avverti la pienezza della luce? L'essere ispirato? Non che hai sempre pronto ma quando ti raccogli un'attimo, la lampadina si accende abbastanza facilmente...ti senti ricolmati di beni? L'aramaico dice (nel Magnificat che non è ricolmato ma ne hai talmente tanti che non sai più dove metterli). E' come se avessi un'autotreno di roba. E' così. Se questo non c'è, tutto sarà miseria. Al don viene un dolore nel vedere tante vite misere, anime imprigionate nella volontà umana, il don non giudica ma soffre. Debolezza e scarsezza di luce, non sai che fare, come orizzontarsi e sei sempre a cercare l'idolo o l'oracolo di turno. Non bisogna farlo mai. L'oracolo è Dio, gli esseri umani - compresi i sacerdoti - sono aiuti, amici dello sposo, non sono nè lo Sposo nè la Luce. San Giovanni Battista ha detto di non essere il Cristo eppure è stato necessario, ma è necessario che san Giovanni sia trattato come san Giovanni, ti aiuta a capire, te lo addita, ti ci mette in contatto ma poi tu devi entrare in contatto con Gesù non con lui.

MEDITAZIONE DI DON LEONARDO MARIA POMPEI

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