martedì 11 dicembre 2012

Caspar David Friedrich

Caspar David Friedrich (1774 - 1840) è considerato il massimo paesaggista del romanticismo

(Fr. d'ora in avanti)

Il Romanticismo nasce in Germania alla fine del '700 e ha per motivi centrali il Culto del Sentimento, della Natura assieme alla fantasia e l'immaginazione assieme alla Spiritualità/Sacralità e al rapporto Uomo/Natura dove quest'ultima rappresentava il Sublime.

Nel 1774 Goethe (romantico) scrive "I dolori del giovane Werther" che è solo un romanzo d'amore e non anche un manifesto politico come le Ultime lettere di Jacopo Ortis. I dolori del giovane Werther sono il romanzo dello STURM UND DRANG (tempesta e assalto).

Per i romantici la natura è un'immensa manifestazione divina secondo una visione panteistica per cui Dio è in tutto e tutto è in Dio.

Friedrich sente il divino in ogni cosa della natura e ha un rapporto di costante immedesimazione nella natura ed è lui che si raffigura come il viandante in ogni suo quadro.Il pittore, tormentato, solitario e misantropo (che detesta gli altri esseri umani) sposa nel 1818 Carolina Bonner (con grande sorpresa di tutti i suoi parenti) dalla quale avrà tre figli. Di fronte alla grandiosità della natura, avvertiva un senso di smarrimento.

Monaco in Riva al Mare (1809 - 1810)



Dipinto nel 1810, nessun'artista aveva mai dipinto in modo così drammatico la condizione dell'uomo (minuscola) di fronte all'infinito. Il paesaggio è completamente vuoto (4/5 della composizione sono occupati dal cielo). La figura è di spalle, sola e decentrata che contempla l'immensità della natura dalla quale però è esclusa. Fr. dipinge la figura di spalle perchè il nostro punto di vista coincide con quello del protagonista del quadro. Il quadro (come tutti gli altri) ricorda l'impossibile fusione tra uomo e natura (anche perchè in mezzo c'è un baratro).

Il quadro, diviso per fasce di colore assomiglia ad un quadro moderno di Mark Rothko (degli anni 1950, pittore astrattista) il quale suddivide le proprie opere per fasce di colore



Le Bianche Scogliere di Rugen (isola del mar Baltico meta delle passeggiate solitarie di Friedrich) - 1818 (anno delle sue nozze)



Il quadro è un ricordo del loro viaggio di nozze (Friedrich e Carolina), gli alberi e le rocce sembrano formare una specie di cuore. Tutti gli elementi della natura in FRiedrich si caricano di un significato simbolico, metafisico di natura religiosa.

Da sinistra verso destra. La donna è Carolina vestita di rosso che rappresenta la Carità, Friedrich al centro a carponi (in segno di umiltà) rappresenta la Fede mentre la persona vestita di verde a destra (fratello di Friedrich) è la Speranza. Sono le Tre Virtù Teologali (Giustizia, Fortezza, Temperanza e Prudenza le quattro virtù cardinali).

Il primo piano del quadro rappresenta il mondo terreno (in ombra) mentre le rocce luminosissime e il mare infinito rappresentano il divino e nel mare, i piccoli vascelli presenti che si allontanano dalla scogliera (mondo terreno) sono coloro che conducono l'uomo verso l'infinito e l'eternità.
Lo stile del quadro è nitido, preciso e la luce è cristallina, tersa.

Viandante sul Mare di Nebbia (1818)



Toni freddi, composizione piramidale. Fr. contempla l'infinito ma ne è escluso (se compisse un passo, cadrebbe di sotto). Le rocce in primo piano rappresentano il mondo terreno, la nebbia rappresenta le passioni terrene cioè le passioni che offuscano, le rocce che bucano la nebbia sarebbero la fede che permette all'uomo di elevarsi verso Dio e la montagna sullo sfondo (Rosenberg) rappresenterebbe Dio

Donna al tramonto del sole (1818)



Primo quadro di Friedrich dove appare una donna (sua moglie) che allarga le braccia in un gesto di comunione con la natura e, sebbene non ci sia mai la possibilità di fusione con essa (il sentiero ai suoi piedi è finito) non c'è il baratro come negli altri quadri quasi ad indicare una maggiore simbiosi con la natura.

ATTENZIONE!!!!!!!!!!!!!! QUESTA PARTE NON E' NEL PROGRAMMA

Uomo e donna in Contemplazione della Luna (1818)



Friedrich e sua moglie contemplano la Luna sullo sfondo (la Luna rappresenterebbe la luce guida che illumina la vita dell'uomo)

FINE PARTE CHE NON E' PREVISTA NEL PROGRAMMA

Il Mare di Ghiaccio o Il Naufragio della Speranza (1824)

Lo spunto da cui prende origine questo quadro sono le spedizioni polari fatte in quegli anni e un fatto di cronaca (il naufragio di una nave chiamata Speranza). Il tema del Naufragio è un tema molto diffuso nel romanticismo in cui l'uomo è in balia della natura. Solo che, mentre in Gericault (la zattera della medusa) l'uomo ha ancora qualche possibilità di salvezza, in Friedrich e Turner, la salvezza è esclusa.



La scena del quadro è drammatica, è una scena di annientamento cosmico, il messaggio è la sconfitta dell'uomo di fronte all'onnipotenza della natura. Una scena di pessimismo cosmico anche perchè per la prima volta non c'è l'uomo, non c'è la luce guida e manca il senso del divino.

Il quadro fa vedere una natura ostile, indifferente alla scomparsa dell'uomo e una calma assoluta.

Nessun commento:

Posta un commento