domenica 9 novembre 2025

La necessità di parlare dei castighi

La Divina Volontà: Come in cielo così in terra Catechesi di Don Pierpaolo Maria Cilla in diretta su Radio Maria - 28 ottobre 2025 (Undicesimo volume)

Un dono ( la divina volontà) che Dio ha deciso di regalare alle persone. In questa puntata affronteremo un tema scomodo, un po' politicamente scorretto. Parleremo della necessità dei castighi, per alcuni cose fuori luogo. Ma se noi crediamo, tutto ciò che Dio vuole e permette è sempre e solo amore. E come dice la scrittura stessa, dice che un padre ama i propri figli quando li castiga, cioè li rende casti e pure. Non dobbiamo aver paura di parlare di un qualcosa di cui non si parla più. Oggi viviamo in un contesto in cui ciò che sembra essere la verità è ciò che dice la maggioranza. Ma ciò è sbagliato, perché anche se nessuno riconoscesse la Verità, la Verità rimane tale. E in Dio tutto è perfetto equilibrio. E tutti noi viviamo in Dio, perché anche nascendo, siamo rimasti legati a Dio e tutta la nostra vita si ripercuote in Dio, nel Bene e nel Male. Dio è ogni Giustizia, ogni virtù, ogni bene ecc...

20 Novembre 1914 Necessità di scrivere circa i castighi. La Divina Volontà e l’amore formano nell’anima la vita e la Passione di Gesù.

Luisa fa propria questa reticenza a parlare e scrivere circa i castighi.

Mi sentivo molto afflitta per le privazioni di Gesù benedetto e molto più per i flagelli che attualmente stanno piovendo sulla terra e che tante volte Gesù mi aveva detto tanti anni prima. Mi pare proprio che in tanti anni che mi ha tenuto in letto, dividevamo insieme il peso del mondo, soffrivamo e lavoravamo insieme a pro di tutte le creature. Mi pare che lo stato di vittima in cui l’amabile Gesù mi aveva messo, concatenava insieme tra me e Lui tutte le creature, non vi era cosa che facesse, o castigo che dovesse mandare, che non me lo facesse sapere ed io tanto facevo presso di Lui, in modo che o dimezzava il castigo o non lo faceva affatto….." Luisa

Noi, quando guardiamo la realtà, guardiamo solo la scorza della realtà, ma c'è qualcosa di invisibile da vedere ma un'anima di fede vede ciò che gli altri non vedono. Di fronte alle grandi ingiustizie e dolori (causate dalla nostra volontà umana staccata da quella divina), noi sentiamo ribollirci il sangue --- saper riconoscere la volontà permssiva di Dio che permette un male per risvegliare la carità, lo zelo e l'amore nei propri figli e svegliarli da un sonno nel quale sono ricaduti e riconoscere la mano di Padre, la mano che sa scuotere il proprio figlio che si sta lasciando vincere dal sonno... questo è proprio di un'anima amante e di fede.

Cos'è un'anima vittima?

Luisa è stata messa a letto per anni perchè lei potesse condividere il peso di tutte le creature. In modo tale che quel perfetto equilibrio che è in Dio fosse mantenuto nel modo più possibile, in modo tale che i castighi fossero diminuiti. Perchè c'è un'anima vittima che li prende su di sè.

"...Oh! come mi affligge il pensiero che Gesù abbia ritirato a Sé tutto il peso delle creature e che io, come indegna di lavorare insieme con Lui, sia stata messa da parte...." Luisa

Luisa si lamenta non quando il Signore gli chiede di portare un pò di più del peso delle anime del mondo, Gesù è e rimane Dio e Redentore ma ci chiama tutti quanti a partecipare o collaborare come sue membra all'unica Redenzione operata. Magari siamo noi che ci lamentiamo quando il Signore sceglie me o te per essere un puntello su cui appoggiarsi e non far cadere sul mondo quello che si merita. Luisa si lamenta che Gesù l'abbia lasciata da parte, perchè significa che per tenere tutto in equilibrio dal Cielo cadranno permissioni di sofferenza maggiori.

"...Ma altre afflizioni ancora, ché Gesù nelle scappatine che fa continua a dirmi che le guerre, i flagelli che ci sono, sono nulla ancora,...." Luisa

Ma qua siamo nel 1914 ( 1° guerra mondiale).

"...mentre pare che sono troppo, ed altre nazioni si metteranno in guerra, non solo e col tempo svolgeranno guerre contro la Chiesa,...." Luisa

Oggi abbiamo un sacco di martiri.

"..Quante chiese saranno profanate! Io, veramente ho omesso per circa due anni nello scrivere i castighi che Gesù spesso spesso mi ha manifestato, sia perché sono cose ripetute e sia perché scrivere sui castighi mi fa tanto male che non posso andare avanti, però Gesù, una sera mentre scrivevo ciò che mi aveva detto sulla sua Santissima Volontà, siccome avevo tralasciato ciò che mi aveva detto dei castighi, rimproverandomi dolcemente, mi disse: “Perché non hai scritto tutto?”...."

Anche a noi dà fastidio sentire parlare dei castighi, ma se non vogliamo ricevere una tirata d'orecchi da Gesù dobbiamo dire le cose come stanno.

"...Ed io: “Amor mio, non mi sembrava necessario e poi Tu sai quanto soffro.” E Gesù: “Figlia mia, se non fosse necessario non te lo direi e poi, essendo il tuo stato di vittima concatenato con gli eventi che la mia provvidenza dispone sulle creature e poiché nei tuoi scritti si vede questo concatenamento tra te e Me e tra le creature e le tue sofferenze per impedire flagelli, ora se si vedesse questo vuoto la cosa comparirebbe scordante ed incompleta, ed Io non so fare cose scordanti ed incomplete.”

Di fronte ai capricci di Luisa che vuole giustificare le sue omissioni, leggete cosa dice Gesù a Luisa

"...Ed io, stringendomi nelle spalle, ho detto: “Mi è troppo duro il farlo e poi, chi si ricorderà il tutto?” E Gesù, sorridendo, ha soggiunto: “E se dopo la tua morte ti darò una pena di fuoco nelle mani in Purgatorio, che dirai?..."

"..Ora ecco la causa per cui mi son decisa ad accennare ai castighi, spero che Gesù perdonerà la mia omissione e prometto d’essere attenta per l’avvenire…"

Gesù l'ha chiamata a scrivere anche di questo, perché le persone possano vedere la sua mano negli eventi del mondo perché possano ritrovare la strada verso la santità (perché l'abbiamo perduta). Tu (Luisa) non lo vuoi fare? Gesù dice: Non vuoi prendere una penna e scrivere ciò che ritengo essere necessario che si scriva?

21 Dicembre 1914 Il più grande sollievo per Gesù è avere compagnia alle pene.

Stavo nel solito mio stato ed il benedetto Gesù, venendo tutto afflitto, mi ha detto: “Figlia mia, non ne posso più per il mondo, sollevami tu per tutti, fammi palpitare nel tuo cuore, affinché sentendo per mezzo del tuo cuore i palpiti di tutti, i peccati non mi vengano diretti, ma indiretti per mezzo del tuo cuore, altrimenti la mia giustizia metterà fuori tutti i castighi che mai ci sono stati.”

Molto interessante questo passaggio che può arricchire la nostra vita spirituale. Se i peccati delle persone giungono nel Cuore Sacratissimo di Gesù direttamente è una cosa, ma se giungono passando attraverso un altro cuore che li filtra, purifica, ripara ed aggiusta arriveranno indeboliti. E dal cuore di Gesù usciranno più fiumi di misericordia e di giustizia che castighi. Dio perdona nella misura in cui noi siamo pentiti, ma non dobbiamo dimenticare che dopo esserci pentiti e aver preso l'assoluzione, le pene temporali conseguente a quei peccati vanno riparate e soddisfatti. Che disequilibrio provocano i peccati non confessati.

"..E nell’atto di dire ciò ha immedesimato il suo cuore al mio e mi ha fatto sentire il suo palpito, ma chi può dire ciò che si sentiva, i peccati, come saette ferivano quel cuore e mentre io prendevo parte, Gesù ne aveva sollievo…" Luisa

Se aprissimo la mente riguardanti il peccato molte cose troverebbero la spiegazione.

"..Poi, sentendomi tutta immedesimata in Lui, pareva che racchiudessi la sua intelligenza, le sue mani, i suoi piedi e così di tutto il resto, ed io prendessi parte a tutte le offese di ciascun senso di creature, ma chi può dire come succedeva ciò? Poi Gesù ha soggiunto: “Avere compagnia alle pene è il più grande sollievo per Me, ecco perciò il mio Divin Padre dopo la mia Incarnazione non fu così inesorabile, ma più mite, perché non riceveva le offese direttamente, ma indirettamente, cioè, attraverso la mia Umanità, che gli faceva continuo riparo. Così Io vado trovando anime che si mettano tra Me e le creature, altrimenti renderò il mondo un mucchio di rovine.”

A volte una persona dice che il Dio dell'AT non è quello del NT. Ma c'è una grande differenza tra la storia dell'AT e NT che è Gesù, che si è messo tra le creature e Dio come Sommo Pontefice, come Redentore tra l'Umanità e il Padre. Se prima le colpe arrivavano al Padre direttamente adesso ci sono le sue piaghe, la sua Croce ecc... che si prende le sue pene. Cristo è il capo di un Cristo totale che è la Chiesa. Il Capo non può operare da solo, e noi che siamo il corpo di Cristo abbiamo bisogno di vivere in fusione con il Capo per poter operare insieme con Lui anche questa opera di Giustizia in modo tale che dal Cielo sulla terra non giungano castighi ma solo Grazie.

Il don vorrebbe parlarci di un' ultimo brano che vorrebbe spingersi a delle considerazioni sullo stato attuale della Chiesa

7 Marzo 1915 Castighi. I figli della Chiesa saranno i suoi più accaniti nemici.

Dio permette i castighi per il nostro bene. Certamente abbiamo una certa repulsione e la repulsione di Luisa sta nel fatto che la sua unione maggiore o minore con Gesù poteva aumentare o diminuire i flagelli. La sua unione con Gesù. Di fronte al male dilagante nel mondo, cosa possiamo fare per fermarlo? Proteste? No. L'unione con Gesù.

"...Se tu sapessi quanto soffro, ma l’ingratitudine delle creature mi costringe a ciò, i peccati enormi, l’incredulità, il voler quasi sfidarmi e questo è il meno,..." Gesù

Questi peccati giungono solo dalle creature lontane dalla Chiesa

"...se ti dicessi della parte religiosa! Quanti sacrilegi! Quante ribellioni! Quanti si fingono miei figli e sono i miei accaniti nemici! Questi finti figli sono usurpatori, interessati, increduli, i loro cuori sono sentine di vizi e questi figli saranno i primi a muovere guerra alla Chiesa e cercheranno di uccidere la propria Madre! Oh! quanti già stanno per uscire in campo, ora è guerra tra governi, paesi e fra poco guerreggeranno la Chiesa e i più nemici saranno i propri figli. Il mio cuore è lacerato dal dolore…" Gesù

Chi cercherà di uccidere la Chiesa (la Madre)? La parte religiosa della Chiesa.

"..Nonostante ciò tollero che passi questa burrasca e che la faccia della terra e le chiese siano lavate dal sangue di quegli stessi che le hanno imbrattate e contaminate. Anche tu unisciti al mio dolore, prega ed abbi pazienza di veder passare questa burrasca.” Ma chi può dire il mio strazio? Mi sentivo più morta che viva. Sia sempre benedetto Gesù e sia fatto sempre il suo Santo Volere.

Che vogliamo fare noi? Da quale parte vogliamo fare? Che missione vogliamo svolgere? Abbattere ulteriormente la Chiesa, seminare ulteriore sofferenza della Chiesa? Collaborare con i nemici della Chiesa? O vogliamo essere coloro che sosterranno la Chiesa, soffrendo con pazienza, pregando con costanza ed aspettando che passi questo tempo burrascoso. E' facile lamentarsi e fare diagnosi, lo sanno fare tutti, ma Luisa non faceva questo. Gesù a Luisa non chiedeva questo. Gesù a Luisa chiedeva a questo: di prendere parte alle sue sofferenze.

meditazione di Don PierPaolo Maria Cilla

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